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Frangar - 1915 – Tutto Per La Patria
( 5567 letture )
FRANGAR NON FLECTAR (Mi spezzerò, ma non mi piegherò)

cita testuale il retrocover interno dell’EP 1915 – Tutto Per La Patria dei nostrani Frangar, combo fautore di una mistura Black/Hardcore dai connotati storici fortemente nostalgici. I novaresi sparano diretti fin da subito (e fanno bene data la pochezza cronometrica a loro disposizione) servendosi di 3 brani che a primo acchito giudicherete addirittura sconcertanti per semplicità e banalità di forma, ma che con il ripetersi degli ascolti (e con un po’ di assuefazione) vi sapranno coinvolgere, ammesso di essere particolarmente bendisposti ai “rognosi” testi patriottico/militareschi di cui la band fa uso. Il lato tematico è infatti tanto preponderante nell’economia di questa release da essere inoccultabile e, soprattutto, da poter incidere in modo pesantemente selettivo sul giudizio finale: è pertanto inutile (e perfino implicito a questo punto) nascondere la sincera compiacenza del sottoscritto nel vedere esplicitamente tributati tutti quegli eroi che combatterono senza indugio per la salvaguardia del tricolore e per la libertà delle proprie famiglie. Il CD è dedicato ai caduti del triennio ’15 - ‘18, anche se a tal proposito non mi spiego l’iperbole alla X Flottiglia M.A.S. che invece fu operativa durante il secondo conflitto mondiale. Mistero che forse qualche volenteroso lettore, più incline alla conoscenza della storia contemporanea, saprà sciogliere.

Dicevamo: definire black la musica dei Frangar, come ho fatto in testata per semplicità, non è pienamente corretto; l‘idea di fondo di questo stranissimo side-project è innegabilmente legata alla militanza dei vari membri in band italo/francesi, soprattutto per la violenza e la decisione di alcuni passaggi, ma in tutti i brani è riscontrabile la presenza di quell’Hardcore che in passato fu mezzo di “denuncia sociale” e di contrapposizione al sistema (lo so… il termine di paragone è in evidente antitesi concettuale) e che seppe pure crearsi uno sviluppo (culturale e “mercantile”) assolutamente parallelo a quello formatosi con l’intera scena Metal conosciuta: soluzioni come il basso distorto e molto pronunciato, i riff brevi e poco articolati, la voce gridata con un pizzico di distorsione e la ritmica incalzante spesso esonerata dalle tecniche ipervelocistiche più consuete (leggasi blast-beat), sono più che semplici indizi di contaminazione. Qualche passaggio chitarristico e la distorsione tipicamente ’80 ricordano pure un certo Thrash/Punk italico (Upset Noise ad esempio): ovviamente al clamore di protesta contro padroni, politici e politicanti, 1915 – Tutto Per La Patria sostituisce l’esaltazione degli ideali nazionalisti di cui ho già fatto nota qualche riga sopra, sia ben chiaro. Tra i pezzi inclusi il più cattivo è senza dubbio Inno Alla X M.A.S. (che è nondimeno quello che preferisco), il più emozionante a livello lirico La Settima Di Dio ed il più celebrativo Presente: peccato non riuscire ad offrire un panorama omogeneo che avrebbe innalzato il giudizio finale. Detto questo a livello stilistico non viene proposto davvero nulla di nuovo o di originale dato che, con qualunque angolazione si cerchi di affrontare l’EP, la sua efficacia strumentale risulta ai limiti della sufficienza.

Ciò che invece trovo centrato e meritevole nel lavoro dei Frangar è lo sviluppo dei testi sul tappeto sonoro; a parte qualche difficile incastro metrico dovuto alla difficoltà di utilizzare puntualmente e senza “licenze poetiche” la madrelingua, le vocals (intese come l’unione tra la linea cantata ed i testi) sono sempre perfettamente contestualizzate con il progredire ritmico (molto corposo) e melodico (più scarno): penso alle parti parlate -trattenute a livello strumentale- in preparazione alla manovra, oppure alla mitragliata chitarristica innescata dal grido Tutti al valico metaforizzante la disperata azione difensiva dell’avanguardia italiana in La Settima Di Dio, tanto per fare qualche esempio. 1915 – Tutto Per La Patria è pieno di queste attenzioni: a voi scoprirle tutte. Evocativo anche l’avvio di Presente sul motto quasi centenario de il Piave mormorò: non passa lo straniero. I “vecchi” canterebbero con loro…

Insomma, un prodotto da “ascoltare” più che da “sentire”, questo nuovo EP dei Frangar: colmo di leggerezze compositive, pur tuttavia pregno di significati e messaggi “propagandistici”, può essere una base di partenza e niente più.

