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01/12/23
KARMA
ALCHEMICA MUSIC CLUB - BOLOGNA
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Lacuna Coil - Shallow Life
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10/07/2021
( 1217 letture )
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2009 -come ben sanno tutti i fans dei Lacuna Coil- significa tornare nel pieno della famigerata svolta americana inaugurata tre anni prima da Karmacode, consistente nellabbandono delle sonorit gothic di matrice europea in favore di un alternative/nu metal cucito su misura per il pubblico doltreoceano a stelle e strisce. Se ogni album post-Comalies ha visto la fanbase e i detrattori scannarsi in feroci dibattiti sulla qualit o meno delle varie uscite, per quanto riguarda Shallow Life il giudizio, espresso gi ai tempi della sua pubblicazione, sembra essere uno solo: il peggior lavoro dei Lacuna Coil, punto e basta. Unaffermazione tanto lapidaria potrebbe sembrare frettolosa ed eccessivamente severa, ma chi conosce il disco sa che purtroppo non siamo distanti dalla verit. Il problema non tanto il genere in s (Karmacode e gli album successivi a quello ora in esame, pur non esenti da critiche, sono in generale stati rivalutati/accolti in modo positivo), quanto il come esso sia stato proposto nelloccasione: scritto e suonato con la testa e non con il cuore, Shallow Life rappresenta un prodotto elaborato unicamente per fare breccia nel mercato discografico degli States attraverso un alternative metal leggero e di facile appeal, garante di frequenti passaggi nelle radio e di posti assicurati nelle classifiche mainstream. Ulteriore riprova di queste velleit commerciali la figura del producer, quel Don Gilmore artefice dei maggiori successi firmati Linkin Park e in cabina di regia per entit pop quali Avril Lavigne e Good Charlotte.
Nonostante quanto detto finora possa far presagire un disastro totale, Shallow Life in realt non del tutto avaro di spunti positivi e lopener Survive l a dimostrarlo: una cantilena dalle tinte horror introduce un ottimo pezzo di alternative metal dotato di un refrain vincente giocato sugli intrecci melodici ed estremamente accattivanti dei due vocalist. La mano pesante del produttore si vede nei singoli I Wont Tell You, I Like It e Spellbound, brani ideali per la top ten delle chart costruiti su basi di metal alternativo allacqua di rose, inserti elettronici, hook melodici ammalianti e minutaggio sotto i quattro minuti; il loro compito lo svolgono in maniera impeccabile, ma dov lanima? Tra gli episodi da promuovere metterei poi Im Not Afraid, un onesto numero di malinconico nu metal che in ogni caso non riesce a scrollarsi di dosso la sensazione di essere un outtake di Karmacode. Continuando a spulciare la tracklist, al fianco di micce che faticano ad accendersi (Underdog), buone idee non sviluppate fino in fondo (lelettronica di The Pain) e autentici nulla di fatto (The Maze), c spazio anche per un tentativo vorrei ma non posso di ritorno al passato: Not Enough e Wide Awake -muovendosi tra pianoforte, tastiere, arrangiamenti darchi e melodie pi cupe e intristite- sembrano volgere uno sguardo nostalgico ai fasti del periodo gotico senza per riuscire minimamente ad avvicinarsene tanto che, a voler essere un po cattivi, le due canzoni potrebbero al massimo essere uscite dalla penna degli Evanescence meno ispirati e non certo dalla band che ha realizzato il trittico In A Reverie-Unleashed Memories-Comalies. Sul finale il gruppo si rialza per mezzo dellalternative metal pi convinto di Unchained -dove la batteria di Mozzati torna a dare segni di vita e compare persino un assolo di chitarra- e si salva in corner con la title-track, insieme a Survive il brano pi riuscito: lamalgama tra tastiere, beats elettronici, archi e melodie introspettive (interessante anche lidea di tenere la voce filtrata di Ferro pi bassa nel mix rispetto alle note del pianoforte) dispensa finalmente emozioni sincere riportando per un attimo, questa volta sul serio, alle atmosfere della trilogia di inizio carriera.
Su Shallow Life non resta molto da aggiungere. La band si dimostra poco ispirata, il songwriting ridotto allosso, Cristina e Ferro sono ai minimi storici e i testi si rivelano troppo spesso superficiali e banali (I wanna tell you your love is a lie, but I wont tell you dice tutto) e difatti, sommando i vari fattori, il risultato non cambia: questo rimane il disco meno brillante dei Lacuna Coil che, grazie a qualche brano di buona fattura, riesce comunque a strappare una sufficienza stiracchiata. Dopo questo insuccesso (di critica, non di vendite), la formazione milanese tornata ad alti livelli soprattutto nei recenti Delirium e Black Anima, lavori che hanno visto unaltra importante svolta stilistica verso territori modern metal capaci di coniugare al meglio lanima gotica con la potenza dellalternative contemporaneo interpolato al metalcore. Solo un incidente di percorso dunque, gli alfieri del metal alternativo italiano restano sempre loro e non sar certo un album poco riuscito a modificare tale status.
