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TRAUMA hc
HEADBANGERS PUB, VIA TITO LIVIO 33A - MILANO

Somali Yacht Club - The Space
08/08/2022
( 1052 letture )
Normalmente è difficile per una band portare avanti un progetto, risultare coerente con la propria linea compositiva e soprattutto riuscire a pubblicare un album. Lo è ancora di più quando la propria madre patria si trova sotto una pioggia di bombe, mentre l’unica arma che è rimasta è la propria musica e forse in questo momento rimane solo che affidarci ad essa e gettare ogni emozione, ogni pensiero ed ogni sofferenza al suo interno.
Forse è proprio questa formula che rende The Space un album sublime che attualmente non ha eguali, un raffinato post rock dalle sfumature doomy in cui i Somali Yacht Club non lasciano nulla al caso.

L’opener Silver ha un impatto diretto, con il sound dei tre musicisti ucraini che sembra “avvolgerci”. Il basso distorto di Artur Sovlak come una pulsante macchina permette alla chitarra di ricamare note psichedeliche, su una batteria presente ma bilanciata in maniera tale da non affossare il resto degli strumenti. Infine la superba prova vocale di Ihor Pryshliak -cantante, chitarrista e tastierista della band- che con un timbro vocale inusuale rimane impresso nelle orecchie dell’ascoltatore. Pulsar è introdotta dal basso e da un ritmo di batteria quasi jazzato, per poi lasciare subito spazio alla chitarra e alla voce. Un brano dalle atmosfere introspettive in cui la sezione ritmica svolge un grande lavoro. A metà canzone il cambio si rivela armonioso, con le note di tastiera ad aprire un solo di chitarre che ci fa ripiombare nell’oscurità del viaggio interdimensionale a cui ci hanno preparato i Somali Yacht Club. Un brano dal sapore progressivo che con una chitarra in pulito si evolve nuovamente, accompagnato questa volta da delle note di basso singole e una batteria che si ispira nuovamente alla jazz fusion prima dell’esplosione sonora finale. Una intro armoniosa, il terzo brano dell’album si intitola Obscurum. La cupezza del disco viene accantonata in favore di un brano soave. La chitarra assume delle sfumature quasi indie-rock accompagnando con gli altri strumenti la voce del cantante. Il viaggio all’interno di The Space continua con Echo of Direction. Le note di chitarra supportate dal basso e dalla batteria esplodono come una stella nello spazio -tema reggente di tutto l’album- in un pezzo dinamico in cui la voce cambia nuovamente presentandoci un brano dalle atmosfere shoegaze. I tempi sincopati di batteria fanno d’apertura ad un interludio con basso e batteria in evidenza che lascia ipnotizzato l’ascoltatore fino al crescendo che ci accompagna alla fine. La canzone dalla durata di 9 minuti e 46 secondi non scoraggia, anzi invoglia l’ascoltatore ad arrivare fino alla fine per capire con quale nuova variazione ci stupiranno i Somali Yacht Club . Il suono si “apre” nuovamente con Gold, un brano che trasmette una profonda calma ma che si incupisce a metà canzone grazie al sostegno della sezione ritmica fino a concludersi con la voce del cantante che quasi una nenia si lascia guidare dalla chitarra verso il brano seguente.
Momentum, ultimo brano del lotto (e il più lungo del disco con i suoi 12 minuti e 30 secondi), si dimostra un brano dalle forti influenze psychedelic rock del trio ucraino. Gli stacchi sono molto coinvolgenti e la voce del cantante si dimostra nuovamente molto versatile. L’interludio diviene preparatore di un’evoluzione del brano, passando da un sound più tetro ad uno più armonioso. Grazie al crescendo di batteria i tre partendo da una scala orientale ci rendono osservatori di un solo di chitarra essenziale permettendoci di comprendere quanto la scelta delle note sia importante rispetto al mero virtuosismo. La sezione ritmica non perde assolutamente la sua importanza, dimostrandosi presente e portante come nel resto dell’album. A sorpresa la voce di Ihor Pryshliak torna con un cantato, fino al delirio finale in cui i tre strumentisti chiudono il brano in un progressione sonora davvero notevole che conclude uno degli album più pregevoli di questo 2022 per quanto riguarda il panorama post rock.



VOTO RECENSORE
83
VOTO LETTORI
77.71 su 7 voti [ VOTA]
angus71
Mercoledì 10 Agosto 2022, 13.39.21
5
non essendo propriamente il mio genere, ho provato ad ascoltarli ieri. che dire, molto bello. 80
Lele 13,5 DiAnnṏ
Martedì 9 Agosto 2022, 10.22.56
4
Antisatanista dovrebbe essere un... plus!
Tino
Martedì 9 Agosto 2022, 10.13.39
3
Si vede che sei nuovo del sito, Duke scrive sempre così da anni, in più è pure anti satanista ma è un amico e gli vogliamo bene lo stesso
Marco
Martedì 9 Agosto 2022, 8.52.17
2
Vi supplico, nei commenti, basta puntini sospensivi per separare le frasi. Punto, spazio, lettera maiuscola. Altrimenti sembrano i commenti dei nomask/novax che riempivano la rete fino a poche settimane fa
duke
Lunedì 8 Agosto 2022, 21.38.38
1
...lo sto ascoltando...da quando e'uscito....davvero un ottimo album...di notevole qualita'....veramente ben fatto....90.....
INFORMAZIONI
2022
Season of Mist
Post Rock
Tracklist
1. Silver
2. Pulsar
3. Obscurum
4. Echo of Direction
5. Gold
6. Momentum
Line Up
Ihor Pryshliak (Chitarra, Voce, Tastiera)
Artur Savluk (Basso)
Lesyk Mahula (Batteria)
 
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