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23/03/21
SWANS + NORMAN WESTBERG
ALCATRAZ - MILANO
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Voodoo Circle - Locked & Loaded
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15/02/2021
( 454 letture )
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Dopo 3 anni dall’ultimo lavoro, Raised On Rock del 2018, e dopo quasi sei anni dal clamoroso Whisky Fingers del 2015, tornano sulla scena i Voodoo Circle di Alex Beyrodt e Mat Sinner. Per chi non li conoscesse, possiamo dire che si tratta di una sorta di side-project, ma di gran lusso: il chitarrista, fondatore e principale compositore Alex Beyrodt (Primal Fear, Sinner, Silent Force) ha scelto di circondarsi di “vecchie volpi” della scena musicale europea quali Mat Sinner, già suo compare nei Sinner e nei Primal Fear, e il talentuosissimo David Readman, ex Pink Cream 69 ma soprattutto uno dei pochi credibili eredi di sua maestà David Coverdale sulla scena hard rock degli ultimi 20 anni. Non sono stati anni facili gli ultimi, per i Voodoo Circle: gli abbandoni di Readman (temporaneo, ma tale da far sì che l’ultimo album sia stato registrato da un altro cantante, Herbie Langhans) e del tastierista italiano Alessandro Del Vecchio (purtroppo definitivo, ad oggi) hanno costretto Beyrodt a modificare, necessariamente, le coordinate sonore della sua creatura.
D’altronde sarebbe stato probabilmente obbligatorio comunque: l’album del 2015 emerge tuttora come pietra di paragone difficilmente eguagliabile, ed ancora più difficilmente superabile. Per coloro che se lo fossero persi, cui consigliamo vivamente di recuperarlo quanto prima, ricordiamo che si tratta di un disco quasi perfetto, assolutamente imperdibile per tutti coloro che amano l’hard rock potente e di classe, e soprattutto per gli innamorati inconsolabili dei Whitesnake d’annata. L’unica pecca ascrivibile a quel disco era il suo essere pressoché totalmente derivativo: la band infatti volle sfruttare a pieno la vocalità meravigliosamente “coverdaliana” di Readman, e confezionò una serie di canzoni che sembravano le eredi dirette del Serpente Bianco periodo 1985-1990, complice anche una prestazione splendidamente “alla Jon Lord” di Del Vecchio alle tastiere. Quella strada non poteva essere ulteriormente seguita in modo pedissequo: sia per i cambi di line-up, che certamente hanno influenzato la fase compositiva, sia, soprattutto, perché proseguire ulteriormente con uno stile così profondamente derivativo sarebbe potuto diventare quasi caricaturale. I Voodoo Circle cambiano dunque strada, almeno in parte: e se il ritorno alla voce di Readman riporta comunque profondamente alla luce le radici Whitesnake del gruppo (e con un timbro ed una vocalità simile non potrebbe essere altrimenti), d’altra parte sin dalle prime note emerge il tentativo di portare l’hard rock della band su coordinate parzialmente diverse e maggiormente personali. Ecco che quindi in questo nuovo Locked & Loaded emergono prepotentemente altre muse ispiratrici per il sound del gruppo: primi fra tutti i Led Zeppelin, evidenti soprattutto negli arrangiamenti e nella scelta di alcuni mid-tempo, oltre che nello stile di batteria del valido Markus Kullman, ma anche certo rock ’60-70 alla Jimi Hendrix, riscontrabile in alcuni assoli chitarristici. Il tutto ben assemblato su una solida base hard rock-metal, ben enfatizzata da una produzione moderna e calda. L’inizio è assolutamente in stile con le precedenti release della band: Flesh & Bone è un ottimo pezzo tipicamente alla Whitesnake, con Readman e Beyrodt giustamente sugli scudi, e un caldo Hammond di sottofondo; ma già la seconda traccia Wasting Time si lancia su coordinate sonore più simili ad una riedizione anni 2020 di Kashmir dei Led Zeppelin, con tanto di archi e orchestrazioni di sottofondo, ed una linea vocale che si pone giustamente a metà fra Plant e il Coverdale di Still Of The Night. Analizzandolo da cima a fondo, si può dire che tutto il disco viva sostanzialmente di questa dicotomia: da un lato, brani che si rifanno pienamente al pregresso della band, e quindi sono a tutti gli effetti una sorta di rifacimento, attualizzato agli anni 2020, di ciò che Coverdale e soci proponevano nel corso degli anni ’80 (la title-track, Straight For The Heart, la power ballad Eyes Full Of Tears, il bellissimo blues di This Song Is For You– pezzi dove la vocalità splendidamente “coverdaliana” di Readman riesce a dare una notevole marcia in più), e altri dove il gruppo cerca di proporre qualcosa di più personale, meno direttamente riconducibile ai loro mentori, prendendo spunti dai Led Zeppelin, come dai Bad Company, dagli AC/DC o dai Deep Purple, e più in generale da tutto ciò che di valido è stato proposto dall’hard rock europeo e americano degli anni ‘70, ‘80 e ’90 (Magic Woman Chile, Devil With An Angel Smile, Trouble in The Mountain e la clamorosa Children Of The Revolution) Il risultato è assolutamente valido, e possiamo dire senza timore che in questi undici brani non vi è alcun chiaro punto debole, né tantomeno alcun riempitivo; tuttavia è necessario riconoscere come la band centri pienamente il bersaglio quando segue fedelmente le coordinate Whitesnake, mentre non sempre riesca ad essere altrettanto efficace e incisiva nel momento in cui ne abbandona le tracce e cerca una strada differente. La compattezza, ed il peso specifico, dei brani di Whisky Fingers rimangono ineguagliati, e appare chiaro come la mancanza di Alessandro Del Vecchio sia pesata, sia in fase esecutiva (nonostante una valida prova dell’ospite Corvin Bahn) sia, soprattutto, in fase compositiva e di arrangiamento.
Locked & Loaded è quindi un disco piacevole, interessante e complessivamente riuscito: per ogni appassionato di hard rock è sempre una manna dal cielo poter godere di album ben suonati, ben prodotti e genuinamente realizzati. Se però il loro capolavoro del 2015 riusciva a spiccare dalla massa, nonostante fosse derivativo sino ai limiti del plagio, in certi frangenti, grazie ad una freschezza e ad una brillantezza compositiva assolutamente fuori dal comune, questo nuovo album non riesce ad emergere in maniera ugualmente autoritaria, finendo per confondersi all’interno di un nutrito calderone di dischi validi ma in ultima analisi non fondamentali. Per essere un side-project va comunque di lusso; e non appena ci saranno nuovamente le condizioni, aspettiamo i Voodoo Circle dal vivo, per poter gustare i loro brani nella cornice più indicata e adatta.
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2
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Buon disco, non un capolavoro ma in mezzo a tanta pochezza di oggigiorno si lascia ascoltare volentieri. |
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Divertente e scorrevole, è da un po' nelle mie cuffie e devo dire che l'ascolto è sempre fresco e bilanciato, concordo con l'ottima disamina di Claudio!
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Flesh & Bone 2. Wasting Time 3. Magic Woman Chile 4. Locked & Loaded 5. Devil With An Angel Smile 6. Straight For The Heart 7. Eyes Full Of Tears 8. Devil´s Cross 9. Trouble In The Midnight 10. This Song Is For You 11 Children Of The Revolution
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Line Up
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David Readman (Voce) Alex Beyrodt (Chitarra, Cori) Mat Sinner (Basso, Cori) Markus Kullmann (Batteria)
Musicisti ospiti Corvin Bahn (Tastiere) Melissa Bonny (Cori)
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RECENSIONI |
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