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TRAFFIC CLUB, VIA PRENESTINA 738 - ROMA

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A Perfect Circle - eMOTIVe
02/01/2021
( 1500 letture )
Dopo aver rilasciato i due album studio Mer De Noms e Thirteenth Step, nel 2004 gli A Perfect Circle hanno proposto un’uscita che include principalmente delle cover rivisitate e due singoli inediti. eMOTIVe, prodotta da Billy Howerdel (polistrumentista ed ex tecnico del suono di gruppi quali Faith No More e Smashing Pumpkins- nonché fondatore della band insieme a Maynard James Keenan), non è minimamente una raccolta di cover insipide realizzata in un momento che approfittava delle altissime aspettative nei confronti del gruppo. Innanzitutto, la scelta dei brani è accurata e non punta solo su pezzi celebri che si pronunciano contro la guerra: certamente quello dell’opposizione al conflitto può essere individuato come denominatore comune delle tracce del disco (si pensi anche alla situazione politica americana al tempo del rilascio dell’album), ma non si può assolutamente ridurre eMOTIVe a mero manifesto pacifista riciclato. L’arrangiamento dei vari brani è pregno della personalità che contraddistingue i lavori degli A Perfect Circle e consente alla profonda inquietudine di emergere come se la stessa band li avesse composti di prima mano. Effettivamente alcune cover hanno quasi reso irriconoscibile l’originale, appropriandosi solo di alcuni elementi che sono stati incanalati e racchiusi in un flusso organico concepito per certi versi con soluzione di continuità con i brani dai quali attinge, sebbene ne abbia mantenuta l’essenza.

L’inquietudine sopraccitata si manifesta inizialmente dalla copertina, in cui si rievoca un’immagine di devastazione che ha investito anche il simbolo della pace. I colori sono in tinta col logo che rappresenta l’ambiguità per eccellenza, essendo due archi che vicini non formano affatto un “cerchio perfetto”. Non ci si trova di fronte ad un’istanza programmatica, all’esortazione verso un’utopia o un sogno di cui godere ad occhi aperti; allo stesso modo, il clima non intende promuovere un’attitudine rinunciataria. Nonostante le tematiche politiche, non credo personalmente che sia coinvolta attivamente la sfera della prassi. V’è della forte disillusione, in parte dissacratoria, e dell’amarezza che lasciano però un senso di apertura indefinibile. Si avverte la presenza di un immateriale, un retrogusto che non si lascia racchiudere da categorie comunemente usate e che contribuisce ad acuire l’inquietudine. Il brano inedito Passive (tra l’altro presente nella colonna sonora del film Constantine) è quello in cui il tema politico apparentemente esula, ma Keenan ha dichiarato che tratta dell’apatia delle popolazioni con le relative conseguenze. Qui le sensazioni indotte sono maggiormente riconoscibili in quanto la particolare forma di rabbia espressa dalla voce e dai riff di chitarra può essere riconducibile a quella di alcuni pezzi inseriti negli album noti- ma, in ogni caso, anche lì il marchio degli A Perfect Circle restava quell’ambiguità che si può ritrovare ad esempio nella tensione superficiale di un fluido, situazione non risolta come invece potrebbe darsi a vedere, sull’orlo di una placida rottura. La rabbia non viene esplicitata violentemente, il genere musicale non è diretto: la batteria, le tastiere e il basso controbilanciano le chitarre e la voce creando una sorta di malinconia straziante che si getta su fondamenta chiare e sicure.
L’altro singolo inedito, Counting Bodies Like Sheep to the Rhythm of the War Drums, è la continuazione di Pet di Thirteenth Step, con cui condivide infatti il testo. Questo brano, rispetto all’altro originale, è maggiormente aggressivo e caotico. Verso la fine del pezzo fa irruzione un sax che aumenta esponenzialmente il livello di angoscia causata dalla ripetizione ostinata di determinate parti e in generale dai temi principali e dalle percussioni, nonché dagli improvvisi cambi che penetrano la mente in modo psichedelico.
Per quanto riguarda le cover, gli artisti chiamati in causa provengono dagli ambienti musicali più diversi: l’opening track, ad esempio, è una cover di Annihilation dei Crucifix, gruppo hardcore punk anni ’80; a seguire si trova la celeberrima Imagine di John Lennon. Entrambi i pezzi sono eseguiti chiaramente dagli A Perfect Circle in un modo che non restituisce i loro generi originari. Maynard James Keenan effettua un whispering durante l’intera durata del primo brano, in cui non c’è traccia dell’hardcore punk, e Imagine vede come strumento d’accompagnamento principale un pianoforte che suona in minor key l’inno di Lennon, tramutandolo in una marcia funebre altamente cupa e disturbante.
Si spazia poi tra band quali i Black Flag, i Depeche Mode, Fear, o artisti come Marvin Gaye.
La chiusura Fiddle and the Drum, cover di Joni Mitchell, risulta particolarmente toccante grazie alla trama tessuta dagli intrecci vocali. Essendo un brano a cappella, si distinguono perfettamente le sfumature delle voci, i loro tremolii e la loro fermezza- ogni layer risuona protagonista, il che ha un effetto catartico dopo tutto ciò che si è accumulato durante l’ascolto del resto di eMOTIVe.

