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CENTRALE ROCK PUB, VIA CASCINA CALIFORNIA - ERBA (CO)

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MARLENE KUNTZ
DEMODÈ CLUB, VIA DEI CEDRI 14 – (BA)

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CSA RIVOLTA, VIA FRATELLI BANDIERA 45 - VENEZIA

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THE TOWER MUSIC MEETING (day 1)
BOCCIODROMO, VIA ALESSANDRO ROSSI 198 - VICENZA

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TRAFFIC CLUB, VIA PRENESTINA 738 - ROMA

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SLAUGHTER CLUB, VIA A.TAGLIABUE 4 - PADERNO DUGNANO (MI)

Linkin Park - Hybrid Theory (20th Anniversary Edition Box Set)
25/12/2020
( 2254 letture )
Ognuno di noi, nel corso della carriera redazionale, si augura di avere prima o poi la possibilità di recensire il proprio disco preferito, quello che ad ogni ascolto ti fa emozionare come la prima volta, quello di cui sai a memoria tutti i testi e di cui conosci ogni segreto fino al più recondito dettaglio.
Bene, per me quel giorno tanto atteso è arrivato.
Chi ha letto i miei contributi o i commenti lasciati di volta in volta sa che il mio sottogenere di riferimento è e sempre sarà il nu metal e il mio personale podio è occupato dai Limp Bizkit (terzo posto) e dai Korn (secondo posto). Sì, da queste poche righe avrete già capito l’antifona: questo non è uno scritto come un altro ma, come nel caso di Amends dei Grey Daze, ad una analisi oggettiva si mescoleranno inevitabilmente degli intrecci autobiografici.
Per me è iniziato tutto nell’aprile/maggio 2007, quando su MTV vidi per la prima volta il video di What I’ve Done: sullo stesso canale, poco tempo dopo, andò in onda uno speciale in cui si ricostruiva la storia della band dagli inizi fino a Minutes to Midnight, intervallando la narrazione con i videoclip fino ad allora realizzati. Inutile dire che scoccò immediatamente la scintilla.
Da allora ho il mio gruppo preferito (eh sì, non l’avevo ancora esplicitato…), la copia fisica di Hybrid Theory comprata nel vecchio negozio di dischi in centro Varese è ormai consumata dagli ascolti e ho coronato il sogno di vederli dal vivo il 10/06/2014 all’Ippodromo di Milano, una delle giornate più incredibili della mia vita.
Tracce come Papercut, One Step Closer, Points of Authority o In the End scorrono nelle mie vene e fanno ormai parte del mio DNA: non mi stancano mai, neanche dopo averle sentite migliaia di volte; semplicemente rispecchiano in toto i crismi che ricerco quando ho voglia di ascoltare musica.
Tanti pensano che i Linkin Park siano un gruppo prefabbricato, assemblato di proposito dai burattinai delle major per cavalcare l’ondata nu metal/rap rock di inizio millennio e far così soldi facili a palate. Niente di più sbagliato: ogni fan che si rispetti infatti conosce le loro umili origini e i numerosi ostacoli che hanno dovuto affrontare prima di raggiungere la tanto agognata fama.

