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10/05/21
CORROSION OF CONFORMITY + SPIRIT ADRIFT
LEGEND CLUB - MILANO
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08/02/2021
( 735 letture )
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Non è stata di certo una carriera in discesa quella dei finlandesi Revulsion, gruppo che nonostante sia attivo dal 2005 vede la sua ultima pubblicazione nel 2010 con l’EP Defiled, preceduto da un demo l’anno prima e che nel 2016 ha registrato il singolo Last Echoes of Life. Si tratta ovviamente di materiale autoprodotto e distribuito in modo del tutto dipendente, ed è stato forse questo uno dei maggiori ostacoli del combo finlandese. Ma dev’essersi mosso qualcosa, perché a distanza di ben quindici anni ecco che i nostri approdano su Transcending Obscurity Records debuttando con Revulsion.
È sempre interessante approcciarsi ad uscite simili, perché nonostante si tratti di un nome sconosciuto, il fascino che aleggia su di un disco che arriva dopo anni fatti di lunghi silenzi c’è tutto, anche pensando a come il genere si è evoluto nel corso di ben quindici anni. E non si può certo dire che i nostri siano rimasti a guardare, perché pur non essendo un lavoro dallo stile moderno, Revulsion si colloca a metà tra dei richiami puramente vecchia scuola ad altri più accostabili a Cannibal Corpse ed altri che permettono ai cinque di farsi apprezzare pur nella loro semplicità. A tal proposito, viene incontro Mustaa hiiltä, una delle tracce migliori del disco fatta di dissonanze, melodie e che mette per un attimo da parte blast beat e riff più diretti in favore di un andamento molto in linea con la favolosa scuola death finlandese d’annata. È sicuramente il brano in cui le chitarre offrono qualcosa in più destreggiandosi in soluzioni più ricercate, fattore che comunque non deve lasciar pensare che il resto del disco non sia all’altezza. Se le prime tre tracce hanno colpito con la loro furia, Lihaan sidottu kirja si fa notare per dei riff più groove e un buon alternarsi di diversi momenti, così come la successiva Wastelandsè una dichiarazione d’amore per i Morbid Angel grazie a dei riff che si muovono tra Covenant e Formulas Fatal to The Flesh. Nel corso dell’ascolto troviamo anche cavalcate e fraseggi melodici di scuola svedese come in Unravel, bel pezzo in cui grazie a dei riff meno serrati possiamo apprezzare le basse tonalità del growl di Aleksi Huhta, che per tutto il disco si alterna e si sovrappone con qualche scream; partendo dalla considerazione sulla voce, anche lei a cavallo tra vecchio e nuovo, è da segnalare come il tutto sia una via di mezzo degli stili citati prima, con una produzione che sì, “sporca” le chitarre ma non troppo e con una dei musicisti che anche a livello tecnico dimostrano di saper fare qualcosa che vada oltre il semplice compito, qualcosa di maggiormente riscontrabile con Tuomas Alatalo, bassista molto in risalto grazie al tipo di suono scelto e grazie a dei momenti più solistici. Tutto calibrato a dovere insomma, non si eccede mai troppo da una parte né dall’altra. Non è certamente un qualcosa che macchia più di tanto il disco, ma è anche vero che al netto di un disco composto di pezzi piacevoli, questo stare in una sorta di limbo da parte del gruppo mostra dei limiti che solo il tempo potrà superare. E tutto sommato, la conclusiva e “doomeggiante” Viimeinen rituaali lascia ben sperare con quel tono epico e sentito. Davvero un bel pezzo, nulla da dire.
Sarà un lavoro poco personale se vogliamo, uno spaccato di tutto quello che ha offerto il death metal negli ultimi quindici/vent’anni, ma il debutto dei Revulsion è un lavoro riuscito, ricco di passione per il genere e che difficilmente può sfuggire a chi semplicemente cerca death metal senza tropi azzardi stilistici e che vada dritto al sodo. Il tempo permetterà sicuramente ai cinque di aggiustare qualcosa e di staccarsi sempre più dai gruppi che li ispirano, ma se questo è l’inizio, non resta che fare i complimenti e porre fiducia in un seguito.
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INFORMAZIONI |
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Transcending Obscurity Records
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Tracklist
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1. Last Echoes of Life 2. Pyre 3. Walls 4. Mustaa hiiltä 5. Lihaan sidottu kirja 6. Wastelands 7. Unravel 8. Silence 9. Pawns 10. Viimeinen rituaali
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Line Up
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Aleksi Huhta (Voce) Jari Toppinen (Chitarra) Jarkko Viitasalo (Chitarra) Tuomas Alatalo (Basso) Atte Karppinen (Batteria)
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RECENSIONI |
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