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Torrential Thrill - State of Disaster
08/05/2023
( 5352 letture )
I Torrential Thrill sono un quartetto locato in Melbourne, proveniente dalla lontana Australia. La band si è formata nell'ultima parte del 2014 con l’idea di scrivere il tipo di musica che gli stessi membri della band vorrebbero ascoltare. Va bene essere indipendenti, va bene essere underground cari aussie, ma per rinvenire micro note biografiche e dettagli basilari, come quelli inerenti la line up, ho dovuto faticare tantissimo, setacciando il web e non solo; insomma la prossima volta almeno uno straccio di info sarebbero assai gradite, grazie!
L'album di debutto Mars è uscito nel 2015, con la title track che è entrata nella top 5 delle nuove song dell'anno in quelle terre, poi è giunto il secondo album Nothing as It Seems attraverso Hellfire Records nel 2017. Oggi arriva il terzo capitolo, il qui presente State of Disaster, nato anche grazie ai tanti spettacoli suonati on stage, con il palco condiviso con molteplici gruppi hard rock, un nome tra tutti i Fozzy nel 2018. Per celebrare l’uscita è stato pubblicato il primo singolo, High Society, con tanto di clip, a tal proposito corrosiva, cruda e reale l’opinione del chitarrista Steve Morrell che commentando la traccia afferma: Il pezzo parla dell'avidità e di tutto ciò che le persone faranno per arrivare in cima alla catena alimentare. Le cose che sono importanti per noi: belle auto, vestiti. È una pugnalata come si è evoluta una società, la corruzione che deriva dall'incessante ricerca del potere e il modo in cui alcune persone faranno di tutto per arrivare in cima a quell'albero. Questi temi sono abbastanza coerenti in tutto l'album.

Un combo ruvido, ispido, cazzuto, capace di intagliare 11 pezzi di spiccata energia e feeling, che prendono il via da Illusion, pronto a lanciare un reticolato di chitarre aguzze: i cori sono forti e il vocione del singer sulla strofa si acutizza in fase di ritornello. Un buon inizio, subito doppiato da Role Model che fa il verso agli ottanta in salsa metal, mixata con qualcosa dei Vah Halen. Ritmo spaccaossa, coralità anabolizzate pronte ad esplodere, una grande ritmica spessa e catramante. High Society si stacca dai blocchi di partenza con un coretto invitante, poi la band costruisce una song che è una mazzata tremenda sulle rotule grazie ad un lavoro potente e pesantissimo; le coralità sono parte portante della struttura che si dipana su un refrain granitico, con il frontman in piena evidenza e un guitar solo anfetaminico e debordante. Itch nasce su atmosfere dilatate per poi filare via dritta come acciaio fuso pronto ad erodere tutto, con un inciso più leggero ma efficace, nonostante le corde vocali al titanio di Chris Malcher, protagonista assoluto in tutto l’album con la sua vocalità urlata e incazzatissima. Se Breathe prende il via da una bella variazione imperniata su chitarra acustica inseguita da una dolce elettrica, che da animo ad una ballad pungente e spinosa, tra l’altro riuscitissima, la seguente Dangerous Games si rivela cupa, caliginosa, con un andamento pressoché grunge, sfoderando artigli e spuntoni arrugginiti pronti a colpire, con tanto di inserti cattivissimi guidati, manco a dirlo, dal singer, che celebra una vera suite da oltre 5 minuti con un finale che regala un ottimo lavoro di guitar dissonanti. Colour of Roses esibisce un riff di una tonnellata e uno sviluppo più canonico con alcune melodie interessanti e spunti laceranti. Animal (Like Me) carica a testa bassa come un toro imbizzarrito nell’arena, con spoken demoniaci e un ritornello urlato, che sale forte e detona nelle casse, senza dimenticare un solo dell’ascia aspro e granuloso; uno dei pezzi più malvagi dell’intera scaletta. La titletrack apre a suoni più zuccherini che danno il là ad una ballad dal vago gusto americano con un PH notevolmente acido, che farà brillare i telefoni ai prossimi concerti. Know My Song è una ballad cantilenante con l’acustica dominante, a cui si aggiunge l’efficace effetto del tremolo, un flavour grunge e un ottimo guitar solo. Crossroads scrive la parola fine con un vitale afflato rock and roll e una bella sparata hard sul finale, coadiuvata da ottime armonizzazioni vocali.

Un disco durissimo, granitico, ben suonato, con tanti aspetti interessanti che dimostrano come questi aussie abbiano qualcosa da dire. I Torrential Thrill si rivelano un quartetto in possesso di idee che suona come meglio crede, in barba a tendenze o comode soluzioni per cercare di entrare in classifica: State of Disaster si diverte a creare un cross con i vari generi, tutto tenuto insieme da un vocalist che sa aprire il gas e diventare malefico, una chitarra presente, magari non virtuosissima, ma sempre pronta a sbadilare e una sezione ritmica rocciosa e precisa. Un buon platter proveniente da lande lontane, vale la pena impegnarsi nell’ascolto per percepire tutti gli spunti e le influenze che hanno impregnato l’anima di questi ragazzi.



VOTO RECENSORE
78
VOTO LETTORI
30 su 1 voti [ VOTA]
Roby67
Venerdì 25 Agosto 2023, 22.52.03
1
Beh,grandissimi,i Torrential Thrill………………………………………………………….
INFORMAZIONI
2023
Autoprodotto
Hard Rock
Tracklist
1. Illusion
2. Role Model
3. High Society
4. ITCH
5. Breathe
6. Dangerous Games
7. Colour of Roses
8. Animal (Like Me)
9. State of Disaster
10. Know My Song
11. Crossroads
Line Up
Chris Malcher (Voce, chitarra ritmica)
Steve Morrell (Chitarra solista, cori)
Steve “Knox” Boyd (Basso, cori)
Matt Morrell (Batteria)
 
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