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Sacradis - Damnatio Memoriae
( 3050 letture )
I Sacradis sono una delle realtà storiche del panorama black metal italiano, essendo attivi dal lontano 1996 e avendo pubblicato una manciata di lavori, tra EP, demo e due album di discreto valore che hanno fatto breccia tra molti black metallers italiani e non solo. Questo “Damnatio Memoriae”, che esce nuovamente per l’ottima Behemoth Productions, è appunto il loro secondo full-length e segue il discreto “Darkness Of Our Souls” del 2004, che già ottenne buoni feedback presso gli estimatori del genere.

Non molto è cambiato in casa Sacradis, lo stile è rimasto pressoché invariato, ma in generale si percepisce una maggiore varietà nella costruzione dei brani, una produzione decisamente migliore e in generale una maturità acquisita che contribuiscono a portare le coordinate base di questa band su un livello di professionalità superiore rispetto al passato.
Le bordate fast-BM dei Nostri si uniscono non di rado a reminiscenze thrash metal, e ciò che ne scaturisce è una forza distruttrice e un impatto praticamente presente durante la durata di tutto il cd, con pochissime concessioni a rallentamenti o momenti riflessivi.
L’intento dei Sacradis è fare male in modo esplicito e in questo senso ci riescono in pieno.

Quello che però lascia un pochino in sospeso un ipotetico giudizio pienamente positivo su questa band e, nel caso specifico, sul cd che sto esaminando è una sensazione di immobilità stilistica e carenza di feeling che affiorano con lo scorrere del minutaggio. Se in prima istanza non si può fare a meno che rimanere impressionati dalla brutalità espressa e dalle buone capacità tecniche dei Nostri, allo stesso tempo sono dell’avviso che qualche iniezione di elementi non dico originali, ma solo capaci di stemperare i toni bellicosi di quest’opera, non avrebbe guastato al risultato finale e anzi, il tutto sarebbe stato funzionale ad un risultato globale più interessante.

Chiariamo in ogni caso che la band se la cava davvero bene, e quando decide di dimostrare il lato più emozionale della loro proposta (prendete comunque con le pinze il termine “emozionale”), come nel caso della title-track, si colgono sfumature melodiche di tutto rispetto, dove le chitarre si elevano a protagoniste della scena, sempre affilate e intrise di melodia morbosa.
Davvero degna di essere menzionata è “Perversion and Treacheries”, tanto veemente quanto ispirata e capace di creare atmosfere malinconiche, rappresentando a mio avviso un quasi perfetto connubio tra velocità e pathos.
Segue i sentieri dell’old-school black metal la successiva “Olocaustum”, insinuando in noi un senso di nostalgia capace di riportarci indietro con la memoria di molti anni. Un crescendo sul finale eleva questa traccia come una delle migliori del lotto, dove i Sacradis riescono a fondere fraseggi chitarristici di gran gusto al loro consueto tappeto fatto di blast-beats e frenesia compositiva. Ottima canzone davvero.

In definitiva, il mio giudizio su questo album non può che essere sostanzialmente positivo, anche se c’è da dire che le sorprese migliori di questo platter sembrano risiedere più nella seconda parte, dove una manciata di canzoni si ergono a vere protagoniste dello spettacolo e lasciando intravedere forti segnali di evoluzione che ben fanno sperare per il futuro di questa band.
Peccato solo per qualche colpo di troppo sparato a vuoto ad inizio lavoro, perché abbassano un pochino una valutazione che sarebbe potuta essere sicuramente di altro tenore.
In ogni caso siamo di fronte ad una formazione di assoluto valore che, se capace di aggiustare e sfruttare al meglio ciò che di buono già possiede, saprà sicuramente regalarci prossimamente grandi sorprese.

Da tenere d’occhio.



VOTO RECENSORE
68
VOTO LETTORI
42.47 su 34 voti [ VOTA]
INFORMAZIONI
2008
Behemoth Productions
Black
Tracklist
1. Intro
2. Epitaph of the Martyr
3. Damnatio Memoriae
4. Thy Celestial Legion
5. Supremacy of Conscience
6. Perversion and Treacheries
7. Olocaustum
8. Redemption
Line Up
Eligor - guitar
Ülfe - guitar, vocals
Winternius - bass
Lord of Fog - drums
 
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