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19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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Between The Buried And Me - Colors II
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20/08/2021
( 5281 letture )
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Quando alcuni anni fa mi imbattei casualmente nei Between The Buried And Me, feci parecchi sforzi per capire dove la loro musica volesse andare a parare. Saltavano da un genere all’atro in voli pindarici visionari, completamente nevrotici e apparentemente senza capo né coda. Solo successivamente, crescendo, capii che in realtà dietro all’impatto strabordante della musica vi era un caos organizzato reso possibile grazie ad un lavoro di arrangiamento e conoscenza dei propri mezzi tecnici di molto superiore alla media. Infine realizzai che quello dei BTBAM è progressive metal moderno che porta ad un livello l’idea di contaminazione ed esplorazione tipica del genere, costruendoci sopra musica dalle progressioni inattese e imprevedibili, suonando il tutto con una furia ed un tiro possibile solo a chi è costantemente ambizioso e pronto a non porsi paletti.
E così che dopo vent’anni di carriera e nove album in studio, i Between The Buried And Me tornano con la seconda parte di quel Colors, album fondamentale, che aveva di fatto scosso la scena metal mostrando a tutti lo spessore del gruppo statunitense. La scelta del titolo deriva dal bisogno della band di riaffermarsi sulla scena, rifacendosi proprio all’album della cosiddetta maturità. Tommy Rogers ha infatti dichiarato: Especially with 2020, we really wanted to give it all we could and show the world we’re still here. That’s part of the reason we named it 'Colors II'. We were in a similar spot when we did the first Colors. Back then, we had just gotten done with OZZfest. We were wondering, ‘Where do we belong in this music scene?’ We still struggle with that. At both of these moments in our career, we decided to just be ourselves and write the best album we can. We came out guns blazing, and I feel like it’s some of our most creative material in a long time”.
Colors II riprende pertanto la stessa frenetica ambizione del primo capitolo, differenziandosi notevolmente dal precedente in virtù di una celebrazione delle proprie potenzialità dettata dalla consapevolezza e fiducia nei propri mezzi. Ciò appare in modo evidente nelle dodici canzoni contenute in Colors II: tutto scorre in modo fresco e spontaneo, nonostante la musica faccia abbondante ricorso a repentini cambi d’umore nello spazio di pochi secondi, erigendo il più delle volte un fuoco incrociato in cui si alternano assalti metal più o meno estremo e tecnico ad improvvise e suggestive aperture melodiche che strizzano l’occhio -e l’orecchio- a contaminazioni extra metal. La marcia in più dei BTBAM consiste però nel lavorare in modo maniacale ad ogni arrangiamento, ad ogni secondo di brano, ad ogni incastro armonico, melodico e ritmico tenendo la tensione e il pathos altissimo. Tutti le tracce, più o meno lunghe, vivono autonomamente grazie ad un susseguirsi d’idee fulminanti ottimamente suonate, arrangiate ed eseguite grazie ad una tecnica sopraffina. Abbiamo metal moderno, metalcore, stacchi thrash e death, tecnicismi a profusione di stampo mathcore, accenni di elettronica, samba, musica da circo, jazz. Eppure la sensazione di trovarsi di fronte al famigerato “mappazzone” tanto temuto da Bruno Barbieri non compare mai, nemmeno nei pezzi più complessi e lunghi. Anzi, paradossalmente sono proprio i momenti migliori perché il minutaggio elevato permette uno sviluppo consono elle numerose suggestioni evocate.
Le dodici tracce presenti in Colors II brillano per ispirazione, tecnica e gusto, c’è poco da fare. I BTBAM si riconfermano come uno dei migliori nomi in circolazione della scena progressive metal attuale, appagando sia chi vuole approcciarsi a brani estremamente complessi, sia chi invece è alla ricerca di soluzioni più estreme e ferali nella musica. Canzoni consigliate per un ascolto a campione? Difficile dirlo, perché, anche mettendosi d’impegno, non è semplice trovare un attimo di musica che suoni anche remotamente stantio o di già sentito, tutt’altro. Se è vero infatti che i sequel musicali, così come quelli cinematografici, risultano sin da subito delle cocenti delusioni, così non è per Colors II, album che riporta sulla cresta dell’onda i Between The Buried And Me (non che i nostri abbiano mai deluso, intendiamoci), capaci di mettere in primo piano la musica, sempre ben calibrata tra la lucida follia della tradizione progressive rock e la ferocia del metal.
