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19/04/24
GOATBURNER + ACROSS THE SWARM
BAHNHOF LIVE, VIA SANT\'ANTONIO ABATE 34 - MONTAGNANA (PD)
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12/06/2021
( 1721 letture )
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La deriva groovy degli Overkill nel periodo 90's che aveva prodotto cose più o meno buone tende ad esaurirsi nel decennio successivo e con ReliXIV trova per l'appunto la sua naturale conclusione.
Che i fan dei newyorkesi non fossero del tutto soddisfatti del sound della band negli ultimi tempi era cosa abbastanza nota, seppur si possano trovare diverse cose buone in un I Hear Black o ancor di più in un W.F.O. o anche The Killing Kind, ma al di là di diverse opinioni e/o gusti lo zoccolo duro -la cosiddetta wrecking crew- non aveva troppo di che lamentarsi in quanto la qualità nei brani non era mai venuta meno. Quindi si poteva ben perdonare l'uso del tremolo e qualche palm-mute di troppo -vedasi Keeper- che sebbene potesse far alzare il sopracciglio ai thrashers della prima ora, se non altro ripagava con brani coinvolgenti e carichi di attitudine: ecco, quello che manca qui e che obiettivamente latita nell'approccio della band è uno dei fattori più importanti, vale a dire l'ispirazione, e non è un dettaglio da poco. C'è una sorta di staticità generale tra i solchi di ReliXIV, chitarre con poco mordente e pure Tim Mallare che nella maggior parte dei casi sembra auto-limitarsi (anche se da questo punto di vista A Pound of Flesh rappresenta un'eccezione) ma è un altro il dato che salta subito all'occhio -anzi all'orecchio- di chi conosce la band: lo stesso Blitz infatti non riesce a trasmettere la propria leggendaria grinta, venendo meno al suo ruolo di punto di forza dell'Overkill-sound. Persino la mascotte Chaly appare spenta e ci guarda senza la tipica luce verde nelle orbite; che sia un messaggio subliminale? Se con il loop di chitarra di Within Your Eyes e la doppia cassa si crea un'atmosfera di aspettativa, questa viene in parte disillusa nel prosieguo della tracklist mai completamente all'altezza del blasone della band, e sebbene Bats in the Belfry abbia dalla sua il miglior assolo dell'album di cose particolarmente memorabili qui non ce ne sono. Wheelz è il tipico filler, così come The Mark 2:14 con il suo chorus "strozzato" e a tratti irritante, mentre appare quasi fuori luogo in mezzo a tali sonorità il punk della scanzonata Old School, una sorta di canto da pub eseguito dagli avventori Bobby Ellsworth & Eddie Trunk.
Un po' di stanchezza compositiva ci può stare, difficile centrare il bersaglio ad ogni uscita e tutto sommato il disco in questione qualcosa di valido qua e là lo mostra pure (Loaded Rack, A Pound of Flesh) ma non è sicuramente considerabile un must per i metallari più incalliti. Nonostante pecche e lacune varie, a posteriori ReliXIV verrà dai più parzialmente rivalutato dopo la pubblicazione del successivo Immortalis, ancor più scialbo e privo di mordente; ma questa è una magra consolazione per un gruppo che ha sempre lottato per tenere alto il vessillo del thrash, compito che verrà comunque egregiamente portato a termine nel 2010 allorché verrà dato alle stampe Ironbound, il quale porrà fine nel migliore dei modi a questa sorta di "crisi di mezza età" degli Overkill.
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11
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Per me una sufficienza risicata. Old School è il pezzo che preferisco. Io preferisco gli Overkill da Immortalis in poi. Il periodo da Necroschine a ReliXIV non mi dispiace ma non mi esalta. |
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10
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Band che produce troppo rimanendo sempre a un buon livello. Thrash granitico, ma poco istrionico rispetto alle band della west coast. Questo è il solito buon album che merita più di un 57. La voce di blitzt comincia a stuccarmi già da tempo, d'altronde come tante altre voci di band storiche. |
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9
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Anche a me da Ironbound fino a The Grinding Wheel piacciono un po’ tutti (Ironbound di quella quaterna rimane comunque il mio preferito), anche se innegabilmente sono fatti un po’ con lo stampino 😆 Questo ReliXIV effettivamente non è niente di che; il loro marchio c’è, ma l’ispirazione è poca. Anche solo considerando la (lunga) fase centrale della loro carriera, sicuramente album migliori ne hanno fatti. Il precedente è già migliore, e (per i miei gusti) il successivo Immortalis anche di più. Voto 69 |
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8
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Album discreto senza far gridare al miracolo. Io sarò controcorrente ma, per me, il loro migliore dei 2000 è the grinding wheel seguito da ironbound e white devil |
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7
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Abbastanza d'accordo con Bacon. |
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6
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Old school vale tutto l'album! Rock e autoironia al massimo. |
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5
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Ma se vogliamo essere pure generosi, anche The Electric Age sebbene un po' sotto da Iron bound, si difende senza se e senza ma, io penso che il loro "declino" sia iniziato dopo la pubblicazione di White Devil Armory, da lì si che c'e il copia incolla più becero, per quanto riguarda RELIXIV, lo comprai anni fa, poche canzoni mi piacquero, però neanche più di tanto, il periodo tra Killbox e Immortali non mi fece impazzire tanto però rispetto ai nuovi lavori.. Diciamo che almeno un po' fantasia era presente.. 60 |
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4
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15 anni no però. Non esageriamo, Ironbound è uno dei loro dischi migliori di sempre ed è uscito 11 anni fa. E non lo dico io. |
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3
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Questo e' il classico disco overkill post 2000..niente di più niente di meno...niente di speciale ma sicuramente non da buttare...il classico cd che non fa gridare al miracolo ma e' un buon cd.Comunque sia ha ragione Invictusteele sul fatto che sono diventati una band copia 8incolla...fanno il loro cd tanto per far sentire che esistono ancora dopo 40 anni...ma negli ultimi 15 anni hanno proposto la medesima cosa buttata lì cosi' percge' in qualche maniera riescono a campare...un po' come i saxon ...un disco ogni anno...ma nulla di speciale e molto scontato...per il medesimo motivo...la classica cosa che rovina le band a fine carriera. |
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2
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Io lo trovo un discreto album. Preferisco gli Overkill più bistrattati degli anni 90 e 2000 rispetto a quelli sopravvalutati degli ultimi album che sono un copia incolla irritante. Voto 68 |
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1
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A me il disco non spiace. Preferisco questa crisi di mezza età agli ultimi 3 dischi revival da matusa incallito rimasto si suoi 18 anni. Per me un 70 ci sta. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Within Your Eyes 2. Love 3. Loaded Rack 4. Bats in the Belfry 5. A Pound of Flesh 6. Keeper 7. Wheelz 8. The Mark 2:14 9. Play the Ace 10. Old School
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Line Up
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Bobby "Blitz" Ellsworth (Voce) Dave Linsk (Chitarra) Derek Tailer (Chitarra) D.D. Verni (Basso, Cori) Tim Mallare (Batteria)
Musicisti ospiti Eddie Trunk (Voce su traccia 10)
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