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Carcass - Necroticism - Descanting the Insalubrious
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( 18151 letture )
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Grind? Death? Non è una novità che i Carcass abbiamo sempre saputo mantenersi a cavallo tra questi due generi, passando dalla vena melodica di Heartwork alla più spiccata violenza di Symphonies Of Sickness, ma l'album che rappresenta in maniera perfetta questa sintesi è indubbiamente Necroticism – Descanting The Insalubrious, terzo full-length della seminale band britannica.
Uscito nel 1991, anno denso di avvenimenti nella scena rock/metal mondiale -tra cui la pubblicazione del Black Album dei Metallica, di Nevermind dei Nirvana, di Human dei Death, la morte di Freddie Mercury e Eric Carr e il suicidio di Dead- Necroticism era destinato a imporsi da subito come capolavoro e punto di riferimento per tutto ciò che ruotasse attorno al movimento gore/grind/death.
Se dovessi trovare un aggettivo per descrivere questo disco, un solo aggettivo che sia in grado di spiegarne la sostanza, probabilmente userei il termine ”pesante”. Quelli a cui ci troviamo davanti sono in effetti quarantotto minuti pesanti, granitici, compatti e inesorabili, che macinano e tritano per bene l'udito dell'ascoltatore, a qualsiasi velocità la band voglia muoversi. A guidare questa inarrestabile macchina da guerra è lo stratosferico Michael Amott, i cui riff non hanno nulla della melodia che troveremo in Heartwork: sono invece fortemente impastati, cupi, confusi; anche gli assoli avanzano senza fluidità, ma in maniera decisa e potente; indimenticabile il riff d'apertura di Symposium Of Sickness, a parere di chi scrive uno dei più belli e coinvolgenti nella storia del death. Parlando poi di inizi storici, possiamo non citare Corporal Jigsore Quandary? Il suo fantastico attacco di batteria e i riff che ci si inseriscono sono passati alla storia -e credo di non esserne l'unico a sentirne una citazione in Bodom Beach Terror dei Children Of Bodom- insieme alle linee vocali di Jeff Walker, cantante (e bassista) di grandioso valore: il suo timbro non è scream, non è growl, è uno sporchissimo e grezzo concentrato di rabbia e odio; nulla nella sua prestazione potrebbe far pensare a un grande studio o a notevoli doti, ciò nonostante è impossibile non venire colpiti dalla sua voce aggressiva, diretta, violenta.
Il disco viaggia costantemente su livelli di eccellenza: la già citata Corporal Jigsore Quandary è il pezzo perfetto da far ascoltare a qualcuno per farlo innamorare dei Carcass, Pedigree Butchery spicca per i suoi inserimenti delle più marce melodie che il death sappia proporre, i ritmi lenti e cadenzati di Lavaging Exptectorate Of Lysergide Composition mantengono viva l'attenzione dell'ascoltatore per poi sottoporlo allo splendido attacco sonoro delle chitarre, semplicemente stupefacenti in questo pezzo, mentre Incarnated Solvent Abuse si apre su una ritmica quasi brutal, sfociando poi nell'ostinata ripetizione di riff caotici e furiosi passaggi di batteria che rompono questo lento ma pesante incedere. Le liriche del disco, che descrivono l'utilizzo dei cadaveri a scopo di lucro -ad esempio come fertilizzanti (Inpropagation) o strumenti musicali (Carneous Cacoffiny)- hanno il merito di aver gettato idee che hanno poi costituito la linfa del movimento goregrind che ancora oggi si richiama a tematiche sviluppate da queste basi.
Necroticism – Descanting The Insalubrious è storia. È uno degli apici raggiunti dal death metal, è un capolavoro che corre a cavallo tra di esso e il grind, è un disco dalla straordinaria importanza storica che ha cambiato le carte in tavola nel mondo del metal. È assolutamente superfluo che vi consigli di fare vostro questo disco, non potete farne a meno se siete fan del metal estremo, e anche se non lo siete è giusto che lo conosciate, perché ignorare un disco che dal 1991 emoziona, inquieta, fa appassionare i deathsters – e non solo – di tutto il mondo, sarebbe davvero imperdonabile.
