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Stryper - Even the Devil Believes
15/11/2020
( 2542 letture )
Metal e religione cristiana: un rapporto conflittuale sin da subito. È di conoscenza comune, anche ai non iniziati, il fatto che, sin dal suoi primi vagiti, l’ala più dura del rock sia stata catalogata come la “musica del diavolo” per eccellenza; e non è parimenti un segreto come molte band, soprattutto nel versante estremo, abbiano cavalcato più o meno coscientemente l’onda del satanismo e/o, più in generale, dell’anti-religiosità, per consolidare il proprio legame con i fans e per divulgare il loro credo agnostico e polemico verso le religioni organizzate, quella cristiana in particolare.
Come spesso succede, ad ogni azione consegue una reazione contraria: ed ecco che, fin dagli anni ’80, si è formato un movimento, piccolo ma significativo, di band che si proponevano, nei testi e nell’immagine, di promulgare i dogmi cristiani e il “verbo di Dio” mediante potenti bordate metal. I capostipiti (nonché principali esponenti) di questo movimento, presto denominato “cristian rock”, sono certamente i californiani Stryper .
Ora, prima di accostarmi al loro ultimo lavoro, devo fare una premessa: personalmente sono sempre stato diffidente nei confronti degli Stryper . Questo non tanto per ragioni strettamente musicali, quanto per il fatto che ho sempre ritenuto che il loro modo di porsi - l’ostentazione delle radici cristiane, il “yellow & black attack” (dal loro abbigliamento, basato sui colori giallo e nero), la definizione di titoli come In God We Trust, ecc. – non fossero altro che furbi modi per distinguersi, a discapito di una proposta artistica in ultima analisi derivativa e poco interessante. Tutto fumo e niente arrosto, per intenderci; esattamente come, dalla “parte opposta”, veniva fatto da molte band di metal estremo, o da personaggi come Marilyn Manson.
Ho avuto poi modo, negli anni, di rivedere buona parte di queste valutazioni: ripescando gli album del loro periodo d’oro (sostanzialmente gli anni ’80) ebbi modo di notare come la produzione degli Stryper , seppure non all’altezza dei principali esponenti del settore, ha avuto dignità e validità più che onorevoli, a prescindere da qualsiasi altra valutazione extra musicale; tuttavia, un fondo di diffidenza verso di loro non mi ha mai abbandonato completamente.
Anno Domini 2020: tutte le mie remore e le mie pregiudiziali sono letteralmente spazzate via da questo nuovo Even the Devil Believes.

I quattro californiani sono tornati in piena forma, e propongono un album che non potrà che far godere sia i loro fan storici, sia chi ama il sano vecchio heavy metal ottantiano. Gli Stryper non propongono un disco innovatore; anzi, le dodici canzoni che lo compongono sembrano arrivare direttamente dagli anni ’80 (riff potenti ed incalzanti, ritornelli melodici, epici e trascinanti, basso e batteria martellanti, assoli spesso di matrice classicheggiante, ecc.), ma hanno la capacità di riattualizzarli con una produzione a regola d’arte (moderna ma non troppo, non ipercompressa ma neanche troppo leggera) e, soprattutto, con una vitalità compositiva assolutamente di rilievo.
L’incipit è convincente, con Blood From Above, Make Love Great Again e la più frizzante e leggera Let Him In; tre pezzi che marchiano subito a fuoco l’intero disco definendone in maniera chiara le coordinate. La title track è forse il pezzo che maggiormente richiama il passato migliore della band, un passato che gli Stryper non vogliono dimenticare e che non vuole essere né un peso né un limite per le nuove composizioni, ma un riferimento importante per proseguire e rinnovare la tradizione.
How To Fly cambia parzialmente le coordinate, andando verso un metal più moderno e cadenzato, almeno fino al ritornello che invece trasuda epicità e melodia tipicamente “old style”.
Divider segue la stessa strada, un metal dai connotati moderni, dove i cori tipici degli Stryper si sposano bene con una parte strumentale più cupa e aggressiva.
L’irrinunciabile ballata si chiama This I Pray, un buon pezzo tipicamente “americano” che mischia sonorità acustiche ed elettriche, sulla scia di quanto fatto dai Bon Jovi nei loro migliori lenti.