Agoura Hills, Contea di Los Angeles, 1996. Nascono gli Xero, band formata da Mike, Brad, Rob, Phoenix, Joe e il cantante Mark Wakefield. I sei realizzano alcune demo amatoriali con l’obiettivo di combinare in modo fluido l’energia del rock con beats hip-hop e il flow tipico dei rapper ma, data l’inesperienza e i pochi mezzi a disposizione, i risultati non sono memorabili e nessuna label si prende la briga di metterli sotto contratto. Come se non bastasse, nel ’98 Mark e Phoenix se ne vanno e dunque urge trovare un nuovo cantante: la svolta arriva grazie a Scott Harrington, il quale segnala a Jeff Blue (allora “procuratore” degli Xero) un giovane di belle speranze di nome Chester Bennington.
Blue non perde tempo e contatta subito il singer inviandogli un demo con alcune tracce degli Xero e le corrispettive strumentali. Chester, il giorno del suo compleanno (quello del 20 marzo ’99) registra le parti vocali ed avendo convinto tutti si trasferisce velocemente in California per entrare a far parte della band rinominatasi Hybrid Theory. L’ensemble così formato si impegna duramente per realizzare nuovi inediti, macinando demo su demo e al contempo esibendosi in showcase privati di fronte ai rappresentanti delle varie etichette. Dopo circa quarantadue rifiuti (!) i nostri appongono la sospirata firma in calce nientedimeno che con la Warner, si ribattezzano Linkin Park (storpiatura di Lincoln Park, su suggerimento di Chester) e sotto la supervisione di Don Gilmore danno alle stampe Hybrid Theory, l’esordio uscito il 24 ottobre del 2000.
L’album fin da subito spacca le classifiche e, oltre a fregiarsi di record invidiabili (best selling debut album del ventunesimo secolo, il più venduto negli States nel 2001, disco di diamante nel 2005 e ad oggi circa 30 milioni di copie acquistate in tutto il mondo) ha il merito principale di aver fatto conoscere a migliaia di ragazzi l’universo rock/metal per la prima volta: un ingresso “soft” ideale per immettere sulla retta via gli adolescenti di inizio millennio che avrebbero poi scelto se approdare su lidi più estremi o approfondire i legami con la sfera alternative.
Ora, a vent’anni dalla pubblicazione, i Linkin Park festeggiano la loro creazione più riuscita con una riedizione in diversi formati tra cui spicca ovviamente il Super Deluxe Box Set: cinque CD, quattro vinili, tre DVD, un libro con foto inedite, un poster oversize di Chester, litografie, il laminato del tour e persino una riproduzione in cassetta con due singoli.
Complessivamente ci si trova di fronte ad un tesoro inestimabile per qualsiasi fan/completista: ottanta brani che fotografano perfettamente il percorso cronologico-stilistico della band, dalle rudimentali demo rap-rock degli Xero (incluse la versione originale di Esaul con Wakefield alla voce e soprattutto Dialate, di cui nessuno aveva mai sentito parlare) al primo EP del ’99 Hybrid Theory, dove il flow di Mike predomina in High Voltage o nell’arrogante Step Up amalgamandosi alla grande con il timbro di Chester, abile nello spaziare tra scream e clean vocals intense e melodiche reminiscenti di una certa sofferenza grunge dovuta ai trascorsi nei Grey Daze.
Il discorso prosegue con i dischi B-Side Rarities, LPU Rarities e Forgotten Demos, grazie ai quali si può constatare come le tracce finite in Hybrid Theory siano nate e abbiano preso forma partendo da semplici abbozzi (Grr, Sad, Chair) per poi svilupparsi in demo più strutturate con testi a volte molto diversi dalla versione definitiva (da segnalare quelle di In the End, SuperXero, Points of Authority e Crawling, quest’ultima con un intermezzo rap di Mike dopo il secondo ritornello). Abbiamo poi canzoni che non hanno passato la selezione finale (Dedicated, Slip, So Far Away, Blue), ri-registrazioni degli Xero con Chester alla voce (la stupenda Stick N Move), mix alternativi (la rock version di One Step Closer che ricordo essere una sfuriata contro l’intransigenza in studio di Don Gilmore cui è dedicato il celeberrimo Shut Up When I’m Talking To You) e la chicca It’s Going Down, singolo del 2002 degli X-Ecutioners con la collaborazione di Mike e Joe.
Se tutto questo non fosse già abbastanza, la sezione Forgotten Demos dispensa tre ulteriori perle di incalcolabile valore: Could Have Been, una delle prime tracce completate con Chester, il fragile alternative rock a tinte elettroniche di She Couldn’t e ovviamente “il Sacro Graal delle Unreleased” Pictureboard, composta all’epoca degli Xero e nota ai fan da almeno quindici anni ma fino ad ora non disponibile a causa di un maledetto campionamento che ne impediva la pubblicazione.

