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25/04/24
MARDUK + ORIGIN + DOODSWENS
AUDIODROME, STR. MONGINA 9 - MONCALIERI (TO)
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Dream Theater - Greatest Hit (...and 21 Other Pretty Cool Songs)
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( 10248 letture )
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C’era davvero bisogno di un greatest hits dei Dream Theater? La risposta è quasi ovvia, no. Anche perché questo Greatest Hit (…and 21 Other Pretty Cool Songs) non rappresenta il meglio della discografia dei newyorkesi. Non riesco a pensare ad un best of che non contenga Metropolis pt.1 o Learning to Live o Finally Free o ancora A Change of Seasons. Ciò detto, c’è da mettere in chiaro la mera operazione commerciale avvenuta col disco in questione. Questo album esce sotto Rhino, una divisione dell’Atlantic, vecchia label dei Dream Theater, attualmente su Roadrunner. È del tutto evidente, che nell’ultimo contratto firmato dai Dream Theater con l’Atlantic, ci fosse una clausola che prevedesse la pubblicazione di un best of. Ora non sto qui a fare l’esperto, però è cosa risaputa che contratti del genere esistono. Sul booklet si legge che sono stati gli stessi Dream Theater a scegliere le canzoni da inserire nell’album. Beh, sotto questo punto di vista, devo dare atto ai cinque musicisti, di aver provato a rendere più appetitosa la proposta. Come? Inserendo remix, versioni edit, e mix alternativi di canzoni presenti sui rispettivi album. Per quanto riguarda le edited version è stata una scelta dettata anche dal lungo minutaggio dell’album, soprattutto il primo disco.
Quindi, fatte le mie riflessioni, posso passare finalmente ai dischi. Due per la precisione, The Dark Side, il lato più Metal in senso stretto; The Light Side, l’aspetto più melodico dei teatranti. Non vi nascondo che l’unica curiosità che avevo era ascoltare i remix dei tre estratti da Images And Words. Per il resto conoscevo già tutto, ovviamente. Dunque cosa dire? Si parte con la prima -e ultima- Hit (con l’H maiuscola) del gruppo, Pull Me Under. Inutile parlare della musica, parliamo del remix ad opera di Kevin Shirley. Dico senza remore che l’onnipresente Shirley ha svolto un ottimo lavoro; ha, principalmente, agito sulla batteria, non a caso lo strumento che più ha tratto vantaggio dal suo lifting. Un suono moderno, secco, il rullante suona, finalmente, come avrebbe dovuto. Senza entrare troppo nei dettagli tecnici, mi sento di dire che è tutta la canzone a bearsi del lavoro di Kevin Shirley. Stesso discorso per il classico successivo, Take the Time. Segue la versione edit di Lie, primo estratto di Awake. La canzone viene mutilata proprio nella sua parte migliore, peccato. Idem per Home, song che ha nella sua lunga articolazione il punto di forza, così non rende. L’unica canzone che mi ha colpito nella sua versione più breve è Misunderstood. L’unica a cui abbia fatto bene la dieta che gli ha fatto perdere il lungo assolo di Petrucci, che nella sua versione originale spezzava in due metà la canzone. Il resto del disco se lo spartiscono The Test That Stumped Them All da Six Degrees Of Inner Turbulence, due estratti da Train Of Thought (As I Am ed Endless Sacrifice) e due da Octavarium (The Root Of All Evil e Sacrificed Sons).
The Light Side viene aperto dall’intramontabile Another Day; non sarò mai stanco di ascoltare questa canzone. Segue To Live Forever pezzo sicuramente noto ai fans, meno al resto degli ascoltatori. Gran bella canzone, rintracciabile sul singolo di Lie e sul Fan Club Album del 1999. Poi due estratti da Awake (Lifting Shadows Off A Dream e The Silent Man). La magnifica Hollow Years apre un poker di pezzi mozzafiato, una versione differente di Through Her Eyes (dove fa capolino anche un sax), The Spirit Carries On e la versione edit di Solitary Shell (alleggerita, ahimè, della parte strumentale di fine pezzo). Le ultime tre canzoni (nell’ordine: I Walk Beside You, The Answer Lies Within e Disappear) non possono proprio reggere il confronto con le quattro precedenti, e così il disco scorre mestamente verso la fine. Grave, a mio avviso, la mancanza di una perla come Surrounded, magari nella divina versione con cui l’hanno proposta durante l’ultimo tour.
