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10/05/21
CORROSION OF CONFORMITY + SPIRIT ADRIFT
LEGEND CLUB - MILANO
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Evergrey - Recreation Day
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( 6620 letture )
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Mi ha lasciato alquanto deluso questo quarto album degli svedesi Evergrey… I Nostri propongono fin dall’inizio un progressive metal dalle forti tinte oscure/dark, in particolare nelle liriche ma anche la musica ne risente abbastanza.
Il problema è proprio questo, cioè gli Evergrey in questo loro ultimo lavoro hanno perso parte di quell’oscurità i cui brani trasudavano fino al precedente disco, trasformando questo lavoro in un insieme di composizioni piatte e prive di spinta emozionale. Probabilmente la mia affermazione è un po’ pesante dal momento che mi trovo a parlare da fan in quanto ascolto gli Evergrey sin dall’inizio, anche perché Recreation Day non è assolutamente un pessimo lavoro, anzi tutt’altro, ma considerando ciò che questi svedesi avevano prodotto in passato, a parer mio era lecito aspettarsi di più.
Anche la particolare e bellissima voce di Tom Englund ha perso in parte quella carica di sofferenza con cui travolgeva l’ascoltatore, optando per un cantato più aggressivo che lo avvicina al singer dei Symphony X. La preparazione tecnica dei musicisti è fuori discussione, ma anche per quanto riguarda la musica, gli Evergrey hanno spostato troppo l’asse verso sonorità progressive a scapito, come dicevo prima, di passaggi più lenti e oscuri.
Un tentativo viene fatto con I’m Sorry che per certi versi vorrebbe ripetere quella che fu State of Paralysis del precedente album, uscendo però sconfitta dal confronto.
Per il resto è difficile criticare un lavoro di tale portata, per quanto concerne appunto la preparazione tecnica dei nostri, la registrazione ultra professionale e i testi per niente banali e ricercatissimi (che trattano in questo caso il tema della morte).
Sicuramente questo album degli Evergrey verrà apprezzato da tutti coloro che adorano il metal progressivo, cosa di cui non sono tanto sicuro per chi li conosce meglio. Da parte mia mi auguro solo che gli Evergrey non siano stati anche loro colpiti dalla sindrome del “Teatro del Sogno”, altrimenti bisognerà dire addio ad un gruppo che, insieme ai Pain of Salvation, aveva tentano di intraprendere una via personale al prog metal.
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11
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Lo sto ascoltando ora, spacca esattamente come 18 anni fa. Nulla da dire gran disco! |
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10
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Forse un tantino al di sotto del precedente "In search of truth" ma comunque valido,non sono d'accordo nel definirlo un passo falso.Merita come minimo un 75,anche il recensore stesso dichiara di essere stato un pò pesante nel giudizio.Non capisco perchè,accorgendosi dell'errore,non abbia riscritto la recensione.......... |
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9
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Questo è uno dei lavori più belli degli Evergrey. A quando un'altra recensione? |
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8
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ragazi, è una recensione del 2003, agli albori della webzine. Questo è uno dei tipici scritti che giustifica la presenza della rubrica L'Archivio della 'Zine. e dei rifacimenti  |
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7
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Primo album che ascolto di questo gruppo, e sono d'accordo col recensore solo riguardo il fatto che piacerà sicuramente a chi piace il prog metal...eccomi! So che è difficile essere davvero obiettivi, ma dichiarare di essere di parte quando si recensisce un album credo non sia il massimo. Lo si vede anche dai commenti sotto il mio. Con rispetto, Tato |
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5
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Recensore ma quale disco hai ascoltato.Disco ottimo |
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4
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Album da 80, suonato impeccabilmente dalla miglior loro lineup. |
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3
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Non male, ma rispetto al precedente un evidente calo. Voto 70 |
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2
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Ho tutto di questo gruppo e sono in TOTALE disaccordo, voto 95! Solo the great deceiver spazza molti dischi di prog di altri gruppi, per non parlare del resto... |
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1
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guarda non posso che essere d'accordo con te sulla recensione, dopo aver ascoltato in search of truth, recreation day spiazza un pò, perchè il dark è quasi praticamente sparito. Ma non me la sento di affermare che sia un passo falso, anzi io penso sia un passo più che giusto ! E' giusto sperimentare vari generi, non fossilizzarsi e omologarsi solo su uno ! Gli evergrey sono una delle poche band che lo fà, rischiando si, ma riuscendo sempre bene ! Il loro capolavoro dark è già stato fatto, perchè riproporre delle copie ? secondo me la scelta di cambiare genere ogni album è la cosa più saggia che una band possa fare ! ovviamente i miei sono solo pareri personali ! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01. The Great Deceiver
02. End of Your Days
03. As I Lie Here Bleeding
04. Recreation Day
05. Visions
06. I'm Sorry
07. Blinded
08. Fragments
09. Madness Caught Another Victim
10. Your Darkest Hour
11. Unforgivable
12. Trilogy of the Damned*
* Bonus track, limited edition
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Line Up
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Tom S. Englund - vocals, guitars
Henrik Danhage - guitars
Michael Håkansson - bass
Rikard Zander - keyboards
Patrick Carlsson - drums
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RECENSIONI |
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