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Haken - Fauna
07/06/2023
( 3558 letture )
Ogni uscita degli Haken desta parecchia aspettativa in ambito prog metal, vista l’ottima reputazione che la band inglese si è costruita negli anni sia in studio che in sede live, dimostrandosi capace di essere sempre innovativa da un lato ma anche devota a certe tradizioni settantiane dall’altro mettendo così d’accordo i fan più giovani con quelli più navigati.

Su questa settima fatica in studio, Fauna, aleggiava però uno spettro ingombrante: l’assenza dello storico tastierista Diego Tejeda che ha annunciato l’abbandono del gruppo dopo la pubblicazione di Virus nel 2020. Abbandono pesante perché proprio le tastiere così particolari di Tejeda hanno contribuito a forgiare l’Haken sound specialmente da The Mountain in poi ed erano un vero e proprio marchio di fabbrica.

I nostri sono andati sul sicuro (ma adottando anche una scelta coraggiosa, e ne parleremo meglio dopo) reclutando il loro primissimo tastierista Peter Jones, che aveva mantenuto i contatti col gruppo e principalmente con il chitarrista Rich Henshall collaborando insieme nel progetto Nova Collective.

Oltre al cambio di line up le aspettative erano alte perché la doppietta VectorVirus, pur essendo di ottima fattura, non aveva convinto come i precedenti due dischi: in alcuni frangenti, specie in Vector, il sound degli inglesi sembrava collassare un po’ su sé stesso, cercando costruzioni oltremodo tecniche e complesse ma risultando al contempo più freddo e meno "fresco" di Affinity o del già citato The Mountain.

Scendiamo quindi nei particolari di questo Fauna.
Innanzi tutto è l’occasione di spendere due parole sull’artwork del disco. Se è vero che un piatto si gusta prima con gli occhi si può affermare anche lo stesso per un disco e fa piacere vedere in mezzo a tanto piattume e grafiche ridotte all’osso qualcuno che invece ha speso parecchio tempo per realizzare non solo un artwork gradevole, che cattura l’attenzione con colori sgargianti, ma che è anche in parte legato ai brani dell’album stesso: gli animali che sono citati in maniera più o meno esplicita nei brani o nei titoli compaiono tutti nelle immagini che compongono il booklet.

L’album si apre con il secondo singolo estratto, Taurus, di fatto la traccia più pesante del lotto e la più legata ai lavori precedenti. Se la scelta di sparare subito una cannonata è molto buona, il pezzo invece dimostra che gli Haken non funzionano così bene quando vogliono fare i "cattivi": un brano del genere, dal piglio così aggressivo, avrebbe meritato più immediatezza nelle strofe e nel lunghissimo bridge centrale, mentre invece si apre alla melodia più riuscita solo nel ritornello.
Nonostante forse sia il brano più debole dell’album, Taurus presenta sei musicisti non solo virtuosi, ma sempre pronti a mettersi al servizio del pezzo senza perdersi in orpelli inutili o ridondanti.

La successiva Nightingale, primo brano estratto dall’album, è uno dei pezzi forti di Fauna: un continuo cambiamento di stato fra strofe dal piglio quasi funk a ritornelli presentati sempre in chiave diversa, passando per intermezzi strumentali in levare dove ogni strumento risponde agli altri in pieno stile progressive. Degni di nota sono sicuramente il lavoro enorme di Ray Hearne alla batteria, veramente inumano nel padroneggiare poliritmie, tempi dispari, dinamiche sempre in mutamento, e anche le tastiere di Peter Jones. Per riprendere il discorso iniziale su di lui, scelta coraggiosa l’inserire un musicista con una visione dello strumento molto diversa da Tejeda (chi ha detto Portnoy / Mangini?): dove il vecchio tastierista interveniva più come un solista che creava stacchi complessi e “folli”, il nuovo arrivato crea tappeti musicali sì virtuosi, ma più presentati come sottofondo per il resto della band.

The Alphabet of Me è il pezzo che a questo punto non ci si aspetterebbe.
Tastiere, batteria elettronica e basso pulsante in evidenza, cori da Imagine Dragons, una strofa quasi rappata, per un brano che invece funziona dannatamente bene. Gli Haken hanno assimilato molto bene la proposta di gruppi contemporanei come i Leprous e in 5 minuti e mezzo propongono la loro visione di un prog rock contaminato dall’elettronica che non rinuncia a cambi di tempo (bellissimo il bridge) e a una chiusura strumentale con l’intervento della tromba di Gorodi dal sapore quasi reggae.

