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Septicflesh - Communion
( 8029 letture )
Tornano finalmente i Septicflesh, band che nel 2003 aveva annunciato, con stupore e non pochi rumori, quella che doveva essere la definitiva dipartita. A riprova di ciò, dopo l'ottimo Sumerian Daemons i nostri hanno deciso di sciogliersi per dedicare anima e corpo ai vari progetti personali. Fortunatamente così non è stato, e oggi sono nuovamente qui a parlarvi di una delle formazioni più interessanti del panorama europeo.
Inizio subito con il dire che il come-back ha portato alcune novità. Probabilmente i lettori più attenti avranno notato qualcosa di strano nel moniker; infatti quello che potrebbe apparire come un semplice errore, in realtà consegue come una scelta inoppugnabile della band (quindi non più Septic Flesh). Inoltre assieme ai fratelli Antoniou e al fedele Sotiris Vayenas, scorgiamo dietro le pelli l'esperto Fotis Giannakopoulos, già in forza nei Nightrage.

Per quanto concerne la proposta musicale non assistiamo a nessun cambiamento sostanziale. Gli ellenici, coadiuvati dall'orchestra Filarmonica di Praga, mettono in atto la sesta raffigurazione di quella che a tutti gli effetti può essere definita onorata carriera; ragion per cui classico connubio tra musica sinfonica e metal estremo, che trova le proprie radici nel death/black ricercato con un occhio di riguardo all'avant-garde. E forse mai come in passato tale dicotomia recupera la propria ragione di vita. Communion, pur non rappresentando l'apice artistico dei Septicflesh, è inquadrabile come l'uscita più matura e autoritaria. Le sontuose orchestrazioni si amalgamano perfettamente con i tecnicismi e le esecuzioni marziali del quartetto, forti di una rinvigorita verve compositiva. I toni si fanno più aspri, accentuati da un tagliente riffing e da una ritmica corposa, nella quale i blast-beat martellanti trovano grande spazio. Parallelamente, come sempre ampio respiro per le sessioni strumentali e per le agghiaccianti atmosfere, enfatizzate dalle riuscite liriche dei trentadue coristi coinvolti. Pur in presenza di un'opera incisiva e, permettetemi il gergo, a tratti brutale, le note non perdono mai quel connotato di maestosità che hanno fin qui contraddistinto l'esercizio dei greci. La scelta stessa di brani dal minutaggio meno generoso agevola la coesione degli elementi, facilitando inoltre l'assimilazione dell'eterogeneo platter. Provare per credere Anubis e Sunlight Moonlight, brani nei quali vengono utilizzate le clean vocals, ma soprattutto Babel's Gate e Persepolis sintesi e somme espressioni della magniloquenza degli eroi rinati.

Se a tutto questo aggiungete una produzione ineccepibile, affidata al veterano Fredrik Nordström, non resta che battezzare il neonato come una creazione quasi ottima. Quasi, perchè a conti fatti Communion non riscrive le regole di un filone, che i Septicflesh hanno contribuito a rendere grande e da sempre interpretato in modo personale ed evoluto.
Poco male: appuntamento imperdibile per tutti gli amanti di queste suggestioni!



VOTO RECENSORE
75
VOTO LETTORI
73.95 su 63 voti [ VOTA]
Silvio Berlusconi
Lunedì 20 Settembre 2021, 12.11.56
14
i SepticFlesh hanno una dote che pochi gruppi possiedono,sopratutto nell'ambito del metal sinfonico: hanno la grande capacità di creare composizioni potenti e maestose senza sacrificare la forma canzone,una formula che crea canzoni immediate e dritte al punto che non si perdono in inutili divagazioni. Communion è forse uno degli esempi migliori di quanto detto sopra,un album stupendo con un grandissimo replay value.
Claudio
Venerdì 29 Maggio 2020, 22.01.27
13
Non perfetto come gli album successivi ma comunque un album notevole, i maestri indiscussi del death metal sinfonico. Una band straordinaria
perse
Giovedì 19 Ottobre 2017, 19.29.49
12
100 ..... altro che 75 ahahahhaha
perse
Giovedì 19 Ottobre 2017, 19.29.48
11
100 ..... altro che 75 ahahahhaha
Danimanzo
Giovedì 24 Luglio 2014, 13.08.52
10
Grande ritorno ( al tempo ! ) degli ellenici Septicflesh. Un album compatto, denso e oscuro. La breve durata non ne inficia la qualità assoluta. Con il tempo avrebbero limato una certa ferocia e una certa suggestione nella costruzione di veri e propri brani sinfonici ( vedasi "Titan" ). Un gruppo fondamentale e sinonimo di grande qualità, oltre che indiscusso signore del metallo estremo sinfonico.
mefisto
Martedì 4 Febbraio 2014, 23.50.51
9
capolavoro!!!!!!!!!! 95 pieno.
themadavenger
Lunedì 10 Dicembre 2012, 16.40.07
8
Capolavoro. Non sarà aggressivo come dovrebbe essere ma mi è sembrato un album da paura. Annubis, Sangreal e Persepolis sono fantastiche. Personalmente un 85/90 ci stava benissimo
Metallo 00
Sabato 7 Aprile 2012, 19.07.23
7
75????????????????????Questo capolavoro è da 85
Sorath
Domenica 11 Settembre 2011, 14.34.04
6
75 mi sembra poco per questo lavoro
GioMasteR
Martedì 19 Luglio 2011, 20.29.20
5
Transitorio ma un vero colpo da maestro..
taipan
Martedì 23 Settembre 2008, 23.35.56
4
buone le atmosfere,potente il suono,sinistro al punto giusto. A DIMMU.....mortacci vostra!
sokiNikos
Venerdì 11 Luglio 2008, 10.13.27
3
Un album completo!stupendo! 100!
enigmatico/dispotico
Lunedì 7 Aprile 2008, 9.06.38
2
questo doveva essere top Album del mese no "A sense Of Purpose" degli In Flames............
Giasse
Sabato 5 Aprile 2008, 14.15.35
1
Complimenti per la nro 100.
INFORMAZIONI
2008
Season Of Mist
Death
Tracklist

1. Lovecraft's Death
2. Annubis
3. Communion
4. Babel's Gate
5. We The Gods
6. Sunlight Moonlight
7. Persepolis
8. Sangreal
9. Narcissus
Line Up

Spiros "Seth" Antoniou - Vocals, bass
Sotiris Vayenas - Vocals, guitars
Chris Antoniou - Guitars, samples
Fotis Giannakopoulos - Drums

http://www.septicflesh.net/
http://www.myspace.com/septicfleshband
 
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