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23/03/21
SWANS + NORMAN WESTBERG
ALCATRAZ - MILANO
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Infernalizer - The Ugly Truth
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15/02/2021
( 638 letture )
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Lo stakanovista Claudio Ravinale, frontman dei deathster Disarmonia Mundi nonché dei 5 Star Grave, The Stranded e The Silverblack, sul finire del 2020 ha fondato un ulteriore progetto chiamato Infernalizer incentrato principalmente su una musica dal taglio heavy misto al gothic. Dichiarando apertamente il proprio amore per gli anni ’80 e in parte i ‘90, il cantante si è qui ispirato a gruppi simbolo di questo decennio tanto celebrato come Iron Maiden (da prendere con le pinze), Alice Cooper (già più credibile) e Danzig per quanto concerne la sponda heavy e shock rock, mentre i principali influssi gothic provengono da The Sister of Mercy e soprattutto Type 0 Negative. Preceduto da un’immagine horror metal, il sound di The Ugly Truth è in effetti connotato da una bella patina vintage dove tastiere e sintetizzatori molto Eighties risultano sovente in primo piano accompagnando una sezione ritmica e delle chitarre oscillanti tra rock e heavy di stampo classico. Il timbro vocale di Ravinale si dimostra versatile e spazia da un cantato “gotico” alla Peter Steele fino ad una sorta di semi-scream passando per delle sezioni più melodiche specialmente nei ritornelli. Il disco si apre e chiude con due gradevoli tracce strumentali in cui a far da padrone sono proprio le tastiere e i synth e tocca così a The Outsider farci comprendere meglio la proposta degli Infernalizer: un numero di rock melodico con ricami elettronici e un cantato tendente al gothic che sinceramente non scalda gli animi. Più incisivo il primo singolo estratto Leaving So Soon?, brioso grazie a dei refrain molto catchy e all’ottimo assolo dispensato dal chitarrista. Il livello si alza decisamente con In Retrospect in cui finalmente esce una grinta heavy nei riff guizzanti, nella batteria macinante pattern sostenuti e negli azzeccati contro-cori che impreziosiscono la prova di Ravinale per un buonissimo episodio di heavy rock che farà sicuramente la sua figura in sede live. Bene anche Cruel Intentions, dove l’indole rock si incontra con una teatralità dalle sfumature gotiche, e la title-track, munita di un intrigante riff iniziale dal fascino sinistro per poi proseguire con maggior sicurezza sull’ormai consueto tracciato di rock cupo abbellito da un altro assolo di buona fattura. In This World or the Next graffia poco e perde di mordente, invece Leave a Scar è un altro bel pezzo di arena rock goticheggiante ideale per coinvolgere il pubblico quando si potrà di nuovo assistere ad un concerto. Non contando l’ultimo brano strumentale menzionato in precedenza, l’album termina con I Don’t Wanna Be Me, cover dei Type 0 Negative tratta da Life Is Killing Me del 2003; la reinterpretazione, dal piglio energico, è abbastanza fedele all’originale e perciò convince e si lascia ascoltare più che volentieri. The Ugly Truth è un disco singolare: non propriamente heavy né certamente gothic, piuttosto un rock che strizza l’occhio agli anni ’80 e pesca alcuni elementi da questi due sottogeneri per un risultato finale tutto sommato passabile. Grazie alla durata contenuta (poco più di mezz’ora), i brani scivolano via veloci e con piacevolezza, ma d’altro canto bisogna ammettere che degli episodi sottotono ci sono e manca anche solo il classico “singolone” capace di catturare l’attenzione all’istante. Se siete in vena di un sound più o meno adiacente al buon Alice Cooper frammisto al gruppo di Peter Steele dovreste essere (condizionale d’obbligo) nel posto giusto: tentar non nuoce, magari è l’album di cui non sapevate di aver bisogno o forse… No.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Night Shift 2. The Outsider 3. Leaving So Soon? 4. In Retrospect 5. Cruel Intentions 6. The Ugly Truth 7. In This World Or The Next 8. Leave A Scar 9. I Don’t Wanna Be Me 10. Autumn Of Terror
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Line Up
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Claudio Ravinale (voce) Altri membri non accreditati
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RECENSIONI |
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