Dedicato a tutti i soldati “di metallo” che credono ancora nella bandiera.
E consigliato solo a loro!
Anzi… a noi!



VOTO RECENSORE
65
VOTO LETTORI
49.59 su 62 voti [ VOTA]
Lbstdrt
Lunedì 5 Settembre 2016, 0.47.13
30
Ah, Carlo, hai ragione. La "democrazia americana" ed il Fascismo non si possono paragonare. La prima è infinitamente inferiore.
Lbstdrt
Lunedì 5 Settembre 2016, 0.41.40
29
La Società Veneziana Automobili Navali (SVAN) diede alla Marina del Regio Esercito dei mezzi speciali, i MAS (acronimo di Motobarca Armata SVAN), e le prime unità MAS, la 1 e la 2, furono terminate nel 1915, a giugno. Ecco cosa c'entra. Ottimo EP, musicalmente e concettualmente.
Suarez
Giovedì 1 Settembre 2016, 12.01.34
28
Massimiliano ha spento tutti con il suo post, impeccabile a mio avviso. Purtroppo nel 2016 abbiamo ancora centri sociali pieni di gente che vede il nero dove vuole e si attacca ad argomentazioni usate 70 anni fa
Dagren
Sabato 17 Aprile 2010, 14.15.31
27
Carlo poveretto, ma gentaglia come Fini, Berlusconi & co. ce li vedi solo tu in questa recensione! Almeno abbi la decenza di non accusare di propaganda politica su un sito che non tratta di tali cose quando tu sei il primo a farne! ...tra l'altro usando modi saccenti, arroganti e intrisi di superiorità verso gli altri: alla faccia della coerenza!
Io/Notan - Malanoctem
Lunedì 9 Novembre 2009, 21.41.41
26
Ho letto la recensione e i vari interventi.La cosa sconcertante è che alla fine la musica dei Frangar è passata in secondo piano, tutti hanno dato importanza alla dialettica del recensore e non al contenuto della stessa.Il problema credo sia da rinvenire in questo, dato che nella malloppo ho letto tutto tranne ciò che effettivamente cercavo.Non nascondo di conoscere a memoria il mini, ma una cosa proprio non mi è chiara...stò mcd che cavolo è?Black?Thrash?Death?Punk e Hardcore???Uno che legge questa roba viene messo leggermente fuori strada...voi che dite?Massimo rispetto per chi scrive, ma effettivamente il tutto lo vedo un pò confusionario.
Uno qualsiasi
Martedì 24 Febbraio 2009, 17.13.10
25
In mezzo a tanti pistolotti politici o pseudopolitici, espongo la mia opinione sul disco: niente per cui strapparsi i capelli, come del resto anche il loro precedente "Totalitarian war". Ma il full length almeno era un normale disco black, anche se parecchio standard e generico, questo invece non è neanche più tanto black... Ho l'impressione che i Frangar (con rispetto) siano famosi solo per gli argomenti dei loro testi e perché ci stavano o stanno membri dei Forgotten Tomb e degli Ad Hominem, più che per la musica.
Interemptor
Giovedì 25 Dicembre 2008, 19.49.41
24
A me, caro carlo, sembra ke il lavaggio del cervello lo abbiano fatto anke a te i tuoi compagni, e molto bene! Forse sei uno di quelli ke trova istruttivi i testi dei Punkreas.
Marco
Venerdì 12 Dicembre 2008, 13.46.28
23
Via zecche! Decima: eroi per sempre!
Renaz
Mercoledì 1 Ottobre 2008, 8.29.09
22
E cosa c'entra con la recensione?
ernesto
Martedì 30 Settembre 2008, 23.12.14
21
caro giasse, ti ho visto ad una manifestazione di Forza Nuova.