Il finale presenta tre diverse tipologie di canzone. Invitation Only è un mid-tempo hard rock caratterizzato da strofa e coro melodici e trascinanti, For God & Rock’n’Roll sembra davvero un pezzo anni ’80 tirato a lucido e riadattato ai gusti moderni, in maniera molto azzeccata; infine Middle Finger Messiah riparte al galoppo con un ritmo frenetico e trascinante.

Gli Stryper non hanno sbagliato e hanno realizzato un album decisamente bello e accattivante. Non sarà forse il migliore della loro carriera, ma è in grado certamente di far godere tutti gli appassionati del buon vecchio heavy metal. Non è un disco che farà epoca, probabilmente, ma è un album che è in grado di sfidare senza paura gran parte delle nuove uscite, e probabilmente di superarne un buon numero. Da un gruppo che calca le scene da quarant’anni, e che è forse diventato più celebre per la propria immagine che per le proprie innegabili doti, arriva un segnale di vitalità che non può che far piacere anche a chi, come il sottoscritto, non ne è mai stato un fan o un appassionato.



VOTO RECENSORE
85
VOTO LETTORI
75.85 su 14 voti [ VOTA]
Joe 69
Sabato 30 Ottobre 2021, 19.55.16
31
li avevo persi di vista perchè in god we trust non mi piaceva devo dire invece che gli ultimi 2 non sono affatto male anzi...concordo con il voto.
Franco73
Venerdì 27 Novembre 2020, 6.41.40
30
Sicuramente sarà solo un discorso soggettivo, però non mi hanno mai emozionato. Bravissimi musicisti, però sembra tutto già sentito, troppo scontato. Il cantante, per esempio, eccezionale come doti vocali, ma l'espressività di R. J. Dio se la sogna.
TPR
Venerdì 20 Novembre 2020, 11.54.15
29
decisamente meglio del precedente. Bravi . Divider è un pezzone , semplice, duro , ossessivo: l'essenza dell'hard rock. 85
thaviz
Mercoledì 18 Novembre 2020, 10.22.12
28
dicasi unguale per i Running Wild : sempre quei quattro concetti e quelle quattro note ..!!!!
Silvia
Lunedì 16 Novembre 2020, 22.26.12
27
Sweet spettacolare a qualunque età, un fuoriclasse dal talento enorme e anche una personalità molto forte (al di là del fatto che si condividano o meno le sue idee). Ma comunque tutto il gruppo è ancora capace di suonare alla grande. Non ho ascoltato il disco bene ma ho visto qualche live e non stupisce il fatto che siano ancora sulla cresta dell'onda (seppur dopo alti e bassi nella loro carriera). Anche il messaggio nel loro caso ha grande importanza perché in tanti li seguono x ragioni legate alla fede (mi ricordo qualche anno fa Michael chiese ai fans se seguivano più x la musica o i testi) . Comunque la vena heavy affiora spesso, il loro look soprattutto anni 80 li ha portati ad essere inseriti erroneamente nel filone sbagliato imo. Ripasserò quando troverò il tempo di ascoltare il disco
Galilee
Lunedì 16 Novembre 2020, 21.14.27
26
Il fatto è che in alcuni tratti sono abbastanza epici. Si ispirano abbastanza ai Queen secondo me. E quell'epicita mista ad heavy e a lyrics un pò particolari fa il suo effetto.
Galilee
Lunedì 16 Novembre 2020, 21.12.36
25
Ma certo. È che sul momento non lo ricordavo. Ho altri gruppi del genere. Ricordo i Mortification, I Saviour Machine. Tutti grandi gruppi. Ma anche gli Stryper solo che non sono del tutto nelle mie corde come sonorità.
JC
Lunedì 16 Novembre 2020, 21.05.14
24
Ciao Galilee, consentimi... ci siamo sorbiti le apologie degli inventori del black metal, del viking metal, del pagan metal, del belin metal... ci può stare anche il white metal. Sui, testi, idem. Gli Stryper sono perfettamente nella media (probabilmente meglio) del genere metal complessivo. Ti dirò, anzi, che ci sono una serie di lyrics niente male.
Galilee
Lunedì 16 Novembre 2020, 20.51.21
23
Ah, ok il metallo Cristiano. Ecco un'altra cosa che non ho scritto. I testi sono tremendi. Almeno quelli di to hell with the devil.
Tino
Lunedì 16 Novembre 2020, 20.49.38
22
Nessuno cita against the late che è il loro capolavoro hair metal, uno dei dischi più belli del genere, un gruppo troppo sottovalutato
Galilee
Lunedì 16 Novembre 2020, 20.48.28
21
Scusa l'ignoranza, ma che genere avrebbero inventato?
