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01/12/23
KARMA
ALCHEMICA MUSIC CLUB - BOLOGNA
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Greta Van Fleet - The Battle at Garden`s Gate
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28/09/2021
( 3807 letture )
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Scrollarsi di dosso il macigno di un paragone con un nome altisonante che i pi severi fra critici e ascoltatori continuano a rimproverargli (indovinate di quale band parliamo?) e riuscire a risplendere di luce propria dando ragione a tutti coloro che invece li celebrano come massimi paladini del rock contemporaneo o addirittura rinnovatori del suddetto in un panorama mainstream avaro e indifferente verso chi profonde sforzi al fine di mantenere alta lattenzione sul nostro genere preferito. Che la band dei fratelli Kiszka abbia le luci dei riflettori fisse su di s e venga puntualmente chiamata in causa nei pi disparati dibattiti circa lo stato di salute del rock dei nostri tempi innegabile e forse persino scontato sottolinearlo. Che tali chiacchiericci distolgano lattenzione dal materiale da essi proposto andando ad alimentare dossigeno un gigantesco flame annichilente senza soluzione di continuit altrettanto veritiero. Ed frustrante. Ragion per cui, ci scuser chi si aspetterebbe da questo scritto qualcosa di differente, noi cercheremo di soffermarci sulle canzoni e sulla condizione di forma dei Greta Van Fleet alla luce di quanto ascoltato nella seconda fatica discografica della band del Michigan, rea di aver arricchito con The Battle at Gardens Gate il bagaglio di influenze, debitrici di un sound radicato nel meraviglioso decennio Settantiano che i nostri hanno dimostrato ancora di amare alla follia e di saper riportare in auge plasmandolo e piegandolo alla propria causa.
Squadra che vince non si cambia ed cos che la line up celebra ancora lidillio della cosiddetta azienda a carattere familiare con quei diavoli di Joshua, Jacob e Samuel ad occupare le rispettive mansioni di cantante, chitarrista e bassista/tastierista, col buon Daniel Wagner confermato alle pelli. Da segnalare invece la presenza del produttore Greg Kurstin il cui curriculum di lunga data annovera importanti collaborazioni con artisti internazionali della scena pop. La scelta di affidarsi a lui non casuale: The Battle at Gardens Gate, sebbene inserito in un chiaro contesto hard rock, carezza e lambisce suggestioni di carattere pop, o almeno della sua forma barocca e architettonica intesa nei Seventies. E non tutto. Il disco sa destreggiarsi piuttosto agilmente anche nei territori cari al rock progressivo e psichedelico e al blues, a riprova di una maggiore ricercatezza e di una crescita della band palpabile ed evidente sin dai primi ascolti. Scordatevi dunque le progressioni frizzanti ed elettriche di pezzi come Safari Song o Highway Tune, inni di scatenato furore appartenenti alla prima fase del gruppo. Sin dalle prime note dellopener Heat Above, infatti, possibile percepire la decisa sterzata operata dai Greta Van Fleet a favore di suoni che privilegiano atmosfere oniriche e sognanti, quasi come se i quattro ragazzi si trovassero sospesi nel tempo fluttuando in nebbie imperscrutabili di arcana magia, con lhammond a disegnare trame complesse e indecifrabili in piena linea con il tentativo di raccontare, forse con ingenuit, un mondo distante e sconsiderato, divorato dalle fauci del capitalismo allalba di unera ove a dominare sullaspetto umano sono le macchine. Questa cosiddetta scissione dal mondo sensoriale fatto di alienazione e finzione viene agevolata dalle scelte di settaggio degli strumenti, in particolar modo della chitarra, la quale incarna un timbro caldo e dal sapore vintage mentre puntella di malinconia le sezioni di My Way, Soon, traccia vivace che ritrova nei ruggiti coi quali Joshua Kiszka battezza i versi del ritornello lantica grinta primordiale degli esordi, sebbene dosata dallinnovativa riflessione e pacatezza del nuovo corso. Daltronde larpeggio pacifico e soffuso di Broken Bells sembra perdersi nei meandri irreali del flusso delle ere cristallizzandosi nella mente di chi ascolta ed ipnotizzandolo al cospetto di una canzone sentita e profonda il cui scopo quello di narrare cullando con amorevolezza grazie ai sospiri del frontman che sfodera una delle prestazioni pi convincenti, modulando la voce in un crescendo di pathos e andando a toccare vette di acutezza altissime, soprannaturali. E se Joshua Kiszka taglia la tensione emotiva con la facilit che incontrerebbe un coltello nel penetrare la superficie del burro, lo stesso non si pu negare faccia Jacob Kiszka avvalendosi della sei corde e piazzando un riff dal retrogusto di un blues corrosivo nella successiva Built By Nations, la cui natura nervosa e acida annichilisce i nervi a fior di pelle e prosegue spedita nel macinare, nota dopo nota, passaggi che si acutizzano nellassolo anarchico e quasi improvvisato che messo l a mo di jam a disorientare e sorprendere. Lambizione dei Greta Van Fleet e la fame di musica tale da distendere il minutaggio delle tracce oltre i limiti finora auto-concessisi: Age of Machine soltanto uno degli episodi nei quali la sperimentazione si adopera ad incamerare i soffi di novit nellotre di Eolo che, una volta scoperchiato, rischia per di non riuscire pienamente a far confluire i venti nella giusta direzione. Se da un lato vi poco da rimproverare alla tecnica sopraffina con la quale i Greta Van Fleet esprimono la propria arte, dallaltro si ha come limpressione che la dilatazione delle armonie giri sostanzialmente a vuoto, tradendo un pizzico di acerbit che in una suite dal titolo emblematico come Age of Machine non ci si aspetterebbe. Tears of Rain mette le cose a posto e lo fa eleggendo una chiave di interpretazione in acustico che pennella una ballad magistrale, ancora una volta accesa dalla prova al microfono di Joshua Kiszka che impreziosisce con vocalizzi paurosi in apertura anche lenigmatica Stardust Chords. Light My Love e Caravel segnano un punto di rottura piuttosto netto con il prosieguo dellalbum: si tratta infatti di due pezzi speculari che potremmo definire fillers e che non dispiacciono n esaltano. Il trittico finale, come anticipato, riassume la vera espressione di cambiamento che i Greta Van Fleet hanno cercato di imprimere sul loro percorso di musicisti. The Barbarians, infatti, si veste di tinte epiche e solenni affogando qualsiasi tentativo di riconoscibilit usufruendo di inaspettati cambi di tempo e forma. La stessa Trip the Light Fantastic si distingue per una struttura anomala che alterna ai consueti acuti di Joshua Kiszka dei cori impavidi e degli intermezzi psichedelici. La conclusiva The Weight of Dreams -che proponiamo di ascoltare nella sua corposa esecuzione live- si appropria delle formule dellheavy prog sfogandosi in un assolo di tre minuti che celebra le potenzialit della band anche e soprattutto in ottica futura. Qualcuno pu gi dire con certezza cosa suoneranno questi ragazzi fra dieci anni?