La successiva doppietta Sempiternal Beings e Beneath The White Rainbow è più ragionata, stratificata e legata al progressive metal classico, ma sempre con un occhio alle atmosfere.
La prima ha una strofa sognante sorretta dal drumming di Hearne a cui si aggiungono le chitarre stoppate e la voce svolazzante di Jennings, qui sugli scudi, per poi esplodere nel ritornello dal sapore epico. Nella parte conclusiva del pezzo, prima che riprenda il ritornello, compare un crescendo che contiene il primo assolo di chitarra vero e proprio dell’album, in verità pure breve: eppure in tutto l’album le chitarre non mancano, e nonostante sia Henshall che Griffiths siano due veri guitar hero in Fauna non rubano mai la scena contribuendo sempre all’armonia dei singoli brani.
La seconda, più pesante, apre con un attacco quasi djent per abbassare subito i toni in una strofa lenta e declamata che sfocia in un ritornello che non sfigurerebbe in un album dei Dream Theater (quelli più ispirati). Dopo uno stacco dalle ritmiche impossibili basato su piano e batteria il brano muta in una parte centrale più caotica per richiudersi in strofa e ritornello.

Island In the Clouds si dimostra un altro pezzo forte, con una melodia riuscitissima alternata a una base elettronica e pulsante di basso e batterie. Nei brani più “semplici”, come questo, Jennings alla voce è quel valore aggiunto che rende sempre il tutto molto interessante.

La successiva Lovebite, altro brano estratto come singolo, è la dimostrazione che in meno di 4 minuti gli Haken riescono a confezionare anche brani semplici, quasi "radiofonici”, rimanendo però su altissimi livelli compositivi: il ritornello entra in testa, l’assolo di chitarra è tecnico ma calibrato perfettamente, le ritmiche quadrate ma mai banali, con più di una reminiscenza dei Police.

E poi arriva il pachiderma. Gli 11 minuti di Elephants Never Forget si aprono con un attacco in puro stile Dream Theater, ma già dopo un minuto fanno capolino echi dei Gentle Giant del periodo Free Hand: linee vocali che si intersecano a quelle strumentali completando un mosaico musicale complesso ma irresistibile.
Questa commistione fra il progressive inglese settantiano, barocco e arioso, e quello più americano di fine millennio con chitarre questa volta ben in evidenza e ritmiche più serrate, si alterna per tutto il brano in maniera comunque armoniosa e ben amalgamata.
Nonostante la lunghezza, il pezzo non risulta pesante all’ascolto o prolisso, mantenendo alta la soglia di coinvolgimento dell’ascoltatore.

La chiusura del disco è affidata a Eyes of Ebony, dove le atmosfere e il portamento volutamente “claudicante” del ritmo trasformano il pezzo da mera conclusione atmosferica a brano con un sacco di trovate interessanti.

In definitiva con Fauna gli Haken hanno toccato nuovamente l’asticella settata in precedenza da Affitity, confezionando un quasi capolavoro. Nell’album le complessità legate all’alto livello tecnico dei singoli musicisti sono sempre in funzione dei brani ed integrate perfettamente negli stessi, cosa non sempre riuscita in Vector e Virus, e la produzione, sempre pulitissima e moderna, è comunque meno “bombastica” ed effettata, più naturale, calda ed “aperta”.

Ricercandone i difetti, Taurus probabilmente rimane un brano meno riuscito degli altri, e alcune strutture melodiche ricorrono all’interno del disco in maniera simile qualche volta di troppo, ma nel complesso senza dubbio Fauna può essere annoverato fra le migliori uscite progressive metal degli ultimi anni.