JC
Lunedì 16 Novembre 2020, 20.41.31
20
Secondo me sono una band pazzesca per tecnica, songwriting e storia. 85 voto perfetto. Sono una band molto caratterizzata, ci sta che non piacciano. Impossibile però negare l'importanza che hanno avuto (hanno inventato un genere e negli States sono stati popolarissimi) e la loro incredibile tecnica. Sweet è un fenomeno, sentitelo dal vivo e ripassate a commentare.
Graziano
Lunedì 16 Novembre 2020, 15.52.45
19
Fine anni ottanta. Stryper nel Jukebox del locale che frequentavamo assiduamente (assolutamente non un locale metal). Band meravigliosa e sempre fedele a se stessa.
HIRAX
Lunedì 16 Novembre 2020, 14.00.57
18
Pescano a mani basse da Priest (Stained class) e RJDIo (Holy diver). Comunque buon album, suonato e cantato con classe... scorre bene anche dopo numerosi ascolti.
Galilee
Lunedì 16 Novembre 2020, 13.29.23
17
Esatto, Sweet ha un impostazione vocale molto Heavy classico. Tipo Dio. Difatti tecnicamente è molto bravo, peccato che a me ste voci non piacciano proprio, difatti la cosa più urticante della band, per me è proprio la sua voce. Gusti.
angus71
Lunedì 16 Novembre 2020, 12.59.53
16
concordo su Sweet, grandissimo vocalist.
InvictuSteele
Lunedì 16 Novembre 2020, 12.07.27
15
Gli Stryper anni 80 li hanno fatti eccome i capolavori. Per favore, non diciamo eresie. Tra l'altro Sweet è stato uno dei migliori vocalist della storia, ma proprio tra i primi in assoluto. Oggi il suono della band si è modernizzato e irrobustito, ma hanno sempre suonato heavy metal, magari strizzando l'occhio al glam in qualche semi ballad. Inoltre Sweet ha mantenuto una bella voce, non riesce più a sparare i super acuti di un tempo, e nemmeno ad assumere un timbro femminile come faceva una volta, ma resta un grande. Sul disco in questione già mi sono espresso.
Shock
Lunedì 16 Novembre 2020, 11.49.09
14
Dare dei copioni ai Stryper lo trovo fuori luogo: hanno fatto parte di una scena ed oggi si sono aggiornati. Fare confronti tra gruppi diversi non ha nessun senso logico e bisognerebbe capire che un gruppo storico non ha un bonus solo per la storia, un disco va valutato per quello che è non per il nome. Purtroppo tanti, troppi, leggono prima il nome e poi ascoltano il disco senza obiettività.
Galilee
Lunedì 16 Novembre 2020, 9.44.29
13
I voti non sono in valore assoluto ma fanno sempre riferimento alla band alla quale appartengono. Detto questo gli AC/DC devono comunque sempre confrontarsi con un passato monumentale, gli Stryper con uno abbastanza effimero.
Aceshigh
Lunedì 16 Novembre 2020, 9.39.04
12
L’album non è per niente male, come (quasi) sempre. Di buona musica ne hanno fatta parecchia dall’84 a oggi (certamente senza inventare nulla né pubblicare quel capolavoro con la C maiuscola che può farti diventare una band veramente di serie A). Quest’ultimo album non fa eccezione, pezzi validi ce ne sono, vedasi Make Love Great Again, la title-track o How to Fly; Michael Sweet (che credo vada per i 60) ha sempre una gran voce. I loro fans (ne hanno un po’ eh) credo che saranno soddisfatti anche stavolta. Voto 78
HeroOfSand_14
Lunedì 16 Novembre 2020, 8.50.11
11
Vabbè io non sono d'accordo col voto della recensione, ma capisco il punto di vista di Claudio "Lord Invader". Semplicemente per me non è un disco longevo, è ben prodotto e suonato/cantato ma rimane poco alla fine. Eviterei di tirare in ballo gli Ac/Dc perchè non ne usciamo vivi, credo che nel 2020 dare più di 7,5/8 ad un loro disco risulti un pò eccessivo
HIRAX
Lunedì 16 Novembre 2020, 1.08.35
10
Quindi per una band che nessuno a mai cagato che se ne esce con un discreto disco da ottimi copioni si da un bell'85. Invece ad una band che ha fatto la storia come gli AcDc che sforna l'ennesimno buon album si scarica con 74? Qualcosa di strano c'è.
