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Il Rovescio della Medaglia - Contaminazione 2.0
13/11/2020
( 2261 letture )
La fiorente stagione del prog italiano, checché se ne disquisisca tutt’oggi alimentando polemiche che farebbero bene a non sottrarre tempo prezioso agli ascolti, ha scritto un capitolo fondamentale e univoco nella Bibbia del genere a livello internazionale. Tantissimi gruppi nostrani, infatti, colsero a piene mani i frutti prelibati della straordinaria semina che a cavallo degli anni Settanta regalò loro il rispetto dei cultori e degli addetti ai lavori provenienti da ogni angolo del globo. Se notorietà e prestigio permisero ad alcune celebrate realtà italiane di godere di una certa visibilità, è altrettanto vero che una band su tutte, complice l’infame furto della costosissima strumentazione a decretarne la prematura disfatta, rischiò di finire per sempre nel dimenticatoio salvo poi resistere alle avversità del destino grazie al supporto di un pubblico d’élite che non ha mai smesso di accrescerne la leggenda e grazie alla tenacia del chitarrista Enzo Vita, un virtuoso della sei corde, mai arresosi all’idea che Il Rovescio della Medaglia sprofondasse nel baratro dell’oblio. Poter riascoltare il capolavoro della formazione romana ben quarantasette anni dopo la prima edizione del ‘73 è un appuntamento imperdibile che tutti gli amanti della musica rock e non solo farebbero bene a segnare sul calendario. L’occasione di ascoltarlo in anteprima e quindi parlarvene ci è francamente sembrata troppo ghiotta per lasciarcela sfuggire.

Contaminazione 2.0 è la nuova denominazione di quell’astruso concept che vantava un titolo completo di tutto rispetto, ovverosia Contaminazione di alcune idee di certi preludi e fughe del Clavicembalo ben temperato di J.S. Bach. Il disco è stato suonato in sede live due anni orsono a San Galgano, nella suggestiva cornice di un’abbazia senese del 1200, e ha vantato la partecipazione di un quartetto di archi per conferire un tono, se possibile, ancora più intriso della solennità sinfonica ricercata dai nostri e cucita su un heavy prog raffinato che continua a risultare sorprendentemente bilanciato. Tanti i meriti, a partire da una resa degli strumenti magistrale che l’acustica della location e la perizia degli ingegneri hanno saputo cementificare senza dare l’idea di un’esecuzione dal vivo, passando per la prestazione eccelsa dei musicisti, impeccabili in ogni passaggio suonato e capitanati dall’ottima performance vocale di Nicola Costanti che si diletta anche alle tastiere assieme a Carmelo Junior Arena, costruendo un intreccio sonoro sospeso fra il neoclassico e lo psichedelico. Ciò che avvertiamo empaticamente, man mano che scorrono i minuti di quella che faticheremmo a descrivere diversamente da una magistrale suite da ascoltare senza interruzioni e con gli occhi ben chiusi affinché la mente scopra con calma la varietà dei complessi passaggi che la arricchiscono, è la voglia di suonare, non di limitarsi a riproporre quanto già composto. In tal senso il revival di quel personaggio di finzione, tale Somerset, alla base del concept, viene decentralizzato e il focus si pone sul ritrovato Rovescio della Medaglia, come enunciato prima del solismo di Enzo Vita in Johann:

‘’Bach.. Quanti figli ebbe Bach? Venti.
Qualcuno ha detto che il ventunesimo erano proprio loro: Il Rovescio della Medaglia’’
.

Riappropriarsi delle partiture di un grande classico del rock progressivo italiano, sembrano suggerirci i Nostri nota dopo nota, non intende omaggiare bensì trasmettere una rinnovata consapevolezza di essere ormai un tutt’uno con gli stilemi che avevano reso Contaminazione un disco atemporale e quindi ancora capace di raccontare un’esperienza mai interrottasi. Esperienza che, ieri come oggi, si costruisce sulla libertà espressiva e sugli influssi dei generi più disparati: echi di hard rock come ne Il suono del Silenzio, musica tradizionale scozzese come in Scotland Machine, heavy come nella struttura ritmica che disegnano le geometrie di basso in Contaminazione 1760, senza naturalmente ignorare il potente fascino esercitato dalle improvvise fughe classicheggianti in onore di Bach. Alzo un Muro Elettrico, uno dei brani più significativi del disco, è ancora il pezzo forte del repertorio e fa piacere, nella sua versione 2.0, registrare la partecipazione di un altro grandissimo musicista del prog tricolore, Vittorio De Scalzi (New Trolls), autore di un eccitante intermezzo al flauto traverso che richiama alla mente le incursioni folk del miglior Ian Anderson. Chiudono la versione CD le riproposizioni di tre classici inseriti in appendice come bonus track che lasciano ben sperare in vista di un prossimo ritorno in studio di Enzo Vita e compagni.

