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29/03/24
500 HORSE POWER + GAIN OVER
BORN TO BE WILD MC PADOVA, VIA GUIDO NATTA 14 - RUBANO (PD)
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Reckless Love - Reckless Love
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03/07/2021
( 959 letture )
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Un quartetto finlandese che piace ma spesso divide nelle opinioni. Chi li considera troppo pop oriented, troppo glam, troppo derivativi. Lealmente, invito chi ha il dentino avvelenato con i quattro finnici a osservarli live, sono una macchina letale in nome del hard rock con concessione al look colorato e acchiappante, ma suonano come dei demoni. Il quartetto vede la luce nel 2001 con il nome di Reckless Life, inizialmente suonando cover dei Guns N' Roses. Dopo aver riscosso attenzioni con questa modalità, la band comincia a scrivere canzoni proprie, arrivando, nel 2004, a trionfare nel Kuopio Band Competition, concorso musicale bandito dalla loro città di nascita. Grazie a questa vittoria i Reckless Love, con il Kuopio Popcity Project nel 2005, vanno in giro per un tour scandinavo con tappe in Svezia, Norvegia e Danimarca, insieme ad altre realtà nordiche. Dopo un andirivieni tra Crashdiet e i nostri, il singer platinato e dotato di un’ugola molto versatile e convincente, Olli Herman, decide di fermarsi in pianta stabile, facendo decollare il progetto, non prima di aver avvicendato il batterista con il fresco arrivo di Hessu Maxx. Lo stile musicale si evolve, giungendo sino alla stipula del contratto discografico che ne decreta l’esordio nel 2010: prodotto da Ilkka Wirtanen e composto da 11 tracce una più bella dell’altra. I ragazzi trascorrono una buona parte del 2009 in studio, per poi uscire con questo ordigno ad altissimo potenziale che più si ascolta e più fa godere gli amanti del genere: la copertina ricorda l’esordio dei Poison per quella divisione in quattro profili, ma le somiglianze si fermano qui.
Uno dei debutti migliori degli ultimi 10-15 anni per chi scrive, un platter che non finisce di sorprendere per varietà melodica, attitudine, perizia compositiva, arrangiamenti e tiro elevato. La produzione paga un po’ lo scotto del noviziato, apparendo leggermente datata, ma sfoggia dinamiche e toni intriganti con tutti gli strumenti in piena evidenza e cristallina resa che lo rendono assai godibile ancora oggi. Apre le danze Feel My Heat, sirene, elicottero e via di up tempo e chitarra che rastrella le gengive, la voce è perfetta, la batteria mena, stacchi e contro-stacchi conducono a un ritornello super corale che acchiappa subito: solo di Pepe furioso, ottimo interprete dello strumento a sei corde che, in palcoscenico, riproduce tutto come da disco. Bella alabardata doppiata subito da One More Time che derapa via, poderosa, con cori virili e orientati al party ma con attributi borchiati; un anthem di qualità che ricorda i superglamster britannici Wrathchild per l’uso delle vocalità d’assieme. Il solo di Pepe è ancora una volta libidine pura per varietà nelle scelte e delle falangi sui capitasti, adoro il suo modo di suonare. Badass gode di un riff fresco e tenace, un chorus da stadio, armonizzazioni brillanti e un solismo godereccio, con tanto di percussioni a metà timing, altra freccetta messa nel dischetto rosso al centro del target, così come Love Machine che mitraglia con una batteria profonda, ritmi trascinanti e un uso dei cori che crea assuefazione. Beautiful Bomb è uno dei top assoluti dell’album, il ritornello un gioiello fosforescente, accecante, il break crea atmosfera e pathos, mentre Romance dimostra la vena compositiva superiore dei quattro scandinavi, cavalcata hard che si incrocia con melodie pregiatissime, il ritornello è broccato cangiante. Sex è il capopezzo dell’intero lavoro: atmosfere liquide, Olli sciorina una prestazione da singer maiuscolo qual è, comandando anche i cori delicati, le chitarre in rincorsa avvincono, le armonie dell’inciso non usciranno mai più dalla corteccia cerebrale. Brano emozionante, spettacolare, come il solismo allegato che sibila tra anima e palle. Back to Paradise è altro gioiello in salsa hard con un inciso grandioso e una sei corde impossibile da stoppare, So Yeah! appare grintosa e ribelle con il frontman sugli scudi e un intermezzo chitarristico adrenalinico, Wild Touch altro bello spartito con armonie decise, poi Born to Rock chiude la release in maniera degnissima e autocelebrativa, grazie ad un inno gridato con pugno rivolto al cielo, arena rock da cantare a squarciagola.
Un CD che non mostra segni di debolezza ma grandi punti di forza e che spiattella, chiaramente, le tantissime doti dei quattro finlandesi, ben sviluppate qui e nelle release a venire. Una delle realtà più fulgide e fresche degli ultimi anni per quanto riguarda il genere. Il logo cambierà subito dopo questo debut album, con la doppia esse troppo Kiss perché i legali dei mascherati non si siano fatti sentire, con il combo che acquisterà in sapienza scrittoria ed efficacia esecutiva. Una sezione ritmica robusta ed eclettica, un cantante che sa il fatto suo vocalmente e attrae stormi di femmine, e un chitarrista come Pepe semplicemente grandioso e mai ripetitivo. I Reckless Love sono un’ottima band e dal vivo sanno come aprire il gas per pietrificare l’audience. Imperdibile questo primo passo discografico diventato già un cult.
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4
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Mi ero perso questa recensione; per me il disco migliore dei RL, non c'è un brano debole (anche se "Sex" non mi ha mai fatto impazzire) e "One More Time" è uno di quei pezzi degni di stare in qualunque compilation glam metal. Dal vivo sono eccezionali, anche se Olli a volte sembra troppo compiaciuto del suo ruolo e di tutta la fregna che gli gira attorno. Peccato che i dischi successivi non siano altrettanto validi... |
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3
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Concordo con Epic, debutto gradevole di una band a cui è sempre mancata la "zampata" vincente |
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2
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Disco gradevole, ma per me band che non ha mai brillato. Voto 68 |
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1
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Debutto eccezionale. Un album di glam rock 80 style come non se ne sentiva da un pezzo. E concordo con Frankiss, dal vivo sono una vera bomba. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1.Feel My Heat 2.One More Time 3.Badass 4.Love Machine 5.Beautiful Bomb 6.Romance 7.Sex 8.Back to Paradise 9.So Yeah! 10.Wild Touch" 11.Born to Rock
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Line Up
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Olli Herman (Voce) Pepe Salohalme (Chitarre) Jalle Verne (Basso) Hessu Maxx (Batteria)
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