VOTO RECENSORE
87
VOTO LETTORI
80.64 su 28 voti [ VOTA]
uomoragno
Mercoledì 24 Gennaio 2024, 11.35.33
32
Altra ottima uscita, acquistata in ritardo, ma ascoltata attentamente. Gli Haken mi piacciono, sia a livello strumentale che per quanto riguarda la voce, che ben si amalgama all\'idea di fondo della band ed alla sua evoluzione negli anni. Alcune canzoni di Fauna mi hanno convinto e molto, mentre altre, purtroppo, mi hanno lasciato meno emozioni e sono passate/fluite veloci. Mi piace il genere e mi piace come lo interpretano, anche una canzone come \"Lovebite\" (che apprezzo molto), può essere recepita \"a diversi livelli di ascolto\" e questo gruppo, anche per questo, è notevole. Voto 85.
Il Rude
Martedì 2 Gennaio 2024, 0.42.18
31
Mah..noia mortale..
Mauroe20
Mercoledì 21 Giugno 2023, 13.18.37
30
Ottima band ma la voce troppo zuccherosa per il mio palato.Preferisco cmq i Riveside.Disco cmq di alto Livello .Voto 79
The Obscure Solstice and The Dusk in Us
Lunedì 19 Giugno 2023, 21.23.41
29
caro @MuHo, in questo album ho avvertito, putroppo, un processo di plastificazione generale dei contenuti e delle atmosfere, ma ho sempre ammirato i lavori degli Haken fino a The Mountain, quando la componente settantiana era più presente. In generale, non sono comunque stati mai i miei preferiti del genere, ma probabilmente, come dico sempre, sarò io troppo selettivo: in un processo di ascolto tendo sempre ad essere molto esigente di \"sturm und drang\", e credo che ultimamente siano poche le band che si concentrano su questo particolare. Il mercato è inflazionato da morire, le uscite sono troppe, le esigenze della case discografiche pure, al contrario delle idee che, a causa di tutto ciò, ristagnano e il prodotto ne risente... questo FAUNA fa parte, secondo il mio parere, di questa nuova corrente prog che, da 10 anni a questa parte, non mi sta dicendo nulla, eccezzion fatta per band come Green Carnation o Ethersense, per fare giusto qualche nome. Ricordo, in ogni caso, che i lavori di inizio secolo erano si derivativi, ma davvero più pregnanti, Riverside e Pain of Salvation ne sono la dimostrazione. Non si può neanche negare, in risposta ad altri, che alcune emozioni siano condivisibili e comprensibili universalmente, dunque si potrebbe anche dedurre che l\'emozione, pur rimanendo soggettiva, risponde a degli archetipi ben precisi. Sarebbe inesatto, dunque, affemare con certezza che le emozioni siano solo un fattore puramente personale. Per quanto riguarda i The Ocean, in questo caso è solo una differenza di vedute: avrei voluto sentire questa sperimentazione elettronica a metà del percorso delle ere, in quanto, secondo me, la parte più sperimentale e \"di transizione\", dovrebbe stare nel mezzo e non alla fine, Poi, prendendolo singolarmente, si tratta di un ottmo platter, ma mi dà un senso di incompiutezza, dato anche che non tutti i pezzi all\'altezza come altri. Ribadisco, per concludere, il mio 75 a Fauna (non fosse stato per il cantante ci sarebbe stato anche un 78) e la mia ammirazione nei confronti dei BTBAM, musicisti davvero di un altro pianeta, di un\'altra categoria rispetto a Jennings e soci.
LUCIO 77
Giovedì 15 Giugno 2023, 15.39.05
28
Ascoltato un paio di volte per vedere l\'effetto che fa.. IL Genere che propongono lo seguo poco perché sono sonorità che non han mai fatto troppa presa su di Me.. Leggo tanti Commenti entusiasti su questo Album, ma l\'unico Brano che mi è piaciuto è Lovebite.. Infatti il Recensore lo definisce \"Quasi \"radiofonico\"..\". Invidio sinceramente chi riesce ad appassionarsi a Lavori come questo.
El-i-shua
Mercoledì 14 Giugno 2023, 9.50.40
27
Io mi aggrego a chi lo valuta più che positivamente, le emozioni per me ci sono tutte, le grandi melodie, soprattutto nei ritornelli, sono tornate e la classe non è mai mancata. Sarà che non ho apprezzato particolarmente gli ultimi due album ma questo lo inserisco nella mia personale top3 del gruppo
MuHo
Mercoledì 14 Giugno 2023, 2.32.46