In conclusione, questa ristampa permette di rivivere a 360° il momento d’oro di uno dei gruppi più famosi della scena nu metal, dagli albori alla consacrazione mondiale. Hybrid Theory, che piaccia o no, è entrato a far parte della storia, la storia di quella particolare generazione di fine ed inizio millennio e quelle canzoni, a distanza di vent’anni, continuano imperterrite ad entusiasmare chi è cresciuto ascoltandole e chi se ne avvicina per la prima volta.
Gran parte del merito per un simile successo spetta certamente a Chester, scomparso ormai da tre lunghi anni. La ferita che si è aperta non si potrà mai rimarginare del tutto ma poter risentire la sua voce, non solo nei classici ma in brani “nuovi”, è una sensazione agrodolce fortissima che sono comunque contento di provare.
Se siete dei fan dei Linkin Park, vi piacciono le loro hit o avete anche solo voglia di conoscere meglio il gruppo, non perdete l’occasione di partecipare a questa importante ricorrenza: non poteva esserci una celebrazione migliore.



VOTO RECENSORE
s.v.
VOTO LETTORI
89.75 su 4 voti [ VOTA]
OLDROCK61
Sabato 6 Marzo 2021, 11.18.10
22
Il paragone con i Queen ci sta, comunque la si giri per entrambi i gruppi nulla è più come prima. Giusto anche ricordare la ricorrenza di un album che merita i successi ottenuti. Voto 90.
Davide
Mercoledì 30 Dicembre 2020, 14.38.15
21
Aggiungo che la recensione è veramente ben scritta. Come per tanti, anche per me i Linkin Park insieme ai Limp Bizkit con Chocolate Starfish... furono il primo step verso il mondo del rock e del metal. Hybrid Theory è uno di quei dischi commerciali e controversi che hanno aiutato tanti ad avvicinarsi a un mondo vastissimo di band stranote ma meno "easy" e tanti artisti underground. Dischi che hanno avuto in quegli anni un impatto simile sono Californication dei RHCP, Americana degli Offspring ed Enema of The State dei Blink 182.
Indigo
Mercoledì 30 Dicembre 2020, 13.22.54
20
A inizio dicembre è uscito One Step Closer: from Xero to #1 Becoming Linkin Park, il libro di Jeff Blue che racconta la genesi del gruppo in modo molto dettagliato dalla formazione degli Xero ad Hybrid Theory. Ovviamente lo acquisterò appena possibile ma da quanto ho visto in rete sembra già promettere bene visto che sono emersi nuovi titoli di tracce sia degli Xero sia degli LP. Mi sa che tra poco dovranno fare un aggiornamento della riedizione di Hybrid Theory
Davide
Mercoledì 30 Dicembre 2020, 11.43.44
19
Tante belle chicche in questo mega box celebrativo. L'EP Hybrid Theory è stupendo e sonoc ontento sia approdato sulle piattaforme streaming.
Nu Metal Head
Martedì 29 Dicembre 2020, 17.00.43
18
come esiste qualche traccia cantata solo da mike, esiste anche qualche traccia cantata solo da chester, quindi in sostanza cercare un suo sostituto sarà molto dura... era il tratto distintivo del gruppo, secondo me molto più di mike...
Bacon Apocalypse
Martedì 29 Dicembre 2020, 13.37.39
17
Che nessuno riuscirà ad avere la stessa marcatura e segno di Bennington questo è poco ma sicuro, ma bisogna appunto trovare qualche che stia come il Cacio nella Cacio e pepe.. Giustamente parlare di Corey Taylor o un Miles Kennedy per quanto bravi non riuscirei a vederli nel mondo dei Linkin Park, Mike forse riuscirà a trovare qualcuno o ancora meglio sarebbe bello fare un tribute album con i migliori pezzi suonati dalle varie band, questo sarebbe ottimo per dirne una
Indigo
Martedì 29 Dicembre 2020, 12.51.53
16
Il paragone con i Queen l'ho fatto perché dopo la morte di freddy in sostanza sono finiti. May e taylor vanno in giro da trent'anni con il vecchio repertorio e il moniker ma per me quelli non sono più i queen, è più una tribute band con due membri originali. Tornando sui LP, la loro fortuna è sempre stata la dualità vocale. Certo qualche traccia cantata solo da mike esiste, ma si tratta di qualche eccezione e nulla più. Quindi se vogliono continuare purtroppo sono costretti a prendere qualcuno pur sapendo che ai fan nessun nome andrà bene. Forse sarebbe meglio un singolo in collaborazione e vedere come sarà accolto..magari con Corey taylor o Miles Kennedy...a parte queste ipotesi strampalate l'unica cosa sicura è che senza chester dovrebbero per rispetto cambiare nome della band o mettere LP with perché senza di lui non sarà mai più la stessa cosa
