|
23/03/21
SWANS + NORMAN WESTBERG
ALCATRAZ - MILANO
|
|
|
( 7824 letture )
|
Poche storie: che i Moonspell siano una band matura già si sapeva. I portoghesi già allora hanno abituato da tempo ad ascoltare il loro sound diabolico con Irreligious, ad apprezzare il loro lato più maligno ed oscuro con Darkness and Hope, .ma quanti realmente aspettavano un album come questo?
Non diciamo cazzate, non usufruiamo dell'ormai abusata frase dell' "a me piacevano nel vecchio stile", non sminuiamo un capolavoro con la "c" maiuscola.
The Antidote. Questo è il titolo dell'album in questione, questa è la loro "cura"che guida i Moonspell dritti in un luogo cupo e tenebroso, un luogo dove soltanto l'ascoltatore può arrivare, dove solamente la voce dalla doppia faccia di Fernando Ribeiro può fungere da appiglio. Un album, come dice la band, circondato da un non so che di ultraterreno, un qualcosa che se percepito dall'ascoltatore, stordisce sin dal primo ascolto e trasporta piano piano nel dannato mondo chiamato Moonspell.
Undici tracce che si legano alla perfezione tra di loro, senza lasciare respiro fin dall’opener In and Above Men, dove la voce di Ribeiro si presenta growleggiante come non mai, un drumming forsennato, ma allo stesso tempo preciso ad un livello quasi chirurgico, gli elementi rimanenti spingono sull'acceleratore per tutta la durata della song; compatta, veloce e immediata, forse fin troppo immagazzinabile per essere un lavoro marchiato Moonspell.
E che dire della successiva From Lowering Skies? La band non si distacca dalla potenza che rimane però avvolta da quel suono leggero, velato e misterioso, degno di un migliore gothic sound, e sforna un altra track di degno spessore acustico.
Si passa a Everything Invaded, brano estrapolato per il singolo -e relativo videoclip- della band. A mio parere non la migliore tra le canzoni che presenta questo (capo)lavoro, ma pur sempre coinvolgente, dove la voce pulita lasciano spazio per ogni ritornello al growl più potente e distruttivo del frontman.
Si arriva alla tribaleggiante The Southern Deathstyle, canzone che sembra aprire, dopo le prime tracks, un nuovo capitolo nell'album, dare una netta svolta al cammino già percorso lasciando in secondo piano la potenza martellante e calare in tutta la sua maestosità quel sound velato e cupo presente fin dall'inizio.
Ecco così arrivare a ripetizione la tormentata title track e la stupenda Capricorn At Her Feet: coinvolgente e imponente qui come non mai la prova vocale, davvero da pelle d'oca.
Il cammino melodico a questo punto sembra rendere omogenee tutte le rimanenti composizioni, dando vita ad una danza macabra che sembra non finire mai. Un sound che se analizzato in questa parte "track by track" andrebbe a sminuire la magia creata dal micidiale combo portoghese.
L'unica pecca dell'album è che una volta arrivati alla fine, non lascerà spazio a nessuna decisione se non di premere nuovamente il tasto play ed immergersi da capo in questo dannato, misterioso ed intrigante mondo parallelo chiamato Moonspell.
|
|
|
|
|
VOTO LETTORI
|
73.86 su 142 voti [
VOTA]
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
7
|
Uno degli album più sottovalutati di sempre. Lo reputo il picco compositivo dei Moonspell e mi è piaciuta anche l'operazione culturale (musical-letteraria) fra la band portoghese e lo scrittore José Luis Peixoto per promuovere le due opere (disco e libro). Il disco, che reputo una delle opere migliori del nuovo millennio, meriterebbe ben altra considerazione. |
|
|
|
|
|
|
6
|
premetto che è un album che mi è entrato dopo molti ascolti , ripreso a distanza di tempo MAESTRI del GOTICO . voto 90/100 |
|
|
|
|
|
|
5
|
Atmosfere sempre magiche. Ottimo album! Grandissimo gruppo |
|
|
|
|
|
|
4
|
Comprato recentemente e nonostante sia oscuro come pochi altri file via che è un piacere. Un 78 se lo merita |
|
|
|
|
|
|
3
|
85 anche per me. "Voto lettori" a dir poco ridicolo. |
|
|
|
|
|
|
2
|
Il disco dei Moonspell definitivo! Molto probabilmente rimarrà ineguagliato, almeno per me. Stracapolavoronissimo!!! |
|
|
|
|
|
|
1
|
Ottimo album che offre pezzi molto interessanti..melodia e pesantezza, pesantezza e melodia..oscura....l'album inizia in modo devastante con" in and above man "e la prima volta che l'ho ascoltata ho pensato che è uno dei ezzi più pesanti e devastanti fatti nella loro carriera..poi parechie chicche tra le quali ora mi salta x la testa "capricorn at her feet"...ci sono solo un paio di pezzi che non mi convincono molto ma ora non ricordo i titoli....in ogni caso ottimo album |
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
 |
 |
|
|
|
Tracklist
|
1. In And Above Men 2. From Lowering Skies 3. Everything Invaded 4. The Southern Deathstyle 5. Antidote 6. Capricorn At Her Feet 7. Lunar Still 8. A Walk On The Darkside 9. Crystal Gazing 10. As We Eternally Sleep On It
|
|
Line Up
|
Fernando Ribeiro: voce Morning Blade: chitarra Pedro Paixao: chitarra, tastiera Miguel Gaspar: batteria
|
|
|
|
RECENSIONI |
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ARTICOLI |
 |
|
|
|
|
|
|
|