26
Personalmente considero questo album uno dei migliori che ho ascoltato quest\'anno, sicuramente superiore ai due precedenti, sotto ancora a the mountain ma concordo col voto recensore. Sono un po\' sorpreso dal giudizio tranchant di @theobscure visto che da come poi argomenta abbiamo (o sembriamo avere) gusti simili. Sull\'ultimo dei the ocean, per quanto inferiore a phanerozoic II (e come poteva essere altrimenti? Quello è un gioiello), lo trovo esteticamente coerente col tema, cin le tastiere al centro per l\'holocene degli uomini. Io un 80 glielo darei. Su colors II assolutamente una delle cose migliori uscite forse negli ultimi vent\'anni, album da tenere in ogni biblioteca musicale del metal che si rispetti. Fauna per me è comunque un album più che buono, tanto che l\'ho comprato al volo dopo credo solo un paio di ascolti. Sulle emozioni non mi pronuncio, perchè estremamente soggettive, ma sulla qualità tecnica dell\'album non credo ci sia da discutere moltissimo. A differenza dei precedenti questo non ha cali, è internamente coerente, e a parte qualche ripetizione è vario e con parwcchie idee melodiche e ritmiche.
GT_Oro
Martedì 13 Giugno 2023, 22.23.07
25
@Obscure: infatti ti ripeto, al di là dei gusti personali, che mi sforzerò di non riportare mai nelle rece (anche se di fatto, è impossibile, inutile girarci intorno - ma questo vale ad ogni livello, anche a quelli professionali) opinioni che vadano al di là di un\'analisi il più oggettiva possibile. Detto questo, nonostante ami il prog in svariate forme, anche alcune parecchio ostiche, per me una componente melodica riconoscibile di base deve essere sempre presente nella forma canzone. Paradossalmente trovo molto più melodici e fruibili i Meshuggah ai Buried & Me, perché in questi ultimi non trovo melodie che mi rimangano in testa e nel cuore.
The Obscure Solstice and The Dusk in Us
Martedì 13 Giugno 2023, 16.41.21
24
@GT_Oro Aggiungerei anche l\'ultimo dei fantastici Fates Warning Certo, sempre una questione di gusti, anche se trovo abbastanza paradossale - visto che siamo su un webzine metal - definire i Buried & me artisti che producono rumore, anche perchè un recensore dovrebbe comunque saper scindere il gusto personale da un\'analisi il più scevra possibile da condizionamenti o pregiudizi, a mio avviso. Con tutto il rispetto, parlare così significa proprio non averli ascoltati, anche perchè ultimamente hanno accentuato di parecchio la loro parte melodica Provare per credere. Per il resto sta ad ognuno di noi ma, ascoltando e suonando musica da più di 20 anni, riconosco nelle band che ho citato degli esecutori e dei compositori superiori rispetto ai componenti degli Haken (soprattutto per quanto riguarda l\'originalità della proposta e la qualità delle parti vocali).
GT_Oro
Lunedì 12 Giugno 2023, 18.44.09
23
@commento 20: ok, grazie per la precisazione! a prescindere dalle recensioni che mi troverò a fare, per le quali mi sforzerò giustamente di essere il più possibile imparziale, mi rendo conto del perché sugli Haken abbiamo avuto reazioni così diverse: dei gruppi che hai citato, a parte i Cynic che mi piacciono, Green Carnation, Star One, Wilderun che non conosco bene ma approfondirò, il resto non fa proprio per me. Ho provato con tutti i dischi degli Ayreon ma mi esplodono i testicoli, Devin Townsend non lo sopporto e i Buried And Me per me non fanno musica ma rumore, quindi come gusti mi sa che non ci prendiamo proprio
The Obscure Solstice and The Dusk in Us
Lunedì 12 Giugno 2023, 18.24.34
22
Ah, dimenticavo naturalemnte Ascension Codes dei Cynic, ovviamente, anno 2021 Buona oscurità a tutti.
The Obscure Solstice and The Dusk in Us
Lunedì 12 Giugno 2023, 13.57.54
21
