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20/02/23
TURMION KATILOT
LEGEND CLUB - MILANO
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Djevel - Naa Skrider Natten Sort
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27/11/2022
( 2562 letture )
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Quasi inaspettatamente ad un solo anno di distanza dall’ultima fatica discografica, i norvegesi Djevel tornano con il secondo capitolo della trilogia sulla notte, iniziata con il loro precedente album Tanker Som Rir Natten. Questo nuovo disco (ottava uscita discografica per la band) intitolato Naa Skrider Natten Sort si compone di sette brani per circa sessanta minuti di musica in cui il trio alza decisamente il livello del suo originale black metal melodico, oscuro e malvagio
Ciekals, Kvitrim e Faust (sì, proprio l’ex Emperor) sono ormai musicisti esperti e navigati che non mancano di certo di una forte ed orgogliosa personalità, qui ben rappresentata dalle migliori sonorità made in Norvegia, fredde e oscure al contempo, e dagli evidenti rimandi ai gloriosi anni novanta, che beneficiano della potenza e della nitidezza di una produzione moderna e ben bilanciata tra parti acustiche e melodiche e le classiche bordate black, con una forte enfasi sulle atmosfere ricreate, magicamente maligne, buie e notturne. Naa Skrider Natten Sort è quindi un disco che a livello di suono ben si pone tra il passato ed il presente, che si distingue per l’unificazione di ciò che fu e di ciò che è, beneficiando di entrambe le costanti e facendo di ciò il proprio punto di forza.
Quella del trio è quindi una vera e propria lezione di tutto ciò che di meglio il black norvegese sa e può offrire, composto ed eseguito con ottima perizia: con i tredici minuti della opener Naar Taaken Tetner si concretizza subito la crudezza d’intento, fluido e scorrevole brano dove le atmosfere oscure e fredde giocano un ruolo chiave, nelle quali momenti acustici portano un respiro dinamico al continuum musicale. Ci sono anche momenti di vera furia norrena come in Kronet Av En Vaepnet Haand, dove i blast beat della batteria ed i riff in tremolo vanno in contrasto a momenti melodici e variazioni stilistiche rafforzandosi a vicenda. Atmosfere glaciali sostenute da un basso in spolvero ed evidenza e da incessanti progressioni chitarristiche fanno invece della titletrack Naa Skrider Sort un momento musicale di forte evocazione sensoriale, cosa peraltro riuscita in ogni brano ma che qui e in I Daudens Dimme Natt tocca vette estreme. Compositivamente parlando in linea generale i brani sono densi di linee melodiche e dinamismo esecutivo che trasforma ciò che può esser un mero ascolto in una vera e propria immersione in un mondo del tutto estraneo.
Naa Skrider Sort è un disco inaspettato sotto ogni possibile punto di vista analitico. I Djevel toccano uno dei vertici massimi della loro pluriennale carriera in maniera a dir poco impeccabile, obiettivamente è qui contenuto tutto ciò che si può desiderare da una band e da un disco di black norvegese, dalle atmosfere oscure, all’aura maligna, alle melodie fredde e nevose, alla dinamicità musicale, alla perizia compositiva ed esecutiva, il tutto posto in essere senza il benchè minimo virtuosismo o vezzo musicale. Ciekals, Kvitrim e Faust mettono finalmente in musica il loro vero tutto e, questo tutto brilla di una splendida e oscura luce nordica.
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13
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Sono lontano dalle sonorità black da almeno 15 anni ma ho sentito ben parlare di questo lavoro anche in virtù della presenza di quel gaglioffo di Faust. Penso sia veramente un lavoro di eccellenza che non inventa niente ma rielabora benissimo ciò che altri hanno già fatto più di vent\'anni fa. Non parlerei però di black anche se gli emperor di nightside fanno capolino spesso, forse sarebbe da definirsi Viking metal perché il disco è infarcito di passaggi declamatori e marziali molto epici con cori da Montanari tipici di album come bergtatt. Emergono qua è là passaggi alla burzum e soprattutto è fortissima la presenza di quel capolavoro inarrivabile di the olden domain. Disco da ascoltare senza dubbio in questi tristissimi e grigi giorni invernali in attesa che la primavera ci riporti la voglia di ascoltare gli ACDC e roba più allegra. Comunque ottimo disco, unico difetto è quel continuo allungare le canzoni con parti ripetute all\'infinito che scoraggiano l\'ascoltatore più pigro e demotivato. Per il resto promossi. Per me 75 |
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12
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Obs... sono arrivato un po' tardi a commentare questo eccellente album dei Djevel che non conoscevo. Spuntano sempre realizzazioni interessantissime dal mondo black... Sorry for someone ma magari tutti i dischi fossero "noiosissimi" come questo. Tra l'altro ho ascoltato anche altre loro cose e sono tutte notevoli. Bene, molto bene. Ed è arrivata anche la neve.... Au revoir. |
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11
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....Preferisco i primi album stanno diventando noiosissimi... |
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10
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Quest' Album continua quanto di buono avevano partorito col precedente.. Sinceramente non sento grandi differenze fra i due Lavori.. Più che altro il voto 85 bilancia quel 67 un po' troppo severo dato a Tanker.. Aspettiamo il Terzo capitolo e così dopo, rivedremo la Luce del giorno.. |
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9
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Molto bello, concordo col commento 8. Non è facile fare un album black metal che suoni "classico" e farlo così bene, anche se i Djevel sono ormai esperti e sono dei maestri in questo |
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8
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Disco sontuoso. La capacità di far suonare moderno un black metal classico. Spettacolari |
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6
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Ieri sera ho preso alla terza traccia, riproverò quando Morfeo sarà meno aggressivo. |
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5
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Questi qua non hanno mai sbagliato un album.. io do 100 |
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4
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Album meraviglioso.. Sul podio come miglior disco Black targato 2022..io do 90 senza problemi |
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3
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Sì, spettacolare, mettete un voto più alto così chi non lo conosce lo compra e vi ringrazia a vita. |
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2
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Minchia che gran bel disco |
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1
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85 a loro? El Malparido ha drizzato le orecchie e ripasserà. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Naar Taaken Tetner 2. Kronet Av En Vaepnet Haand 3. Naa Skrider Natten Sort 4. Mitt Tempel Av Stierner Og Brennede Maaner 5. I Daudens Dimme Natt 6. Afgrundsferd 7. Her Visner Hver En krans
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Line Up
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Ciekals (Voce, chitarra) Kvitrim (Voce, basso) Faust (Batteria)
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RECENSIONI |
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