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26/04/24
KARMA
CSA RIVOLTA, VIA FRATELLI BANDIERA 45 - VENEZIA
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Heaven Shall Burn - Iconoclast
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( 7800 letture )
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Qualunque ennesima uscita in ambito metalcore instillerebbe in me i soliti dubbi sulla qualità della suddetta. Questo è un genere che tanto ha spopolato negli ultimi anni ed è stato ‘abbracciato’ da così tante band da arrivare sovente al punto di rovinare su se stesso, esasperando la scena con gruppi uno uguale all’altro. Quando però Iconoclast – The Final Resistance degli Heaven Shall Burn ha visto la luce dei negozi di dischi, ero abbastanza speranzosa che non sarei rimasta delusa da questo lavoro. Ebbene le mie speranze non sono state vane. Nel caso di questa notevole band tedesca si può andare sul sicuro, e si può urlare a gran voce la frase ‘la classe non è acqua’.
Infatti i fantastici cinque avevano già dimostrato il proprio talento in quei 4 studio album precedenti (oltre che in un numero imprecisato di split album) che videro il passaggio dalle sonorità cattivissime e disarmoniche dei primi Asunder e Whatever It May Take alla maggiore melodicità di Antigone e Deaf of Our Prayers. E l’ultima fatica Iconoclast riconferma, anzi rinvigorisce, questo giudizio positivo, presentando uno swedcore intriso di amara melodia fino alle ossa. Infatti, già presenti nel penultimo album, le influenze del melodic-death metal alla Dark Tranquillity sono maggiormente evidenti, sebbene miscelate a puntino con una buona dose di hardcore/thrash. Se poi si tiene presente il messaggio che i nostri vogliono trasmettere attraverso i testi, ovvero la loro ideologia politica fortemente antifascista e antinazista nonché il loro sconforto per le sorti del mostro mondo continuamente a rischio di guerre, ci si rende ancor più conto del valore di ciò che si ha nel lettore e l’ascolto, se possibile, procede con ancor maggiore rispetto.
Le impegnative tematiche affrontate dagli Heaven Shall Burn si intrecciano perfettamente con la loro aggressiva impostazione musicale, introdotta dall’intro Awoken, meravigliosamente malinconico, e costruita su batteria serratissima e polimorfa. Le chitarre alternano riff tecnici alla At The Gates a trapanate cadenzate e ritmiche thrash (vedi Like a Thousand Suns, Forlorn Skies), mentre la voce è principalmente voltata a uno screaming straziante e travolgente (abbastanza filtrato), cromatizzato ogni tanto da momenti di growl; per quest’album Marcus Bischoff ha abbandonato l’inserimento di cori (tranne che nel primo potentissimo pezzo Endzeit),cosa che secondo me giova decisamente alla resa vocale. Punto cruciale di Iconoclast è sicuramente l’azzeccatissima cover degli Edge of Sanity Black Tears (già coverizzata dagli Eternal Tears of Sorrow), la cui semplicità ma soprattutto intensità sia musicale che testuale conquisterà ogni ascoltatore che ascolti musica col cuore. Per concludere,un album le cui canzoni sono una più pregevole dell’altra meriterebbe di essere descritto traccia per traccia in tutta la sua integrità, ma vi toglierei il gusto dell’ascolto. E fidatevi, è un ascolto che vale la pena di affrontare al più presto.