Dopo aver ascoltato a pi riprese The Battle at Gardens Gate non possiamo esimerci dal sottolineare quanto il disco rappresenti un netto passo in avanti nella carriera dei Greta Van Fleet, non tanto per la bont allucinante di ogni suo singolo episodio quanto per il tentativo (riuscito) di eclissarsi dai fantasmi della semplice quantomai semplicistica catalogazione da revival band di ragazzi prodigio benvoluti dalle major e dalle radio. C davvero poco di pappabile in termine di commercialit, il che un merito non da poco. Siamo abbastanza fiduciosi che i nostri sapranno proseguire sulla strada gi tracciata e arricchita con questo The Battle at Gardens Gate, al momento spartiacque che sulla lunga decreter il destino dei Greta Van Fleet incoronandoli come i tanto attesi Messia del rock moderno oppure relegandoli al ruolo di fantastiche meteore.
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io intendevo che il rock oggi morto (davvero ?) perch non pi nello spirito del pubblico giovane e non perch non pi nel mainstream.
Qui sotto scrivono che i Maneskin sono molto pi rock di quanto sembri, ma lo sono solo nel "vestito" nella "forma" e non nel contenuto, come spiegavo in altri commenti ,e questa cosa la vedo in molte band rock-metal di oggi.
I greta maneskin the struts ecc,, possono funzionare oggi perch "ricordano" cose del passato, qui sta la trovata, d'altronde se ci sono tribute bands che fanno numeri da paura qualcuno l su avr certamente pensato che si sarebbe potuta fare la stessa cosa con gruppi nuovi, suonando cose che richiamano alla mente cose passate, anche nei look ecc,, e poi se questo nuovo pubblico dopo aver scoperto i struts i greta ecc.. passa ai mostri sacri ecco che i i dischi di catalogo trovano nuova linfa. |
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Sono d'accordo con Tino, pur non considerandomi un metallaro. Il senso di comunit lo si respira quando si va a vedere un concerto, quando si frequenta l'underground, e quando si fa parte di questo underground. Li sparisce tutto, ogni tipo di barriera. Anche tra pubblico e band. Ed tutto molto rock n roll. Scherzare coi Towers of London sparando minchiate, fumarsi una canna con gli Entombed, giocare a biliardino con Kory Clarke etc etc. Non ci fosse nemmeno un minimo di senso di comunit, queste vicende non sarebbero mai accadute. |
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Io sono d'accordo con @Salvatore! Tutto questo senso di comunit io non lo vedo e non l'ho mai visto. E lo ha spiegato bene lui, una comunit sulla carta ma poi vedi che ci sono troppo divisioni ideologiche e di gusti, si seguono troppi dettami non scritti alla lettere. Tipo:
"Ascolto solo Black Metal, bene il death e il thrash (forse) e tutto il resto mi fa schifo", "Sono fan del Glam o del Thrash odio i Nirvana e il Grunge", "Il Nu Metal non vero Metal" ... per altri pi in generale sembra che il mondo sia finito dopo il 1989...
@Tino l'epoca delle trib giovanili finita nei primi 2000 e comunque erano cose dei grandi centri non di quelli piccoli.
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Vabb per dai se sei vissuto da adolescente negli anni 80 il metal non era solo musica, c'era un certo orgoglio di appartenenza, ancora si vive quando vai a un live ma poi svanisce |
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@ Skull (n. 83): ho usato lespressione vostro mondo perch in qualche modo, io non mi ci riconosco, nel senso che non aderisco pienamente a quelli che sono i dettami non scritti della comunit metal, che invece in questo sito (a leggere i commenti di molti utenti) sembra quasi che siano rispettati alla lettera. Insomma, vado in un certo senso controcorrente, per cui fatico spesso a comprendere le idee e i modi di pensare che stanno alla base dei ragionamenti di taluni ascoltatori. Io, a torto o a ragione, non ho mai pensato che noi appassionati di metal fossimo una comunit (n. 88), magari lo siamo sulla carta, ma se poi indaghi meglio e ti confronti quotidianamente con gli altri, scopri (a malincuore?) che non proprio cos (tanto forti ed evidenti sono le differenze tra i vari ascoltatori). |
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@ Skull (n. 84): ci mancherebbe, provo a risponderti pi tardi. In questo momento, il caldo mi sta consumando i neuroni... |
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@Tino: magari ti sei fatto prendere un po' con le parole, perch in fondo hai espresso un concetto pieno di romanticismo (altra cosa fuori moda), alludendo alla comunit. Poi, sai, secondo me @NoFun non vedeva l'ora di avere il pretesto per una cabrio piena di zoccole... organizzando con @Area delle catenazze si era gi dimenticato!!! Potrebbe essere anche interessante approfondire l'evoluzione del rap nello stivale, ad esempio verso fine 90 erano pochissimi i rapper che utilizzavano l'italiano, pionieri, mentre oggi -una generazione dopo- esattamente il contrario. A mio avviso abbiamo mutuato qualcosa da culture altrui, beninteso questo vale anche per il rock. |
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@Tino: mi incuriosiva appunto il passaggio da "nostro" a "vostro"... mi sarebbe piaciuto sapere, ripeto senza polemica, se dovevamo intendere che @Salvatore se ne stava chiamando fuori oppure stava inserendo te in un qualche sottoinsieme. Contorto?  |
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skull salvatore rispondeva a me perch ho parlato di nostro mondo sotto attacco, forse con eccessiva enfasi, ma ho sempre pensato che noi appassionati di metal fossimo una comunit, se cambiato tutto alloranon dico pi niente, mi sono sbagliato |
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Premetto che non uso il termine metal ma genericamente rock.
Argo non mia intenzione sparare a zero sul rap, un genere che non mi piace anche se diversi artisti tipo ice t li apprezzo, io parlo pi di questa deriva pop trap che evidente negli ultimi anni e sembra essere dilagante (in italia allestero non saprei) fra le platee di giovanissimi. Non neanche una questione di mainstream perch ai miei tempi cos definivamo persino roba tipo the final countdown, salvo poi rivalutare gente come i duran duran in et adulta, il confronto con la scena mainstream odierna ovviamente impietoso.
Il senso di attacco per rispondere al buon Salvatore, perch a me piacerebbe che ci fosse una scena giovanile ed eserciti di sedicenni ad ascoltare concerti di gruppi giovani rock, purtroppo non la vedo, gente come i greta e i maneskin sono niente di che ma sono una specie di forte apache che cerca di resistere con un sistema di fare musica che sembra non interessi pi ai giovani. Negli anni 80 e 90 a vedere i gruppi rock e metal ci andavamo noi che eravamo giovani e riempivamo i palazzetti, adesso se eliminiamo dalle platee gli anta secondo me sono dolori.
per anche vero che dieci ventanni fa i giovani ascoltavano la musica elettronica da rave party, per la scena rock era comunque viva, adesso la percepisco come agonizzante, legata ancora al ricordo, alle celebrazioni, giovani metallari che vanno a vedere gruppi di sessantenniil rock se perde attrattiva verso i giovani per me lombra di se stesso, non solo banalmente musica come spesso si cerca di farlo passare |
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@Salvatore, io non ti conosco (esattamente come tutti gli altri che commentano) ma condivido quello che hai detto.