Riflettendoci su, mi pare del tutto palese che non può esistere un greatest hits dei Dream Theater senza le lunghe suite, senza quello che Portnoy chiama The Epic Side. Sarà anche per questo che in copertina (molto rushiana) campeggia un piccolo rebus? Un 10+ a chi lo scopre. Tornando seri, dicevo che non può esistere un best of soprattutto perché credo fermamente, forse lo spero nel mio subconscio, nelle parole di James LaBrie: I truly believe that the best is yet to come. I really do…
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21
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RIMANGONO DELL'IDEA CHE DI QUESTI GRUPPI NON CI POSSONO ESSERE BEST |
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20
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Cos'è? La scritta in rosso di Greatest Hit che crea la parola shit? |
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bho....sicuramente solo x la casa discografica,non vedo propio il motivo di questo cd poi con questa scaletta...inutile solo x collezionisti(come me),neanche lo consiglierei a chi non ha mai sentito i dream perche mancano i l70 per cento dei loro capolavori. |
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18
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secondo me sono stati costretti a farlo dalla casa discografica. perfino loro sottolineano cosa sia questo cd (SHIT). |
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che scaletta di merda!!! |
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Nonostante gli album dei DT per essere apprezzati appieno vadano ascoltati nella loro interezza trovo che questo Greatest Hit non sia affatto male; avere edit diversi delle canzoni può avere dei lati positivi - ad esempio è inclusa la versione singolo di The Silent Man... se poi si trova questo doppio CD alla modica cifra di € 8.90 l' acquisto è obbligato!!! |
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I migliori pezzi dei Dream Theater sono troppo lunghi per farne un vero e proprio THE BEST.Altrimenti dovrebbero fare 1 raccolta coni 5 dischi. Il mixaggio di Kevin Shirley sulle canzoni di I&W non mi è piaciuto,ha snaturato troppo PMU e TTT,soffocando troppo alcune parti soliste delle tastiere che erano fondamentali.Cmq ha migliorato AD con nuovi innesti di sax.Assodato come ho detto che nn era possibile fare un vero The best,la scelta della track-list ,i sembra cmq buona e ho trovato molto carina l'idea di fare un cd metallaro e l'altro di stampo ballad e pop.L'accorciamento di HOME nn mi ha dispiaciuto(e lo dice uno che detesta gli Edit),perchè ha abbreviato passaggi secondo me inutili.Per Iudometal:Nn sono state inserito canzoni di WADADU e SC perchè nn sono stati prodotti dall Atlantic Records. |
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Questo album non si doveva neanche commentare... sono riusciti a scegliere tracce come "i walk beside you" e non inserire metropolis... bah... |
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Bello ma avrei fatto una selezione migliore |
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12
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Images And Words secondo me è il capolavoro dei Dream Theater....a parte Awake,il resto della loro discografia è ripetitivo e monotono |
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11
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per apprezzare appieno i DT bisogna ascoltarsi i loro Live.. sono molti ma sono delle vere e proprie "esperienze" musicali.. condivido con chi scrive che buttare a casaccio su un cd alcuni loro brani, li si toglie dal giusto contesto... questo cd non è utile neppure per chi si vuole avvicinare al gruppo... e poi manca Surrounded, concordo con il recensore. |
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10
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Si è vero, anche secondo me,non c'era tanto bisogno ci fare un Greatest Hits(anche se l'anno fatto solo per questioni di contratto)però non si può negare che sono comunque ottime canzoni,e io essendo un grandissimo amante dei Dream Theater non nego di volerle risentire(o quasi).Peccato solo che non abbiano messo suite o estratti da Systematic Chaos |
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9
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si è proprio vero! non voglio pensare che si tratti degli escrementi (perchè le cose van dette!) del gabbiano svolazzante, ma che anzi ricalchi appieno il pensiero di portnoy e soci sulla "bontà" di questo greatest.... |
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8
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Bravo Sam!!! Hai vinto, non so cosa ma hai vinto!!! Cmq, pure io mi chiedo se il titolo sia il pensiero di Portnoy e soci... mah... nn lo sparemo mai.... E' probabile cmq... che il titolo si riferisca alla "cacca" (si può dire, si?) del gabbiano... |
