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25/04/24
MARDUK + ORIGIN + DOODSWENS
AUDIODROME, STR. MONGINA 9 - MONCALIERI (TO)
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Powerman 5000 - Mega!! Kung Fu Radio
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21/11/2020
( 931 letture )
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I Powerman 5000 sono noti sostanzialmente per due motivi: il frontman Spider One è il fratello minore dell’eccentrico Rob Zombie e la hit When Worlds Collide, grazie anche alla sua inclusione in diversi videogiochi per playstation (su tutti Tony Hawk’s Pro Skater 2), è nota a chiunque fosse adolescente tra fine anni ’90 ed inizio millennio. Oggi però non è ancora il momento di dedicarsi al best seller Tonight The Stars Revolt! perché ci concentreremo sull’esordio discografico, tutt’ora sconosciuto ai più nonostante i venticinque anni trascorsi dalla sua pubblicazione. Per fare ciò bisogna dimenticare l’immagine classica fatta di luride tute spaziali, tematiche sci-fi da quattro soldi e il nu metal a forti tinte industrial in quanto il periodo delle origini non prevede nessuno dei tre elementi appena menzionati. Tutto ha inizio a Boston nel 1991 quando il giovane Michael Cummings, dopo aver inciso con lo pseudonimo MC Spider qualche demo e il singolo Much Evil, forma la band per solidificare il buon riscontro ottenuto a livello locale come rapper solista. Il primo lavoro è A Private Little War, registrato nel ’93 e venduto direttamente ai concerti cui fa seguito l’EP True Force, un’intrigante miscela di rap, funk, metal e atmosfere lisergiche trasportanti l’acid rock nel pieno degli anni ’90. Il vero e proprio debutto, intitolato The Blood-Splat Rating System, esce nel ’95 ed ottiene un successo clamoroso a Boston e dintorni andando subito sold-out e aggiudicandosi il “triplete” nelle categorie Best Metal Album, Best Rap Album e Album of the Year secondo il sondaggio indetto dal Boston Phoenix. Un simile trionfo non poteva non attirare una major e difatti la DreamWorks Records non si fece scappare l’occasione e mise sotto contratto Spider e soci, nel frattempo invitati a suonare sul secondo palco dell’Ozzfest. Tramite la nuova etichetta il disco viene così rimasterizzato e con l’aggiunta di due tracce cambia nome trasformandosi in Mega!! Kung Fu Radio, sugli scaffali nel febbraio del ’97.
L’album mantiene il sound delle uscite precedenti (non potrebbe essere altrimenti dato che ben quattro brani sono ripescati dal demo del ’93 e uno dall’EP del ’94) e dunque quanto viene proposto all’ascoltatore è un crossover formato dagli elementi sopra citati che vengono plasmati e deformati a piacimento senza alcuna restrizione. Si parte con il groove funkeggiante dell’opener Public Menace, Freak, Human Fly dove Spider One, scortato da un basso vibrante e da gioconde percussioni, si cimenta in una prova strascicata “al rallenty” che si scuote in parte nelle brevi parentesi urlate dei refrain. Una batteria sincopata introduce Organizized, traccia pervasa da un torpore di stampo acid rock parzialmente attenuato dal curioso modo di rappare del frontman, blando come se fosse nel bel mezzo di un trip dovuto all’assunzione di sostanze allucinogene. La scossa arriva con Neckbone, aperta da uno splendido giro di basso per poi evolvere velocemente in una sorta di grezzo rap metal con delle strofe finalmente dinamiche e aggressive. Esaurito il tizzone ardente della breve Car Crash arriva Earth Vs. Me, godibile episodio di ritmiche funk sopra le quali si incastra il flow guizzante del sardonico Spider che qui firma la sua prova più convincente. Dopo una bella nuotata in compagnia di squali sotto acidi è il turno della spiazzante 20 Miles To Texas 25 To Hell che inizia con una placida atmosfera segnata da un arpeggio country poi ribaltata da fragorosi riff di stampo nu metal; il ciondolante vocalist gigioneggia nelle strofe e si incattivisce nei refrain dove urla senza appello il titolo della canzone, quasi fosse un monito a non avventurarsi nello stato della stella solitaria (da buon nu metaller questo brano mi ha fatto venire in mente South Texas Death Ride dei The Union Underground, sarà per la tematica affine..). Declamate le qualità della radio preferita da chi pratica Kung Fu nella title track, ci si addentra nei sobborghi fumettistici della capitale giapponese grazie alla spumeggiante Tokyo Vigilante #1, altro ibrido (riuscito) di funky acido mischiato al rap. La contaminazione tra generi funziona anche in Standing 8, con un basso gommoso in primo piano a scortare il flow molleggiante del singer che qui ci trasporta su un ring descrivendo lo Standing Eight Count, una chiamata arbitrale usata nella boxe. Si chiude con la caotica Even Superman Shot Himself, stilisticamente affine all’opener ma ancora più dilaniata tra momenti blandi e improvvisi strappi che includono pure un veloce assolo sgangherato. Il testo rimanda alla tragica fine di George Reeves, protagonista della serie tv Adventures of Superman morto nel ’59 a causa di un colpo di pistola alla testa, caso archiviato dalla polizia dell’epoca come suicidio sebbene le circostanze rimangano ancora oggi un mistero.