Poi comunque e qui parlo per me... in ambito Rock/Metal ho una predilezione per roba che 30 anni fa era mainstream (vedi il cosiddetto Glam Metal) anche se non mi limito a quello... oggi che il grande successo non pi dalla loro (tranne che per i soliti 2 o 3) sono considerati tutti gruppi MITICI ma negli anni 80 e primi 90 erano anch'essi considerati da molti "personaggi senza arte ne parte" nonostante il grande successo.
Io ascolto Rap da una vita come dicevo qui sotto e pur non impazzendo per la Trap non considero il genere "una minaccia per il Rock" non solo perch non c' una scena Rock mainstream (correggetemi se sbaglio) ma perch sono generi talmente diversi che per me sono imparagonabili. |
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Senza polemica, vorrei solo capire. |
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@Salvatore: "vostro mondo" che cosa significa? Visto che da un po' che posti commenti su questo sito, sapresti delineare meglio che cosa intendi? |
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Dire che i musicisti rap inquinino la scena musicale odierna non equivale automaticamente a considerarli come un pericolo per il rock, e men che meno per il metal, ovvero, non penso che il vostro mondo sia sotto attacco (n. 70); ma la mia una considerazione fatta dallesterno, fatta cio da chi totalmente disinteressato a ci che succede in ambito mainstream e ne pu dunque solamente percepire (o intuire) distrattamente le tendenze o i fenomeni prevalenti. Certo, vorrei evitare di dover ascoltare (quando capita per puro caso), certi personaggi senza arte n parte, cos come sarebbe preferibile forse che a dominare le classifiche di vendita ci fossero artisti pi dignitosi (o quantomeno degno di questo nome), per parliamo pur sempre di musica commerciale nei confronti della quale uno non pu avere chiss quali pretese.
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@No Fun, pi che le cadillac direi le chevrolet impala... non cascarmi sui classici XD |
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Perfetto Area, io noleggio la Cadillac, tu pensa alle donzelle. |
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@No Fun, io uguale a te... il buon @Tino sa il fatto suo quando si parla di Rock e derivati, ma purtroppo tra chi ciommenta qui la conoscenza del Rap veramente inesistente e non me ne vogliano, un genere piace o non piace.
Io lo ascolto da 20 anni e fra 5 anni sono prossimo ai 40, dopo gli anni 2000 ho faticato a trovare cose nuove che mi piacessero del suddetto genere e la Trap l'ho apprezzata solo un po musicalmente ma non vocalmente. I testi dei Trapper (anche quelli Italiani) nemmeno mi toccavano in quanto il Rap sempre stato liricalmente tamarro ed ignorante. La Trap comunque passata di moda gi da un annetto.
Dopo questo commento ad esempio so gi che qualcuno arriver a nominarmi i Public Enemy e i Run Dmc ma a me tolti gli NWA il Rap anni 80 non mi piace, il meglio stato fatto nei due decenni successivi.
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@Tino, Ciaom aspetta che ti do una vera risposta da Italiano medio: "Le chitarre sono troppo rumorose, gli assoli mi annoiano e con la musica rock non ci conquisto le ragazze! Non la mettono in discoteca!"
All'incirca il pensiero comune questo.... il Rap o le sue pi recenti emanazioni tipo la Trap (gi passata di moda) o la Drill oggi sono cose che sono state talmente tanto semplificate che te lo mettono anche in discoteca.
In Italia nei 90 e nei 2000 il Rap svuotava la pista, a parte qualche hit commerciale e non in tutti i club e discoteche eh, solo alcuni posti specifici. |
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Avete presente la battuta di Christoph Waltz in "Carnage" di Polanski (trasposizione cinematografica della geniale pice teatrale "Il Dio del massacro" di Yasmina Reza) "l'altro giorno ho visto alla TV Jane Fonda che parlava di diritti umani, mi veniva voglia di iscrivermi al Ku Klux Klan?" Un po' come il buon Magnotta che voleva iscriversi ai terroristi. Ecco, ogni volta che leggo un commento di @Tino sul rap che starebbe distruggendo il rock dei vecchi babbioni anni 80, mi viene voglia di ricoprirmi di catene d'oro, noleggiare una Cadillac piena di zoccole e aggirarmi per la citt facendo ascoltare a tutti musica rap truzza a volumi incredibili. Con tutto il rispetto per Tino che apprezzo. |
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Il problema del rock'n'roll che non pi attrattivo per i giovani, o almeno per la maggior parte, va avanti con generazioni di over e con la liturgia di quello che fu. Se il rock non riesce a sfondare tra i giovani...beh Houston abbiamo un problema |
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E vai con le generalizzazioni...!!! |
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@Vitadathrasher, molti dicono che "il rock morto" perch non ha pi una posizione importante nel mainstream e questo vero.... in generale non vero che morto. E' tuttavia vero che la societ cambiata e a livello "giovanile" interessano pi altri generi. |
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Il Rock avverso al potere? Ma se per 20 anni (dai 70 ai 90) hanno fatto tutti dei dischi con delle multinazionali... |
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@Galilee: ok, la vera notizia che nel 55 non era ancora morto
@Tino: non so a chi ti riferisci, per hai scritto un concetto che condivido... magari "sotto attacco" esagerato, proprio perch sempre meno rilevante... per considero rap (e sopratutto trap) una forma di espressione dove la musica messa decisamente in secondo piano, impoverita ed instupidita in basi molto semplici. |
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Il Rock n Roll morir entro giugno. Variety mag. 1955. |
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Allora vero che i musicisti rap inquinano la scena musicale odierna... quando ho sostenuto che il mondo rock era metaforicamente sotto attacco apriti o cielo, praticamente detto la stessa cosa con termini diversi, bravo concordo |
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Ho cominciato a leggere i vari Flash, Metal Hammer e simili sul finire degli anni 80 e la frase "il rock morto" era abusata e ricorrente, sopratutto in bocca a chi gi all'epoca rappresentava la vecchia guardia (i vari Gene Simmons, Ozzy, ecc).... quindi sono trent'anni almeno che sentiamo sta menata, per un motivo o per l'altro.
Dopo tanto tempo, ovvio che la societ abbia visto cambiamenti anche importanti, ma il rock/metal non MAI stato centrale e questo ad oggi non cambiato. |
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wahha! "il rock morto" sono le frasi dei soliti ingenui che guardano al passato come la purezza degli intenti. Ma oltre a questo il mondo del rock talmente vario, fatto di nicchie e sotto nicchie e trasversale. Poi tutto andrebbe contestualizzato al periodo in esame e analizzate le singole band, quelle pi o meno "impegnate" sulla politica, droga, guerra, sesso ecc. Inoltre chi lo dice che per fare rock bisogna essere "impegnati". I maneskin sono pi rock di quanto non pensate, sono giovani, venuti dalla strada, si sono buttati, il chitarrista ha pi groove di tanti pagliacci spippolatori di corde, purtroppo per voi hanno successo e questo rode sempre agli sfigati ma fighi! perch di nicchia. |
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Non sono completamente daccordo sul fatto che il rock fosse avverso al potere, per il semplice fatto che artisti diversi ne hanno dato interpretazioni diverse; se da una parte ovviamente vero che la tendenza a sovvertire le regole in ambito rock, in passato, sia stata molto forte, dallaltra bisogna per aggiungere che il genere stato spesso sinonimo di puro e semplice divertimento, di edonismo, e vissuto da molti come mero intrattenimento. Lanima di questultimi ascoltatori probabilmente gridava io sono libero di cazzeggiare e divertirmi fino allo sfinimento, che un po la filosofia che contraddistingue questi pseudo artisti rap che inquinano la scena musicale odierna.
