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21/03/24
KRASUE + ANTARES + WAH ‘77
FREAKOUT CLUB, VIA EMILIO ZAGO 7C - BOLOGNA
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( 9283 letture )
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A Pam…
Non sto qui a farvi la paternale sulla storia del punk e sulle profonde influenze che tantissimi gruppi rock hanno ricevuto da questi quattro sbandati chiodati di Forest Hills. Non sono qui per catechizzarvi, non per vomitare l’ennesima superflua parola su qualcosa che già in partenza è perfetto. Jeans bucati, maglietta aderente e giacca da pelle da becero motociclista: questi sono i Ramones, niente di più, niente di meno, splendidi nella loro complessa semplicità. Joey ha ragione quando esclama col suo vocione fumettoso che crede nei miracoli. I Ramones ne rappresentano uno. Mai parte del music-business (tranne che nell’ultima parte di carriera e post-mortem), mai con una hit nel primo posto della classifica, sempre in giro per il mondo a urlare “hey ho let’s go”. Siamo tutti debitori ai Ramones per questo miracolo. Ed anche per tanti altri eventi straordinari. I Ramones uniscono bianchi, neri, gialli, rossi, ti fanno ballare e non chiedono niente in cambio, solo il divertimento. Brutti, sbracati, allegri e divoratori di pizza, i quattro ragazzi saltano come matti e urlano fino a sgolarsi. Sono l’antitesi della morte, della fissità, della morte. Sono la resurrezione del rock, sono l’azione, sono la vita, sono l’azione, sono la spinta che ci manca quando ci abbattiamo. E se abbiamo incominciato parlando di miracoli, proseguiamo con la fantascienza col brano Zero Zero Ufo, allegro motivetto ispirato, come sempre, da qualche divertente horror movie di serie Z. Vi siete mai svegliati in mezzo ad un campo tutti sudati senza ricordarvi come diavolo ci eravate arrivati? Ecco la risposta armonica: probabilmente vi hanno rapito gli alieni che, si sa, sono dei simpatici diavoletti pervertiti e, ancor più probabilmente, hanno dovuto tenere alta la bandiera della loro pessima reputazione, pensando bene di analizzarvi in ogni vostra piccola porticina corporea. Si sa, con il passare degli anni subentra la disillusione, l’amarezza, ed ecco che il momento arriva anche per i Ramones, con l’unica differenza che loro continuano, nonostante le difficoltà, a battersi, sputare sangue. E quindi Don’t Bust My Chops diventa l’inno di chi reagisce, di chi combatte, un vagito di vita, un lamento per chi soffre, una braccio che ti sorregge nella notte più triste, una mazza da baseball scagliata a quell’infinito che ti porta via ciò che hai di più caro. Le note tristi di Brain Drain ci rivelano la malinconica ricerca della felicità portata avanti dai quattro segugi newyorkesi, quell’amore voluto e combattuto. Per le cose belle bisogna combattere, credere, soffrire, arrivare fino in fondo, toccare la sabbia bagnata e risalire la corrente, fradici di vita. Nessuno di noi vuole essere seppellito in un cimitero per animali e l’incubo, cari ragazzi, a volte prende un’altra piega, diventa un sogno e ci fa gridare di gioia. Palisades Park è un circo burlesque ricco di nani saltellanti e di inquietanti elefanti acidi. L’angoscia e il tormento lasciano spazio ad un martellante e ficcante motivetto circense, metamorfosi orrifica del rock’n’roll bubblegum spalleggiato dai Ramones fin dagli esordi nel panorama musicale. Pet Sematary è permeata di quella sottile malinconia natalizia che pervade tutto questo disco ramonico insolitamente meditativo. Il resto è poesia in salsa punk, piccante e messicana al punto giusto. Dedicato a chi ama, a chi si dimena sul palco e rotola con la chitarra, a chi è infelice, a chi aspetta il ritorno del suo amore, ai nostri cari, a chi ci guarda dall’alto, a chi ci protegge, a chi si batte per qualcosa, all’azione, a chi porta fiero la sua divisa, a chi indossa il chiodo con i trofei spillati, a chi spilla le birre nel bar più becero della zona pensando a quanto è lontana la sua amata ragazza, a chi è diviso per forza di causa maggiore, a chi si dispera, a chi vola con la fantasia anche quando è triste, a chi ci crede, alla Vita, alla Morte, alla Causa, al Mondo, ai Ramones, ai batteristi col pile anni Ottanta, ai cantanti esattori delle tasse, ai bassisti, ai chitarristi che non sfonderanno mai, alla ragazza bionda con gli occhi azzurri che mi fa impazzire, ai laureati, ai lavoratori, alle scene, agli attori, agli amplificatori, a chi si dispera, agli uomini che piangono a dirotto, a tutti quanti. E che tutto questo serva a far sbocciare dall’incubo un fiore meravigliosamente colorato che ci ricopra della sua appiccicosa umidità, facendoci dimenticare le cose brutte. E che tutto questo serva per riaccendere la luce quando tutto è buoi e sembra che non ci sia via di scampo. L’uscita di emergenza è ad un passo. Non voglio combattere questa notte. Buon Natale.
