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19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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Esoteric - The Maniacal Vale
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( 6169 letture )
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La definizione ideale per un simile album è "dantesco". In linea di principio lo si può idealmente paragonare all’opera magna del sommo poeta, La Divina Commedia, sia in termini di dimensioni, oltre 1 ora e mezzo di musica divisa in 2 CD (e non in tre tomi), sia in termini di tempi di concepimento, con ben oltre 4 anni di attesa dal precedente Subconscious Dissolution Into the Continuum, sia infine per la grandezza e la magnificenza che contraddistinguono solo poche opere d’arte e che permettono a The Maniacal Vale di infrangere i confini temporali e di entrare rapido nell’eterno o, utilizzando termini meno roboanti, di divenire immediatamente parte dei classici del genere.
La band, per chi non la conoscesse, proviene dal Regno Unito, è attiva dal 1992 ed il presente album segue la pubblicazione di un demo-tape e di 4 mastodontici album: sin dagli esordi si è sempre prodigata in opere dalla durata sostenutissima, ne è esempio eclatante il demo Esoteric Emotions – The Death of Ignorance con i suoi 80 minuti di musica. Il debutto avviene nel 1994 con il doppio album Epistomological Despondency che, riprendendo il ponte comparativo con La Divina Commedia, può essere raffrontato all’Inferno quale apice compositivo e creativo della band, in quanto splendido esempio di doom/death fortemente debitore alla psichedelia dei Pink Floyd di Ummagumma, senza tuttavia alcuna traccia di sonorità stoner o rock/prog: solo annichilente doom. Segue a distanza di 2 anni la pubblicazione del doppio The Pernicious Enigma, leggermente più confusionario e meno pulito, ma altrettanto monolitico e affascinante. Il terzo album Metamorphogenesis esce per l’etichetta italiana Eibon Music e, volendo continuare a sfruttare la precedente metafora, lo si può accostare al Purgatorio; il raffronto con l’opera dantesca funziona particolarmente bene perché in ambedue i casi non si può parlare di capitoli “brutti”, “scarsi” o “meno belli”: questa è pura poesia e la si può definire, al peggio, come meno grandiosa. Il 2004 ci regala il bellissimo Subconscious Dissolution Into the Continuum che esce per la francese Season of Mist e non si discosta particolarmente dal predecessore, se non in ordine di una migliore qualità compositiva e di un leggerissimo alleggerimento dei suoni che da “pachidermici” li si può al massimo definire “meno pachidermici”…
E finalmente è il 2008 e con qualche ritardo vede la luce il grandioso The Maniacal Vale. L’album si apre con Circle, oltre 20 minuti di pura emozione doom; non ci sono termini di paragone con altre band, perché nessun’altra come loro può vantare una simile perizia tecnica applicata alla materia, una ricerca scrupolosa per gli arrangiamenti, una splendida vena progressive/sperimentale che gli permette di sconfinare tranquillamente in ambiti psichedelici senza il rischio di tradire il proprio trademark, una produzione così cristallina ed impeccabile ed un così spaventoso “wall of sound” ad oggi mai eguagliato da altre formazioni dello stesso genere. Ritengo inutile procedere con la descrizione brano per brano perché rischierei di sembrare ripetitivo nei termini e nelle spiegazioni: tutti i restanti pezzi godono di una classe e di una cura del particolare semplicemente eccelsa; è tangibile un leggero ma apprezzabile miglioramento tecnico dei singoli musicisti, ed in generale il lavoro è assolutamente di gran valore, molto vario all’interno di un genere che sa concedersi delle diversificazioni ampie pur rimanendo sempre sulle stesse atmosfere. Gli 8 brani di questo imponente The Maniacal Vale sono tutti di classe, ma se volessi forzatamente trovare un difetto a questo monumento al doom - e nuovamente mi riallaccio al parallelismo artistico con La Divina Commedia - forse dovrei biasimare proprio l’eccessiva durata dell’opera che rende ostico l’ascolto prolungato ed il raggiungimento del 101° minuto finale. E’ noto che anche per l’opera del sommo Dante, non sia il capitolo conclusivo del Paradiso quello più noto ed apprezzato, anche se ammetto che l’affinità, in questo caso, non calzi proprio a pennello…
In termini di apprezzabilità questo nuovo album si riduce purtroppo ad un prodotto destinato ad una elite ristrettissima di devoti fan e non di ascoltatori occasionali che comunque, dato il valore intrinseco del disco, troveranno piacevoli le quasi 2 orette di svago. Il giudizio finale non può essere che favorevole: gli Esoteric hanno finalmente trovato una formula matura e ragionata che gli consente di raggiungere mete inaspettate nonostante l’impenetrabilità del proprio sound.
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12
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sto sprofondando nell'abisso....che discone |
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11
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Un album totale, già in dirittura d'arrivo insieme al successivo Paragon Of Dissonance e ad un paio di altri titoli dello steesso genere. Ascoltarlo tutto d'un fiato non è semplice a causa della lunghezza, ma se si ha il tempo è una grande esperienza. |
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10
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L'album si apre con CIRCLE, non con CIRCE |
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8
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Se ti sono piaciuti i precedenti album, la lunghezza di questo non la sentirai. Il mio preferito! |
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7
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Non c'è niente da fare, m'è presa la mania per gli Esoteric! Ho ascoltato questo cd varie volte prima di andare a dormire e devo dire che nel migliore dei casi sono rimasto insonne per 3 ore, disco fantastico! |
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6
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c'hai preso in pieno.. discone!! veramente un gran discone!!! vale anche più dei soldi spesi!! (naturalmente parlo da fan del genere... un disco EPICO) |
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5
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E' davvero molto lungo. Forse troppo... per capirlo bene devo prima masticarlo per altri giorni. Rece intrigante. |
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4
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appena comperato..sto cercando si assimiliarlo.. |
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3
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Veramente bello come disco, maturo e completo da diversi punti di vista. Personalmente ti consiglio di rimediare un gruppo che ho conosciuto stasera, si chiamano Desire sono portoghesi, ma credo che tu già li conosci... comunque hanno fatto due album finora e sono entrambi stupendi. |
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2
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Veramente bello come disco, maturo e completo da diversi punti di vista. Personalmente ti consiglio di rimediare un gruppo che ho conosciuto stasera, si chiamano Desire sono portoghesi, ma credo che tu già li conosci... comunque hanno fatto due album finora e sono entrambi stupendi. |
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Veramente bello come disco, maturo e completo da diversi punti di vista. Personalmente ti consiglio di rimediare un gruppo che ho conosciuto stasera, si chiamano Desire sono portoghesi, ma credo che tu già li conosci... comunque hanno fatto due album finora e sono entrambi stupendi. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Circle 2. Beneath This Face 3. Quickening 4. Caucus Of Mind 5. Silence 6. The Order Of Destiny 7. Ignotum Per Ignotius
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Line Up
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Greg Chandler - Vocals, Guitar Gordon Bicknell – Guitar Kris Clayton – Guitar Mark Bodossian – Bass Olivier Goyet – Keyboards Joe Fletcher – Drums
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