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X Brus. Nel Rap? Sono anni che fanno finta. Tutti nati nel ghetto della fantasia. |
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Area #64 il successo dei Maneskin troppo recente, non che in due giorni si scatena un'ondata di gruppi. E poi sono proiettati pi verso l'estero che non in Italia, non si tratta di una formula facilmente replicabile |
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Sul discorso che il Rock sia morto ha detto tutto o quasi @brus!
Cio rispetto agli anni 80 o ai primi 90 la societ troppo cambiata e sono motlo diversi anche i "giovani".
Non lo so poi addirittura sento dire che i Maneskin in Italia avrebbero "salvato il rock"... in realt lo hanno riportato in un contesto mainstream, ma avete notato che dal loro successo non sono saltate fuori altre band Rock o Hard Rock di successo nel mainstream?
Boh a me pare un caso isolato pi che una "Nuova Era del Rock Italiano" |
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@Galilee. Io invece trovo che i Dhamm non fossero poi cos male anche se furono parzialmente fuori tempo massimo, perch si rifacevano ai Bon Jovi anni 80 ma anche a quelli dei 90. Personalmente ho i loro primi 2 CD proprio quelli pi Melodic Rock - AOR e sono piacevoli , non capolavori, ma piacevoli.
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del rock vero declinato poi in hard metal ecc.. rimasto solamente la forma, il vestito, la scatola(vedi bands citate qui) .
La sostanza non c' pi perch non c' pi nella societ e soprattutto nei giovani.
Il rock vero, aldil appunto della forma, aveva un qualcosa di sentimentalmente e visceralmente avverso al "potere", era una ribellione sana a chi ti imponeva le sue regole, era l'essenza dell'anima che gridava "io sono libero cazzo" -
Questo "spirito" si ritrova di pi nel "rap" oggi che nel rock.
E appunto qualcuno qui definisce queste band innocue, ed esattamente cos
Quindi si il rock oggi davvero morto.
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Sono decenni che si soliti dire che il rock morto, quindi a quello che ormai diventato un vero e proprio slogan (o una frasa abusata fino allinverosimile) basterebbe aggiungerne un altro, e cio che il metal morto, perch francamente a sentire i soliti discorsi triti e ritriti, da parte anche di persone a cui il metal interressa poco, la logica soluzione a cui bisognerebbe arrivare proprio questa. Il fatto poi che si tratti di una forzatura, di una distorsione della realt o di qualcosa di verosimile dipende presumibilmente dalla diversa visione che ciascuno di noi ha del genere. |
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I Dhamm erano proprio merda che caga merda. E scusate, ma da amante del Glam anni 80 non ho resistito. Ma anche la band Glam pi scrausa che ho visto alla sagra del lampredotto era meglio. |
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I dhamm erano degli zuccherini con un po di crine in testa. Una mossa fallimentare da quanto erano finti e parodici. Non mescoliamoli con queste band che possono non piacere ma hanno tutt'altro spessore. |
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@Area, beh, Oddio, essere meglio dei Dhamm ci vuole davvero poco poco 🫣 |
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Sui Greta Van Fleet dico questo: Se a qualcuno piacciono mi fa piacere.
Io personalmente come ha scritto qualcuno qua sotto tra un gruppo che vorrebbe essere anni 70 o 80 (o di altre epoche) preferisco un gruppo di quei periodi l, anche di seconda fascia (oppure B Rate come dicono gli Americani).
Anche per i Maneskin.... non mi danno assolutamente fastidio, personalmente gli preferisco anche i Dhamm per citare dei loro concittadini.
Dico solo che preferisco ascoltare le band a cui si rifanno. |
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@SkullBeneathTheSkin, sono d'accordo con te... per me dopo il Nu Metal (che oggi non pi New) tolto il successo del Metalcore e qualche piccolo fenomeno tipo le Female Fronted Bands o diverso Power che usciva nel periodo della trilogia del Signore degli Anelli (tutto il mondo fantasy ci guadagn).... la scena Rock/Metal l'ho sempre pi vista come una specie di "Sagra Anni 80" .
Io a tempi del Metalcore (tra la met/ fine dei 2000 e primi anni 10) mi chidevo "Io capisco la passione per gli anni 80 o 90, ma perch non fanno quella roba con suoni contemporanei?"
Cio non si poteva irrobustire il Glam Metal , il Thrash della Bay Area ecc con influenze Metalcore? |
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...evito per natura commenti kilometrici.....preferisco le bands ...che hanno creato il rock...il metal....queste bands revival....possono invogliare i piu' giovani....ad appassionarsi al genere.....ma restano sempre di ...bassa fascia....gli originali vinceranno sempre.....sempreee.... |
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Se uno ritiene che il genere abbia un disperato bisogno di visibilit e che per raggiungerla vada bene qualunque cosa, compreso il rock inoffensivo del gruppo romano di cui tutti parlano, allora probabile che sia alquanto inutile fare discorsi di merito, e giudicare i gruppi per quello che sono (musicalmente parlando) e non per quello che possono ipoteticamente dare alla comunit rock-metal. Se, invece, ci si limita ad esprimere giudizi di carattere squisitamente musicale allora pi probabile che questi siano pi mirati, perch non tengono conto di questioni complesse e per certi versi aleatorie quali levoluzione o il futuro prossimo del rock-metal. E il parere di Steven Wilson rientra evidentemente in questa seconda tipologia, perch espresso da un musicista professionista di rilievo e dunque da un conoscitore della materia. Per il resto, penso che forse bisognerebbe evitare di giudicare i ragazzini con modalit di pensiero che appartengono al passato, e sarebbe altres opportuno analizzare il presente con spirito critico, ma equilibrato, perch alla fine la musica commerciale (o di facile consumo) stata (e continua ad essere, per sua natura) la protagonista di tutti i diversi periodi storici, per cui, se di spazzatura dobbiamo parlare riferendoci alla trap o a fenomeni similari, bisognerebbe avere lonest intellettuale di dire che anche nelle decadi precedenti c stata tanta spazzatura che ha inevitabilmente inquinato e intasato le classifiche di vendita.
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E la vetrina giusta per arrivare a quelle.nuove orecchie comunque sempre decisa "dall alto".