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La solita storia di queste bands: abbracciano il gothic, sfondano,annusano i soldi e sbarellano su lidi commerciali di infimo gusto.E vai con elettronica,nu metal..Pochi non calano le braghe e si salvano.Quei pochi sono quelli che stimo. |
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in disco all americana. fatto bene. I lacuna coil non li trovo piu interessanti da inleashed memories. Da allora si sono buttati sui tremd del mercato americano( con ottimi risulati di venditae popolarita'), ma nn fa piou per me.
Preferisco gruppi che hanno iniziato con loro o prima di loro e che agli inizi della loro carriera li hanno portati in tour come Moonspell e The Gathering, che hanno privilegiato la scelta di un percorso artistico vero e valido. Ovviamente non raggiungendo i risultati commerciali dei Lacuna coil. sono gusti scelte.Da qui in poi sono imbarazzanti a mio giudizio personale. |
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RI nomi rock/cantautorato in italiano li ho dovuti mettere per fare numero, perch i nomi italiani della nicchia di cui parli si contano sulle dita di due mani (in base a quanto si vuole considerarla "pura" o meno). Per dire, anche i Sadist pubblicarono un album nu metal boicottato da buona parte dell'audience contemporanea (Lego, recensito anche qui), per sono ufficialmente riconosciuti con un altro genere, quindi quel disco era un'eccezione. Stesso discorso con gli Electrocution di Acid but Suckable (1997), ma l vennero semplicemente ignorati visto che l'album era un EP pubblicato senza promozione ed erano prossimi allo scioglimento. |
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Al commento 9 comunque intendevo dire che i Lacuna Coil sono l'unico gruppo italiano che ascolto abitualmente e con buona continuit ma non certo la sola band nostrana che conosco!
@Transcendence, mi fa piacere vedere il tuo commento perch i tuoi consigli sono sempre utili e ben accetti: allora, di questo elenco molti mi sono familiari (Linea 77 su tutti) mentre dagli Slowmotion agli Hiss from the moat dovr approfondire; i Genus Ordinis Dei sono la formazione da cui proviene Richard Meiz, l'attuale batterista degli stessi Lacuna.
Le altre sono pi alternative rock (cantato pure in italiano) e sinceramente non mi piacciono a parte Morgan, pi come personaggio che come artista e i Vanilla Sky che ricordo nella cosiddetta fase emo italiana |
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Ottimo elenco Trascendence. Aggiungerei i, grandissimi GF93 per quanto riguarda il Nu metal industrial. Col mitico Carlo bellotti ex Necromass alla voce e non solo. E gli Angeli con voglio di pi perch li ho scoperti da poco. Un progetto anni 90 con ex Negazione ed indigesti. Un album molto punk grunge se vogliamo. |
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@ Indigo: Posso provarci io ad elencare nomi alternative/metalcore italiani: Exilia, Linea 77 Extrema (forse ci stanno stretti), Slowmotion Apocalypse, Incoming Cerebral Overdrive, The Juliet Massacre, The Secret, Hiss from the Moat (entrambi specialmente agli inizi), Genus Ordinis Dei, in ambito alternative "Rock" c' un'intera scena fondata da Litfibia, Timoria, Afterhours, Marlene Kuntz, Verdena e Consorzio Suonatori Indipendenti, passando per Vanilla Sky, Derozer, Prozac+, Bluevertigo (ricorderai Morgan e Bugo a Sanremo 2020), Tre Allegri Ragazzi Morti, Le Luci della Centrale Elettrica, Massimo Volume e Ritmo Tribale. Purtroppo, essendo pochi (numero paragonato alla scena estera, quella USA proprio fuori categoria) sono difficili da ricercare, le informazioni sono dispersive e quindi non ottengono ricambio dagli ascoltatori delle decadi successive. Parecchi sono anche recensiti in questo sito. |
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@Giulio70, al di fuori del ruolo da redattore, come semplice appassionato i miei generi di riferimento sono nu metal, alternative metal, post grunge e le varie sfaccettature del -core (metalcore anni '00 in primis). Ora, non so a quali gruppi di valore tu ti riferisca, ma se hai dei nomi da fare di band italiane che suonano anche solo uno di questi quattro generi prego, dimmeli pure; altre ramificazioni stilistiche non sono la mia priorit.