Mega!! Kung Fu Radio è un disco strano, non solo perché completamente diverso dai suoi successori ma anche per la non semplice assimilazione di un crossover davvero sui generis, disorientante al primo ascolto e spiazzante ancora dopo diversi tentativi. Ammetto che l’impatto iniziale non mi aveva convinto più di tanto però, sgombrando la mente dai preconcetti dovuti alla conoscenza dei loro singoli di fine millennio, devo dire che alla fine non è affatto male. Le tracce sono spassose e leggere e la base funk, modellata dalle percussioni e dalla sezione ritmica, è indispensabile nell’accentuare questa componente di giocosità. Indecifrabile risulta invece la performance globale di Spider, di volta in volta cazzaro, rabbioso, indolente eppure in qualche modo il suo stile di canto in un simile contesto ha senso e anzi è a conti fatti il tocco in più. Chi dunque avesse voglia di farsi trascinare in un universo fatto di fumetti, scontri d’auto, test per entrare nella flotta di Star Trek, gite suicide in Texas, vigilanti mascherati e supereroi non può che fare una cosa: accendere la radio e sintonizzarsi sulle frequenze dei Powerman 5000, il divertimento è garantito.
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7
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Tonight the stars revolt è un bel disco. Questo non lo conosco |
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6
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5 anni fa presi la briga di riprendere la discografia di coloro (o colui dato che alla fine si è sempre rivelato più in là un lavoro solista che una band) dell'intera discografia dei PW5000.. Questo album non l'ho mai capito, forse ero duro di orecchio e non ampliavo la mia curiosità musicale quanto preferito la parte più cazzara e ignorante ovvero Tonight! e Anyone for Doomsday che suonano nella stessa maniera, poi il lato più "punk pop" alla green day maniera (anche se non c'era niente di quest'ultima band) con Transform e Destroy e infine un "ritorno alle origini" con gli ultimi album, hanno cambiato tantissimo e a volte stare a passo con le sue release mi veniva difficile e a volte mi annoiava, anche se devo ammettere che ci sono pezzi veramente meritevoli sparsi per gli album.. Ps: In questo weekend non solo c'è una recensione della creatura di Spider One ma anche del lavoro solista del Fratello Rob Zombie.. Coincidenze? Io non credo |
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4
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Arriverà, non so quando, ma arriverà. Oggi il menù della casa offre questo @Numetalhead, anche per me rientrano nei gruppi medi (bassi?) della scena nu/alternative. Questo esordio stilisticamente rientra invece, come scritto ne testo, nel calderone crossover e personalmente mi è abbastanza piaciucchiato, certo nulla di epocale. Tonight the stars revolt è un nu/industrial "alla Rob Zombie solista" e se non la conosci già ti consiglio Supernova Goes Pop, brano casinaro e molto divertente. |
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3
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Recuperatevi Tonight the Stars Revolt! |
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2
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sempre considerato un gruppo minore di quell'ambito, ma che ha raggiunto una minima fama per la storia del "fratello di...", un po' come gli Adema... mai ascoltato un loro disco intero, conosco solo "when worlds collide" dal loro disco più importante e "bombshell", che era a suo modo trascinante... di più, nin zo. |
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1
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Comprato all'epoca, in epoca alternativa, perché c'era il fratellino Zombi. Lo avrò ascoltato tre volte, ora è lì a prendere polvere.... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Public Menace, Freak, Human Fly 2. Organizized 3. Neckbone 4. Car Crash 5. Earth Vs. Me 6. A Swim With The Sharks 7. 20 Miles To Texas 25 To Hell 8. Mega!! Kung Fu Radio 9. Tokyo Vigilante #1 10. Bored Witcha 11. Standing 8 12. Even Superman Shot Himself 13. File Under Action (ghost track)
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Line Up
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Michael Cummings “Spider One” (voce) Adam Williams “Adam 12” (chitarra) Dorian Heartsong “Dorian 27” (basso) Al Pahanish Jr. “Al 3” (batteria) Jordan Cohen “Jordan” (percussioni)
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RECENSIONI |
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