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Be`lakor - Coherence
07/11/2021
( 2099 letture )
Trascorsi cinque lunghi anni dal loro quarto disco, i Be’Lakor fanno il loro ritorno sulle scene con il nuovo Coherence. Pubblicato dalla Napalm Records, il disco si articola su otto tracce per una durata complessiva di circa un’ora. Per chi non conoscesse ancora l’act australiano, i nostri sono dediti alla più pura formula di death metal melodico di matrice scandinava e, nonostante lo loro origini siano australiane, negli ultimi anni sono diventati, con merito, tra i nomi di punta del genere.

Questo nuovo album ne è la suggellazione definitiva in quanto è difficile ritrovare oggi qualcosa di così puro e dedito a quella ondata che travolse ed incantò il mondo del metal nei lontani anni novanta, portando il melodic death ad uno status d’indiscutibile importanza. Ebbene, i Be’Lakor ci sono nuovamente riusciti e con questo loro quinto disco ci ammantano con la loro tensione strumentale, con l’atmosfera ricreata e con i tratti di progressiva armonia qui riproposta. Coherence gode di una produzione piuttosto scura ma estremamente definita, le chitarre ovviamente spiccano con i loro disegni melodici senza risultare eccessive, il basso è granitico e corposo e con una batteria lievemente triggerata crea un ottimo tappeto ritmico e sonoro cu cui la potente e variegata voce di Kosmas articola melodie, growl e partiture clean. Ad ulterior pregio e rifinitura del sound generale vi sono le atmosfere ricreate grazie ad un sapiente utilizzo di tastiere e samples, mai eccessive anzi piuttosto delicate ma estremamente funzionali per l’espressione di dinamica potenza di cui i brani si possono fregiare. Le otto tracce che compongono Coherence godono di una dinamicità essenziale e caratteristica, assieme ad una forma-canzone decisamente libertina che si sviluppa in passaggi lenti, veloci, leggeri e pesanti. Brani come l’opener Locus ma anche Valence ne sono un chiaro esempio, con durate he sfiorano i dieci minuti in cui gli australiani sviluppano canonicamente ed egregiamente ogni insegnamento dato dai grandi maestri del genere. Trovano anche spazio strumentali in cui sono le chitarre con le loro melodie ed intrecci di trama a guidarne lo scorrere, Sweep Of Days ne è il chiaro esempio. Così come sul finire del disco possiamo apprezzare il lato più scuro e pesante nella band con brani come Hidden Window e tutta l’abilità compositiva nel racchiudere un microcosmo musicale in una sola traccia, la conclusiva Much More Was Lost. Con il succedere di ogni loro uscita, la band di Melbourne ha sempre più arricchito il proprio suono e ricamato la propria proposta musicale, evolvendo in maniera naturale e personale. Coherence sugella momentaneamente questa ascesa, è un album in cui è difficile trovare debolezze, la sua più grande virtù sta nell’essere un concentrato di essenza di melodic death, di perfetta scuola scandinava (dell’età dell’oro del genere) risultando al contempo fresco, per niente banale o che lasci l’agrodolce sapore del già sentito.

I Be’Lakor riescono a sviluppare atmosfere ed ambient unici, una musica tanto concreta quanto suggestiva, riuscendo nel difficile compito di toccare corde emozionali grazie al suono delle proprie note.