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Grandissimo disco, non me l'aspettavo a questi livelli. |
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Album fenomenale, pieno di momenti estremamente esaltanti e riusciti. Lo sto ascoltando a ruota e ci son veramente troppe tracce in cui mi perdo con piacere. Ha molti elementi catchy ma son sempre ben piazzati e mai banali, poi ci son innumerevoli cambi di atmosfera repentini, il che vuol dire andare a nozze con i miei gusti |
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Album fenomenale, pieno di momenti estremamente esaltanti e riusciti. Lo sto ascoltando a ruota e ci son veramente troppe tracce in cui mi perdo con piacere. Ha molti elementi catchy ma son sempre ben piazzati e mai banali, poi ci son innumerevoli cambi di atmosfera repentini, il che vuol dire andare a nozze con i miei gusti |
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Ottimo album. I Between Buried and me hanno trovato finalmente un compromesso tra il prog classico di Coma Ecliptic e lo stile più moderno e aggressivo dei loro primi album |
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dopo la cazzata che ho letto dal commento qua sotto son sicuro che il mondo è pieno di persone che trovano più piacere a sentire i sassi che rotolano piuttosto che della musica |
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Un po fuori dal coro, ma lo trovo un prog metal un po scontato. Non male, intendiamoci, ma non un capolavoro. |
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Un po fuori dal coro, ma lo trovo un prog metal un po scontato. Non male, intendiamoci, ma non un capolavoro. |
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Capolavoro. Poco da aggiungere. Sul discorso growl, i BTBAM hanno sempre adottato questa soluzione stilistica, considerato anche il loro background metalcore (genere che hanno fa veniva maltrattato da chiunque e che da ormai un paio di anni ha saputo confermarsi con band di tutto rispetto). |
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Niente da aggiungere, 90 pieno. Questo disco è mastodontico. |
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Credo che si possa parlare di capolavoro epocale. |
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Ancora non l'ho assimilato bene, ma che sia un discone è stato abbastanza palese già ai primi ascolti. Una valanga di variazioni e contaminazioni, cambi di umore e di ritmo, e un uso sopraffino di alcune campionature di suoni cartoneschi e di pezzi anni '80, come il fantastico stacco con l'uso al minuto 2:19 di 'The Future is Behind Us' di un "suono" tratto da 'Oh Yeah' degli Yellow, pezzo che conosco perché nella colonna sonora de 'Il Segreto del mio Successo' col mitico Micheal J. Fox. Uno dei dischi più belli del 2021 |
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Più lo ascolto e più mi piace. Una miniera d'oro di stili compositivi ed esecutivi diversi e spesso imprevedibili, ma con una certa cantabilità di fondo sempre presente. Bello, bello, bello! |
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@pensil anche io come te, venendo dal prog rock, quando mi sono approcciato al prog metal ho trovato il growl parecchio fastidioso, ma ti assicuro che si tratta unicamente di metabolizzarlo. Anche perché ci sono talmente tanti gruppi meravigliosi che utilizzano il growl quali meshuggah, opeth o gli stessi btbam (solo per citarne alcuni) che dopo un po' ti ci abituerai ed imparerai ad apprezzarlo, te lo assicuro |
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Ciao @pensil e anche @transcendence diciamo che l’abitudine di suonare quel genere non è più così recente. Se pensiamo che gli Opeth pur non suonando math-core il loro sound seppur debitore di un certo death metal con l’uso massivo di Growl ( sopratutto negli esordì, penso ad esempio ad Orchid ) è però innegabile la loro volontà di osare qualcosa in più rispetto ad altre Metal band svedesi; con parturire Progressive anni 70 . stiamo parlando ormai di 20/25 anni fa . Gli Opeth da quando hanno deciso di buttarsi a capofitto in un prog rock Luciferino d’annata ( chi ha detto
Goblin ? ) ormai non sono più così prog come invece lo sono stati sul finire degli anni 90 usando con grande disinvoltura genieri più disparati .
Ora dirette voi cosa c’entrano i BTBAM con gli Opeth “prima maniera” ? forse nulla o forse tutto , penso che la differenza tra musica e arte Sia quello di non suonare quello che vorrebbe il mercato musicale, ma seguire l’ispirazione e il proprio cuore e i BATBAM su questo non hanno mai deluso.
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@pensil: Dipende dai gruppi, però è un'abitudine molto diffusa tra gruppi recenti, specialmente se affini alla categoria progressive/metalcore. Nel caso dei Between the Buried and Me, per esempio, i loro primi dischi erano strettamente death/brutal con tanto di growl a profusione, quindi una parte della loro fanbase segue quella nicchia. |
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4
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sono un appassionato un pò datato di progressive rock metal di qualsiasi epoca.
una mia domanda è : perchè dei musicisti eccezzionali quali sono i BTBAM che fanno musica straordinaria e altri gruppi vanno ad inserire il ringhiare (growl)?
Dal mio modesto punto di vista sarebbe molto meglio senza ma è solo una mia opinione personale.
Saluti a tutti |
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3
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Lo sto ascoltando or ora ed è stupendo come sempre, lo sto preferendo molto di più rispetto ai due Automata. |
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2
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Un disco sicuramente più difficile rispetto ai tre precedenti, ma da scoprire un po' alla volta.
Per ora il brano che preferisco è "The Future Is Behind Us", ma solamente per la maggiore immediatezza che lo caratterizza rispetto ad altri episodi.
Serviranno moooolti ascolti per sviscerare questo album in modo esaustivo, ma di certo la noia qui non è contemplata e questo è un bene. |
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Probabilmente nella top ten del 2021 senza fatica. Discone che resterà nella mia playlist giornaliera per un bel po' |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Monochrome 2. The Double Helix Of Extinction 3. Revolution In Limbo 4. Fix the Error 5. Never Seen/Future Shock 6. Stare Into the Abyss 7. Prehistory 8. Bad Habits 9. The Future Is Behind Us 10. Turbulent 11. Sfumato 12. Human Is Hell (Another One With Love)
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Line Up
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Thomas Giles Rogers (Voce, Tastiere) Paul Waggoner (Chitarra) Dustie Waring (Chitarra) Dan Briggs (Basso) Blake Richardson (Batteria)
Musicisti Ospiti:
Mike Portnoy (Batteria nella traccia 4) Kenneth Schalk (Batteria nella traccia 4) Navene Koperweis (Batteria nella traccia 4)
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