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19/04/24
GOATBURNER + ACROSS THE SWARM
BAHNHOF LIVE, VIA SANT\'ANTONIO ABATE 34 - MONTAGNANA (PD)
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21/02/2021
( 828 letture )
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Il 22 gennaio 2021 la band statunitense Comatose ha finalmente pubblicato il suo primo album intitolato A Way Back attraverso l’etichetta musicale Transcending Records. Tale progetto è stato realizzato da Jacob Carlson (Fail To Decay), Daren Menz (Fail To Decay, Chrome Waves-live), Adam Carroll (Fail To Decay, Lion Sight, The Boy Will Die) e James Benson (Amiensus, Chrome Waves, Fail To Decay), i quali hanno precedentemente lavorato insieme per diversi anni. Il chitarrista James Benson ha dichiarato che il nome del gruppo è stato scelto perché:
Facciamo parte della generazione perduta. Di fronte a molteplici grandi crisi economiche globali, razzismo e terrorismo, una pandemia e il cambiamento climatico, mi è sembrato giusto scegliere qualcosa che riflettesse la salute mentale di un'intera generazione.
I generi in cui si inseriscono i Comatose potrebbero essere il rock atmosferico ed il grungegaze e questo lo dimostrerebbe il risultato caotico della copertina dell'album rappresentante una città medio-piccola. A Way Back è stato registrato, mixato e masterizzato da Zach Zurn ai Carpet Booth Studios e ha come obiettivo principale quello di rappresentare, attraverso la musica, la difficile condizione dei musicisti che hanno subito uno stravolgimento delle proprie vite in questo anno, a causa della pandemia. Fortunatamente, però, tramite questo album così variegato (e allo stesso tempo così familiare da ricondurre alcuni ascoltatori alla metà degli anni '90) è possibile percepire voci malinconiche e ricche di sconforto, melodie accattivanti e create con estrema personalità da questi giovani artisti con le idee molto chiare, profondamente impegnati con la mente dalla volontà di riferire vicende reali e attuali nel modo più diretto possibile.
Il disco prende il via energicamente con la traccia Circles, nel quale è possibile percepire le parti vocali che fanno un passo indietro rispetto al seguito di rumori brevi e secchi, fitti e insistenti dei riff. Difatti sono presenti chitarre indefinite, tamburi martellanti e voci pressoché soggette a variazioni più o meno variabili. Benché, nella seconda traccia Gone, sia presente un'atmosfera pesante ed immediata, la parte vocale possiede un potere quasi psichedelico, ottenendo in questo modo un approccio post-hardcore. Al contrario, Alone offre sicuramente un ritmo molto più spedito ed ha un tocco rock più delicato, mentre all’interno del brano Skin è stata creata una narrazione sognante e a momenti ambient. Ritornando al ritmo frenetico con testi alquanto lugubri, vi è la quinta traccia Spread, nella quale è possibile udire una voce quasi nascosta da un raggruppamento di suoni. Lo stesso Benson ha affermato che il testo di Spread è stato elaborato poco prima che l'epidemia di COVID-19 divenisse una vera e propria pandemia, con tema principale il suicidio. In seguito, quest’ultimo è stato rivisitato e reinterpretato come l’ultima preghiera di un paziente affetto da coronavirus, prendendo in considerazione anche la disperazione di una famiglia che non può incontrare la persona amata prima della sua morte. Successivamente l’ascoltatore può godere di un inizio molto più pacato con Inside, la quale diventa abbastanza piacevole prima dell’inserimento di alcune voci graffianti a metà strada e infine di voci ondeggianti, quasi oscurate dal suono delle percussioni. Further scorre a tutta velocità con aggressivi riff di chitarra e con voci incomprensibili e verso la fine rallenta con alcune misteriose espressioni. L'album si conclude con Sinking, che è forse uno dei brani più melodici, con la sua batteria incalzante, il basso vibrante e i riff di chitarra rimbombanti, i quali si fondono con la voce, realizzando così un mix di suoni alquanto seducente, ma ci potrebbe essere bisogno di udirlo un paio di volte in maniera tale da assimilare totalmente il suo effetto.
A Way Back non è sicuramente per i deboli di cuore, però è indubbiamente un album ricco di interessanti sfaccettature (in alcuni casi è nebuloso, offuscato, contorto, fragoroso e in altri più leggero, introspettivo e contemplativo) e per questo motivo potrebbe essere associato alla figura di un labirinto nel quale l’uditore può solo che perdersi. Infatti il gruppo Comatose rammenta un'era in cui le band non avevano paura di creare ed elaborare nuove melodie e tale album prende proprio spunto da questa ricercata tradizione, ma con una brillantezza più odierna e contemporanea.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Circles 2. Gone 3. Alone 4. Skin 5. Spread 6. Inside 7. Further 8. Sinking
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Line Up
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Adam Carroll (Voce, Chitarra) James Benson (Voce, Chitarra) Daren Menz (Voce, Basso) Jacob Carlson (Batteria)
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RECENSIONI |
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