IN EVIDENZA
Album

Cattle Decapitation
Terrasite
Autoprodotti

Torrential Thrill
State of Disaster
CERCA
RICERCA RECENSIONI
PER GENERE
PER ANNO
PER FASCIA DI VOTO
ULTIMI COMMENTI
FORUM
ARTICOLI
RECENSIONI
NOTIZIE
DISCHI IN USCITA

02/06/23
COSMIC BURIAL
Far Away From Home

02/06/23
NECROFIER
Burning Shadows in the Southern Night

02/06/23
BONGZILLA
Dab City

02/06/23
HOLLYWOOD VAMPIRES
Live in Rio

02/06/23
ATLASES
Between the Day & I

02/06/23
THANTIFAXATH
Hive Mind Narcosis

02/06/23
BUCKCHERRY
Vol. 10

02/06/23
TORTURED DEMON
Rise of the Lifeless

02/06/23
RANCID
Tomorrow Never Comes

02/06/23
WYTCH HAZEL
IV: Sacrament

CONCERTI

02/06/23
SLAM DUNK FESTIVAL (day 1)
BAY ARENA - BELLARIA IGEA MARINA (RN)

02/06/23
THUNDERMOTHER + GUESTS
LEGEND CLUB - MILANO

03/06/23
SLAM DUNK FESTIVAL (day 2)
BAY ARENA - BELLARIA IGEA MARINA (RN)

03/06/23
UNSANE + VISCERA///
SPAZIO 211 - TORINO

05/06/23
UNSANE + VISCERA///
DONG - RECANATI

06/06/23
UNSANE + VISCERA///
TRENTA FORMICHE - ROMA

07/06/23
UNSANE + VISCERA///
SCUMM - PESCARA

08/06/23
UNSANE + VISCERA///
FERMENTO IN VILLA - BOLOGNA

09/06/23
UNSANE + VISCERA///
ROCK IN RIOT - MARTINENGO (BG)

10/06/23
UNSANE + VISCERA///
CS BOCCIODROMO - VICENZA

Enslaved - Heimdal
21/03/2023
( 2462 letture )
Heimdal figlio di nove madri, figlio del dio Odino (e suo successore dopo il Ragnarok) custode del ponte Bifrost e del corno Gjallarhorn, simbolo di fedeltà e devozione, custode degli Asi e dei Vani, nonché “tema madre” su cui verte in toto il sedicesimo album in studio degli Enslaved.

Il successore del più che valido Utgard vede la luce a tre anni di distanza dal suo predecessore, è composto da sette tracce e come più che assodato da tempo ormai, porta con sé molte novità: i ragazzi di Bergen continuano a coltivare inarrestabili il loro innato bisogno di ricerca verso una costante evoluzione musicale-stilistica esplorando anche qui nuove terre sonore, mantenendo come costante inattaccabile quel loro “tocco musicale” che li rende riconoscibili fin dal primo momento all’orecchio dei loro fans.
Il lato progressivo ha qui preso il sopravvento, pur restando una marcata componente di black e di viking (nella più totale concezione Enslaved-iana del termine) i Nostri riescono nuovamente nell’ardito compito di fondere tutto ciò in una miscellanea pressochè unica e dannatamente funzionale. Le voci di Kjellson e Vinje si alternano ed intrecciano in ogni brano con le clean di quest’ultimo che hanno un sempre più ampio ruolo e spazio nel cantato generale, gli strumenti godono di una produzione improntata sulle frequenze medio-basse e su di un impatto piuttosto secco ed asciutto, un suono generale molto evocativo e suggestivo che risalta a pieno le atmosfere che la band ricrea nella evoluzione dei brani.

Heimdal è un album dai mille volti, ad ogni ascolto si mostra per ciò che è e per ciò che non è, più che mai cangiante e complicato nella sua decifrazione.
Dal rumore di remi e di un corno si dipana Behind The Mirror che evolve poi in un susseguo di fusion nel vero senso del termine con cori, scream, riff intrecciati di chitarre e tastiere e una ritmica incalzante, che lasciano immediatamente coinvolti e frastornati. L’impressiva Congelia impatta l’ascolto col suo fondere black e rock progressive in maniera tanto semplice e scorrevole quanto mai innaturale, e con un grande risultato finale. Se non bastasse nel prosieguo del disco troviamo anche innesti elettronici dai forti echi settantiani che fanno da tappeto a chorus e voci pulite, mood epici ed evocativi più che mai come nel caso di The Eternal Sea. Ma la vera forza motrice che permea ogni istante di questo disco sono le eteree e coinvolgenti atmosfere che trascinano e assorbono in toto, Forest Dweller piuttosto che Caravans To The Outer Worlds ne sono esempi magistrali.