Giasse
Mercoledì 24 Settembre 2008, 22.16.47
20
Con una finalità non polemica puntualizzo alcuni termini della discussione: 1) nella recensione non vi è alcun termine riconducibile all'ideale fascista; probabilmente qualcuno, ossessionato, vede "nero" ovunque. Parlo di patriottismo, di attaccamento alla nazione, che sono evidentemente valori che posseggo e che prescindono dal colore politico; 2) il tematismo dell'EP riguarda la 1° guerra mondiale il cui teatro cronologico è compreso tra il 1915 ed il 1918: lo sanno tutti, dico tutti, che il partito fascista è stato fondato nel 1921 come seguito al movimento dei Fasci Italiani del 1919; 3) io stesso non comprendo (e lo scrivo) l'inserimento di una canzone riguardante la X MAS che non operò nel primo conflitto, bensì tra il'41 ed il '45 (giorno più giorno meno) e che è dunque in chiaro disallineamento concettuale; 4) qualcuno ritiene che io inciti i lettori verso ideali politici di dubbia "nobiltà": negli unici 2 interventi "personali" mostro apprezzamento per chi ha difeso la nazione nel triennio di guerra (il fascismo manco esisteva ancora) e, prima di congedarmi, manifesto il mio legittimo attaccamento alla bandiera. Ragionando "per differenza" deduco che chi mi critica disprezza per non so quale motivo i nostri caduti e preferisca l'anarchia ad una libera associazione sotto lo stato italiano; posizione lecita ma criticabile tanto quanto quella del sottoscritto; 5) qualcuno cita espressamente personaggi politici, anche contemporanei, che non hanno alcuna attinenza tematica con il concept, ma che evidentemente vengono individuati quali "antagonisti" quotidiani. A questo punto vi invito a riflettere su chi stia facendo propaganda...
Thomas
Mercoledì 24 Settembre 2008, 17.04.24
19
Ragazzi, nessuno scopre l'acqua calda osservando che questo disco ruota attorno ai testi. I Frangar danno una loro interpretazione storica del periodo tributato in quest'album, condivisibile o meno, ognuno in coscienza ha libertà di pensiero. I testi sono limpidamente di parte e questo è dichiarato molto chiaramente nella recensione e nessuno ha alcun motivo di negarlo, è il nocciolo stesso del disco e credo che i Frangar si riterrebbero molto delusi se così non fosse. Gli apprezzamenti espressi da Massimiliano si restringono alla condivisione di valori patriottici e nel rispetto dei caduti senza intendere messaggi di propaganda di cui Metallized.it non si è mai fatto mezzo. Questo credo risponda a chi esorta recensore e direzione a decifrare i connotati lirici di quest'album offrendo una chiave di lettura non strumentale.
Simone
Mercoledì 24 Settembre 2008, 15.41.19
18
Cosa ti fa pensare che mi sia fatto infinocchiare da alemanno e fini?
Renaz
Mercoledì 24 Settembre 2008, 15.09.50
17
Mi sono documentato e sì, questa band ha un'attitudine che va molto molto verso destra. Riguardo al recensore, bisogna chiedere a lui cosa intendeva dire... in qualsiasi caso, ognuno è libero di dire ciò che vuole, finchè non diventa propaganda.
Carlo
Mercoledì 24 Settembre 2008, 13.02.51
16
Non ti interessa parlare delle rece? Scusami, ma che cosa diavolo ci fai allora ancora qui? Mi sembra ovvio che tutti i post e tutto il discorso ruotino intorno a quello che c'è scritto nella recensione. Se non volevi avere come riferimento la rece, potevi tranquillamente fare a meno di postare. Postare, tra l'altro, un commento ambiguo che non fa altro che confermare il fatto che piuttosto che prendere le distanze da un tuo collaboratore, metteresti la testa nella sabbia. Sù renaz, dimmi cosa pensi delle questioni che ho affrontato. Non ti sembra che i testi di questi idioti siano piuttosto espliciti? Non ti sembra che tutto ciò sia stato avallato dal recensore? Rispondi in maniera chiara, se ti riesce.