@Black Me Out, probabilmente è una questione di gusti o di impatto... probabilmente devo riascoltarlo, anche se non credo nei colpi di fulmine a scoppio ritardato. Credo che, in quanto album conclusivo di una saga che ha attraversato gli eoni, puntare su un suono più soft e sperimentale (troppa elettronica e poche chitarre) non si addica perfettamente al degno epilogo che dovevano renderci degni di ascoltare. Mi sembra un album buono, am più di transizione, non perfettamente a fuoco in molte parti... ci sono sicuramente dei pezzi che spaccano, ma io non andrei oltre al 70-75. Vediamo anche cosa ne penseranno i recensori, non vedo l\' ora Sono d\'accordo con il dire, in ogni caso, che le emozioni siano un argomento delicato, ma è anche vero dire che un album più tecnico che \"profondo\" possa colpire molto meno dritto al cuore, a meno che l\'ascoltare non sia una persona o un esecutore abbastanza \"superficiale\". Io qui di fiammate non ne vedo molte, fatta eccezione per gli esercizi di stile, ma sarà un mio problema.
The Obscure Solstice and The Dusk in Us
Lunedì 12 Giugno 2023, 13.37.29
20
@commento 16: io non ho detto che ci siano state delle uscite interessanti ultimamente, almeno non nel 2023, parlavo di un periodo di tempo più dilatato. Comunque per farti il nome di qualche uscita interessante penso sia giuso citare:\"The Source\" degli Ayreon, del 2017, \"Lightwork di Devin Townsend, del 2022, \"Phanerozoic II - Mesozoic | Cenozoic\" dei The Ocean, del 2020 o \"Colors II\" dei Between The Buried And Me, credo 2021. Questi sono solo alcuni tra i nomi più blasonati e, a mio avviso, stiamo parlando di band e di lavori con un contenuto musicale (e non solo) decisamente più di spessore rispetto agli Haken degli ultimi tempi. Potrei anche citare, del progetto Star One, Revel In Time del 2022, nello stesso anno anche Epigone dei Wilderun o Leaves of Yesteryear dei Green Carnation, 2020. Quoto @Salvo... decisamente noioso.
LUCIO 77
Sabato 10 Giugno 2023, 11.55.24
19
Perché sotto la Copertina dell\'Album non ci sono le Recensioni dei precedenti?
Salvo
Sabato 10 Giugno 2023, 11.04.10
18
Mah, per me noioso. Due palle che non vi dico.
Black Me Out
Sabato 10 Giugno 2023, 10.12.48
17
Capitombolo dei The Ocean? Gusti per gusti eh, personalmente trovo il loro ultimo disco spettacolare, mentre con il resto della loro discografia non è mai scattato l\'amore vero. Questo \"Fauna\" invece l\'ho ascoltato poco, anche io preferisco i primi Haken fino ad \"Affinity\", però ci sono dei momenti effettivamente di gran pregio, mi sembra davvero esagerato parlare di \"mancanza di emozioni\" e cose del genere, anche perché si entra in un campo talmente soggettivo e delicato che a quel punto ogni argomentazione perde di valore.
GT_Oro
Sabato 10 Giugno 2023, 8.47.57
16
@commento 15: per curiosità, a quali altre uscite geniali di questo periodo ti riferisci? seriamente, mi interessa per l\'ascolto
The Obscure Solstice and The Dusk in Us
Sabato 10 Giugno 2023, 2.34.28
15
Poi sinceramente tutti quei profani che inneggiano al capolavoro mi fanno sorridere... probabilmente non hanno avuto il tempo di ascoltare qualcosa di veramente geniale da poter mettere a confronto con questo FAUNA, che sinceramente mi sembra più fumo che arrosto, come la maggior parte delle produzioni moderne, schiave di un mercato saturo e con davvero poche cose rimaste da dire, il quale spinge un artista sempre più verso il culto dell\'immagine a discapito dei contenuti. Parlando del tema vagamente animalista... boh... neanche quello mi convince del tutto, rappresentando a mio avviso la classica scorciatoia contenutistica super-abusata. De gustibus... Buona oscurità a tutti, Gute Nacht.
The Obscure Solstice and The Dusk in Us
Sabato 10 Giugno 2023, 2.22.40
14
Quoto il commento 11 di metalshock...troppa roba da smanettoni, poche emozioni... trasmettevano di piu quando davano libero sfogo alla loro vena settantiana. Poi secondo me il cantante fa abbassare il tutto di una spanna...davvero piatto e alle prese con buone melodie, ma nulla di memorabile. Ci sono state decine e decine di uscite prog migliori di questa, ma probabilmente in mezzo alla noia di questo 2023 (aspetto solo la recensione del capitombolo dei the ocean) questo album risalta come una supernova in un cielo completamente oscuro, ma è semplicemente un disco molto buono e niente di più (anche se rispetto all\'ascolto dei dream theatre di grida al miracolo). Voto 75
