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29/03/24
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Cicadastone - Cold Chamber
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11/04/2021
( 688 letture )
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I Cicadastone sono una band alternative rock di Melbourne nata nel 2013 dai fratelli Mat e Mark Robins e autrice di un disco, Chance Collide, presentato nel 2016. Nel 19 marzo di questo anno è uscito Cold Chamber, il secondo album del gruppo; perciò sono passati ben 5 anni e per questo motivo coloro che hanno comperato ed amato Chance Collide hanno atteso con impazienza questa pubblicazione. Tramite un primo ascolto è possibile affermare che i Cicadastone abbiano un suono proveniente direttamente dagli anni '90, un crossover alt-rock/grunge molto semplice con un’abbondanza di riff che ha sempre caratterizzato la proposta del gruppo. Oltre ai fratelli Robins son presenti nella formazione Tommy Sunset al basso e Jarrod Medwin alla batteria. Il suono della band può essere associato a quello degli Alter Bridge e dei Soundgarden con un uso diversificato della voce e straordinari hook nei brani che riescono a cogliere immediatamente nel segno, dato che i fratelli si accordano molto bene e il loro armonioso canto è un enorme vantaggio per il gruppo. È palese che ci sia anche un’influenza data dagli Alice In Chains, rendendo così il disco un prodotto post-grunge ben realizzato ed assolutamente oscuro, con una sensazione di malinconica disperazione data da riff pesanti e da voci profonde. Il suono delle chitarre è quindi cupo, ma equilibrato, ossia ci sono numerosi riff, ma anche canzoni delicate, senza mai sfociare in qualcosa di troppo esagerato o presuntuoso. L'edizione in vinile nero 2LP comprende inoltre due tracce acustiche live extra (non disponibili sul CD o nella versione digitale dell'album). Nel 2020 sono stati pubblicati tre singoli estratti da Cold Chamber: Box Of Anger, Dying In Sunshine e Out Of Sight e ultimamene il gruppo ha divulgato un quarto singolo, Slave In A Cage, per incuriosire i fan in vista dell'uscita del video musicale ufficiale del brano insieme all'album completo. Mat Robins spiega che nel videoclip di Slave In A Cage viene presentata la storia di una ragazza limitata nella sua vita quotidiana, che casualmente scopre cosa ci sia di nascosto intorno a tutti noi: una società che controlla e manipola le nostre esistenze. Siamo tutti bloccati in un ciclo in cui veniamo sottomessi agli ordini delle istituzioni su ciò che possiamo o non possiamo fare, dire o pensare e questo singolo è una protesta contro la prigione in cui siamo irrimediabilmente rinchiusi. I temi principali trattati in questo album sono: la lotta per ottenere l'auto accettazione, la depressione, le pressioni che la società moderna impone, l’isolamento, l'influenza su vasta scala, il modo corretto di affrontare le proprie paure ed ammettere i propri difetti ed infine la morte.
Red Eye Raven è un’ottima scelta per l’apertura di questo disco. Dopo l'inizio mutevole vi è un ritmo di chitarra esaltante e greve che unisce il pugno del metal con il tormento del grunge. Il gruppo riesce a lavorare in armonia e la produzione dell'album è ben equilibrata in modo che tutto possa essere udito con chiarezza. Out Of Sight è meno violento e più introspettivo e nel testo il cantante chiede all’ascoltatore se egli conosce la sua vera identità. Il titolo intimidatorio Dying In Sunshine si fa notare per la sua cantabilità, il che è decisamente beffardo dato che nel testo si tratta di come mostrare la propria sofferenza interiore in una maniera socialmente ammissibile. Ulteriori elementi di rilievo sono presenti in Call It What You Will, brano melodico e sognante nello stile dei Pink Floyd, e nella titletrack Cold Chamber: essa ha un suono sorprendente e allo stesso tempo disorientante che, inaspettatamente, produce un risultato eccellente invece di una probabile mostruosità. Cold Chamber è un disco che smuove i confini del grunge e riparte da dove si è fermato il movimento degli anni '90. Un paesaggio sonoro originale, oscuro, potente nella sua realizzazione, dove le canzoni sono ben articolate nella scrittura e nei dettagli acustici e scorrono con naturalezza e semplicità. Esse sono tutte assolutamente armoniose e provviste di grande raffinatezza e delicatezza, ma quando danno il massimo arrivano in territori veramente coinvolgenti. Per concludere è presente anche un tocco moderno nel sound energico e vitale del gruppo, che non guasta affatto.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Red Eye Raven 2. Slave In A Cage 3. Incandescent 4. Out Of Sight 5. Dying In Sunshine 6. Burden That You Wear 7. Call It What You Will 8. Box Of Anger 9. Cold Chamber 10. Dime A Dozen 11. X-Rays Of Our Minds 12. Slow Motion 13. Down River 14. Second Guessing (bonus track) 15. Headlights On (bonus track)
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Line Up
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Mat Robins (Voce, Chitarra) Mark Robins (Voce, Chitarra) Tommy Sunset (Basso) Jarrod Medwin (Batteria)
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RECENSIONI |
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