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29/03/24
ENUFF Z’NUFF
BORDERLINE CLUB, VIA GIUSEPPE VERNACCINI 7 - PISA
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Hyades - And The Worst Is Yet To Come
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( 4399 letture )
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Gli Hyades fanno ancora centro. E lo fanno a solo un anno di distanza dall'ottimo Abuse Your Illusion, che li aveva catapultati alla testa del movimento thrash metal italiano. And The Worst Is Yet To Come è, sotto ogni aspetto, il degno successore del disco di esordio, un album sempre improntato sul thrash della Bay Area, ma che strizza l'occhio a influenze hardcore.
La titletrack è un’intro strumentale lunga poco più di due minuti, che inizia coi toni di una ballata, per poi proseguire in un instancabile riff thrash che porta direttamente l'ascoltatore sino all'azzeccatissimo finale. Ma dalla successiva Buried In Blood fa il suo ingresso in campo Marco, e il risultato è dei migliori: la sua voce è aggressiva, graffiante e si inserisce alla perfezione nella trama ordita dalle chitarre. Il testo è politicamente impegnato, come spesso accade nel thrash metal, e si scaglia nientemeno che contro gli USA e il loro presidente (“God Bless America But Someone Help Us All”). Le canzoni che seguono confermano lo schema degli Hyades, dedito al più puro old school thrash metal che tanto amano i metalhead della vecchia guardia. Nessuna canzone si dimostra di basso livello, ma va detto che alcune spiccano sulle altre: Megamosh si abbandona a tematiche decisamente più leggere sullo stile di vita thrash, ma la musica è di quelle destinate a scatenare l'inferno sotto il palco; EZLN è un tributo al subcomandante Marcos, molto ben riuscita e con un azzeccatissimo ritornello; Skate Addiction è dedicata alla grande passione dei nostri per lo skateboard, e si distingue per la prima strofa cantata dai chitarristi, che ottengono un ottimo risultato. Ma un pezzo che molto probabilmente diventerà un classico della band è la conclusiva Wops Still Thrash, canzone esplosiva durante la quale è impossibile restare fermi. La song brilla sotto tutti gli aspetti, il drumming è eccellente, la voce di Marco molto aggressiva soprattutto nelle parti veloci, i riff delle chitarre sono precisi e grezzi al punto giusto.
Dal punto di vista tecnico non si possono muovere critiche alla band, ma se invece proprio si vuole andare a cercare il pelo nell'uovo, la produzione mostra qualche piccolissima lacuna nella sezione ritmica, col basso che a volte tende a sparire e la batteria non sempre incisiva come dovrebbe; ma si tratta di piccolezze, che non sminuiscono il grande valore dell'album, che non propone nulla di nuovo nel panorama del thrash, ma ciò che presenta, seppure si trovi su strade già ampiamente battute da altri, è di ottima fattura e risulterà piacevolissimo ai thrasher accaniti (anche se merita un ascolto da parte di tutti).
Piccola menzione per la copertina, disegnata dal mago Ed Repka, che in passato ha collaborato con artisti del calibro di Megadeth e Death.
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6
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bellissimo cd. grande band. anche per me 85 |
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5
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Esplosivo a dir poco! Grandissimo album. |
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4
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Grande disco per una grande band. Il loro miglior disco!!! Voto 94 |
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3
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NN credo sia lo psiconano, altrimenti il disco si sarebbe intitolato " Il peggio è già arrivato ed è già stato prescritto"...! |
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2
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Una recensione un po' tardiva, comunque meglio tardi che mai! Ottimo CD! |
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1
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Ma quello in copertina è berlusconi?? |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. And The Worst Is Yet To Come 2. Buried In Blood 3. Unconform #756 4. Megamosh 5. Disposable Planet 6. Pharmageddon 7. New World War 8. EZLN 9. Skate Addiction 10. Valley Of Tears 11. Wops Still Thrash
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Line Up
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Marco Colombo - Vocals Lorenzo "txt" Testa - Guitars Marco Negonda - Guitars Rob Orlando - Bass Rodolfo "Rawdeath" Ridolfi - Drums
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