Si Cristina l'indubbio valore aggiunto e nella mia personale classifica delle cantanti al secondo posto, dietro solo a Amy Lee e davanti a Tatiana dei Jinjer. |
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Sicuramente ma con la cantante chi c' di competitivo? Sembra una differenza di poco conto ma senza quella voce non sarebbero un gruppo cos speciale, almeno per me. Si fanno sempre nomi altisonanti come fleshgod apocalypse o altri ma non hanno la cantante, la lei che fa la differenza. Ci sono gruppi validi come temperance o ardours della bravissima Mariangela de murtas ma secondo me nessuno ai livelli dei milanesi quindi se voglio dei gruppi simili devo malgrado anche io guardare all'estero con band come delain, Phantom elite o cellar darling. Se poi parliamo di gruppi con voce solo maschile allora il discorso cambia |
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@INDIGO Se i Lacuna Coil sono l'unico gruppo italiano che ascolti allora,con tutto il rispetto per te e per i Lacuna Coil sarebbe meglio che tu faccia un poco di ricerca,perch ti assicuro di band italiane di valore ce ne sono parecchie. |
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I Lacuna Coil sono l'unico gruppo italiano che ascolto e in generale li annovero tra i miei preferiti. Anche a me piace tutta la loro produzione, compresa l'affascinante trilogia gotica di inizio carriera e ritengo che Black Anima sia, sempre come dice @Tino, un album vicino alla perfezione nel suo genere.
Non concordo invece sull'insinuazione (chiamiamola cos) che siano dei burattini comandati dalle major: avrebbero potuto proseguire sulla via facile di Shallow Life e invece hanno inspessito il sound passando ad un modern metal decisamente pi corposo e intenso, scelta non scontata per una band "mainstream" che per me ha ripagato sia loro come artisti (Ferro cresciuto in modo esponenziale) sia i fan. |
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Che vendono si sa visto che Cristina ha un patrimonio stimato attorno ai 3 milioni di dollari, che siano pilotati dal marketing un'opinione, magari vera ma pur sempre un'opinione, che il prodotto sia scarso penso debbano deciderlo i fans e non i detrattori che tra parentesi sembrano essere sempre gli stessi. |
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Mi sembra sia tutto nella logica del gruppo: il marketing ordina, perch bisogna vendere negli States. Loro eseguono. Che poi il prodotto sia scarso, non conta. L'importante vendere. Nel loro DNA. Jusqu' la prochaine fois |
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6
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Mi sembra sia tutto nella logica del gruppo: il marketing ordina, perch bisogna vendere negli States. Loro eseguono. Che poi il prodotto sia scarso, non conta. L'importante vendere. Nel loro DNA. Jusqu' la prochaine fois |
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Che sia il pi debole della discografia non ci piove ma personalmente non c' un disco loro che non mi piaccia, sicuramente da dark adrenaline in su stato un crescendo fino all'ultimo veramente perfetto ma pure i precedenti sono gran bei dischi |
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La scelta di reclutare Don Gilmore parla chiaro: la band voleva andare sul sicuro in quanto a vendite negli States e dunque chi meglio del produttore di Hybrid Theory (l'album di debutto pi venduto -al momento- del ventunesimo secolo)?
Io sono molto affezionato a questo disco (ricordo che su MTV i video dei tre singoli erano in heavy rotation e li guardavo sempre con piacere) ma come recensore/critico lo ritengo riuscito a met. Vero, come dice @Tino, che ci sono ottimi pezzi come Spellbound o Survive e la title track, ma il resto davvero poco ispirato.
Sul voto, mi permetto una chiosa: forse qualche punticino in pi avrei potuto darlo, ma non potevo spingermi oltre il 65 perch chi mi ha preceduto ha messo solo 66 a Dark Adrenaline, album che considero superiore a Shallow Life e quindi non potevo dare di pi. |
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3
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Da fan, dico che il peggiore della loro discografia. Ma anche loro non lo apprezzano tantissimo. Anche per la produzione troppo laccata. |
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Disco sottovalutato dalla criticato e dalle opinioni generali che si leggono sui social ma secondo me un ottimo disco come poi tutta la loro discografia. Ci sono alcuni brani sottotono e anche capolavori tipo spellbound che uno dei miei pezzi preferiti della band. E un disco per me da 70 |
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Disco di passaggio, ma sempre pi ispirato di Karmakode. Seguiranno i miei due album preferiti della band, Dark Adrenaline e Broken crown halo. Poi si torner ad un sound pi canonico, sicuro e legato agli esordi. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Survive 2. I Wont Tell You 3. Not Enough 4. Im Not Afraid 5. I Like It 6. Underdog 7. The Pain 8. Spellbound 9. Wide Awake 10. The Maze 11. Unchained 12. Shallow Life
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Line Up
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Cristina Scabbia (Voce) Andrea Ferro (Voce) Marco Biazzi (Chitarra) Cristiano Migliore (Chitarra) Marco Coti Zelati (Basso, Tastiere) Cristiano Mozzati (Batteria)
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