Diciamo che se.nn hai il giusto "sangue" te lo puoi scordare. A buon intenditor |
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E cmq i primi album dei Ghost erano originali negli arrangiamenti e nella proposta di portare testi e look "black" in quel loro genere. Un doom mixato al beat seventies . Nn ricordo nessuno che lo abbia fatto prima e non conosco nessuno che suona come i Ghost . A parte gli.ultimi.album. |
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e forse proprio per questo che greta e maneskin possono funzionare adesso,perch c' stata una tabula rasa di tutto.
Il segreto arrivare dalle orecchie nuove di un 12enne e bene o male se c' melodia gli entri nel cuore.
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Il discorso abbastanza complesso, ma inizier cos.I Ghost all'inizio non erano per nulla originali e non lo sono tutt'ora; Ci che li differenzia la spiccata personalit del loro leader che riesce a reinterpretare a modo suo tutto un background musicale rock e metal lungo 30 anni e pi. E per i Maneskin un p lo stesso discorso, attingono dal passato, ma il loro marchio di fabbrica gi tutt'ora ben definibile. Senza contare che hanno anche un bel piede nel presente. Per i Greta la faccenda diversa perch sono in tutto e per tutto una band revival. La voce del cantante poi ci d la mazzata finale. Per il resto quoto Tino. Viviamo in un presente in cui il rock quasi scomparso, quindi ben venga che qualcuno provi ad andare contro tendenza. Cito un p ci che diceva in un suo video il buon Raphael Saini batterista dei Cripple Bastard, che tra l'altro ho conosciuto sabato. Sarebbe doveroso uscire un p dalla nostra soggettivit e cercare di capire il valore di queste band rock inserite in questo contesto storico. Un ragazzino che ascolta i Maneskin o i Greta, si prende bene e decide di andare a lezione di basso, una Vittoria. Cosa che difficilmente succeder con uno Sfera Ebbasta, e gli altri 90 artisti che appaiono in classifica. Riguardo al metal e al rock non li darei per spacciati. Questo non il loro momento, ma torneranno. Ora osservano, ma nel sottofondo si muove gi un sacco di roba. Basti pensare che tantissimi personaggi di questa nuova corrente che la trap si gi stufata e si reinventata con tanto di band, un attitudine punk, indie o rock. Un punto in cui la Trap rimane solo un "arrangiamento", un qualcosa che comunque non puoi toglierti di dosso perch fa parte del tuo essere. E non lo dico a tono negativo, anzi proprio quello l'ingrediente nuovo che trasportato in altri lidi, da i suoi frutti. Fossi nato nel 2005 per dire, probabilmente nemmeno io sarei qui a scrivere su questo sito. Non come fino a fine anni 2000 che il metal e il Rock c'erano e li sentivi, adesso devi veramente andarteli a cercare. Non ci sono pi i due ragazzini metallari seduti in fondo alla classe con la t shirt dei Crue o degli Slayer. C' solo il papa "sfigato" col telone da mare degli Iron Maiden. Se va bene. |
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I Ghost per me sono meglio adesso che all'inizio. I maneskin sono assieme ai Greta almeno qualcosa di mainstream comunque rock, cosa non da poco in un mondo giovanile dominato ormai dal pop trap rap pi becero. Della serie in mancanza di cavalli van bene anche i somari |
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beh i Ghost almeno i primi 3 dischi erano molto originali |
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@brus: mah, secondo me, il mondo del rock/metal oggi quanto di pi stantio possa esistere... l'originalit latita tanto vero che ormai sono molte le band che si rifanno agli stilemi anni 80 (tipo Night Flight Orchestra o ultimi Ghost) spostando addirittura di una decade avanti il "revival". Anche il numetal ormai buffo chiamarlo "new", se ci pensi. |
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I Greta invece sono dei palesi cloni |
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non mi piacciono entrambe le band ma se devo scegliere meglio i Maneskin.
Non sono originali certo ma hanno un sound e uno stile che a 19 20anni rarissimo da trovare e poi sanno stare sul palco.
Mi sorprende per questo enorme successo internazionale,insomma ma da dove salta fuori tutto sto pubblico che apprezza il rock?
Un altra cosa che mi sta un p sui coglioni che chiunque suoni in una band si sar sentito dire che bisogna essere "originali e innovativi" senn non fai molta strada, potrei anche essere d'accordo ma come mai qusto non vale per queste band?
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Premetto che penso siano buona cosa sia GVF che i Maneskin... guardatevi una sera mezz'ora soltanto di Battiti live e poi ditemi se abbiamo bisogno dell'ennesimo amico di maria o dei Maneskin
Questo album per non l'ho apprezzato molto e secondo me Altered stato pure largo di manica. Di base un album pi noioso e meno vario dei precedenti, con giusto un paio di pezzi salvabili... spero tornino a far meglio in futuro, i mezzi li hanno.
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Oh mamma....I GVF hanno buone doti musicali,compositive e tecnica rilevante. Ma se non tirano fuori un terzo.lavoro non derivativo, da spellarsi le mani e HARD ROCK tanti saluti a tutti. Il VERO capolavoro Zep-Clone gi stato pubblicato e si intitolava KINGDOM COME; peccato che chi l'ha registrato stato letteralmente scuoiato vivo ai tempi. Quanto ai Maneskin, sono in bel frullato di tutta roba gi vista, per cui che se la godano ma non hanno inventato proprio nulla. |
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@Enrico Steven Wilson, intervistato dal Corriere, dice il contrario "I Mneskin sono molto meglio dei Greta che sono una specie di versione boy band degli Zeppelin" |
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Non mi piace la voce del cantante dei Greta, ma come gruppo sono meglio di tanta altra roba spacciata per rock - i Maneskin, che fanno ridere con il loro ribellismo da seconda elementare, le tutine, lo smalto sulle unghie e tonnellate di trucco (derivativi anche loro: Davide Bowie e glam rock). Tornando ai Greta, secondo me dovrebbero cambiare cantante. |