Coloro i quali apprezzano il sound degli A Perfect Circle certamente lo riconosceranno in questa raccolta e dunque a loro lo si consiglia; l’album però può essere ascoltato anche da chi non ha familiarità con la band, visti gli spunti che se ne possono trarre in merito al complesso rapporto tra la musica e l’attualità, la rivisitazione di brani originali e l’approccio caratteristico che il gruppo riesce a mantenere in tutte le fasi di realizzazione dei dischi.



VOTO RECENSORE
83
VOTO LETTORI
80.5 su 4 voti [ VOTA]
Viper Siren
Venerdì 20 Ottobre 2023, 9.49.20
4
Tracklist azzeccatissima, ritrovare fianco a fianco Black Flag, John Lennon, Crucifix e Marvin Gaye è un manifesto all\'ecumenismo musicale e dimostra un certo spessore. Ottimi gli arrangiamenti, alcuni episodi più riusciti di altri ma resta un album ampiamente sottovalutato. Bello anche il singolo Passive ma la cover di Imagine vale tutto il disco, forse meglio dell\'originale e ne veicola meglio il messaggio (da accompagnare al video ufficiale). Pensare che l\'originale risale al 71, è stata riproposta trent\'anni e dopo e vedere che il mondo è messo peggio di prima, fa riflettere.
GT_Oro
Lunedì 4 Gennaio 2021, 9.54.22
3
L'unico modo in cui riesco a "sopportare" Keenan, cioè quando è mixato a Howerdel. Tanto mi piacciono gli APC tanto mi annoiano i Tool. Ottimo questo terzo album, con pezzi veramente da 90. Menzione d'onore per me a Peace, Love & Understanding che è da urlo.
Entrails
Sabato 2 Gennaio 2021, 13.25.48
2
Imagine inno mondiale. Anche in questa versione dark, che in negativo non fa che confermarne la grandezza.
Rob Fleming
Sabato 2 Gennaio 2021, 11.31.42
1
Beh, Passive è veramente stupenda. Così come lo sono Annihilation, Gimmie Gimmie Gimmie e Freedom of Choice. Quando gli album di cover sono fatti in tal maniera hanno senso perché solo così i brani arcinoti possono intrigare l'ascoltatore - chi ha parlato di Imagine e What's Going On? 78
INFORMAZIONI
2004
Virgin
Alternative Metal
Tracklist
1. Annihilation
2. Imagine
3. Peace, Love, and Understanding
4. What's Going On
5. Passive
6. Gimmie Gimmie Gimmie
7. People Are People
8. Freedom of Choice
9. Let's Have a War
10. Counting Bodies Like Sheep to the Rhythm of the War Drums
11. When the Levee Breaks
12. Fiddle and the Drum
Line Up
Maynard James Keenan (Voce, pianoforte)
Billy Howerdel (Voce, chitarra, basso, tastiere, pianoforte, harmonium, cori)
James Iha (Chitarra, tastiere)
Jeordie White (Basso)
Josh Freese (Batteria)

Musicisti ospiti
Danny Lohner (Chitarra, basso, cori nelle tracce 5, 6, 9)
Paz Lenchantin (Archi, pianoforte nelle tracce 2, 3)
Jason Freese (Sax baritono, sax tenore nella traccia 10)
Josh Eustis (Batteria, piano Rhodes nella traccia 10)
 
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