Marco
Venerdì 9 Giugno 2023, 23.11.19
13
Strepitosi! Album meraviglioso. Voto 90.
Mirko
Venerdì 9 Giugno 2023, 18.47.03
12
Per me una spanna sopra ai due precedenti: finalmente gli Haken si sono ricordati che, quando non fanno i metallari o i tecniconi ad ogni costo, possono confezionare grande musica. I tre pezzi finali sono quanto di meglio abbiano sfornato dai tempi di Affinity
MetalShock
Venerdì 9 Giugno 2023, 12.24.21
11
ottimi esecutori, ma oltre agli esercizi di stile dove stanno le emozioni? Ammetto il loro valore come musicisti, ma torno ad ascoltare gli Yes o i Riverside dei primi tempi. Dopo un po\' sta roba mi fa ammosciare le palle, non prende nel profondo... peccato, perchè circa 10 anni fa spaccavano. Pezzi come \"pareidolia\" o \"cockroach king\" mi rimarranno sempre impressi, ma questa svolta sonora non mi convince del tutto. Darò comunque un ascolto in più, magari in un momento diverso della giornata... chissà.
Micologo
Venerdì 9 Giugno 2023, 11.09.36
10
Continuo a preferire la loro prima incarnazione più progressive, ovvero i dischi da Aquarius a The Mountain, senza dimenticare lo strepitoso demo. Il pur ottimo Affinity - vero e proprio punto di svolta della loro \'simmetrica\' carriera - è stato il passaggio alle attuali sonorità, più asettiche e robotiche che, per carità, male non sono, ma per me inferiori ai meravigliosi caleidoscopi sonori dei primi lavori. Questo Fauna è senza dubbio un buon lavoro, più riuscito dei due V-album. I due pezzi per me migliori sono senza senza dubbio Nightingale e Elephants never forget, i brani in cui le reminiscenze crimsoniane e gentle-giantiane si fanno più presenti. Un buon lavoro, che resiste agli ascolti degli ultimi mesi (la recensione pubblicata per così dire \'in ritardo\' ha questo vantaggio), ma l\'ascolto della sola Crystallized mi da ancora, dopo 10 anni e più, una gioia immensamente superiore a tutti gli ultimi 3 album.
Macca
Giovedì 8 Giugno 2023, 23.08.15
9
Ennesimo centro pieno, ha tutta l’aria di essere un grande album ma devo ancora metabolizzarlo appieno prima di giudicarlo e collocarlo bella loro discografia. Note a cazzo? Minestrina? Mah, il mondo è bello (?) perché è vario 😀
Tatore
Giovedì 8 Giugno 2023, 22.00.47
8
Anche per me tra i migliori album del mio 2023, e resterà tale
M. G.
Giovedì 8 Giugno 2023, 20.49.19
7
Per adesso, senza dubbio nella top3 degli album metal del 2023.
El Malparido
Giovedì 8 Giugno 2023, 16.45.17
6
@Playa Roja: cambia musica, fidate.
Playa Roja
Mercoledì 7 Giugno 2023, 20.48.58
5
i DT DEL NUOVO MILLENNIO…UN MILIONE DI NOTE A CAZZO
progster78
Mercoledì 7 Giugno 2023, 20.19.45
4
Bellissimo lavoro da 88...fresco e tecnico. Insieme ai Riverside il top!
Marco
Mercoledì 7 Giugno 2023, 17.32.55
3
Solita minestrina. Dietro all’iper-tecnicismo si nasconde il nulla cosmico.
★Andrea★
Mercoledì 7 Giugno 2023, 17.07.07
2
Lavoro fantastico, ispiratissimi. Gli Haken sono una certezza. Ma io Elephant never forget non riesco proprio a digerirla. La skippo...
Bruno
Mercoledì 7 Giugno 2023, 17.00.31
1
Bella recensione. A mio parere questo lo metto a pari merito con The Mountain. L\'ho trovato veramente geniale ed ispirato, specie le due canzoni conclusive. Per me 90.
INFORMAZIONI
2023
Inside Out Music
Prog Metal
Tracklist
1. Taurus
2. Nightingale
3. The Alphabet of Me
4. Sempiternal Beings
5. Beneath the White Rainbow
6. Island In the Clouds
7. Lovebite
8. Elephants Never Forget
9. Eyes of Ebony
Line Up
Ross Jennings (Voce)
Charlie Griffiths (Chitarra elettrica)
Richard Henshall (Chitarra elettrica)
Peter Jones (Tastiere)
Conner Green (Basso)
Raymond Hearne (Batteria)

Musicisti Ospiti:
Miguel Gorodi (Tromba e Flicorno su traccia 3)
 
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