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Beh, a rischio di pisciare fuori dal vaso butto gi qualche riga e dico come la penso. Che lespressione musica per teenagers non costituisca certo un complimento ma venga utilizzata spesso con toni dispregiativi mi pare alquanto evidente; e il fatto che Ezio, nel suo brevissimo post, abbia parlato anche di robaccia contrapponendola alla roba seria lo conferma. Qua non si tratta di una mera questione anagrafica o generazionale, ma proprio della proposta musicale in s, che a secondo delle sue caratteristiche pu essere recepita pi o meno favorevolmente da ascoltatori di diversa et; se taluni artisti realizzano dischi il cui contenuto (o stile) musicale palesemente superficiale, evanescente, puerile e banale, ci sta che qualcuno utilizzi per loro lespressione musica per teenagers per rimarcare il fatto che si tratta di unofferta musicale che per le sue caratteristiche destinata a riscuotere i maggiori consensi proprio tra gli ascoltatori pi giovani Tutto ci normale e fisiologico? Direi di no. Gli artisti (o presunti tali) creati in quella sorta di laboratorio che il mezzo televisivo sicuramente hanno come audience di riferimento i teenagers e pi in generale il pubblico giovanile; ma a connotarli non soltanto let ma anche e soprattutto unofferta musicale inconsistente e deteriorabile. Sky e Mediaset creano prodotti mediatici da dare in pasto ai ragazzini e che nello stesso tempo servono per rimpinguare i conti correnti di autori televisivi, giudici, e compagnia bella e questo incontestabile. Vi sono per stili e generi musicali nei quali il discorso anagrafico viene meno, vacilla, per il semplice fatto che artisti giovani e meno giovani si rivolgono ad un pubblico che da un punto di vista anagrafico vario, ci in stretta correlazione non tanto con let di chi pubblica i dischi ma con il tipo di musica in essi contenuta. |
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Per me puoi anche argomentare, ma dal mio punto di vista pisceresti fuori dal vaso. I giovani fanno musica per giovani ed sempre stato cos. A prescindere dal tipo di musica l'indirizzo quello, anche perch sono gli unici che riescono a proporre e ad apprezzare qualcosa di nuovo.( c' uno studio scientifico al riguardo). L'adulto schiavo e affezionato alle sue esperienze quindi in generale in grado solo di apprezzare ci che gli ricorda i suoi inni giovanili. In poche parole la musica per teenagers non esiste, ma solo una denominazione denigratoria. Anche le minchiate pi studiate della Ferrero e JAx non sono solo per teenagers, perch vengono ascoltate anche da boomer rincoglioniti di 60 anni. Quindi se proprio vogliamo fare qualche divisione sarebbe sensato farla in questo modo. Musica pi o meno disimpegnata stop. i Maneskin come Ramones o gli AC/DC fanno musica molto disimpegnata. Che tra l'altro non significa facile da suonare. I King Crimson i Meshuggah e i Pink Floyd invece ovviamente no. Questo non significa per che all'inizio della loro carriera, ad esempio, i Pink Floyd non facevano pezzi super elaborati. Song come Arnold lane prendevano a pieno dal beat dei primi Beatles aggiungendoci la musica per accellenza dei Teenagers di allora. La psichedelica. Spero di essere stato esaustivo.  |
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Fare musica per teenagers o musica "per boomer rincoglioniti di 60" non sono le uniche due opzioni che hanno a disposizione gli artisti che animano il mercato musicale, per fortuna ce ne sono altre. Comunque, per rispondere al quesito non basterebbero poche righe per cui evito |
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D'accordissimo con Galilee... |
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Sono un gruppo per teenagers tanto quanto quelli che ascoltavo io da teenagers, e cio 30 anni fa. Guns, Motley, Metallica, Doors, pink Floyd etc. Ma poi scusate da quando un gruppo di ventenni non ragiona da giovane e fa musica per boomer rincoglioniti di 60 ? |
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A proposito dei nuovi fenomeni italiani, ha ragione Ezio nel definirli un gruppetto per teeneger (n. 32), e sorrido anche allidea che qualcuno, pur non apprezzandoli, ne riconosca per limportanza per il semplice fatto che siano popolarissimi su Spotify e YouTube |
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Fortunatamente i pareri sono sempre contrastanti io quoto Ezio al 32, e quello che dispiace ( poi possono anche piacere ), ma principalmente i Greta Van Thunberg fanno successo perch appoggiati appunto dagli ecologisti e qui la musica non conta,si legge nelle loro interviste, pi alla moda di cos ! |
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X quanto mi riguarda meritano xch sono bravi bravi e fanno della bella Musica, volutamente semplice e non originale; in + hanno un affiatamento tra fratelli che traspare chiaramente. Bel disco che migliora se preso a piccole dosi; non eccezZziunale sostanzialmente per i motivi gi indicati da "Altered" e il vocalist forse troppo particolare, almeno x me. Il Sound valido. Hanno preso una buona strada tentando di distaccarsi un po' dalla matrice Zeppeliniana (il che x le loro caratteristiche non facile) come da principio dell'accurata recensione con la quale concordo. /// Il paragone che mi viene in mente con i BLACK CROWES che, giovani negli anni '90, avevano conquistato di diritto il ruolo di paladini "roots & revival" esordendo con due dischi di spessore ben diverso (ma anche va detto con contaminazioni differenti) salvo poi non ripetersi + su quei livelli. Speriamo loro facciano un percorso inverso. Altro paragone con le contemporanee svedesi CHILDREN OF THE SUN, ispirate ai JEFFERON AIRPLANE e a quel periodo, qui recensiti e piacevolmente scoperti. Sui MANESKIN ne so troppo poco, ma in ot dico che il pezzo Zitti e Buoni mi piace anche assai, ma contiene contaminazioni troppo moderne x fare un paragone con i GVF. Lo farei + con i BISCA-99POSSE. Dovrei sentire il resto. Prima o poi li ascolter, comunque. Ora sono sui CORONER, x dire... |
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Gruppetto per teeneger, proprio come i maneskin la roba seria altra, con tutta la musica buona che c' in giro come si f a perdere il tempo con questa robaccia. |
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"Rastrello per le orecchie" ancora la dovevo sentire  |
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Quoto il post n. 23 di Iron. |
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X Iron. Sapientemente o no per lo fanno. Le similitudini con gruppi come red hot o Jane's Addiction si sentono. Il risultato sar pi moderno pi pop pi tutto quello che vuoi, ma gli ingredienti sono quelli. Per dire, in alcuni punti mi ricordano anche i nostri Ritmo tribale. Poi certo, per arrivare a quei livelli qualitativi di strada ne devono sicuramente fare ancora un p. |
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Caro Galilee, visto i gruppi che ho menzionato nel mio post puoi facilmente dedurre che io sappia cos il crossover... che poi i maneskin sappiano mixare sapientemente questi generi opinione tua... non di certo un dogma.... con rispetto.. |