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Le notti in camera col mio ragazzo, a ballare scalza bevendo birra con questo disco sparato a palla. Aveva tutto un gran senso, ma per i vicini ero una pazza... |
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22
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Zero Zero Ufo, Palisades Park e Learn To Listen da apoteosi...insomma, 100! |
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21
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Bella recensione. Molto accorata. A quando quella di Too Tough to Die? |
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20
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Album bellissimo ma Hardcore il cazzo! Saranno 2/3 canzoni considerabili Hardcore... ma nemmeno tanto! Ascoltati il debutto dei Suicidal Tendencies e capirai cosa è l'Hardcore |
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19
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OTTIMO ALBUM! REGISTRATO BENE E QUESTO CHIUDE CON IL QUARTO CAPOLAVORO DEGLI ANNI '80 DEI RAMONES... NOMINANDO APPUNTO TOO TOUGH TO DIE , ANIMAL BOY E HALFWAY TO SANITY!!! GRANDE BAND!!! |
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18
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Disco meraviglioso !!! |
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17
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grandissimi i ramones... per me è il gruppo punk più importante della storia... pur non ascoltando punk e preferendo di gran lunga il metal, a me canzoni come pet sematary (magnifica, per non parlare del video), i wanna be sedated e blitzkrieg bop fanno impazzire. |
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16
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concordo con steeier!!!!!!!non scherziamo,bel cd xcarità,ma lì si ferma!!!!!!!!!! |
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15
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No davvero ragazzi.... mi sembra una ingiustizia segnalare QUESTO disco come esempio della musica dei Ramones. Per quelli che si avvicinano per la prima volta alla loro musica potrebbe risultare fuorviante. Rivolgetevi ai primi 4 albums (il primo e Rocket to Russia su tutti) e se proprio volete ascoltare i Ramones degli anni '80 e oltre allora l'album migliore è Too Tough To Die. |
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14
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Bellissima recensione! W i RAMONES! |
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13
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Conosco poco i Ramones ma so che sono stati una grandissima band. Per ora tra i 3 dischi che ho quello che apprezzo di più è Mondobizzarro. Ma questa recensione mi invoglia ad un confronto. |
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12
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Dimenticavo...ovviamente ho votato 99! |
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11
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Grazie mille per avermi dedicato questa mitica rece! Sono veramente commossa... Descrivi pienamente lo spirito dei Ramones! Da quando me li hai fatti ascoltare per la prima volta, li ho subito amati! 1234!!!!!!!!! |
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10
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Lacrimuccia... sono citato anch'io in questa recensione... GABBA GABBA HEY!!! |
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9
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Magari se trovo il tempo....... |
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8
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I Ramones nn mi hanno detto mai niente, cmq questo disco l avevo comprato, onore al merito x quello ke hanno fatto...a quando la rece del capolavoro dei Refused..The shape of punk to come? |
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7
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io non ho votato, sicuramente qualcuno ha messo 1 o 2... |
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6
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Forse, ma nemmeno da 54 |
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4
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non no, un'altra pam... |
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3
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Ma è Pam della Kizmaiaz? |
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2
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Hai già detto tutto, mi limito a votare con un 99 questo disco che è bellissimo; bella race, complimenti. |
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1
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Nonostante l'abbia riletta ho visto alcuni errori di battitura. Scusatemi. Uno è buoi al posto di buio e l'altra è una ripetizione. In questa recensione ci sono 7 piccole differenze, trovale. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. I Believe In Miracles 2. Zero Zero Ufo 3. Don't Bust My Chops 4. Punishment Fits The Crime 5. All Screwed Up 6. Palisades Park 7. Pet Sematary 8. Learn To Listen 9. Can't Get You Outta My Mind 10. Ignorance Is Bliss 11. Come Back, Baby 12. Merry Christmas (I Don't Wanna Fight Tonight)
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Line Up
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Joey Ramone: vocals Johnny Ramone: guitar Dee Dee Ramone: bass Marky Ramone: drums
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RECENSIONI |
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