Renaz
Mercoledì 24 Settembre 2008, 12.46.33
15
E per fortuna che ho scritto "Non fraintendermi, è un discorso che faccio in maniera assoluta, ha poco o nulla a che fare con la situazione contingente"... ovvero NON STAVO parlando della rece, non mi interessa parlarne. Capisci? Rispiego?
Carlo
Mercoledì 24 Settembre 2008, 11.53.55
14
Ovvero come dire il nulla in 50 righe. Valentina, se non ci vedi un messaggio politico nei testi di questi cialtroni e un avallo da parte del recensore, ti consiglio di comprare non solo i libri, ma anche un paio di occhiali con delle lenti spesse. E magari anche un vocabolario, così comprendi il significato di alcune parole a te sconosciute.
valentina
Mercoledì 24 Settembre 2008, 11.42.42
13
Carlo la mia mente è molto più elegante, sottile e acculturata della tua. In questa recensione non c'è alcuna propaganda, la vedono i tuoi occhi e la tua mente bombardati dalla demagogia all'italiana. Grazie a Dio io la televisione non la guardo mai e sto molto attenta alle fonti da cui traggo informazioni, tendenzialmente appoggiandomi su testi universitari che IO pago, non i miei genitori. Riguardo l'autarchia, fu una scelta di economica interna che fu ben distinta dalla scelta di politca estera presa da Mussolini. I miei sono commenti storici, che hanno un sapore storico e quindi slegati da opinionismo politico, come il tuo d'altronde che citi alemanno e berlusconi ad ogni piè sospinto. Ultima cosa, se sapessi interpretare un semplice comparativo italiano, avresti capito infatti che io ho paragonato il New Deal all'autarchia, non la democrazia americana al fascismo. Pace.
Carlo
Mercoledì 24 Settembre 2008, 11.30.00
12
"’iperbole alla X Flottiglia M.A.S., "INNO ALLA X M.A.S.", "” testi patriottico/militareschi" (cazzatona, come se per essere patriottici bisogna per forza essere gerrafondai). Sù renaz, siamo seri. Tu mi sembri una persona intelligente, non mi scadere con quel post banale. Che c'è un significato politico dietro questa musica, che, cosa ancora più grave, è stato avallato dal recensore, è una cosa palese che capirebbe l'ultimo idiota della terra. Tutta la tua comprensione non la capisco proprio. Ma evidentemente è più facile fare da spalla ad un proprio collaboratore anzichè prenderne nettamente le distanze.
Renaz
Mercoledì 24 Settembre 2008, 9.22.50
11
Per carità, magari quei valori possono anche risultare positivi però, Carlo... sempre che siano usati senza la malizia di cui parli tu, chiaramente. Se quindi una band (od un recensore, od un commentatore) li utilizza in forma smaliziata, senza che sottintendano retroscena o propagande politiche, tutto sommato possono essere accettabili... Non fraintendermi, è un discorso che faccio in maniera assoluta, ha poco o nulla a che fare con la situazione contingente.
Carlo
Mercoledì 24 Settembre 2008, 7.26.22
10
Anche il fatto dell'autarchia, della patria e dell'onore sono tutte cazzate. Mussolini se ne sbatteva i coglioni della patria tanto è vero che lui stesso, prima dell'entrata in guerra, disse che lo faceva perchè gli serviva qualche milione di morti per sedersi al tavolo della pace. Studiate ragazzi, fatevi dare i soldi dai vostri genitori, ma studiate, porco cazzo.
Carlo
Mercoledì 24 Settembre 2008, 7.20.41
9
Mi disgustate tutti. Mi disgusta Valentina che addirittura ha l'ardire di fare un paragone tra il fascismo e la democrazia americana. Una idiozia così enorme che non saprei se ridere o mettermi a piangere. Continuate così ragazzi, lo psiconano e i suoi leccapiedi stanno riuscendo nel loro intento, ossia lobotomizzare i cervelli attraverso maria de filippi, emilio fede e le veline.
