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19/02/21
THE DEAD DAISIES
LIVE CLUB - TREZZO SULL'ADDA (MI)
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( 3901 letture )
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Ritorno in grande stile da parte di Neal Morse - uno dei personaggi più seguiti della scena prog-rock mondiale, già Spock’s Beard, Transatlantic e poi autore di una importante carriera solista iniziata e contrassegnata dalla conversione alla religione Cattolica Pentecostale – con un doppio live registrato il 14 Luglio del 2006 al Columbia Club di Berlino della durata complessiva di ben 138 minuti, e pertanto strutturalmente riservato a chi del buon Neal è già un fan, anche se potrebbe anche essere un riassunto interessante per chi si accosta per la prima volta all’artista.
Contraddistinto, oltre che da una bella cover in stile anni '80 che mostra un paesaggio diviso in due con una parte desertica a sinistra ed una ricca e industriale a destra, da una produzione ed un mixaggio (Jerry Guidroz assieme allo stesso Morse) che non svilisce l’impatto dal vivo che questo tipo di lavori deve sempre conservare per essere efficace, compresa qualche incertezza vocale, e dall’ottima prova tecnica dell’intera line-up all’opera su questo doppio (veramente difficile individuare il migliore) esso risulta composto da un primo Cd che propone l’intero Question Mark Album che acquista una certa forza nell’esecuzione dal vivo, risultando ottimo specialmente nella parte centrale in cui la fanno da padroni prima l’Hard Rock trascinante di In the Fire e poi le aperture funky di Solid as the Sun; il secondo Cd invece è composto da materiale tratto da One che personalmente trovo un po’ meno convincente, l’atmosfera va quindi leggermente in calando, pur mantenendosi comunque su buoni livelli sia compositivi che squisitamente tecnico-esecutivi.
La versione in mio possesso è chiusa da un lungo medley di materiale del periodo Spock’s Beard che offre dunque uno spaccato anche dell’attività pre-religiosa di Neil.
Fermo restando che ho apprezzato musicalmente di più l’ultima prova in studio (Sola Scriptura) l’album è da considerarsi un buon lavoro, anche se la maxi durata lo fa risultare un po’ difficile da digerire tutto di un fiato, quello che proprio mi urta i nervi è quell’atteggiamento e quel tono di voce da telepredicatore Americano alla Jimmy Swaggart quando Neil si rivolge alla platea che è quanto di più lontano possa esistere dalla mia sensibilità in questo campo, ed in ciò comprendo anche l’esecuzione di Cradle to the Grave assieme al figlio Wil che mi pare alquanto stucchevole e melensa; non ho niente contro chi professa una religione, ma ecco… d’istinto diffido profondamente dai toni estatici e dai portatori delle verità assolute, questione di sensibilità personale, sono quindi questi momenti disseminati qua e là un po’ in tutto l’album che me lo rendono meno simpatico, ma ad altri questo potrebbe anche piacere, oppure risultare del tutto indifferente.
Lavoro complessivamente positivo, rientra pienamente nel solco di ciò che dobbiamo aspettarci da Neil, di mio ci aggiungo che se non conoscete l’inglese e non siete in grado di tradurre i suoi monologhi/prediche lo apprezzerete ancora di più, ma questa forse è una cattiveria.
Un ringraziamento personale al manager Bill Evans per avermi fatto avere il Cd oltre un mese fa.
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6
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Question Mark secondo me quasi migliora nella versione Live. Ed anche il resto è comunque ottimo! God bless you Neal! |
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4
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Ad un primo ascolto il disco mi è piaciuto. Certo le prediche in stile " La casa nella Prateria" fanno pensare + ad un frontale con la macchina, ke ad una conversione, cmq ad ognuno il proprio percorso. Vedo della luce alla fine del tunnel...speriamo nn sia un camion in contromano! |
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3
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Si ma adesso mi hai incuriosito, voglio vedere, anzi, sentire cos ha da dire il Lutero del progressive, ah ah ah ! |
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2
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Appunto, devo dire che non mi sono particolarmente simpatici, come tutti i portatori delle verità che stanno da un lato solo, (ferme restando le libertà espressive), concentrati sulla musica e salta a piè pari i monologhi |
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1
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Beh ma i pentecostali sono quelli che affermano che l unica e vera verità, (scusate la figura etimologica), sia quella contenuta nella bibbia! Avrei molte cose da dire e nn vorrei far arrabbiare nessuno.Vado ad ascoltare il disco e poi giudicherò, ciao! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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Disco 1: Entire Question mark album live! 1. Temple of the Living God 2. Another World 3. The Outsider 4. Sweet Elation 5. In The Fire 6. Solid As The Sun 7. The Glory Of The Lord 8. Outside Looking In 9. 12 10. Entrance 11. Inside His Presence 12. Temple of the Living God
Disco 2: From "One" 1. The Creation 2. The Man's Gone 3. Cradle To The Grave 4. Help Me/Spirit And The Flesh 5. King Jesus 6. Reunion
BONUS TRACK: 7. Encore Medley: We All Need Some Light Open Wide The Flood Gates Solitary Soul Wind At My Back
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Line Up
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Neal Morse - Voce, Tastiere, Chitarre Elisa Krijgsman - Chitarre, Voce Jessica Koomen - Voce, Tastiere Wilco van Esschoten - Basso, Voce Henk Doest - Tastiere Collin Leijenaar - Batteria
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RECENSIONI |
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