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Skunk Anansie - Stoosh
10/10/2020
( 2215 letture )
Il secondo album è quasi sempre indicativo delle potenzialità di una giovane band, e Stoosh non fa eccezione: si tratta infatti del primo vero botto per gli Skunk Anansie, che con questo LP trovano un ideale ponte tra l'istintivo -e ancora acerbo- debutto e la perfezione del successivo Post Orgasmic Chill. A differenza di quest'ultimo Stoosh è ancora per certi versi simile all'esordio, se non altro per l'immediatezza di alcune song e nel loro essere semi/punk oriented (Yes It's Fucking Political), ma una rilevante novità è l'entrata in line up in pianta stabile del batterista Mark Richardson, figura importante del gruppo.

Altro punto focale del disco è la presenza di ballad che possono essere considerate le "antenate" di successi quali You'll Follow Me Down, Secretly, You Saved Me e compagnia bella; Infidelity (Only You), la delicata acustica Pickin' on Me e Brazen (Weep) ad esempio ben si adattano allo scopo, specie la prima grazie all'uso sapiente degli archi che appunto torneranno anche in futuro, ma è con Hedonism che Skin e la sua ugola assurgono allo status di stelle del firmamento rock: impossibile dimenticarne la melodia una volta ascoltata, uno di quei brani che sapranno lasciare il segno negli anni '90 e non solo (e qualcuno forse ricorderà pure la polemica di semi-plagio degli inglesi nei confronti di Zucchero e la sua Puro Amore, ma non divaghiamo oltre). Altri singoli di successo sono la danzereccia Twisted e la scanzonata All I Want, ma è fuor di dubbio che Stoosh è l'album che sancisce il successo internazionale degli Skunk Anansie proprio grazie alla hit strappacuore di cui appena detto. È comunque proprio la figura della frontwoman -straordinaria pure in sede live- a rivelarsi al mondo intero: da dove salta fuori quella modella di colore con la testa rasata che non fa mistero della propria bisessualità e, soprattutto, canta in una maniera così incredibile? Nasce un nuovo personaggio pubblico che anni dopo collaborerà con diversi artisti (qui in Italia citiamo i piemontesi Marlene Kuntz) e lavorerà anche in TV, ma Deborah Anne Dyer rimane semplicemente nell'immaginario collettivo come una delle voci più belle del panorama musicale internazionale, e Stoosh la presenta alle platee in tutta la sua freschezza anche grazie ai ripetuti passaggi radiofonici dell'instant classic Hedonism (Just Because You Feel Good).

Non che il platter sia esente da un paio di filler -We Love Your Apathy- e inframezzato da stacchi campionati che, se non altro, in Post Orgasmic Chill risulteranno più pertinenti ed azzeccati, ma ci ritroviamo comunque di fronte ad un lavoro di ottima fattura che per alcuni risulta addirittura migliore del pluripatinato successore proprio grazie a una vena di spontaneità e una sorta di "imperfezione" positiva. Comunque la si pensi, non vi è dubbio che Stoosh sia un disco grandioso che perpetuerà nel firmamento della musica la luminosa stella degli Skunk Anansie.



VOTO RECENSORE
80
VOTO LETTORI
70 su 2 voti [ VOTA]
David. L.R.
Giovedì 28 Settembre 2023, 18.06.54
8
Preferisco il primo, é meno commerciale e più cattivo.
duke
Domenica 18 Giugno 2023, 11.30.24
7
....musicisti davvero preparati.....e una cantante eccezionale...che sprigiona dal vivo....ancora tanta energia.....voto piu\' che giusto.....
Luigi
Sabato 31 Ottobre 2020, 19.35.13
6
Sono sostanzialmente d’accordo con chi mi ha preceduto anche se non mi va di definirla “robaccia” visto che comunque la band era capace perlomeno di scrivere dei pezzi accattivanti. Certo, si trattava di roba “da classifica”, priva di sostanza (o per citare Argo, musica “di passaggio”) per cui trovo esagerati alcuni aggettivi adoperati per descrivere l’operato della formazione britannica, anche se capisco che sono in linea con quello che mi pare essere il leitmotiv di questa sezione…
Matocc
Giovedì 15 Ottobre 2020, 19.00.31
5
Comunque questa recensione fa parte della sezione Low Gain che come dice il nome stesso è specifica per dischi di questo tipo, è un di più che si affianca alle rece metal in senso stretto (dove si trattano i gruppi dediti al rompere svariati culi)
Argo
Giovedì 15 Ottobre 2020, 18.33.20
4
Dai su, Metallized sempe peggio no, però concordo sul fatto che questa roba non andrebbe tenuta nemmeno in considerazione nelle recensioni: musica che non è servita a niente, di passaggio e non se la ricorderà mai nessuno.
LAMBRUSCORE
Giovedì 15 Ottobre 2020, 13.05.34
3
80 a questa robaccia da classifica e non cagate tantissimi gruppi del passato, che hanno fatto grande la nostra musica ed altrettanti del presente che rompono molti culi....Metallized sempre peggio....
LUCIO 77
Lunedì 12 Ottobre 2020, 22.17.07
2
Hedonism ricordo della mia Gioventù... Voce di Skin fantastica...
Hellion
Sabato 10 Ottobre 2020, 11.38.08
1
Vidi il tour di questo disco in una bellissima data nel glorioso Rolling Stone. Ormai è quasi preistoria.
INFORMAZIONI
1996
Virgin
Alternative Rock
Tracklist
1. Yes It's Fucking Political
2. All I Want
3. She's My Heroine
4. Infidelity (Only You)
5. Hedonism (Just Because You Feel Good)
6. Twisted (Everyday Hurts)
7. We Love Your Apathy
8. Brazen (Weep)
9. Pickin' on Me
10. Milk Is My Sugar
11. Glorious Pop Song
Line Up
Skin (Voce, Theremin)
M.K."Ace" (Chitarra)
Cass (Basso, Cori)
Mark Richardson (Batteria, Percussioni, Cori)

Musicisti ospiti
Doug "Mr. Colson" Olson (Hammond su traccia 11)
William Hawkes (Violino su tracce 4,8)
Boguslaw Kostecki (Violino su tracce 4,8)
Gavin Wright (Violino su tracce 4,8)
Martin McCarrick (Violoncello su tracce 4,8)
 
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