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@ Indigo: Veramente i Greta Van Fleet, partendo da due anni fa, hanno avuto un processo di promozione/responso/successo decisamente maggiore del gruppo italiano, visto che l'album di debutto risulta vincitore di un Grammy Award (che ha una rilevanza in campo discografico forse anche maggiore dell'Eurovision Song Contest), un pezzo stato messo nella colonna sonora del film A Million Little Pieces, i singoli del debutto rimasero nella Billboard Mainstream Rock chart per pi settimane e hanno goduto di un'esposizione massiccia alle radio orientate sul mainstream, al punto che alcune loro canzoni le ho sentite pure in radio generaliste (oltre a Virgin Radio e Radio Freccia). Non ultimo, il tour del 2018 tocc date in anfiteatri/stadi in Australia, Scozia, Francia, Irlanda, Spagna, Stati Uniti, per un totale di 30 date tra cui una sold out in una location molto pi piccola (Alcatraz), salvo poi posticipare alcune date all'anno successivo per problemi di salute del cantante. Al contrario, il gruppo italiano ha un tour programmato per il 2021/2022 di 14 date smozzicate tutte in Italia, quindi il paragone conta fino ad un certo punto. Il discorso "moda" non una novit, del resto conosciamo tutti l'impatto che ebbero gruppi nelle decadi passate (Linkin Park, Nickelback, Evanescence, ma pure i Nirvana) adesso apprezzati anche dalla critica, ma ai tempi visti da buona parte degli ascoltatori come "meteore" che sarebbero durate poco una volta che i singoli da loro lanciati sarebbero usciti dalle classifiche (10 anni fa infatti montavano polemiche molto pi infiammate di adesso sui social). Un altro gruppo che scopiazzava molto pi fedelmente dei Greta Van Fleet il sound Led Zeppelin erano i Wolfmother, che 15 anni fa erano sulla bocca di molti e sempre in tour, adesso un progetto solista di Andrew Stockdale messo sempre pi da parte a favore della sua carriera solista (l'ultimo album del 2019 un EP autoprodotto di 7 pezzi che nonostante la presenza di Dave Grohl stato recensito da pochissimi siti web (nessuno di quelli pi gettonati) e criticato per la propria produzione/missaggio: si spera che il gruppo recensito qui sopra non faccia la stessa fine. |
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Ho visto un bel p di live su YouTube dei Maneskin e secondo me risentono di questo periodo storico. Ho avuto occasione di vedere altri concerti di gente pi navigata, per la sensazione era sempre quella. Pubblico un p freddo e artisti cauti. Riguardo ai pezzi per me c' molta sostanza. Speriamo comunque di superare presto questo periodo perch ne ho due coglioni!! |
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Visto che avete parlate del gruppo sponsorizzato da Manuel Agnelli, dico che ho visto per caso la loro esibizione al Global Citizen Live di Parigi e devo dire che li ho trovati davvero inconsistenti; la presenza scenica non gli manca ma limpressione che al di l di quella non ci sia nient'altro |
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Probabilmente non sai cosa significava crossover. Era un mix tra rock, hard rock, funky, rap, thrash etc, beh i Maneskin mixano sapientemente rock, funky e il tipico rap Italiano in stile anni 90. Poi nessuno fa paragoni. Ma la musica proposta quella. |
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mah...definire i Maneskin "crossover anni 90" e quindi accostarli a giganti come Faith no more e Body Count (solo per citarne alcuni) mi sembra proprio, per utilizzare un termine non volgare "inappropriato".... |
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@Rob, guarda su questo punto impossibile darti torto: non entro nei dettagli (anche perch non sono CR n responsabile, ma mi piace dialogare con gli utenti e fornire loro risposte utili quando serve), dico solo che quest'anno abbiamo avuto tanti cambi all'interno della redazione e tali eventi hanno inciso sulle tempistiche delle recensioni.
Diciamo che ora stiamo cercando di recuperare quanto lasciato per strada e dunque ecco spiegato perch trovi solo oggi i Greta.
Spero di aver chiarito i vari dubbi e prometto che non tirer fuori pi i maneskin sotto altre recensioni |
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Grazie @Indigo. Chiarissima risposta. E' solo che mi sarebbe piaciuto leggere la recensione "pi o meno" in tempo reale e non come recupero dell'Archivio (ove spero leggere anche quella dell'ultimo Billy Gibbons, una bomba!) e scoprirla grazie a te. Sugli italiani, non questa la sede e non batter pi la strada. Per, son d'accordo con quanto scrivi. Se un o una adolescente si appassionassero al rock partendo dai Maneskin, beh a mio avviso sarebbero meritevoli anche solo per questo (al netto della bassista). |
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@NoFun al 17. Ma il paragone che ho fatto non riguarda un ipotetico confronto sul piano musicale (i greta sono hard rock e come dici bene tu i maneskin vertono su una sorta di alternative): li ho tirati in ballo in merito al ruolo che queste nuove band hanno nel diffondere il rock ai pi giovani, ora presi da altri stili musicali.
Gli americani, come gi accennato prima, sono partiti certamente con un sound derivativo dei Led Zeppelin, ma ora si stanno avviando in una direzione pi "matura" dove influenze artistiche e individualit cercano di fondersi senza prevaricarsi. Ci sono riusciti? In parte si, ma credo che la risposta "definitiva" arriver solo con il prossimo disco. I maneskin sono la novit dell'anno, sono ultra pompati e quasi "figo" ascoltarli: moda passeggera? smentiranno tutti? Vedremo, per ora se dovessi consigliare a un principiante una band rock giovane, direi appunto i GvF, non i secondi.
@Rob, la recensione un recupero per l'archivio, una categoria a parte non in home page. No tranquillo, nessun "lanciare la volata": il gruppo in questione mi interessa (anche se non il mio genere di riferimento), stata messa la recensione e ho voluto commentarla, tutto qui. Un vero flame sarebbe dire "i GvF sono meglio dei Led Zeppelin": ecco, lungi da me queste cavolate, ho espresso il mio pensiero su un gruppo valido che per me merita, mentre trovo ingigantite le lodi ai maneskin. Basta, non polemica, solo una frecciatina: poi oh, se il gruppo italiano porta giovani ascoltatori ad approcciarsi al rock in modo serio (e non perch una moda di qualche mese) mi congratuler con loro. Vorr dire che il loro compito lo avranno svolto, cosa che i greta stanno gi facendo, imho.
