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26/04/24
KARMA
CSA RIVOLTA, VIA FRATELLI BANDIERA 45 - VENEZIA
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Prometheus - Resonant Echoes from Cosmos of Old
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14/12/2020
( 752 letture )
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Dietro al monicker Prometheus troviamo un trio greco al suo secondo album in studio e, una proposta musicale basata su tre pilastri fondamentalmente: black metal, death metal ed esoterismo Lovecreftiano. Una miscellanea omogenea perlopiù già vista e sentita ma, quella dei ragazzi ellenici è particolarmente interessante poiché colpisce, in pieno. Innanzitutto, l’artwork: davvero evocativo e che ben si presta al rapporto con quello che poi sarà il quadro sonoro ovvero una musica che sfrutta a pieno le atmosfere che il black metal ha insegnato. Sfrutta inoltre la potenza del death metal e infine sfrutta melodie e trame cristalline in ambient del tutto rarefatti e cosmici. Il nuovo disco dei Prometheus è di arduo inquadramento, un disco davvero ricco di spunti, idee, atmosfere, ricerche e sperimentazioni, questo aspetto ne fa sia la forza che la debolezza, ulteriore nota da sottolineare è la tecnica dei musicisti, alto livello in ogni genere qui proposto ed eseguito, ma partiamo per gradi.
Resonant Echoes From Cosmos Of Old suona brutalmente old school. Chitarre zanzarose e sporche, batteria piuttosto neutra e basso molto cavernoso, riportano immediatamente la sensazione ai mastodontici album dei primi anni novanta di black e death metal, i suoni si fanno poi estremamente cristallini e puliti nelle parti più ambient ed atmosferiche con un buon bilanciamento, senza eccessivi cali, un ottimo lavoro di registrazione e mixaggio per chi ama e ricorda sempre con piacere quel tipo di sonorità degli anni novanta. Cosa possiamo quindi sentire nello scorrere delle note, lo possiamo anticipare con riferimenti a più band: la matrice metal greca dei primi Septic Flesh e Rotting Christ che si fonde ai più seminali Morbid Angel. L’impatto di maligna epicità degli Absu a scorrere con l’ossessività e le melodie Marduk, il tutto armonizzato da sprazzi atmosferici e astrali. Una sorta di vera e propria fusione tra il gelo scandinavo e il furore mediterraneo per sintetizzare. Strutturalmente il disco si compone in due macroparti in cui, i primi tre pezzi Gravitations Passing Through Yog-Sothoth, Azathoth e Astrophobos sono caratterizzati da violentissimi riff, densi e aggressivi, tremoli di pura scuola scandinava arricchiti da molta melodia di fondo. Sono tre brani oscuri e ossessivi in cui emerge già a pieno la chiave di volta del disco ovvero l’atmosfera. La seconda macroparte è formata dall’omonima Resonant Echors From Cosmos Of Old e da The Crimson Tower Of The Heahless God che si distinguono per un imprinting marcatamente black, i riff si fanno più tecnici e un’atmosfera di caos e frenesia si alterna a vere e proprie parti siderali e cosmiche. Ανεμοι των Αστρων invece, posta a cavallo tra le due precedenti si rivela esser un ponte sonoro inaspettato, con trame melodiche molto luminose e eteree che ben si prestano e si adattano al senso spaziale e cosmico che pregna l’intero album.
Resonant Echoes From Cosmos Of Old risulta essere un album che chiama più e più ascolti, il trio greco si rivela essere estremamente preparato e competente a 360 gradi, unendo old school e uno stampo moderno, spaziando tra generi e mondi. I Prometheus riescono a intrecciare tensione emotiva, brutalità e pesantezza sonora a veri e propri viaggi astrali e suggestive melodie (presenti anche nelle parti più estreme). Detto chiaramente, per l’unicità e varietà dei generi in questa proposta, non è un album da masse o da mainstream, c’è inoltre che ad un sommario e primitivo ascolto la mente possa predisporsi al giudizio di ennesima band che “suona come…” o che “ricorda i…” ma, non è un album usa e getta, è un album che regala emozioni ascolto dopo ascolto.
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Bella scoperta! Effettivamente cresce con gli Ascolti.. Soprattutto perché la "Prima parte" è più convenzionale, mentre il seguito è più variegato.. Non male! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Gravitons passing Through Yog-Sothoth 2. Azathoth 3. Astrophobos 4. Resonant Echoes From Cosmos Of Old 5. Ανεμοι των Αστρων 6. The Crimson Tower Of The Headless God
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Line Up
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Aggelos (Voce) Esophis (Chitarra, Basso, Synth) Nodens (Batteria)
Musicisti ospiti: Q_Snc (Synth sulle tracce 4, 6)
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