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20/04/24
THE OSSUARY
CENTRO STORICO, VIA VITTORIO VENETO - LEVERANO (LE)
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Revolution Renaissance - New Era
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( 6307 letture )
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C'era una certa attesa per il nuovo progetto di Timo Tolkki denominato Revolution Renaissance, ma il risultato è decisamente deludente. Dopo una serie di dischi di maniera fatti con gli Stratovarius negli ultimi tempi, il buon Timo non ha fatto altro che prendere del materiale che era già pronto per gli Stratovarius stessi, ha poi mutuato il nome di quel nuovo ipotetico album e lo ha assunto come proprio moniker. Infine, ha dato un nuovo titolo al medesimo. Risultato: un disco certamente non esaltante. Anzi; a dirla tutta: decisamente inutile. Eppure, sulla carta, le premesse per far bene c’erano tutte. La presenza dello stesso Tolkki in primis, ed una serie di ottimi professionisti come il trio Kiske/Sammett/P. Rantanen a cantare in secundis. Per tacere del resto di una line-up di sicura affidabilità. Alla fine, però, New Era si può etichettare con una sola, semplice parola: noioso.
Quello che di buono si può dire su Revolution Renaissance rimane infatti confinato in pochi, precisi aspetti. Una grande professionalità profusa da parte di tutti; una ottima produzione, perfettamente funzionale al tipo di suono che si voleva ottenere; qualche assolo abbastanza coinvolgente da parte di Timo e due o tre pezzi relativamente indovinati e superiori alla media generale della scaletta presentata dall’album; e poi? Poi il nulla. Solo una serie di canzoni scontatissime che lasciano abbassare la soglia dell’attenzione già dopo pochi secondi dal loro inizio. Il fatto è che ogni volta, dopo un minuto dal suo avvio si capisce già come si svilupperà l’intero pezzo che si sta analizzando e si potrebbe stare costantemente dieci secondi avanti senza mai sbagliare. Questo pur non avendo mai ascoltato nessuno dei brani in questione. Insomma, molto, molto fumo per un arrosto decisamente striminzito. Buono l’avvio di Heroes ed ottimo Kiske in I Did it May Way ed in generale in ogni occasione in cui è impegnato, ma non è l’interpretazione il problema, sono propri i brani come scrittura ad essere sotto la soglia della sufficienza. Un esempio? Angel è una delle ballate più scontate che si siano mai sentite e le successive due canzoni non alzano certo il tiro; anzi. Born Upon the Cross è, se possibile, ancora peggiore e per farla breve, forse solo Heroes; Glorius and Divine e la conclusiva Revolution Renaissance si salvano, pur non essendo nulla di particolare. Tre brani su dieci. Un po’ pochino per giustificare la spesa, non vi pare?
Revolution Renaissance è da consigliare solo a chi stravede per gli StratovariusEpisod; Visions ed Infinite e per Tolkki come musicista, ma da evitare accuratamente per tutti gli altri. Come già ripetutamente sottolineato altrove, il power è probabilmente il genere metal più in sofferenza in questi ultimi anni, ma per risollevarsi ha bisogno di tutto, tranne che di dischi come questo, privo di qualsiasi spunto di originalità. In conclusione: tanto rumore per quasi nulla. Solo per ascoltare un tedioso esercizio di stile, senza sostanza.
