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Sarcasm - Stellar Stream Obscured
01/02/2022
( 925 letture )
Per parlare dei Sarcasm bisogna muoversi tra il 1990 ed il 2016, perché la storia di questo gruppo svedese, a suo modo “storico” e di culto in ambito underground è alquanto particolare. Dopo un periodo d’attività tra il 1990 ed il 1994 fatto solo di demo, durante l’ultimo anno di attività i nostri sono pronti per debuttare e, data la mole di dischi che arrivano da quelle parti, sembrava andare tutto per il meglio. D’altronde, come può un gruppo melodic death/black, di Uppsala, non esordire nel 1994? Ma le cose non vanno così, tanto che il gruppo si scioglie e quell’album non verrà mai pubblicato fino al 2011 inizialmente come parte di una raccolta, e soltanto nel 2016 come primo vero debutto. Parliamo di Burial Dimensions, che ad ascoltarlo oggi porta a chiedersi come sarebbe stata la carriera degli svedesi se dopo quelle due settimane di registrazione non avessero deciso di sciogliersi.

L’introduzione ha quindi molto a che fare con il nuovo album del gruppo, che da quando è tornato in attività non sembra intenzionato a fermarsi e anzi, offre anche una certa dose di sorpresa. Stellar Stream Obscured, il quarto album in sei anni con una formazione intatta dal 2017 e guidata sempre dallo storico duo Bozarslan/Eriksson, segue il percorso evolutivo iniziato con il debutto ma senza cambiare proposta. Da chi ha vissuto quegli anni è normale aspettarsi ancora oggi del sano death/black melodico, ma con il passare delle uscite è impossibile non notare come i cinque siano riusciti a rendere i dischi interessanti attraverso canzoni composte con maestria e curate nei minimi dettagli. Pura melodia svedese, feroce e guidata dalle chitarre di Eriksson/Laitinen si arricchisce di passaggi più inclini se vogliamo al death metal d’oltreoceano con la presenza di qualche passaggio più tecnico o roccioso; è su questi cambi di ritmo e situazioni che i nostri infilano melodie rese memorabili anche dalla voce di Bozarsland (We Only Saw the Shadows of Life, Obsidian Eyes, Apocalyptic Serenity) e grazie a cui esce fuori un brano doom/death come Ancient Visitors, questo incredibilmente legato al sound non solo svedese ma anche finlandese. Quello che appare evidente è come il gruppo non abbia trovato chissà che formula o aggiunta, perché al di là di qualche tastiera, arpeggio e scelta vocale, il tutto suona fedele ad uno stile che collocheremmo tra Dissection, Dark Tranquillity (specialmente su alcuni passaggi della solista), Gorement, quindi nulla di eccessivamente ricercato ma fatto davvero bene e con brani ispirati. Ed è un album che, come insegna la vecchia scuola, picchia a dovere nonostante la presenza di melodie e armonie come su The Spinning Tomb e The Powers of Suffering That Be, con quest’ultima che può maggiormente esser presa come dimostrazione di cosa sia il gruppo ad oggi e di come siano in grado di dare concretezza alle tematiche del disco anche con semplici trovate. Il disco è infatti pervaso da un’atmosfera tra l’oscuro e lo spaziale che viene evocata oltre che dai testi anche dalla produzione, a dir poco ottima in quanto mantiene ruvide le distorsioni e aiuta tantissimo il modo in cui tastiere e voci riempiono gli spazi.

Come avrebbe potuto essere la carriera dei Sarcasm è qualcosa su cui si può fantasticare, ma quello che importa è che oggi il gruppo è in ottima forma e a conti fatti, per la qualità delle uscite, ha ben poco da rimpiangere. Stellar Stream Obscured è un disco riuscito, bello, che propone un death/black coinvolgente e che pur rimanendo fedele ad uno stile che il gruppo ha vissuto seppur in modo particolare non si limita a rievocarlo ma anzi, tenta di mantenerlo interessante e vivo proprio come hanno fatto colleghi più fortunati.



VOTO RECENSORE
75
VOTO LETTORI
82.33 su 3 voti [ VOTA]
DaveHC
Martedì 1 Febbraio 2022, 20.41.55
1
Bel disco, concordo pienamente con voto e recensione
INFORMAZIONI
2022
Hammerheart Records
Melodic Death
Tracklist
1. Through the Crystal Portal
2. We Only Saw the Shadows of Life
3. Ancient Visitors
4. The Spinning Tomb
5. Obsidian Eyes
6. The Powers of Suffering That Be
7. Apocalyptic Serenity
8. Let Us Descend
Line Up
Heval Bozarslan (Voce)
Anders Eriksson (Chitarra)
Peter Laitinen (Chitarra)
Jonas Söder (Basso)
Alvaro Svanerö (Batteria)
 
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