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Teramaze - And The Beauty They Perceive
10/12/2021
( 2071 letture )
The Beauty They Perceive è il secondo album degli australiani Teramaze uscito nel 2021 a pochi mesi di distanza da Sorella Minore ed esso giunge come prova che lo slancio creativo della band progressive metal sembrerebbe star vivendo il suo momento migliore in termini di prolificità. Mentre moltissimi acts sono rimasti in qualche modo bloccati in una fastidiosa stasi nell’ultimo biennio per le ovvie conseguenze legate alla pandemia, i Teramaze, al contrario, non si sono certo persi d’animo iniziando a comporre a macchinetta nuovo materiale.

L’elemento che dona maggiore identità alla musica degli australiani è da ricercare nella voce di Dean Wells. Il timbro del frontman e chitarrista è particolare e si ama o si odia in base alla propria soggettività e idiosincrasie che possono portare un rigetto totale verso lo stile del cantante, o, al contrario, ad apprezzarlo proprio perché egli si discosta dai clichè di genere. Perché se è evidente ai primi ascolti quanto Wells sia dotato di una voce cristallina, per assurdo quasi femminile in termini di pulizia del timbro ed estensione vocale, è altrettanto evidente la volontà del cantante di distaccarsi dal già sentito. Al bando pertanto i falsetti e le linee vocali su note altissime mutuate dal classic metal, quanto piuttosto in The Beauty They Perceive sentirete vocalizzi e soluzioni vicine al pop più radiofonico e di facile presa. Volendo fare un esempio chiarificatore, Dean Wells è molto più vicino ad un incrocio improbabile tra Salvatore Marrano dei Thank You Scientist ed Ed Sheeran che a cantanti old school come Geoff Tate, Steve Benito o James LaBrie. Il particolare timbro del frontman pare trovare la sua dimensione ideale anche alla luce del contesto musicale e del songwriting dei Teramaze, appositamente costruiti per esaltarne le doti. La nove tracce sono un distillato di progressive metal moderno potente e compatto, non dissimile nella pasta delle chitarre e dalle soluzioni adottate agli ultimi Evergrey, ma si trovano anche soluzioni maggiormente snelle prese dal rock d’aspirazione radiofonica così come non mancano interessanti orchestrazioni ariose e inserti di elettronica volti a dare enfasi a strofe e ritornelli. L’andamento solido dei pezzi, spesso in mid-tempo, ed una struttura delle canzoni abbastanza schematica, rendono l’ascolto scorrevole, piacevole, ma senza annoverare picchi qualitativi in positivo e negativo che facciano saltare dalla sedia. Da citare però Modern Living Space o Head of the King che si fanno ricordare sin da subito, nonostante le rispettive lunghezze, in virtù del loro dinamismo che unisce gli ingredienti poc’anzi citati ad una buona dose di virtuosismo strumentale di stampo dreamtheateriano. Altre canzoni come la titletrack, Jackie Seth o Waves, al contrario, hanno un approccio più diretto e di fatto si lasciano ricordare per l’interpretazione di Dean Wells protagonista sia con linee vocali catchy, sia come chitarrista assieme all’atro axeman Chris Zoupa.

I Teramaze del 2021 sono una band perfettamente rodata e dalle idee chiare, oltre che dotata di una grande energia creativa e prolificità in fase di scrittura che corrisponde alla produzione di musica di qualità, solida e compatta oltre che lucida nel ricercare una formula personale che sia tutto sommato distintiva quanto, a tratti, sbarazzina e di facile presa. Un altro centro perfetto? Nì, nel senso che, come detto precedentemente, i Teramaze sono bravissimi a scrivere musica, ma manca ancora quel quid in più che faccia compiere loro il definitivo salto di qualità. Ciò detto, va però ribadito che i nostri sono sulla buona strada per riuscirci e solo il futuro lo potrà confermare.



VOTO RECENSORE
75
VOTO LETTORI
65 su 3 voti [ VOTA]
INFORMAZIONI
2021
Autoprodotto
Prog Metal
Tracklist
1. And The Beauty They Perceive
2. Jackie Seth
3. Untide
4. Modern Living Space
5. Blood Of Fools
6. Waves
7. Son Rise
8. Search For The Unimaginable
9. Head Of The King
Line Up
Dean Wells (Voce, Chitarra)
Chris Zoupa (Chitarra)
Andrew Cameron (Basso)
Nick Ross (Batteria)
 
RECENSIONI
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