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A Crime Called... - A New Path
21/12/2020
( 1014 letture )
A distanza di otto anni dal bell’esordio Beyond These Days (da riscoprire), tornano gli italiani A Crime Called… sempre capitanati dal vocalist e fondatore Andrea Verdi accompagnato in questa nuova release da Biagio Totaro alla chitarra, Nicole Saviozzi al basso e Mattia Caci dietro le pelli.
Come ogni band anche i nostri non amano le etichette o le facili catalogazioni, tuttavia a detta dello stesso frontman la dicitura alternative rock è quella che rende maggiormente esplicita la sua idea di musica, il cui scopo primario è raccontare i contrasti e i paradossi che caratterizzano l’io interiore e l’esistenza di ognuno di noi.
Sul piano musicale ci troviamo di fronte ad un album fresco e moderno, composto da nove brani snelli e godibili capaci di coniugare l’energia della classica strumentazione rock con un uso intelligente di alcune texture elettroniche, assolutamente non invasive ma atte ad impreziosire i già ben curati arrangiamenti. Per quanto concerne il timbro vocale, Andrea opta per mantenere costantemente un registro pulito e melodico con un’attenzione particolare per i refrain, accattivanti e rapidi da memorizzare.

Il disco si apre con la vivace Hide the Feelings a cui fa seguito Drown, probabilmente la canzone che più farà breccia sin dal primo ascolto. Registrata ai Sonic Debris Studios di New York con il noto Dan Korneff (al lavoro con Lamb of God, Breaking Benjamin o Papa Roach tanto per fare qualche nome), la traccia convince per il calibrato mix di rock e sfumature elettroniche in cui si fanno notare il bel assolo di Biagio e i ritornelli intensi ed emozionanti di Andrea. Il drumming sicuro di Mattia guida la graffiante New Injection, caratterizzata da riff compatti e da un’altra serie di refrain coinvolgenti dove il frontman viene scortato dai cori che riescono ad aumentare il livello di pathos insito nelle liriche. Over Again sorprende per l’inflessione rap nelle strofe mentre la variegata Sonic Fear, tra note di piano, beats elettronici e una chitarra pungente, introduce una patina di malinconia in linea con un cantato più inquieto. È così il turno del singolo Tidal Waves che, muovendosi su coordinate simili a quelle di Drown, possiamo definire come ulteriore gioiellino di alternative rock potente, romantico e fragile allo stesso tempo. La tensione emotiva scaturita dalle ultime due tracce analizzate si stempera in Weekend Odissey, un simpatico racconto sul “culto del fine settimana” con il basso di Nicole ben in vista, e in Pop Could Kill, divertissement pop-rock spruzzato da un’elettronica “vintage” omaggiante i mitici anni ’80. Il cerchio si chiude con la versione unplugged di Drown in cui si giostrano alla grande la voce calda di Andrea, la dolcezza della chitarra acustica e i morbidi sintetizzatori che scortano l’ascoltatore verso una più che soddisfacente conclusione.

Il nuovo percorso intrapreso dalla band sembra dunque puntare verso la direzione giusta: un album piacevole, fatto di tracce improntate su un’importante componente melodica e dotate del giusto appeal per la rotazione nelle radio o nei canali tv a tema musicale. Nella mezz’ora offerta emergono a più riprese l’impegno e la sincera passione che i vari membri hanno messo nel confezionare i singoli brani, scritti e suonati con una buona dose di personalità “indie” per fortuna lontana dalle banalità del mainstream italico fatto di vecchie mummie, talent show o inascoltabili trapper.
In conclusione, mi sento di consigliare il disco a chi è in cerca di un rock alternativo onesto, dolce e melodico ma che al contempo non rinuncia all’energia propria di questo sottogenere. Cresce con gli ascolti, quindi non perdete tempo e date un’occasione a questi ragazzi, se lo meritano realmente.



VOTO RECENSORE
68
VOTO LETTORI
0 su 0 voti [ VOTA]
Indigo
Giovedì 24 Dicembre 2020, 17.08.00
2
@McCallon, come scritto nel testo io ho personalmente trovato il disco gradevole, tracce "semplici" ma curate, ben suonate e animate da una sincera passione. In più sono dei ragazzi molto gentili: non trovavo da nessuna parte i nomi dei vari membri, allora ho scritto in mp sulla loro pagina FB e hanno risposto quasi subito fornendomi le informazioni che mi servivano, oltre a ringraziarmi per la recensione fatta. Se ti piace il rock alternativo con una buona dose di melodia non posso che rinnovare il consiglio di dargli un ascolto
McCallon
Mercoledì 23 Dicembre 2020, 18.51.16
1
Mi ero già promesso di dare un ascolto alla band, ma non l'ho ancora fatto. Questa recensione mi ricorda chiaramente che dovrei farlo al più presto!
INFORMAZIONI
2020
Autoprodotto
Alternative Rock
Tracklist
1. Hide the Feelings
2. Drown
3. New Injection
4. Over Again
5. Sonic Fear
6. Tidal Waves
7. Weekend Odissey
8. Pop Could Kill
9. Drown (Unplugged)
Line Up
Andrea Verdi (voce)
Biagio Totaro (chitarra)
Nicole Saviozzi (basso)
Mattia Caci (batteria)
 
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