VOTO RECENSORE
85
VOTO LETTORI
86.75 su 8 voti [ VOTA]
LUCIO 77
Giovedì 6 Gennaio 2022, 9.57.22
11
Album che mi è piaciuto molto per la sua capacità di affascinare l'Ascoltatore lungo tutta la sua durata.. Secondo Me, più che ascoltarlo più volte per coglierne l'essenza, ogni volta che lo si ascolta, si cattura un particolare in più...
Luca Palazzese
Giovedì 25 Novembre 2021, 19.14.24
10
disco per me stupendo.. ottimo death melodico. nulla da rimproverare. io cmq li adoro dal primo album
Nebularium
Venerdì 12 Novembre 2021, 16.36.59
9
Gran bel disco, anche se a mio giudizio non si raggiungono le vette di quel monumento che è "Vessels". Per quanto riguarda il genere, direi che si può senz'altro parlare di Melodic Death Metal scandinavo. Tuttavia è vero anche che nella musica dei Be'lakor è presente una forte componente prog. L'accostamento più sensato mi sembra quello con Insomnium (che sono forse il gruppo che più gli si avvicina), ultimi Omnium Gatherum e In Mourning (coi quali condividono l'impronta prog e gli elementi doomy, soprattutto in "Stone's Reach"), ma a me ricordano anche una versione senza influenze black degli Shylmagoghnar. Voto 80
Giaxomo
Mercoledì 10 Novembre 2021, 16.31.58
8
Stupendo, disco da classifica di fine anno. Da riascoltare e riascoltare, come il resto della discografia. Comunque quello che ha detto MetalHeart non è del tutto sbagliato, soprattutto riguardo l'accostamento (un po' alla larga, certo) con gli Opeth, quelli della prima ora. Poi ok, mancano i passaggi "storici" in acustico degli svedesi e il magico cantato in pulito di Åkerfeldt. Voto corretto.
Mattia Marino
Mercoledì 10 Novembre 2021, 16.04.17
7
@Metalheart sentiti tutti e tre...ma non riesco ad associarli....attenzione, non dico che stiamo parlando di differenza come tra Al Bano e i Rolling Stones, ma la definizione che ha dato Duke è perfetta.
MetalHeart
Mercoledì 10 Novembre 2021, 14.44.00
6
Opeth... Ne Obliviscaris... In Mourning mai sentiti?
duke
Mercoledì 10 Novembre 2021, 0.04.17
5
....definirli unici....e' forse il modo migliore per descriverli..e peggio per...chi non li conosce...e se li sta perdendo.....
Mattia Marino
Martedì 9 Novembre 2021, 21.04.34
4
@Ferro sarà che per me i Be'lakor sono dai tempi del loro primo album il mio gruppo preferito, ma non riesco ad accostarli a nessun gruppo. Sicuramente l associazione al melodic death scandinavo non è campato in aria, ma è troppo limitante e non riesce a descriverli in maniera chiara. Non riesco ad accostare il loro nome ad insomnium, omnium gatherum e compagnia.... faranno lo stesso tipo di musica, ma io li trovo molto diversi. Chiaramente è una mia opinione....lungi da me essere verità assoluta
Ferro
Martedì 9 Novembre 2021, 20.21.35
3
@Mattia: concordo sul fatto che i giudizi e votazioni degli album precedenti siano inaccettabili e sostanzialmente sul voto di coherence (per me un 90). Viceversa, ritengo che l'associazione al melodic death scandinavo e, in particolare, agli Insomnium sia coerente. MI sembra, infatti, che entrambi i gruppi condividano un taglio melodico molto intenso e peculiare e spesso capita anche a me di accostarli. La differenza tra le due proposte consiste, a mio parere, nella maggior varietà dei Be'lakor (che li rende più ostici) e versatilità che li porta a solcare sovente i limiti del genere cui però, a mio parere appartengono. Ad ogni modo, bel disco, vae victis!
Mattia Marino
Martedì 9 Novembre 2021, 10.29.26
2
Sono sostanzialmente d'accordo con il voto (per me è da 89), anche se devo dire che se ci fosse qualcuno a leggere la recensione che non ha mai ascoltato i Be'lakor, se ne farebbe un'idea diversa rispetto a quello che in realtà sono. "Sono dediti alla più pura formula di death metal melodico di matrice scandinava" non la trovo corretta. E' una perfetta definizione per definire band tipo gli Insomnium, ma non i Be'lakor che, imo, sono unici nel loro genere. Ps: ora ho notato i voti agli album "Vessels" e "Of Breath and bone"...chiaramente c'è stato un errore nella scrittura del voto...è l'unica spiegazione possibile. Capisco che recensire un album dei be'lakor è cosa difficilissima (bisogna ascoltarlo 50 volte per riuscirne a capirne la metà), però a questo punto meglio non recensirlo che dare voti ad cazzum.
duke
Domenica 7 Novembre 2021, 11.35.37
1
...gia' inserito nella...lista della spesa....con loro mai una delusione....
INFORMAZIONI
2021
Napalm Records
Melodic Death
Tracklist
1. Locus
2. The Dispersion
3. Foothold
4. Valence
5. Sweep Of Days
6. Hidden Window
7. Indelible
8. Much More Was Lost
Line Up
George Kosmas (Voce, Chitarra)
Shaun Sykes (Chitarra)
John Richardson (Basso)
Steve Merry (Tastiere, Piano, Samples)
Elliott Sansom (Batteria)
 
RECENSIONI
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