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@Lucio77: allora fiondati su Antigone, fidati. |
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Alla fine, leggo che su questo Gruppo ci sono opinioni differenti su quali siano gli Album migliori.. Vedrò in futuro (tempo permettendo) di ascoltare qualche altro Lavoro oltre ad Iconoclast.. |
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@Lucio77: sulla struttura hai ragione (un po\' era una caratteristica del metalcore di quegli anni, è oggi che tende a virare verso dieci generi diversi, il prog, il djent, il math e sticazzi e infatti lo snobbo quasi del tutto perché non si capisce na sega, io sto diventando sempre più impaziente ed emotivamente lo trovo poco coinvolgente), però per me ogni canzone contiene un passaggio che me la contraddistingue rispetto alla precedente o alla successiva (idem in Antigone). E poi oh, la cover di Black Tears degli Edge of Sanity per me vale quasi l\'originale. Avessero coverizzato pure l\'assolo, oddio era davvero da tripla erezione carpiata. |
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Hola, El Malparido.. Come scritto qualche Commento sotto, da Iconoclast mi aspettavo/speravo di più.. Sulla Ferocia non si discute, però in Un\' ora di Musica, ho trovato troppa similitudine/staticità fra i vari Brani.. |
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@Lucio77: Antigone e Iconoclast sono una carneficina (in cuffia sono letteralmente un massacro) e testi mai banali, cosa non da poco, sono due album che consiglierei sempre a chi si approccia al metalcore. Di contro gli ultimi due, più di tre canzoni non riesco ad ascoltare, forse perché hanno perso il loro taglio melodico tipico. |
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Ah, ok.. Ma a livello di Minutaggio? |
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Sono simili, due album melodic death, forse veto e\' piu\' diretto e wanderer un po\' piu\' maturo e ragionato, a me sono piaciuti entrambi nonostante non apprezzo molto i loro lavori precedenti |
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Per Ezio: Grazie.. A parte l\' Ultimo da quasi due ore, degli altri due, quale sarebbe il più accessibile? |
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Prova ad ascoltare gli ultimi 3, veto, wanderer e Truth and sacrifice, sono piu\' death e meno core rispetto a iconoclast, per me meritano un\'occasione |
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Ah ecco.. Allora lascio perdere.. E le influenze alla Dark Tranquillity citate nella Recensione, devo ancora capire dove stiano.. |
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@ LUCIO 77: Sì, e peggio ancora, dura più di 1 ora e 40 minuti perché è doppio. Tra i gruppi della nicchia Metalcore, gli Heaven Shall Burn sono uno di quelli che non ha variato minimamente la formula, nessun chorus da stadio, zero armonie estese, zero formule progressive, e ogni album mi è sempre sembrato indistinguibile dal precedente, non ho mai capito perché sono fra quelli più amati dalla fanbase più \"purista\" del metal, forse proprio per questo motivo? |
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10
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Da quest\' Album sinceramente mi aspettavo di più.. Brani feroci, ok.. Però sono tutti abbastanza simili e senza melodie peculiari.. Anche la durata del Lavoro non aiuta.. L\' ultima loro Uscita è sulla falsariga di questo? |
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9
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Grandissimo disco, come la gran parte di questa band, una delle poche che si eleva nettamente dalla massa amorfa e piatta del metalcore. Qualche riserva invece sulla recensione... Swedcore? Serviva proprio coniare l'ennesimo termine classificatorio? Personalmente ci sento un metalcore bello pesante e cattivo, con un bel po' di death metal, ma non certo un genere a sè. Riff tecnici alla At The Gates? Se sono tecnici i riff degli ATG quelli dei Death o degli Atheist cosa sono? |
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per quanto possa amare gli hsb, questo disco nn è all' altazza dei precedenti. Sarà si potente, ma mancano i riffoni belli di deaf to our prayers e di antigone. Comunque nn è assolutamente da buttar via.... sarebbe un disco da 7 ma visto che sono un loro grande fan gli do 7,5 |
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7
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d'una violenza straripante... la voce di Bischoff ti squarta il cervello.... eccezionale |
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6
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un vero capolavoro metal-core... la tecnica non è certamente impressionante, ma tracce come Like A Thousand Suns e A Dying Ember sono di una travolgenza impressionante... spettacolare la cantata scream... ad ascoltare l'album Iconoclast si viene trasportati in un'altra dimensioneD'accordo al 100% con il recensore. |
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5
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questo cd è a dir poco meraviglioso. |
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Ma con questo cd secondo me hanno abbandonato kuasi del tutto il metalcore dandosi + al death melodico.una cosa pregevole è la registrazione...da bucare i timpani.. |
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3
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Si in effetti ho visto che anke in altri siti sono catalogati sotto metal core. La catalogazione che fai nella recensione mi trova pienamente in sintonia con te. Il disco nn mi dispiace, ma nn mi esalta particolarmente, ciao! |
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2
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a dir la verità io ho scritto specificatamente swedcore che è una branca del metalcore,formato sostanzialmente da swed death e hardcore. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Awoken 2. Endzeit 3. Like A Thousand Suns 4. Murderers Of All Murderers 5. Forlorn Skies 6. A Dying Ember 7. Joel 8. Quest For Resistance 9. Black Tears (Edge Of Sanity Cover) 10. The Bombs Of My Saviours 11. Against All Lies 12. The disease 13. Equinox 14. Atonement
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Line Up
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Marcus Bischoff: vocals Maik Weichert: guitar Alexander Dietz: guitar Eric Bischoff: bass Matthias Voigt: drums
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