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Jon Oliva`s Pain - Global Warning
( 3151 letture )
Terzo capitolo del progetto Jon Oliva’s Pain ancora una volta contraddistinto dalla solita qualità. Non voglio farvi aspettare la fine della recensione per dirvi che si tratta di un album molto buono, a mio avviso però, di alcuni punti inferiore rispetto al precedente Maniacal Renderings. Ripeto, stiamo parlando di un gran disco, a cui però, dopo tantissimi ascolti continuo a preferire l’album precedente. Ora passiamo alla materia prima, che come sempre è più incisiva di mille parole.

Global Warning cerca, allo stesso tempo, di modernizzare il sound del gruppo e guardare al passato senza cadere in facili imitazioni. A conti fatti, possiamo ritenere che Jon Oliva sia riuscito, quando più quando meno, a fare entrambe le cose. Se da una parte ho molto gradito gli innesti di hammond dal forte profumo 70’s (i più riusciti quelli dell’opener), dall’altra mi hanno un po’ spiazzato i diversi filtri applicati alla (mervigliosa) voce di Jon sparsi qua e là nel disco. Una voce come la sua deve essere “assaporata” in maniera pura, senza effetti che ne alterino il “sapore”. Per farvi un’idea di ciò che sto dicendo, ma non credo che ne abbiate bisogno (in caso contrario siete davvero messi male) ascoltate Before I Hang o You Never Know o ancora Firefly.

In concreto, si parte con le orchestrazioni di Global Warning per giungere al ritmo broadwaydiano di Look at the World per passare, poi, a due autentiche mazzate di heavy allo stato puro, Adding the Cost e Before I Hang. Voglio ancora sottolineare la grande prova di Jon sulla seconda traccia nominata, da brividi ogni volta che la ascolto. Cala il ritmo con Firefly, anche se, di sicuro non calano le emozioni. Una struttura da ballata che in coda muta la forma per sprigionare tutta la propria rabbia. Se conoscete Timeless Flight del precedente album resterete di sicuro soddisfatti. Master, come detto, non esalta le doti di Jon a causa degli effetti applicati alla voce, però allo stesso tempo fa registrare una grande prestazione dietro le sei corde di Matt Laporte. Stesso discorso per la successiva The Ride, con un intermezzo che puzza di heavy metal quanto un carico di pesce marcio. Dopo la breve, ma non per questo meno intensa, O to G segue Walk Upon the Water ulteriore (riuscitissima) apertura melodica dell’album. Stories ci riporta su binari di metallo, riff al fulmicotone e assoli al vetriolo sono gli ingredienti della ricetta. Ancora atmosfere celestiali grazie alle mani e la voce di Jon: Open Up Your Eyes si regge su una struttura costruita dai tasti d’avorio di Jon e il gran lavoro di Laporte alla chitarra, una serie di assoli melodici e toccanti. C’è ancora tempo per un’altra sfuriata di metallo pesante, parte un riff di quelli cattivi, quelli destinati a non fare prigionieri, se poi aggiungiamo la “gracchiante” voce di Jon, il risultato è quello di uno tsunami pronto ad abbattersi sulla costa. Song d’impatto. Chiude il disco Someone/Soul che poco aggiunge a Global Warning.

Quello che sicuramente ravviserete rispetto al disco precedente è un leggero rallentamento del ritmo, Jon ha leggermente alzato il piede dall’accelleratore, sarà l’età? Non credo; penso piuttosto che si tratti di una fase transitoria, una fase evolutiva che potrebbe portarci ad altre grandi pagine di heavy metal, vergate ancora una volta dalla mano di questo straordinario artista.



VOTO RECENSORE
75
VOTO LETTORI
55.76 su 38 voti [ VOTA]
Savatage
Giovedì 10 Aprile 2008, 9.26.00
8
Questo disco è spettacolare, non ci sono cazzi!!!
Rob
Mercoledì 9 Aprile 2008, 20.28.10
7
Eh si mi tocca caro Syd!
Syd
Mercoledì 9 Aprile 2008, 19.14.58
6
E bravo il dottore! Già al lavoro, eh...
Rob
Mercoledì 9 Aprile 2008, 15.55.23
5
Quello che mi pare di capire è che in ogni caso Jon Oliva è una garanzia... siamo tutti d'accordo, vero?
Il Mentalista
Mercoledì 9 Aprile 2008, 13.49.39
4
Io invece trovo questo disco non solo migliore del del precedente, ma il punto più alto del Jon Oliva post-Savatage, de gustibus...
Rob
Mercoledì 9 Aprile 2008, 13.37.07
3
Grande Bruno, noto con piacere che sei un grande fan di Jon... Se avessi fatto la recensione qualche settimana fa probabilmente avrei dato anche io 80... però dopo un mesetto d'ascolto, la voglia di premere play dopo averlo ascoltato è un pò calata... ma di poco, cmq, stiamo parlando di un 7,5! A scuola facevo le capriole se ne prendevo uno...
Bruno
Mercoledì 9 Aprile 2008, 12.10.35
2
ho dato il voto sbagliato porca miseria, volevo scrivere 80 non 8! sono abbastanza d'accordo sul fatto che sia leggermente inferiore al precedende, ma solo di poco! infatti avrei dato un voto un pò più alto, 80 appunto... la produzione è migliorata però! gran bell'album come sempre per Jon!
Rob
Martedì 8 Aprile 2008, 20.10.57
1
Ooops... rileggendo ho trovato una "l" di troppo sull'acceleratore...
INFORMAZIONI
2008
AFM Records
Heavy
Tracklist
01 - Global Warning
02 - Look at the World
03 - Adding the Cost
04 - Firefly
05 - Before I Hang
06 - Master
07 - The Ride
08 - O to G
09 - Walk Upon the Water
10 - Stories
11 - Open Up Your Eyes
12 - You Never Know
13 - Someone / Souls
Line Up
Jon Oliva - Piano/Keyboards, Lead Vocals, Guitars, Organ
Matt Laporte - Guitars, Vocals
Christopher Kinder - Drums, Percussions, Vocals
John Zahner - Keyboards, Organ, Vocals
Kevin Rothney - Bass, Fretless Bass, Vocals

www.jonoliva.net
 
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