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13/07/22
GODSPEED YOU! BLACK EMPEROR + STEARICA
STUPINIGI SONIC PARK - NICHELINO (TO)
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Furious Barking - Theory of Diversity
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( 2538 letture )
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Interessante operazione di recupero da parte della PUNISHMENT 18 RECORDS, label che da anni si occupa di promuovere e diffondere lavori che il nostro UNDERGROUND estremo partorisce continuamente. THEORY OF DIVERSITY rappresenta il primo full lenght della band di Ascoli e fu concepito, dopo svariati demo ed un EP, nell'ormai lontano 1992 ma solamente oggi trova una degna collocazione. Si tratta di un pezzo notevole della storia italiana, un importante tassello che mancava nel variegato puzzle del METAL nostrano di primi anni '90. Dopo la registrazione di quest'album il vocalist originario lasciò il gruppo e, nonostante la pronta sostituzione, i FURIOUS BARKING dopo alcuni concerti e un nuovo demo iniziarono lentamente a sfaldarsi; alcuni membri cominciano a dedicarsi ad altri generi (dall'HARDCORE al JAZZ-ROCK) ed è così che quest'album è rimasto sepolto per quasi sedici anni rappresentando il testamento musicale della band marchigiana.
Il sound dei FURIOUS BARKING va ad incanalarsi tra il DEATH tecnico di band quali DEATH e ATHEIST e quello tradizionale dei californiani OBITUARY; notevoli inoltre sono le derivazioni THRASH METAL, un punto di riferimento assolutamente imprescindibile per la scena estrema dell’epoca. Su quest'impianto -molto tecnico- dato dal variegato ed energico lavoro dei due ottimi chitarristi, si inserisce la voce del bravo Rob Mattei, con le sue vocals potenti e ruvide al punto giusto. La sezione ritmica di Olori e Ferranti si presenta molto solida e supporta a dovere i cambi d'umore e di tempo del duo d'asce. Si parte alla grande con la tiratissima DECOMPRESSION STATE per proseguire con quello che a mio parere è il pezzo migliore dell'intero lotto; ALWAYS FROM INSIDE, dove la raffinata apocalisse sonora creata dai DEATH trova espressione in fraseggi che tolgono letteralmente il fiato. Le tracce seguenti, seppur con l'eccezione di alcuni notevoli acuti nei ritmi spezzati e fortemente sincopati di LIVES IN INCUBATOR, oppure il piglio PROGRESSIVE e altamente tecnico di EVERY INDETERMINATION IS COMPLETE, sfortunatamente non riescono a mantenere le ottime promesse iniziali. Questi pezzi sono ben costruiti e suonati a dovere, ma a mio avviso mancano di personalità e di una certa convinzione presente invece nei motivi prima citati. Può risultare difficile, nelle frequenti operazioni di recupero discografico a cui assistiamo sempre più frequentemente, non risentire del peso degli anni durante l'ascolto di tali prodotti. La band Ascolana, nonostante un sound fortemente legato alle tendenze estreme dell'epoca, riesce a proporre una serie di pezzi che, anche se talvolta non completamente a fuoco, suonano comunque genuine e ancora attuali. E' un vero peccato assistere a dei lampi compositivi abbaglianti che successivamente offuscati dai troppi minuti di noia.
Un prodotto, ribadisco, dall'indubbio valore storico-affettivo ed abbastanza attuale a livello di sound; peccato per alcune pecche a livello di songwriting, ma ci troviamo di fronte ad una band senza dubbio meritevole di essere riscoperta.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1 - Decompression State 2 - Always From Inside 3 - The Last Stop Is Mortuary 4 - Lives In Incubator 5 - Every Indetermination is Complete 6 - Homo Superior 7 - Which Theory 8 - Way Of Brutality
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Line Up
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Rob Mattei (Voce) Fabio Bottazzo (Chitarra) Frankie Giaconi (Chitarra) Giorgio Olori (Basso) Massimo Ferranti (Batteria)
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RECENSIONI |
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