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24/04/24
KARMA
CENTRALE ROCK PUB, VIA CASCINA CALIFORNIA - ERBA (CO)
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( 4107 letture )
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UNA BREVE INTRODUZIONE Gli americani Zebrahead si formano nel 1996 e, tra cambi di line-up e svariati tour continentali, pubblicano ben sette album, di cui questo Phoenix costituisce la più recente novità. Inizialmente la band proponeva una specie di punk misto rap e negli anni ha continuato a battere questa strada tentando al contempo di evolvere il proprio sound, probabilmente anche per evitare di perdersi nel baratro della ripetitività: a malincuore, è mio compito constatare il completo fallimento di quest’obiettivo.
L’ALBUM
Phoenix parte bene, con un trittico iniziale di songs in grado di tirar su il morale anche nei momenti più depressivi della giornata: il problema è che questa capacità di conferire energie positive si trasforma molto presto in un’incapacità di destare l’attenzione dell’ascoltatore, data l’estrema ripetitività delle canzoni che mantengono la stessa identica attitudine dall’inizio alla fine, senza mai offrire neanche un vero cambio di atmosfera che giustifichi l’ascolto intero del disco. Sostanzialmente ascoltare cinque volte di fila le prime tre canzoni o ascoltare tutti i brani uno dietro l’altro non fa differenza, perché tanto i contenuti proposti sono sempre gli stessi! Certo che se dovessi organizzare uno di quei festoni tipo-film-sui-college-americani, con tante belle ragazze disponibili, tanti maschi arrapati e tantissimo alcohol, allora la colonna sonora della serata vedrebbe questo disco degli Zebrahead in pole-position: ma l’utilità di questa release si ferma qui. A meno che non amiate profondamente questo tipo di musica, quindi, fate pure a meno di ascoltare quest’album: ce ne sono tanti altri che potrebbero piacervi molto di più.
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5
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Allora, credo che la BAND sia fuori contesto ma il cd possa essere tranquillamente inviato a siti come il nostro. Il problema non è il tipo di musica, che di per se è anche bella e ci sta di ascoltarla, il problema è che il disco è monotono (o meglio: è monotòno)... |
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4
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Bisognerebbe chiedere alla SPV come mai ha deciso di inviarci la copia da recensire, se è davvero così fuori contesto... |
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3
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Io l'ho ascoltato, e in tutta sincerità lo vedo proprio fuori dal suo contesto su questo sito. Avendo ascoltato un po' più del genere, lo recensisco diversamente, ma l'opinione base la condivido: l'album è bruttarello. Potevano fare di meglio, come hanno già fatto in passato (ed evito di citare vecchi album che su un sito di musica prevalentemente metal verrano spazzati via in una paio di recensioni), ma comunque credo il disco vada rivalutato sotto un'altra prospettiva, ovvero di chi ha conoscenza con la musicalità della band. Il mio voto è 60. |
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2
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E' arrivato, e l'abbiamo recensito posto che comunque metallized non si fa tanti problemi ad esulare dal metal, specie se riceviamo un promo; in più, a me ascoltare una proposta musicale diversa dalle mie abitudini fa molto piacere in realtà. Peccato solo che questo disco sia bruttino |
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1
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punk misto a rap..................che ci fa su sto sito???????? |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1 - HMP 2 - Hell Yeah! 3 - Just The Tip 4 - Mental Health 5 - The Juggernauts 6 - Death By Disco 7 - Be Careful What You Wish For 8 - Morse Code For Suckers 9 - Ignite 10 - Mike Dexter Is A God, Mike Dexter Is A Role Model, Mike Dexter Is An Asshole 11 - The Junkie And The Halo 12 - Brixton 13 - Hit The Ground 14 - Two Wrongs Don't Make A Right, But Three Rights Make A Left 15 - All For None And None For All 16 - Sorry, But Your Friends Are Hot
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Line Up
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Ali Tabatabaee: Voce Matty Lewis: Chitarra e voce Ed Udhus: Batteria Ben Osmundson: Bassista Greg Bergdorf: Chitarra
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RECENSIONI |
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