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X No Fun. Ma certo giocano due campionati diversi, come dice Rob. Per i Maneskin mi son piaciuti parecchio, il disco l'ho preso e apprezzato. P il fatto che siano molto crossover anni 90 a mio parere me li ha resi subito simpatici. Purtroppo i GVF propongono un revival che a me non interessa. Troppo retr, inoltre il cantante per me un rastrello per i timpani. Poi per carit, non li metto in discussione. Sanno il fatto loro. |
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Io sono stato un sostenitore sin dal primo EP dei GVF. Ebbene, questo album l'ho ascoltato a lungo e non l'ho comprato. Perch? Perch la voce di Joshua Kiszka comincia ad essermi veramente insopportabile. Plant? Lui l'eleganza di Robert Plant non riesce nemmeno a sognarla. Giocano letteralmente in campionati diversi. Per quando riguarda la diatriba Greta/Maneskin... Non sono proprio d'accordo con @Indigo e con altri detrattori degli italiani. Insomma, se oramai il successo di un gruppo dato dagli ascolti su Spotify e le visualizzazione su Youtube, beh...i Maneskin arrivano a 615 milioni di ascolti di un determinato pezzo, mentre quello pi gettonato dei GVF si ferma a "soli" 128 milioni. Ma perch noi italiani dobbiamo sempre autoflagellarci? Abbiamo un gruppo che all'estero ha un successo inverosimile al momento. Perch dobbiamo prenderli come metro di paragone con questo o quell'altro gruppo per denigrarli? Mi piacciono? Poco. Certi pezzi tirati mi garbano, per non spendo soldi per loro. Ho sempre avuto parole di elogio per il sito, ma sui Greta a mio avviso non c' coerenza. Il precedente Anthem non stato nemmeno degnato di una recensione. Esiste il solo primo EP. E questo? Da dove sbuca? Non in home page, Non tra i rispolverati n tanto meno nei Low Gain. La recensione viene pubblicata il 28/9 e il primo commento di un redattore il giorno seguente, come rper lanciare la volata. Perch altrimenti nessun utente se non per sbaglio ci sarebbe finito sopra se non in attesa dell'Archivio della Zine. Non capisco proprio perch questo tipo di decisioni al loro indirizzo rispetto ai, chess, per me infinitamente superiori, Rival Sons e Blues Pills che hanno pressoch l'integrale discografia recensita. Finito il poema, torno ad ascoltarmelo. Magari rivedo quanto scritto |
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@Galilee ahaha, ma in realt non scriverei nemmeno l'opposto, cio che i GvF sono meglio. Secondo me come ho scritto sotto il paragone ha poco senso. Comunque vedi @Indigo, anche il post di #15 di Graziano, non c'era un pregiudizio nei loro confronti, proprio che la proposta precedente appariva troppo derivativa. |
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A me fa ridere che i Maneskin secondo certa stampa li fanno trionfatori indiscussi anche negli Stati Uniti. Un Paese che ha sfornato decine e decine di band formidabili si entusiasmano per quelli li ? E semmai invece un Mario schifano non dovrebbe fare un nuovo record price ? |
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Con questo album li ho perdonati e mi sono riconciliato con la loro proposta. Ho sempre intravisto enormi potenzialit malamente espresse nei lavori precedenti. Con TBAGG si scrollano di dosso l'epiteto di cloni e intraprendono un percorso molto pi personale. Bravi. Voto 80. |
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X No Fun. Io lo scrivo tranquillamente ancora adesso  |
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@NoFun, ah ecco! Mi ricordavo che anche qui sul sito era stata detta una cosa del genere Si sulla bassista niente da ridire, su questo punto i GvF non possono proprio competere. |
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Bah, anch'io ricordo che sul forum avevo scritto qualcosa tipo "meglio i Maneskin dei Greta Van Fleet" ma prima di aver ascoltato i pezzi di questo album dei GVF (e prima di aver ascoltato tutto Teatro d'Ira). Adesso non lo scriverei. Per la bassista donna un punto in pi, su quello non ci piove  |
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Ma no dai, una piccola provocazione e niente pi. Parlare di flame mi pare esagerato. Ho prima parlato bene dei Gvf e poi ho fatto una comparazione tra due gruppi che negli ultimi tempi sono sulla bocca di tutti in ambito rock. I Greta per me stanno seguendo la strada giusta facendo un percorso coerente (le influenze ci sono, non le nascondono e ora stanno iniziando ad aggiungere pi del loro), i maneskin hanno avuto una via pi facile per il successo e nella MIA opinione quello che suonano non una forma di rock sincera come quella degli americani. Non ho insultato nessuno e mi sono espresso in toni pacati, ho fatto solo dei commenti con un pizzico di pepe se vogliamo dirla cos, ma un flame tutt'altro dai. |
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Indigo entrambi i gruppi danno fastidio a qualcuno. Tu hai scelto gli italiani qualche altro i GVF. Comunque il tuo rimane un flame. |
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Indigo entrambi i gruppi danno fastidio a qualcuno. Tu hai scelto gli italiani qualche altro i GVF. Comunque il tuo rimane un flame. |
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Certo che no. Nel primo commento ho detto la mia sui GvF visto che li trovo un gruppo di buona qualit che, pur essendo derivativo, sta aiutando le nuove generazioni ad approcciarsi alla materia rock. Questo un merito da ascrivere alla band ma molto (troppo) spesso ho sentito critiche esagerate nei loro confronti e il loro impegno viene ridotto a "cloni dei led Zeppelin ". Invece (e qui era un semplice sassolino nella scarpa che volevo togliermi) il gruppo italiano dei Maneskin negli ultimi tempi ha invece ricevuto complimenti fuori luogo (bandiera del rock italiano, nuove icone generazionali) quando di rock vero non ha nulla, al contrario dei GvF che nel loro piccolo si stanno impegnando per mostrare ai pi giovani cosa sia questa branca della musica. Solo questo. |
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Un amico mi aveva fatto ascoltare dei pezzi di questo album e ricordo che sia lui che io avevamo concordato che non fossero affatto male, molto pi originali che in passato. Non capisco il commento lamentoso di @Indigo. Li si criticava per quello che proponevano, anch'io l'ho fatto, ma posso fare loro i complimenti per quello che hanno fatto adesso. Sui Maneskin secondo me il paragone alla fine ha poco senso, i Maneskin hanno sonorit pi simili al rock alternativo, parti rappate (che mi stanno profondamente sui maroni) parti funky. Se devo dire chi vogliono imitare direi i Jane's Addiction, il tipo anche si atteggia a Perry Farrell, per secondo me non voluta come cosa, anzi probabilmente manco li conoscono. In ogni caso a parte due o tre pezzi il resto non mi piace proprio, per mi stanno simpatici, ma secondo me mi stanno simpatici perch ormai sono vecchio, vent'anni fa mi sarebbero stati sulle balle di sicuro. |
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Forza e coraggio..... Un bel respiro......... Maneskin |
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Forza e coraggio..... Un bel respiro......... Maneskin |
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Certo che si capito di chi parli... ma proprio il fatto che tu ne voglia parlare senza nominarli che fastidioso. SUccede qualcosa se scriviamo quel nome l? |
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Dai @Lele mi sembra abbastanza chiaro: hanno vinto l'Eurovision e hanno partecipato al festival italiano su Rai Uno. Non ce la faccio a scrivere il loro nome ma ho fornito tutte le indicazioni necessarie. |
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@Indigo almeno fare i nomi... |
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Su questi ragazzi se ne sono gi dette tante: copiano i Led Zeppelin, attingono dal rock anni '70, non hanno niente di originale ecc. Critiche del genere sono lecite e anche centrate, per ritengo ci sia un eccessivo accanimento nei loro confronti. Alla fine vero, il loro sound non originale e palesa notevoli influenze del passato ma la qualit e la tecnica ci sono, forse dal fatidico terzo disco cresceranno ulteriormente e sapranno rielaborare la lezione dei maestri in un qualcosa di pi personale, un processo tra l'altro gi verificabile in questo disco.
Concludo con una piccola provocazione: i GvF sono una band autenticamente rock, eppure dai pi vengono pesantemente criticati; un insulso gruppetto italiano che scimmiotta dello "pseudo rock " invece viene additato da taluni come capace di mostrare alle nuove generazioni cosa sia il rock. Tra i due, i Greta van Fleet possono piacere o no, ma perlomeno stanno davvero portando il rock ai giovani permettendo loro di conoscerlo e apprezzarlo, e non una cosa da poco. |
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INFORMAZIONI |
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Lava Records/Republic Records (Universal)
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Tracklist
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1. Heat Above 2. My Way, Soon 3. Broken Bells 4. Built by Nations 5. Age of Machine 6. Tears of Rain 7. Stardust Chords 8. Light My Love 9. Caravel 10. The Barbarians 11. Trip the Light Fantastic 12. The Weight of Dreams
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Line Up
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Joshua Kiszka (Voce) Jacob Kiszka (Chitarra) Samuel Kiszka (Basso, Tastiera) Daniel Wagner (Batteria)
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RECENSIONI |
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