Black Me Out
Lunedì 28 Dicembre 2020, 11.51.18
15
@Indigo Mi sa che i Queen non ti hanno dato retta allora... Comunque commento solo ora questa bellissima raccolta, che magari se scenderà di prezzo mi regalerò (l'ho vista a qualche fiera del disco, ma costava veramente tanto secondo me). Sono anche io uno di quelli cresciuti con Crawling e By Myself (qualcuno si ricorda i video di Dragon Ball?) e ogni volta che ascolto Hybrid Theory vengo assalito dai ricordi. Ho trovato molto interessanti le tracce "inedite" che sono state rilasciate nei mesi scorsi, perciò reputo questo box veramente succoso per gli appassionati. Sul futuro dei LP non so che dire in realtà: anche io, da fan, vorrei si fermassero, un po' come i Soundgarden - in realtà frenati sul rilascio di materiale inedito dalla moglie di Cornell - ma chissà cosa frulla nella testa di Mike Shinoda? Staremo a vedere.
Indigo
Domenica 27 Dicembre 2020, 19.02.20
14
@Bacon, verissimo ma nel commento prima mi ero un po' lasciato andare senza considerare la questione cronologica Si se ci saranno altre riedizioni, ci starebbe proprio. Approfitto per dire la mia sulla situazione possibile nuovo cantante: io non potrei mai accettare un "sostituto" di chester, o si fermano per sempre (cosa migliore per me) o rimane solo Mike o in ultima analisi torna Mark Wakefield, l'unico storicamente accettabile! Chester è insostituibile, come Freddy Mercury per i Queen
Bacon Apocalypse
Domenica 27 Dicembre 2020, 18.25.38
13
@indigo Mettere Qwerty non aveva senso, quella canzone è stata scritta dopo la pubblicazione di Meteora nel 2006, semmai se dovessero fare lo stesso con Meteora allora in teoria ci starebbe!
Ezio
Domenica 27 Dicembre 2020, 11.57.31
12
Album che ora come ora se lo ascoltassi non mi direbbe proprio niente, ma quando avevo 12-13 anni fù uno dei quei album che fece la differenza nella mia adolescenza. r.i.p. Chester
Indigo
Domenica 27 Dicembre 2020, 0.18.21
11
@Bacon, hai ragione e infatti il disco LPU rarities va a ripescare dai vari Lp underground distribuiti nel corso degli anni ma finora disponibili solo per gli iscritti. Qwerty in effetti potevano metterla! @Numetalhead, reanimation non è inedito, ci mancherebbe, l'ho citato per dire quanto è ricca l'offerta qui presente (il remix che preferisco è quello di points of authority). @Klimt, sul durare poco non direi: 17 anni non sono mica poco e se Chester fosse ancora vivo avrebbero sicuramente continuato a fare dischi. Poi a quali band di spessore alludi? Giusto per capire se ti riferisci a band sempre della cerchia nu metal o ad altre
Nu Metal Head
Sabato 26 Dicembre 2020, 23.07.25
10
@indigo: beh diciamo che anche "reanimation" non è un inedito, invece per il resto non hai tutti i torti, però a me ste cose non mi hanno mai attratto, sarà un problema mio... sì sì lo so che in quel remix c'è ospite il Davis...
Klimt
Sabato 26 Dicembre 2020, 21.44.31
9
Rispetto i vostri bei ricordi, ma già dal loro esordio ho sempre visto i Linkin Park come la versione melodica e banale di band decisamente più di spessore. Dopo un paio di ascolti avevo già il ritornello marcio in testa. Succede quando si ricerca troppo la melodia facile, arrivi subito allo scopo, ma duri poco.
Bacon Apocalypse
Sabato 26 Dicembre 2020, 20.44.42
8
@indigo Se posso dire la mia, I Linkin Park ci hanno sempre deliziato con rilasciati di inediti, demo e live fin dai tempi di Reanimation, grazie ai LPU che pubblicavano ogni anno (se non erro dal 2002) tanta roba, tra canzoni scartare, canzoni in sede live e canzoni create occasionalmente per quel periodo (Qwerty tanto per citarne una) insomma su questo almeno li riconosco che sono semrpe stati abbastanza generosi
Indigo
Sabato 26 Dicembre 2020, 12.54.46
7
