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Emeth - Telesis
( 3107 letture )
Banco di prova per gli Emeth, capace band giunta al fatidico appuntamento con il terzo full-lenght. Pur senza stupire, nei due precedenti lavori la formazione belga si era dimostrata esemplare esegeta del movimento brutal-death, abile nell'interpretare con maestria le evoluzioni di un filone sempre più in ascesa negli States e in Europa. Del resto da un veterano del calibro di Matty Dupont (già in forza negli Aborted) era lecito attendersi un prodotto quantomeno di qualità. Eppure già nella penultima uscita, i nostri avevano tentato con successo strade alternative affiancando al trademark statunitense sparute incursioni nel metal moderno e splash melodici.

Probabilmente consapevole di aver imbroccato la strada giusta, il quintetto si riaffaccia sul mercato proseguendo idealmente il cammino intrapreso in Reticulated. Telesis si presenta sin dalle prime battute come un prodotto brillante e maturo, non più semplice copia carbone di quanto già ampiamente collaudato da altri mestieranti. L'approccio alla materia è creativo ed ispirato, brutale e melodico nel contempo; il livello di complessità degli arrangiamenti resta chiaramente immutato, tradotto in modo a dir poco perfetto per mezzo delle capacità esecutive dei musicisti. Con questo non voglio lasciar intendere che durante le undici tracce venga ostentata mera tecnica fine a se stessa: viene, infatti, riservata massima importanza al songwriting, e ogni artifizio è funzionale alla forma canzone. Tutto questo comunque non esclude rimandi ai canoni del genere, risultando evidente la diretta discendenza al filone stelle e strisce. Ma come anticipato, gli Emeth decidono di giocare su i contrasti, inserendo una serie di elementi spiazzanti: non solo esecuzioni marziali sparate alla cieca, ma scioglimenti eleganti fatti di arpeggi e armonizzazioni repentine. Provare per credere l'ottima opener, lanciata a folle velocità nella parte iniziale, per poi subire un deciso rallentamento nella parte centrare, e concludere addirittura con dei riverberi in chiave fusion, i quali strizzano inevitabilmente l'occhio ai grandi Atheist. Tutta la track-list si attesta su livelli alti, tanto negli episodi più articolati come la splendida title-track e Folly and Weakness, quanto nei componimenti votati alla carneficina (per esempio The Doer Alone Learneth e Will To Power), il tutto accompagnato da una produzione perfettamente in linea con l’attualità delle note.

Forse solo i fan di prima mano e gli ascoltatori più oltranzisti storceranno il naso al cospetto dell'evoluzione messa in atto dagli Emeth. Tutti gli altri invece, oserei dire quasi a sorpresa, troveranno in Telesis una delle rivelazioni più interessanti del settore sin qui apprezzate in questo già ottimo 2008.



VOTO RECENSORE
80
VOTO LETTORI
20.62 su 16 voti [ VOTA]
INFORMAZIONI
2008
Brutal Bands Records
Technical Brutal Death
Tracklist
1.Silence Goes Unheard
2.Anochi Kofer
3.Telesis
4.Soulstorming Echoes
5.Folly And Weakness
6.Monolith
7.Existence Beyond Being
8.The Doer Alone Learneth
9.Acquarian
10.Will To Power
11.Aum
Line Up
Tom Kimps - Voce
Matty Dupont - Chitarra
Tom Ales - Batteria
Valéry Bottin - Chitarra
Erlend Caspersen - Basso

http://www.myspace.com/emethbe
http://www.emeth.be/
 
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