Carlo
Mercoledì 24 Settembre 2008, 7.16.53
8
Simone, il tuo commento è di una banalità ed ignoranza sconcertante. Evidentemente ti sei fatto infinocchiare dalle cazzate di alemanno o di fini e ti sei fottuto il cervello con la merda che ti propina mediaset. Il fascismo ha asfaltato tutte le libertà fondamentali dell'uomo. ANche prima delle leggi razziale ha abolito libertà fondamentali come quella di stampa, quella di asscoiazione, in sostanza libertà di parola. Chi non era asscoiato veniva selvaggiamente picchiato dagli squadristi. I fascisti hanno ammazzato, prima delle leggi razziali, gente come Matteotti, Amndola, Tobagi. Hanno quasi ucciso persino un prete, Don Sturzo. PER NON PARLARE DEL FATTO CHE TUTTE LE DESTRE EUROPEE (TUTTE) E QUALLA AMERICANA SONO ANTIFASCISTE. Simone, un consiglio, ritorna sui libri a papà ed evita accuratamente di gaurdare studio aperto e di credere alle cazzate dello psiconano.
Renaz
Lunedì 22 Settembre 2008, 22.18.47
7
A prescindere da tutto cmq, vi rimando a leggere le considerazioni fatte a proposito dell'intervista ai Vobiscum.
valentina
Lunedì 22 Settembre 2008, 21.39.51
6
L'unica cosa che "apprezzo" del periodo fascista è il concetto dell'autarchia, e credo che sia questa la cosa a cui ci si riferisce come onore, forza o patria. Comunque furono delle posizioni praticamente obbligate dalle condizioni dell'economia europea, anzi forze mondiale data la crisi del 29. Quindi il fascino mussoliniano andrebbe - a mio parere- largamente ridimensionato. Ci sono stati di gran lunga governanti migliori, come Franklin Delano Roosvelt. Ma anche questo è tipicissimo della provincialità in cui vive l'opinione pubblica italiana.
Simone
Lunedì 22 Settembre 2008, 21.29.48
5
Si infatti, a volte si parte subito all'offensiva appena si parla di un argomento sgradito. Il partito Fascista ha prodotto ottime cose, sia alla bonificazione della zona dove oggi sorge Latina, ma anche all'aiuto alle persone del nord, soprattuto Veneto, a lavorare proprio in quelle zone bonificate e anche alla guerra contro mafia fatta in Sicilia. Poi che Qualcuno si è cagato tutto in mano è un'altro discorso, ma partire così prevenuti è un pò estremista. P.S. Sono antifascista.
valentina
Lunedì 22 Settembre 2008, 20.10.21
4
SInceramente non ci vedo alcuna propaganda politica, solo una posiszione di apprezzamento storica. La democrazia è anche questo e non ci sento alcuna offesa. Ricordo solamenete che a liberarci furono, soprattutto nel Nord Italia, i partigiani e che il Fascismo - e la sua voglia di potere inteso come controllo- ha portato al delirio un uomo e di una Nazione (oltre alle cose buone come la bonifica della pianura agropontina, non parlatemi del cibo per tutti perchè era una privazione della libertà poter mangiare se sei tesserato al partito fascista e mio nonno me le raccontava le nottate in caserma a bere olio di ricino perchè no si tesserava al sindacato fascista). Il senso di onore dato dalla guerra e dalla violenza è tipicamente maschile.
Franco
Lunedì 22 Settembre 2008, 12.33.43
3
Mi disgusta chi strumentalizza una recensione per propagandare messaggi poltici della peggior specie. Spero che il webmaster abbia la decenza di cancellare quest'obbrobrio
Carlo
Lunedì 22 Settembre 2008, 12.31.21
2
"Dedicato a tutti i soldati “di metallo” che credono ancora nella bandiera. E consigliato solo a loro!" Sicuramente la frase più idiota che abbia mai letto su una zine metal. Ma la redazione in questo cazzo di sito esiste? Ma le leggete queste pseudo recensioni prima di pubblicarle? Mah...
Solforico
Lunedì 22 Settembre 2008, 0.13.33
1
Ma vaffanculo, fascio di merda.
INFORMAZIONI
2008
B.M.I.A.
Black
Tracklist
1. Inno Alla X M.A.S.
2. La Settima Di Dio
3. Presente
Line Up
Il Colonnello - Vocals, Concept, Samples
Milite K - Drums
Il Reverendo - Guitars
Interemptor - Bass
 
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