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MAXIMUM FESTIVAL 2024 (day 1)
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Woods of Desolation - The Falling Tide
20/12/2022
( 1270 letture )

Dalla per noi lontana Australia grazie alla Season of Mist giunge il nuovo lavoro della one man band Woods of Desolation, intitolato The Falling Tide. Il disco si compone di sei tracce per poco meno di quaranta minuti di musica, catalogata o definita come “blackgaze” dai più, interpretata in maniera molto personale da D., ossia colui che si cela dietro alle fila del progetto e ne è la mente e le braccia al contempo.
Per chi non conoscesse il progetto australiano, possiamo brevemente sintetizzare una carriera discografica nata agli inizi degli anni duemila, che vede all’attivo quattro album e che fin da subito è riuscita ad attirare le attenzioni di addetti ai lavori e non grazie a una forte personalità musicale in un genere sì di nicchia ma che nel corso degli ultimi anni ha riscosso sempre più consensi.

La produzione di The Falling Tide vede quindi mantenere ancora al centro dell’attenzione le atmosfere che la musica suscita, mettendo in primo piano chitarre che disegnano trame tanto melodiche quanto ossessive e la voce: sofferta, urlata, melanconica. Un impatto generale piuttosto naturale ed analogico ben si presta quindi a descrivere paesaggi sonori che vogliono toccare le corde emotive di chi si pone all’ascolto dei brani qui proposti.

Il disco pone come suo tema madre la mortalità, i suoi aspetti e le sue forme, le strutture ed il concepimento dei brani vogliono descriverne in toto gli aspetti e sin dalla opener Far From Here queste sensazioni vengono impresse chiaramente. La discesa nel mondo della band prosegue con l’incedere dei brani e attraversa una evocativa Illumination, una melodica e quasi eterea titletrack The Falling Tide per poi giungere alla strumentale Tha Passing…, uno dei brani più ispirati del disco grazie ad un ottima successione ed evoluzione strutturale, un lento crescendo evocativo ottimamente concepito. Le tracce sono dinamiche, la ripetitività classica del genere si lascia assorbire ed assorbe l’ascolto, le melodie crescono e svaniscono in un continuo movimento musicale che si perpetua in ogni traccia; va evidenziato indubbiamente il pregevole lavoro svolto quindi sia in fase compositiva che esecutiva da parte di D..

The Falling Tide può essere visto senza troppi dubbi come il primo vero apice della band australiana. Nel disco possiamo sentire tutti gli elementi che caratterizzano questo genere (marcate atmosfere, momenti post, evocatività e malinconia, toccate di freddo black e attimi di calde melodie) proposti e toccati in maniera personale e funzionale. Rimanendo pur sempre una tipologia di sonorità per non tutti i palati e per non tutti i momenti (della giornata o della nottata) in sole sei tracce e circa trentasei minuti D. condensa molta qualità di piacevole ascolto, proponendo una prova matura, profonda e sfumata, che si amplifica ascolto dopo ascolto.



VOTO RECENSORE
78
VOTO LETTORI
86.62 su 8 voti [ VOTA]
Un soffio gelido di vento
Lunedì 8 Maggio 2023, 22.48.22
4
Un album eccezionale,emozionante. Quella che emana è una tristezza,oserei dire,quasi \"romantica\",eterea. A me queste canzoni,tra l\'altro davvero belle e sviluppate in maniera geniale,fanno stare bene,in pace con me stesso,perché il recepire queste sensazioni che la massa rifugge o non \"sente\" mi aiuta a distinguermi e a darmi forza di andare avanti in questo percorso chiamato vita. La canzone \"the falling tide\" è una delle mie canzoni preferite di sempre,la prima volta che l\'ho sentita,rimasi talmente affascinato che nei giorni successivi non ascoltavo altro che essa. Ma tutto l\'album è incredibile,e so che a parole non renderò mai fino in fondo ciò che esso rappresenta per me. E la copertina,che a me interessa in un disco quasi quanto la musica in esso contenuto,che dire....un\'opera d\'arte,così come i testi. Insieme a \"Requiem of december\" dei Beatrik,i miei album musicali più emozionanti e che mi rappresentano in tutto alla perfezione.
LUCIO 77
Lunedì 26 Dicembre 2022, 19.40.43
3
D\'accordo con Jan Hus.. Questo è un ascolto piacevole ma Tom Beyond Reason è di un altro livello secondo Me.. Quindi dissento pacatamente dalla Recensione che ritiene senza troppi dubbi, The Falling Tide il loro apice.. Comunque, buona Musica come tutta la Discografia.
Jan Hus
Venerdì 23 Dicembre 2022, 0.53.13
2
Secondo me questo non supera Torn Beyond Reason, Classico Classicone da rispolverare, ma è comunque un gran bell’album.
lisablack
Mercoledì 21 Dicembre 2022, 7.03.00
1
Gran bel disco questo.. Complimenti 🤘, cresce con gli ascolti e ti coinvolge
INFORMAZIONI
2022
Season of Mist
Black
Tracklist
1. Far From Here
2. Beneath a Sea of Stars
3. Illumination
4. The Falling Tide
5. The Passing…
6. Anew
Line Up
D. (Voce, Strumenti)
 
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