Galilee
Domenica 15 Novembre 2020, 21.15.36
9
Ho To hell with the devil. E niente, non sono mai riuscito ad apprezzarli come si deve. Non fanno per me. Venivano inseriti in un contesto Glam, hard rock, ma secondo me hanno suoni molto distanti da quell' ambiente.
Angus71
Domenica 15 Novembre 2020, 21.01.39
8
Gruppo che, come molti di voi, ho sempre snobbato. Devo dire che,però, dopo averli visti dal vivo qualche anno fa a trezzo, mi sono ricreduto. Suonano da paura. Mi riprometto di ascoltarlo quanto prima
Diego75
Domenica 15 Novembre 2020, 20.52.23
7
Band di lungo corso....ma negli anni 80 erano solo una buona band tra le tante...non sono e non erano niente di eccezionale...li ricordano tutti sopratutto per le tutine stile ape Maia e in Europa non se li filava nessuno....ho sentito qualche pezzo...non sono male ma nulla di eccezionale ....roba che magari funziona in USA...ma qui ho i miei dubbi....passabile.
HeroOfSand_14
Domenica 15 Novembre 2020, 20.39.59
6
@HIRAX: secondo me nel periodo ottantiano strizzavano molto più l'occhio al glam e alla moda dell'epoca, durante la quale quel genere tirava tantissimo. Da un pò di anni si sono "induriti" e sono diventati più heavy. Non mi hanno mai fatto impazzire, ma Michael Sweet ha una di quelle voci che trovi spettacolare soprattutto ora, parecchi anni dopo il periodo d'oro. In questo disco canta ancora alla grandissima, e per me sarebbe stato giusto specificarlo nella recensione, visto che l'ugola di Sweet è il marchio di fabbrica della band. Qualche brano lo salvo, ma in generale è il solito disco (della produzione recente) degli Stryper, nè più ne meno. Non credo sarà molto longevo, però è gradevole. Ah, This I Pray è una bella ballad ma è praticamente una canzone dei Bon Jovi di fine 80/inizio 90. Sembra quasi di sentire cantare Jon
HIRAX
Domenica 15 Novembre 2020, 15.32.35
5
Middle Finger Messiah sembra Exciter dei Judas Priest. Album comunque di ottimo Heavy Metal. Sinceramente li avevo sempre scartati e la recensione mi ha incuriosito. Pensavo fossero glam. Mi sbagliavo. Domanda: Ma sono sempre stati cosi?
InvictuSteele
Domenica 15 Novembre 2020, 15.00.45
4
Solito ottimo album degli Stryper, nè più nè meno rispetto ai precedenti lavori. Il voto per me è troppo alto, 85 su parla di capolavoro, cosa che la band non ha mai raggiunto con gli album post reunion. Voto 75
Shock
Domenica 15 Novembre 2020, 14.49.36
3
Ci ho provato pure con questo disco, ma niente da fare: non riesco a trovare niente di interessante in questo gruppo.
duke
Domenica 15 Novembre 2020, 13.00.14
2
....da sempre un ottima band che ha prodotto belle cose...i testi?....da quando e' obbligatorio per le bands metal parlare solo di argomenti negativi?.....il mondo e' bello perché e' vario...no?
Altered
Domenica 15 Novembre 2020, 12.38.44
1
Mi accodo a Claudio che ha espresso molto bene una sensazione condivisibile di scetticismo verso i testi e l'atteggiamento esaltato degli Stryper. Ammetto di essermi sempre approcciato poco alla loro musica proprio per questi motivi ma l'ascolto del disco in questione ha inevitabilmente spazzato i tentennamenti e ho avuto modo di apprezzare una miscela esplosiva di heavy alla vecchia maniera, diretto e potente: mai come stavolta l'abito non fa il monaco! Album consigliatissimo, un'uscita travolgente e ben rodata!
INFORMAZIONI
2020
Frontiers Records
Heavy
Tracklist
1.Blood From Above
2.Make Love Great Again
3.Let Him In
4.Do Unto Others
5.Even The Devil Believes
6.How To Flies
7.Divider
8.This I Pray
9.Invitation Only
10.For God & Rock’n’Roll
11.Middle Finger Messiah
Line Up
Michael Sweet (voce, chitarra)
Oz Fox (chitarra, cori)
Perry Richardson (basso, cori)
Robert Sweet (batteria)
 
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