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25/04/24
MARDUK + ORIGIN + DOODSWENS
AUDIODROME, STR. MONGINA 9 - MONCALIERI (TO)
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14/12/2020
( 1751 letture )
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Si dice spesso che i generi storici del metal siano da tempo in una fase di stasi creativa - fatto in gran parte vero - e che trovare uscite davvero valide sia impresa veramente ardua. Altri sostengono che sia solo una questione legata alla maggiore frammentazione della scena provocata dal fatto che il numero di band presenti sia abnorme, rendendo difficile trovare quelle più meritevoli. Che però esistono ancora in buona quantità. Justice of Fire dei Power è un album in grado di mettere tutti d’accordo, essendo ottimo e contemporaneamente nuovo e vecchio.
Il lavoro in questione è infatti di qualità elevata e porta come data di uscita settembre 2020. Tuttavia, si tratta in realtà della nuova edizione di un album uscito nel lontano 1994, in un momento in cui arrivare sul mercato con un prodotto di questo tipo significava rischiare concretamente di essere ignorati. Specialmente se mal prodotto. E così fu, a dispetto del valore del disco, ma anche a causa di problemi personali del mastermind. Progetto del chitarrista Daniel Dalley, accreditato di suonare tutti gli strumenti tranne la batteria (programmata, ma molto bene) e affiancato oggi come allora da un cantante come Alan Tecchio (Watchtower e Hades solo due delle band con cui ha lavorato), Justice of Fire è un album davvero vario, ben scritto, ottimamente suonato e ora anche dotato di una registrazione adeguata a farlo ben figurare sulla scena attuale. Dalley è un chitarrista eccellente, scrive e arrangia benissimo e Tecchio, dal canto suo, si produce in una prova davvero all’altezza della situazione. Davvero difficile estrapolare un brano che sia di qualità realmente superiore rispetto agli altri, ma stavolta non è un male, perché la scaletta è davvero ottima ed i momenti di stanca praticamente inesistenti. Metal come si deve, con Apocrypha, Metal Church, King Diamond, Cacophony e certi Megadeth sullo sfondo. Aggressività, classe, dolcezza, potenza, tecnica; insomma: Justice of Fire ha davvero tutto per soddisfare gli amanti del genere. In virtù di quanto sopra, riesce davvero faticoso pensare al perché non abbia ottenuto da subito quantomeno maggiore attenzione, anche se il momento non era favorevole a certe proposte. E per una volta non è nemmeno il caso di indicare canzoni particolari, dato che tutte sono piene di spunti interessanti e Dalley, pur producendosi in vari assoli al limite dello shredding e dal gusto più europeo che americano, non perde mai di vista la forma-canzone, esaltandola all’interno di quello che possiamo considerare un suo progetto solista. Aspetti produttivi compresi.
Addirittura cinematografico nel suo incedere e zeppo di momenti che effettivamente potrebbero fare da commento musicale ad alcune scene da film non solo horror nonostante testi simil-apocalittici, Justice of Fire è un CD fatto per chi ama il metal nella sua essenza. Eseguito ad alto livello, pensato da un professionista e finalmente registrato in modo da dargli la dimensione meritata. Singolare che non ci sia stata un’etichetta interessata a mettere il proprio marchio sul disco. Ispirato e potente. Che altro desiderare?
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Spocchioso è chi non dà le informazioni nell'articolo e poi si rifiuta anche di darle tra i commenti. |
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Per tua informazione l'ultima volta che ho scritto per una fanzine aè stato 37 anni fa. Solito commento da persona spocchiosa. |
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Solita recensione da fanzinari, tutti quelli che non conoscono Alan Tecchio non troveranno risposte qui. |
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Beh, intanto aspetto quello del 1996 al massimo mi innervosisco ahahahaah |
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Questa è nettamente migliore, credimi
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P.S. La versione rock the nation del 1996 |
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Ma su cd c'è e si trova abbastanza facilmente, preso oggi a poco. |
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Uno dei dischi dell'anno... Che spettacolo... Alan Tecchio è come il vino buono e il contesto musicale è da sturbo per chi ama queste sonorità. Un regalo inaspettato. |
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Pare che sarà pubblicata anche una versione su CD. Ho chiesto a Daniel Dalley via Bandcamp se fosse prevista una versione fisica dell'album e la risposta, cortese e rapida, è stata che spera che il CD sia disponibile da gennaio via Bandcamp e altrove. Lo dico per chi come me è particolarmente affezionato agli album tangibili. Il disco merita comunque l'acquisto, in qualuque versione. L'ottima recensione gli rende piena giustizia. |
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Ho la prima versione del 94 quando è uscito, faceva già paura .. La nuova versione è devastante, per me 90 pieno. Nessuna label che lo stampi? Assurdo... |
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Rob hai ragione.... L età che avanza... |
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Come non ricordare la leggendaria strofa "alert celebration in Kiev...soviet lies...alert in nearby Poland...". Storia del thrash |
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Se fai mente locale @thrasher, scoprirai che Alan Tecchio ha cantato in un disco da te amatissimo: Control And Resistance. (Al netto dei casi di omonimia del nickname) |
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@thrasher 👉🏻 United States of America (Manville - New Jersey) |
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E se io non conosco tecchio? Volevo sapere solamente di dove sono |
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Un bel lavoro prodotto a questi livelli e cosa notevole è la voce del Tecchio. Nel genere è, tanta roba......Nel periodo e nell'epoca sbagliata. |
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Per anni questo cd è stato una chimera. Ricordo quando uscì. Su Metal Shock ebbe una bella recensione e poco altro. Però alla fine dell'anno, era in molte classifiche ed in particolare Gianni della Cioppa l'aveva eletto disco dell'anno a pari merito con un altro. Partì la caccia per anni sino a quando sono riuscito a procurarmelo. Le mie aspettative erano alle stelle e volendo non son ostate rispettate, però è un bel disco, particolare, ultra tecnico, con Tecchio che sfida tutti in Deceiver of Truth. 77 |
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La presenza di Tecchio dovrebbe già dire tutto |
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Di dove sono questi ragazzi? |
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Glielo chiederò, ma penso non abbia trovato la persona giusta e la condizione economica per scegliere qualcuno adatto. Ti assicuro che si nota poco, comunque. |
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.....lo cerchero'.....ma perche' l'uso della batteria programmata....? |
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L’ho ascoltato e concordo in tutto e per tutto con Raven. Disco superbo di grande heavy metal di stampo statunitense e Tecchio è eccellente in questa prova. Disco da avere e ascoltare a ripetizione. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Prelude to Apocalypse 2. Hand Over Time 3. Firewalk 4. Rising Son (Through the Eyes of God) 5. An Evil Presence 6. Deceiver of Truth 7. The Vision 8. Justice of Fire 9. Eternally
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Line Up
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Alan Tecchio (Voce) Daniel Dalley (Chitarra ritmica, acustica e solista, basso, synth, drum programming)
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