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17
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Ma come si fa a dare 50? Ė un album piacevolissimo da ascoltare, non affatica l'ascolto, è orecchiabile, registrato ottimamente con dei grandissimi interpreti. |
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16
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50 mi sembra davvero poco. A mio parere un disco che suona di fresco, immediato... |
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15
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Rispetto la recensione, ma non la condivido. Io ho dato voto 75. Grazie al mio voto almeno il voto dei lettori ha raggiunto 50, perchè sotto 50 era davvero scandaloso. Premetto che, per me, qualunque cosa Kiske tocchi, diventa oro. Detto questo, le canzoni con Michael e Tobias sono bellissime. Quelle con Pasi, non è vero che sono brutte. Quella che mi è piaciuta di meno è "Born upon the cross", più che altro per il testo, che è la solita "menata" sul mistero del Graal, trita e ritrita, tanto era di moda (e lo è ancora) sparare sul Cristianesimo tradizionale. Ok, "mistero" affascinante (anch'io ho letto tanto sull'argomento), però...eh dai....lasciate un po' stare questo tema. Tanto la verità non ce l'ha nessuno in questo mondo. E la spiritualità non è competenza di nessuno, ognuno ha diritto alla propria. Comunque il disco è davvero piacevole! |
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14
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Purtroppo questo è un disco di canzoni riciclate, create in un periodo buio per Tollki e si sente, eccome. Alcune melodie buone ci sono ma spesso sono suoi autoplagi o plagi altri gruppi noti nel power. Salvo solo le interpretazioni di Sammet e Kiske, il resto è da dimenticare, ma solo se si è amanti del power perché se non conoscono i gruppi storici allora non si noteranno le somiglianze evidenti |
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13
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d'accordo con radamantis. Disco secondo me fresco che si lascia ascoltare tutto. Ho dato 90 per aumentare la media , ma per me è un disco che 75 lo merita tutto , solo per come è suonato e cantato! |
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12
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Condivido in parte con Radamanthis, le canzoni con Tobi e Kiske sono fenomenali. Non gli darei 90 ma un 75 da me se lo becca, in fondo è l'unico album dei Revolution Renaissance che mi è piaciuto! |
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11
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A me sinceramente è piaciuto e parecchio, era un pò che non sentivo un pò di power semplice, diretto, easy! Il lavoro di Tolkki è un marchio di fabbrica riconoscibile tra miriadi di altri album, la qualità di gente come Sammet e Kiske non la scopriamo certo qui ma è un tassello importante per un disco di pregevole fattura. Bravissimo anche Pasi Rantanen in We Are Magic ma è con la title track che Kiske raggiunge picchi di classe elevatissima. Voto 90 (e, per quel che riguarda i miei gusti non sto esagerando....a me fa impazzire!) |
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10
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POVERA GALLINA SPENNACCHIATA NON CAPISCI UN EMERITO CAZZO DI MUSICA LA MAGGIOR PARTE DELLE CRITICHE SONO POSITIVE !!!!!!!!!!!! TU' SEI RIMASTO ALLA TUA CANZONE PREFERITA : CHI CHI CO CO CO CURU CURU CU QUA QUA , VAI A PASCOLARE BELLO CHE NE HAI BISOGNO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!! GALLINA RAVEN DEI MIEI DUE FENOMENALI MARONI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! |
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9
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Si non è un gran disco...Mi piaciono solo Did It My Way, la titletrack (però cazzo è uguale a Soul Of A Vagabond del capolavoro Elements pt.1...),e Last Night On Earth...quelle di Sammet non sono brutte ma a me il power in doppia cassa non mi fa impazzire... Le ballads di Kiske rompono e le canzoni di Rantanen sono proprio brutte! che poi poretto non è mica colpa sua se gli ha affidato le più brutte... si insomma: 65 |
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8
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Ci sta, per carità, la diversità delle opinioni non è solo lecita, è auspicabile, per ora mi limito dal canto mio a far notare che su sei voti dei lettori, questi ultimi sono stati ancora più pesanti di me, seppur di poco |
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7
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A me è piaciuto....in confronto all'ultimo Stratovarius è un capolavoro,poi. |
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6
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Basta andare a leggerne su altri siti e sentire a cicllo continuo il disco, de gustibus.... |
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5
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Noiosa è la recensione non il disco... |
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4
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Recensione che non mi piace molto per come è stata scritta ma concordo col senso generale del buon vecchio Francesco. Un disco, a mio avviso, improponibile. Se non fosse per gli ottimi cantanti coinvolti avrebbe preso -100. Da grande (ormai ex) fan di Timo "Budino" non posso che sorbirmi l'ennesima delusione... |
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2
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Peccato! Sto disco fa pena |
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1
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Peccato...sprecare un trio di voci del genere...mi rifugerò nell'ultimo Avantasia... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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Heroes I Did It My Way We Are Magic Angel Eden Is Burning Glorious And Divine Born Upon The Cross Keep The Flame Alive Last Night On Earth Revolution Renaissance
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Line Up
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Timo Tolkki - chitarra Michael Kiske - voce Tobias Sammet - voce Pasi Rantanen - voce Mirka Rantanen - batteria Joonas Puolakka - tastiere Pasi Heikkilä - tastiere
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RECENSIONI |
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