L’aspetto che più colpisce dopo l’ascolto (necessariamente plurimo e perpetuato nel tempo) di Heimdal è la costante evoluzione stilistica degli Enslaved che dalle stesse radici di ormai trent’anni orsono riescono a far nascere sempre nuovi lavori di caratura finissima, mutando ed evolvendo pur senza snaturare nulla del loro essere più intimo.
Al fronte di un album che si può annoverare senza ombra di dubbio tra le migliori uscite di questo anno ulteriori aggettivi sarebbero inutili: non resta altro da fare che lasciarsi assorbire, trasportare e ammaliare dal suo fascino ricercato.



VOTO RECENSORE
83
VOTO LETTORI
78.16 su 89 voti [ VOTA]
Devil1
Giovedì 6 Aprile 2023, 19.31.02
10
Probabilmente meno bello del predecessore, condivido, ma cmq sempre sopra la media. Dopo tanti anni non è da tutti mantenere questo livello ad ogni nuova uscita. Suonato e prodotto alla grande, suonando estremo, senza scadere. Chapeau
Le Marquis de Fremont
Giovedì 6 Aprile 2023, 15.39.04
9
Condivido il post di Monsieur Aceshigh. Un album di notevole livello ma anche io sono del parere che il precedente era superiore. Bien sûr, probabilmente con altri ascolti il disco può crescere (Utgard lo ho ascoltato certamente di più...). Sottolineo anche, come altri, che Congelia è veramente un grande pezzo. Bene e tra questo, NeObliviscaris e Insomnium non manca certo cosa ascoltare prossimamente (Vinitaly è terminato... politici presenzialisti-rompiscatole inclusi). Au revoir.
Tatore
Venerdì 24 Marzo 2023, 12.07.08
8
Gran bel dischetto di una band fantastica. Sicuramente sarà nella mia personale top di fine anno. Mi sento molto fortunato ad aver avuto l\'opportunità di vederli dal vivo.
The Fool
Venerdì 24 Marzo 2023, 10.40.37
7
Gran disco. Mi piace come gli Enslaved cerchino sempre di aggiungere un pezzetto in più da disco in disco, pur essendo in grado di mantenere un riconoscibile nucleo di fondo. Non credo ci siano pezzi sotto tono e tra tutti direi che Congelia è quello che mi ha acchiappato di più (specialmente quando attacca con la mastodontica seconda parte).
Aceshigh
Giovedì 23 Marzo 2023, 18.25.08
6
Ennesimo bell’album da parte degli Enslaved. Devo dire che il precedente Utgard mi aveva preso di più, ma ciò non toglie che anche quest’ultima produzione sia di alto livello, come ormai da anni e anni. Pezzi come Congelia e Caravans sono notevoli e il loro stile riconoscibile e molto personale è sempre un’arma in più. Voto 82
max pezali
Giovedì 23 Marzo 2023, 11.44.06
5
non mi piaciono
duke
Mercoledì 22 Marzo 2023, 21.43.52
4
...che commento stupido.....pensa al disco....e non rompere....
Diocletian
Mercoledì 22 Marzo 2023, 20.35.59
3
Prete dille du parole de più no che metti sempre e solo sti puntini per Adonai....Ma gli ascolti davvero i dischi? E poi occhio che questi idolatri ancora non si sono convertiti
duke
Martedì 21 Marzo 2023, 23.34.56
2
...voto giusto....disco valido....
lisablack
Martedì 21 Marzo 2023, 17.19.42
1
Disco stupendo.. Poco da dire, già la copertina dice tutto. 85
INFORMAZIONI
2023
Nuclear Blast
Black / Prog
Tracklist
1. Behind The Mirror
2. Congelia
3. Forest Dweller
4. Kingdom
5. The Eternal Sea
6. Caravans To The Outer Worlds
7. Heimdal
Line Up
Grutle Kjellson (Voce, Basso)
Arve Isdal (Chitarra)
Ivar Bjornson (Chitarra)
Hakon Vinje (Tastiere, Voce)
Iver Sandoy (Batteria)
 
RECENSIONI
80
85
86
75
92
77
87
80
78
82
85
77
87
90
90
ARTICOLI
09/11/2018
Live Report
ENSLAVED + VREID + GAAHLS WYRD + WHOREDOM RIFE
Parkteateret, Oslo, 03/11/2018
12/12/2017
Intervista
ENSLAVED
Di passioni che non finiscono e cose da hipster
01/12/2017
Live Report
ENSLAVED + ADIMIRON
Circolo Colony, Brescia, 30/11/2017
01/11/2016
Live Report
ENSLAVED + NE OBLIVISCARIS + OCEANS OF SLUMBER
Traffic Live Club, Roma, 27/10/2016
03/10/2012
Intervista
ENSLAVED
Spirito prog
 
 
[RSS Valido] Creative Commons License [CSS Valido]