Questo Contaminazione 2.0 ci è parso come un tentativo (riuscito) di imbastire un discorso con un passato che evidentemente aveva ancora molto da offrire, vista l’immutata freschezza dell’opera dopo nove lustri. Pensare che la riproposizione di un classico possa infondere nuova linfa al genere riaccendendo l’interesse verso l’elevato spessore artistico del prog nostrano e, contestualmente, attirare una nuova fetta di pubblico, è molto più che una valutazione ottimistica. Le nuove tecnologie, infatti, se da una parte aiutano a restituire la modernità al suono, vuoi con le rimasterizzazioni vuoi con una migliore resa del live recording, dall’altra rendono la musica facilmente reperibile. Abbiamo dunque la responsabilità morale di regalarci capolavori che in altre epoche avremmo faticato a rinvenire perché si finalizzi ed esalti la riabilitazione di artisti ingiustamente poco noti al pubblico, come Il Rovescio della Medaglia. È possibile garantire che ne varrà la pena oltre ogni ragionevole dubbio.



VOTO RECENSORE
s.v.
VOTO LETTORI
99 su 2 voti [ VOTA]
Lele 13,5 DiAnnö
Mercoledì 18 Novembre 2020, 12.03.46
9
@Altered #6: beh, un musicista storico dell'heavy italiano (anche Airspeed oltre ai nomi che hai citato) nella recensione lo si poteva anche menzionare... tra l'altro su una webzine dedicata in gran prevalenza al metal... @Castelli #7: grande!
Le Marquis de Fremont
Martedì 17 Novembre 2020, 13.43.04
8
Vedo di farmelo procurare al più presto perché queste band del Progressive Italiano degli anni '70 vanno assolutamente sostenute. Qui, vorrei sottolineare che si tratta di una riproposizione dal vivo di un loro (grandissimo!) album e che il solo Enzo Vita era presente nell'album del 1973 (tra l'altro non viene menzionato il batterista...). Non è quindi, un album di inediti fatto dalla "Rovescio della Medaglia tribute band, featuring Enzo Vita", operazione cha hanno già fatto la PFM ed il Banco, con risultati modesti. Ottima scelta. Torno dopo che lo avrò ascoltato. Au revoir.
ANDREA CASTELLI
Martedì 17 Novembre 2020, 11.54.26
7
Ciao, si sono io quel bassista li'.... pensa che quando imparavo a suonare il basso da pischellino, suonavo sopra i giri di basso dell'LP la Bibbia. Il Rovescio era uno dei pochi gruppi senza tastiere con sonorita' alla Black Sabbath. Stefano Urso, il loro storico bassista, era un genio! Lo sostituisco indegnamente e vi auguro un buon ascolto con Contaminazione 2.0.
Altered
Domenica 15 Novembre 2020, 13.42.53
6
@Lele: se intendi il bassista di Shabby Trick, Cappanera e Mantra, sì.
Lele 13,5 DiAnnö
Domenica 15 Novembre 2020, 13.29.24
5
Ma l’Andrea Castelli al basso è QUELL’Andrea Castelli?
duke
Sabato 14 Novembre 2020, 21.09.14
4
....band italica di gran qualita'.....tra le piu' interessanti del prog 70....
Matocc
Sabato 14 Novembre 2020, 17.20.47
3
@ Firth of Fifth : hai sbagliato rece questo è il 2.0 , un live appena uscito, tu ti riferisci allo studio album
Firth of Fifth
Sabato 14 Novembre 2020, 16.58.12
2
Appena uscito, ,lo aveva comprato un mio amico dell'epoca, dal quale lo avevo registrato su una C-90 Philips ( sull'altro lato, se ricordo bene, c'era Uomo di Pezza delle Orme...) . dopo 46 anni ho ancora in cantina da qualche parte quella cassetta, usata fino a consumarla, ma in ogni caso circa trent'anni fa o poco più l'ho preso in cd. Intramontabile.
Compagno di Merende
Sabato 14 Novembre 2020, 8.11.04
1
grande disco e bella recensione, ma i tre "pezzi inediti" finali sono tre capolavori tratti dal loro disco "La Bibbia" del 71, impossibile non conoscerlo quando si parla del Rovescio.
INFORMAZIONI
2020
Jolly Roger Records
Prog Rock
Tracklist
1. Absent For The Consumed World
2. Ora Non Ricordo Più
3. Il suono Del Silenzio
4. Mi Sono Svegliato E… Ho Chiuso Gli Occhi
5. Lei Sei Tu: Lei
6. La Mia Musica
7. Johann
8. Scotland Machine
9. Cella 503
10. Contaminazione 1760
11. Alzo Un Muro Elettrico
12. Sweet Suite
13. La Grande Fuga
14. Il Nulla *
15. La Creazione *
16. L’Ammonimento *

* CD Bonus Track
Line Up
Nicola Costanti (voce, tastiere)
Enzo Vita (chitarra)
Pino Polistina (chitarra)
Andrea Castelli (basso)
Carmelo Junior Arena (tastiere, cori)

Musicisti ospiti
Vittorio De Scalzi (flauto nella traccia 11)

 
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