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26/04/24
ELECTRIC VALLEY RECORDS FEST
BLOOM, VIA EUGENIO CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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Wolves of Perdition - Ferocious Blasphemic Warfare
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05/03/2021
( 612 letture )
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Promozione un po' contraddittoria quella della Folter Records sul nuovo lavoro dei finlandesi Wolves of Perdition: per qualche motivo, viene definito "duo" un gruppo composto da quattro membri effettivi. Nonostante questo e un'altra svista che riguarda il volume del promo ricevuto, il gruppo vine fondato nel 2017 ed ha all’attivo alcuni demo mai pubblicati (almeno stando alle loro dichiarazioni) e qualche concerto in terra natia. Ferocious Blasphemic Warfare è quindi il debutto. Musicalmente, escludendo due interludi ad inizio e fine album, i Wolves of Perdition sono devoti al black metal di derivazione punk con soluzioni di chitarra che si estendono fino ad Emperor e Dark Funeral. Demon Blood apre le danze alternando blast-beat con doppia cassa, strofe più lente a suon di terzine e riff serrati che seppur melodici risentono delle dissonanze di Xasthur e di occasionali palm-muting, con voce in scream che risulta un po’ defilata rispetto alle armonie di doppia chitarra e basso: questo è un bene, perché dimostra che la produzione è ottimamente bilanciata. Peccato che il promo fornito dalla label dimostri anche che tutte le tracce seguenti siano state masterizzate con un volume più alto e compresso. King Death è decisamente più influenzata da Horna e Sargeist, mentre Ventum Mortis mostra anche leggere influenze death metal. Le restanti tracce si susseguono un po’ tutte ripetendo gli stessi stilemi, ritmi martellanti ed elementi delle tre già elencate, anche Holy Execution si differenzia leggermente con dei groove monotoni che sembrano copia-incollati dai più recenti album degli Obituary e l’andamento di End of the Rope fa tanto Dimmu Borgir del periodo di Death Cult Armageddon. Muslims to the Wolves e Blasphemic Warfare sono quelle col ritmo più veloce di tutte, ma servono a poco per sollevare un album con comunque qualche cliché di troppo.
Con un disco composto con un eccesso di tracce basate su melodie convenzionali che si rifanno eccessivamente a molte altre scritte e registrate in dischi risalenti a due decenni fa, quello dei Wolves of Perdition è un lavoro sufficiente sulla carta, ma che non aggiunge molto alla nicchia a cui fa riferimento. Le basi ci sono, quindi aspetteremo il loro prossimo album in studio, sperando che aggiungano un po’ di varietà o che si rifacciano alla prima metà di Ferocious Blasphemic Warfare, decisamente più ispirata della seconda.
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King Death come canzone, più che dai Sargeist e dagli Horna influenzata dai Sentenced, il ritornello è un plagio palese di "may today become the day" sul funeral album. First Reaction schiocked. disco carino comunque |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Veniunt 2. Demon Blood 3. King Death 4. Ventum Mortis 5. Holy Execution 6. End of the Rope 7. Pain It Shall Be 8. The Rising Storm 9. Tempestate Lucifer 10. Muslims to the Wolves 11. Blasphemic Warfare 12. REV 13:4 13. Deus Est Mortuus
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Line Up
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Varjo (Voce, Basso) Hellpriest (Chitarra) The End (Chitarra) Khal'Uzi 666 (Batteria)
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RECENSIONI |
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