@HeroOfSand, @Altered, vi ringrazio tanto per i complimenti. Ancora non ci credo che nel mio "curriculum musicale " posso sfoggiare i linkin park e per giunta Hybrid Theory @Numetalhead, sulle ristampe non sono d'accordo: per me sono inutili quando il materiale bonus si limita a qualche traccia live o al massimo qualche take alternativo, lì si che sono mere operazioni commerciali. In questo caso invece ci sono una quantità incredibile di demo, unreleased, un intero Ep, il remix integrale reanimation (sai che nel remix di one step closer c'è ospite Jonathan Davis?) e tanto altro. Perciò questa riedizione io la promuovo pienamente e la ritengo un riuscitissimo nuovo omaggio al grande Chester.
Bacon Apocalypse
Sabato 26 Dicembre 2020, 12.47.28
6
Trovo questa raccolta un tuffo nel passato della mia adolescenza, I Linkin park nel bene o nel male sono stati un punto fermo per molti ragazzini di quell'epoca con i loro album hanno segnato generazioni e generazioni, riascoltare Hybrid Theory è qualcosa come rivedere un film che non vedevi da tempo ma che l'avrai visto tipo 800 volte, conosci tutto, sai tutto ma sempre ti lascia emozionare. Per quanto riguarda la raccolta in sé è bello che hanno voluto pure mettere Reanimation dove alcune canzoni del primo album siano state migliorate notevolmente (With You, My December A Place for My Head) oppure l'EP dove anche lì ci sono delle canzoni interessanti tra tutte Carousel (il che mi rende triste il fatto che non abbiano avuto una loro vita in sede live) mentre per le chicche quali demo e canzoni mai rilasciate sono pienamente soddisfatto, sia perché finalmente hanno ufficializzato quali siano quelle vere e corrette e anche la presenza di canzoni pure belle (il processo di Runaway che prima era Stick N Move lo reputo un miglioramento bellissimo) oppure So Far Away Che si è rivelata una bella chicca da ascoltare! Questa raccolta è per chi non ha mai conosciuto i Linkin park di quel periodo e naturalmente per i fan più sfegatati durante i primi anni della band
Nu Metal Head
Venerdì 25 Dicembre 2020, 16.16.16
5
massimo rispetto per i primi 2 album, praticamente uno la continuazione dell'altro, poi da quando hanno abbandonato le sonorità crossover-nu non li ho più seguiti... poi io queste le reputo delle mere operazioni commerciali, non ho mai acquistato ma nemmeno scaricato nulla di simile, a me bastano gli album pubblicati in origine... e comunque se proprio volete saperlo il mio podio credo proprio che sia: 1) Korn - 2) Slipknot - 3) System of a Down
Altered
Venerdì 25 Dicembre 2020, 15.03.32
4
Recensione accurata e sentita, scritta con passione, complimenti a Jacopo! Questo disco ebbi modo anche io di ascoltarlo ed amarlo e gli sono debitore per avermi poi iniziato alle sonorità che non mi hanno più abbandonato. La traccia alla quale sono legato di più è senz'altro Crawling, la cui esecuzione per il One More Night resta impressa nella mia mente e mi emoziona puntualmente.
Halo
Venerdì 25 Dicembre 2020, 14.57.25
3
La mia storia musicale “personale” ricalca quella del recensore (e penso un po’ quella di tutti i ragazzi nati a fine anni ‘90) , questo disco insieme ai suoi successori mi ha aperto le porte del rock/metal. Sono rimasto colpito dalle vecchie demo, che presentavano già tutti i marchi di fabbrica che avrebbero poi reso i linkin park una band di fama mondiale. Io sono uno di quelli curiosi di vedere come il gruppo evolverebbe con un nuovo cantante, ma per ora mi godo la riscoperta di queste splendide vecchie canzoni
Transcendence
Venerdì 25 Dicembre 2020, 13.23.08
2
Troppo tardi, dopo una pausa di 3 anni Shinoda ha annunciato di star lavorando ad un nuovo album in studio.
HeroOfSand_14
Venerdì 25 Dicembre 2020, 11.04.44
1
Bravo Jacopo, molto sentita la tua recensione. Nei mesi scorsi ho ascoltato alcuni "nuovi" brani tratti da questa special edition e i demo, niente male in generale. All'epoca era veramente ispirati e si sente, ora invece ci dobbiamo ancora riprendere dalla morte di Chester e spero (io almeno) che non abbiano intenzioni di ricominciare con un altro cantante, visto che Chester rimane unico nel suo genere
INFORMAZIONI
2020
Warner
NuMetal
Tracklist
1. Papercut
2. One Step Closer
3. With You
4. Points of Authority
5. Crawling
6. Runaway
7. By Myself
8. In the End
9. A Place for My Head
10. Forgotten
11. Cure for the Itch
12. Pushing Me Away

