|
20/02/23
TURMION KATILOT
LEGEND CLUB - MILANO
|
|
|
07/11/2022
( 949 letture )
|
Quel maledetto 2020 oltre ad averci rinchiuso in casa per tanto, troppo tempo, mentre vedevamo il mondo cambiare davanti ai nostri occhi, ci ha tolto anche dei uno personaggi di spicco del metal degli ultimi anni, Riley Gale, morto ad un età troppo giovane per andarsene. Da quel momento i Power Trip fecero perdere di sé le tracce lasciando grande perplessità sul futuro della band. Blake Ibanez recentemente aveva affermato di stare lavorando su del materiale inedito, ma senza dire sotto quale nome sarebbe stato pubblicato. L’occasione non tarda a presentarsi e nel 2021 Ibanez è appunto tra i fondatori dei Fugitive e, dopo un anno, ecco qui il loro EP di debutto Maniac.
Il gruppo americano, oltre al sopracitato axeman, vede unire le forze di alcuni elementi di spicco della scena underground made in USA come Lincoln Mullins dei Creeping Death dietro le pelli, Seth Gilmore proveniente dagli Skourge alla voce, Andrew Messer degli Ans al basso e Viktor Gutierrez degli Impalers alla seconda chitarra.
Alla traccia numero uno partiamo subito con la strumentale Javelin introdotta dall’ugola marcia di Gilmore, pezzo che per il suo sound a tratti melmoso potrebbe far ricordare i floridiani Obituary. La struttura e i riff sono semplici ma tremendamente efficaci. Passando alla titletrack, appunto Maniac, veniamo catturati da questo thrash/crossover al cardiopalma che farebbe partire il pogo pure a un funerale, Lincoln Mullins sentenzia senza pietà frustando che è un piacere mentre i riff volano taglienti: peccato mortale non fare headbanging. Il tiro resta bello alto con Hell’s Half Acre dove il ritmo si fa più cadenzato e duro, le chitarre ruggiscono come motoseghe dritte nelle nostre orecchie per arrivare alla seconda parte della canzone con un groove molto più che riuscito. Andando più avanti ci aspetta Neutralized, la cui anima racchiude in sè i punti già ascoltati in Maniac, risultando per questo forse la meno originale tra i brani dell’album anche se si fa apprezzare per la sua foga. I Fugitive decidono infine di deliziarci con la cover di Raise the Dead dei leggendari Bathory: esecuzione riuscitissima che onora nel migliore dei modi la memoria dell’indimenticabile Quorthon.
Il disco dura complessivamente poco più di un quarto d’ora, le canzoni sono brevi ma dirette, i nostri non vogliono sciorinare in superflui tecnicismi, ma al contrario, si dimostrano grezzi e abrasivi. Il giudizio su quest’opera è molto buono, l’ascolto è più che consigliato, soprattutto per i fan dei Power Trip che non rimarranno delusi. Adesso non resta che attendere trepidanti l’uscita di un full-length vero e proprio. Riley da lassù starà sicuramente facendo il tifo per loro.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
4
|
Volevo condividere con voi la mia top 5 degli EP in ambito thrash usciti nel 2022:
1) Fueled By Fire- Past..present...no future
2) Doomsday- Depictions of chaos
3) Bloodletter- Malignancy (2022 re recorded)
4) Reflexor- GhostWriter
5) Fugitive- Maniac |
|
|
|
|
|
|
3
|
Niente male, sicuramente tra i migliori ep del 2022 |
|
|
|
|
|
|
2
|
A me non è piaciuto per niente, abbastanza piatti. Non mi ha lasciato nulla, soprattuto non ha lo spunto dei power trip. |
|
|
|
|
|
|
1
|
Uno spettacolo...fanno tutto il necessario senza inventarsi nulla...che goduria!!! |
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
 |
 |
|
|
|
Tracklist
|
1. The Javelin 2. Maniac 3. Hell's Half Acre 4. Neutralized 5. Raise the Dead (Bathory cover)
|
|
Line Up
|
Seth Gilmore (Voce) Blake Ibanez (Chitarra, Basso) Viktor Gutierrez Andrew Messer (Basso) Lincoln Mullins (Batteria)
|
|
|
|
RECENSIONI |
 |
|
|
|
|