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7
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E' forse il fatto che in Greatest Hit ci sono anzichè in nero in marroncino le lettere greateSt HIT componendo così la parola SHIT? Sì l'ho notato. Non ho capito se è un gioco tanto per fare o se è sottointeso ciò che in realtà Mike pensa del Greatest Hit o del fatto di essere obbligati per contratto a farne uno... e si... erano davvero obbligati per contratto, altrimenti non ci sarebbe stato un Greatest Hit. Io l'ho preso solo perchè sono un fan dal 1992 e li seguo fin da allora e ho tutto dei DT altrimenti avrei omesso anche io e non credo che i DT avrebbero avuto da ridire anche con le vendite a 0. Di solito su ste mosse commerciali ci guadagna di più l'etichetta. Loro facevano prima a fare un nuovo album o un live per intascarsi molti più soldini e visto quanto suonano, di occasioni per un live ce ne sarebbero centinaia. |
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6
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Dimenticavo... avevo pensato di uscirmente con un politico "s.v." però è più forte di me, non riesco a non dare voti... altrimenti che ci stiamo a fa??? |
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Bè, quello che dici caro collega frangè è verissimo... Piazzare un pezzo di un concept lì, è quasi blasfemo... e ti dirò di più, non avevo la minima intenzione di comprare questo "greatest hit", solo che mi è stato regalato... ed ho pensato che è sempre "utile" un disco dei DT da recensire. Più che un rebus si tratta di un "gioco" tra il titolo del disco e qualcosa nella copertina, osservatela bene, poi mi direte... |
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4
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disco inutile. hanno cercato di indorare la pillola, tutto qui... ennesima delusione da fan accanito quale sono del combo newyorchese.... ma, aldilà del discorso commerciale, il vero problema è il greatest hits in se. mi spiego meglio: le canzoni dei dream theater non possono, a mio avviso, restare avulse dal contesto dell'album di appartenenza. basti, a tal proposito, immaginare una canzone come "home" che rappresenta il vero fulcro del concept di "scenes from a memory", e che ascoltata "isolata" può semplicemente offrire una prova maiuscola dei cinque musicisti, ma che non rende nemmeno l'idea dell'affascinante storia che si nasconde nel testo... stesso discorso per gli estratti della suite "six degrees..." o ancora a "the silent man" incredibilmente mutilata di "erotomania" e "voices". poi, posso applicare lo stesso discorso, anche se in chiave piu strettamente musicale, alle altre song prive di un concept di base... anche se viene rispettato un filo cronologico che può far capire e soprattutto apprezzare l'evoluzione tecnica e stilistica del gruppo, passare da "pull me under" ad "As I am" in soli 7-8 pezzi puo risultare fuorviante per la piena comprensione della band e, almeno nel mio status di fan, fastidioso. rob cmq la rece è bella complimenti.... anche se io personalmente mi sarei astenuto da qualsiasi giudizio.... ma questo è ovviamente il mio modestissimo parere.... PS: l'idea del rebus è davvero interessante! vedo di fare qualche ricerca.... |
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rebus nella copertina?interesssante...di che parli? |
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Cmq di pezzi come quelli contenuti su Images nn ne faranno +, altro ke il meglio deve ancora arrivare, senza togliere ke sono immensi e divini!! |
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disco totalmente inutile...poi ho saputo che tra poco uscirrà anche un altro live!!! Ne hanno fatti solo 5 di dischi live quindi mi sembra giusto fare uscire anche il 6o....che belloooooooo |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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Disc One - The Dark Side 1. Pull Me Under (2007 Remix) + 2. Take The Time (2007 Remix) + 3. Lie (Edited Version) + 4. Peruvian Skies * 5. Home (Edited Version) 6. Misunderstood (Edited Version) 7. The Test That Stumped Them All 8. As I Am 9. Endless Sacrifice 10. The Root Of All Evil 11. Sacrificed Sons
Disc Two – The Light Side 01. Another Day (2007 Remix) + 02. To Live Forever + 3. Lifting Shadows Off A Dream + 4. The Silent Man + 5. Hollow Years * 6. Through Her Eyes (Alternate Album Mix) 7. The Spirit Carries On 8. Solitary Shell (Edited Version) 9. I Walk Beside You 10. The Answer Lies Within 11. Disappear
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Line Up
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James LaBrie – Vocals John Myung – Bass Guitar John Petrucci – Guitar, Vocals Mike Portnoy – Drums, Percussion, Vocals Jordan Rudess – Keyboards
Kevin Moore – Keyboards on + Derek Sherinian – Keyboards on *
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