Reanimation
1. Opening
2. Pts.of.Athrty
3. Enth E Nd
4. [Chali]
5. Frgt/10
6. P5hng Me A*wy
7. Plc.4 Mie HÆd
8. X-Ecutioner Style
9. H! Vltg3
10. [Riff Raff]
11. Wth>You
12. Ntr\Mssion
13. Ppr:Kut
14. Rnw@y
15. My< Dsmbr
16. [Stef]
17. By_Myslf
18. Kyur4 Th Ich
19. 1stp Klosr
20. Krwlng

Hybrid Theory EP
1. Carousel
2. Technique (short)
3. Step Up
4. And One
5. High Voltage
6. Part of Me

B-Side Rarities
1. One Step Closer (rock mix)
2. It’s Going Down
3. Papercut (Live from the BBC)
4. In the End (Live BBC Radio One)
5. Points of Authority (Live BBC Radio One)
6. High Voltage
7. Step Up (1999 Demo)
8. My December
9. A Place for My Head (Live at Docklands Arena, London)
10. Points of Authority (Live at Docklands Arena, London)
11. Papercut (Live at Docklands Arena, London)
12. Buy Myself Remix (Marilyn Manson)

LPU Rarities
1. In the End (Demo)
2. Dedicated (1999 Demo)
3. With You (Live at Docklands Arena, London)
4. High Voltage (Live at Docklands Arena, London)
5. Points of Authority (Demo)
6. Stick and Move (“Runaway” Demo 1998)
7. Esaul (“A Place for My Head” Demo)
8. Oh No (“Points of Authority” Demo)
9. Slip (1998 Unreleased Hybrid Theory Demo)
10. Grr (1999 Demo)
11. So Far Away (Unreleased 1998)
12. Coal (Unreleased Demo 1997)
13. Forgotten (Demo)
14. Sad (“By Myself” Demo 1999)
15. Hurry (1999 Demo)
16. Blue (1998 Unreleased Hybrid Theory Demo)
17. Chair (1999 “Part of Me” Demo)
18. Pts.of.Athrty (Crystal Method Remix)

Forgotten Demos
1. Dialate (Xero Demo)
2. Pictureboard
3. She Couldn’t
4. Could Have Been
5. Reading My Eyes (Xero Demo)
6. Rhinestone (Xero Demo)
7. Esaul (Xero Demo)
8. Stick N Move (Demo)
9. Carousel (Demo)
10. Points of Authority (Demo)
11. Crawling (Demo)
12. SuperXero (By Myself Demo)

Sampler
1. One Step Closer
2. With You

Frat Party at the Pankake Festival (DVD 1)

Projekt: Revolution 2002 / The Sequel to the DVD with the Worst Name We've Ever Come Up With (DVD 2)

The Fillmore 2001 / Rock am Ring 2001 (DVD 3)
Line Up
Chester Bennington (voce)
Mike Shinoda (voce, beats, samples)
Brad Delson (chitarra, basso su tracce 3-8, 12)
Rob Bourdon (batteria)
Joe Hahn (turntablism, samples)

Musicisti ospiti
Ian Hornbeck (basso su tracce 1, 9, 10)
Scott Koziol (basso su traccia 2)
The Dust Brothers (beats su traccia 3)
 
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