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VOTO LETTORI
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89.57 su 159 voti [
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38
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Il picco massimo, compositivamente e tecnicamente parlando, dei Carcass... il loro terzo capolavoro totale! Lo metto giusto un passo dietro al precedente (il mio preferito, e più feralmente death/grind), ma quanta goduria quando metto su questo \"Necroticism\". Cervellotico, tecnico, intricato, e meravigliosamente heavy e brutale allo stesso tempo. I due pezzi di apertura e chiusura sono probabilmente quelli più \"prog oriented\", e nel mezzo gemme malate di death metal da brividi (a parte i singoli, meravigliosi, \"Corporal Jigsore Quandary\" e \"Incarnated Solvent Abuse\", quest\'ultima da sballo totale... mi piace sempre citare pezzi come \"Sympsium Of Sickness\" e \"Pedigree Butchery\"). Comunque parliamo non di otto semplici canzoni, ma otto capolavori di death metal carcassiano! Totale!! |
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37
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Disco mostruoso. Per me 100 pieno. |
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"That's why I find it so amusing that the latter-day saints of our business... one, attribute to me motives that just weren't there, and two, accuse me of corrupting morality, which I wish I had the power to do."
"Prepare to die."
Voto 100. |
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35
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Comprato il vinile appena uscito
Visto il concerto al bloom di mezzago (mb)
Fatti fare gli autografi
Io c'ero
Disco capolavoro |
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34
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Questi erano i Carcass discone questo... Voto giustissimo |
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Molto bello... Li avevo conosciuti tramite la Compilation Gods of grind e poi ho comprato il Cd... Estremismo e grande tecnica... |
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mammamiaaaaa che disco! per me il loro migliore
death metal chirurgico |
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Che legnata! Riascoltato oggi in macchina...e concordo con Steelminded, anche l'ultimo per me è una bomba atomica, l'ho consumato, è stato sottovalutato come spesso succede per i come-back, ma non sfigura per nulla!! |
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30
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Disco enorme, da ascoltare più volte, passaggi e riff perfetti, songwriting eccellente. 100. |
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29
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L'album perfetto dei Carcass! Perfetto per l'equilibrio tra violenza putrida e melodia (che poi prenderà -a mio modo di vedere- un po' troppo il sopravvento). Corporal Jigsore Quandary è una delle più belle death metal songs di sempre! Concordo al 100% con il voto del recensore. |
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28
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A me il ritorno piace un casino, non capisco le critiche. Questo e heartwork sono degli album mostruosi... da quanto sono belli. L'ultimo non sfigura affianco secondo me. |
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27
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Il migliore dei Carcass,di poco sopra al bellissimo successore (a me piace anche Swansong). Il disco del ritorno proprio non mi piace invece. |
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26
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Sono indeciso tra questo e il successivo.... ottimo disco all epoca consumai prima la cassetta poi il vinile e poi il cd... li vidi in tournée con gli Electrocution e fu un gran concerto |
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molto marcio e a me piace XD |
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24
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Uno dei meglio album grind death della storia..anche se io preferisco quello dopo,poiche' mi piace la melodia..qualche purista storcera' il naso su questa mia dichiarazione... |
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23
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Questo sì che è un SINE QUA NON. Ce l'avete l'articolo! Voto: 99. |
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22
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Uno dei migliori album e gruppo Death Metal di sempre altro che gruppetti come gli hail of bullets. |
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21
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Raffinatezza+perversione=un disco stupendo. Nient'altro da dire |
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20
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Capolavoro. Tecnico, abrasivo, melodico, malato. I Carcass sono stati un'eccellenza e una delle migliori band del panorama estremo. |
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19
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micidiale , Incarnated Solvent Abuse la mia preferita |
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l apice di una fantastica discografia..inarrivabile... |
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16
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Il mio nickname dice già tutto...il miglior album Death Metal di sempre. |
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15
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pietra miliare assoluta del grind-death. fondamentali tutte le tracce, non aggiungo altro. grandissima la voce di jeff walker, pungente e graffiante come poche altre, e i testi a sfondo patologico clinico. irrinunciabile. |
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14
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Non esiste nessun altro album... inarrivabile |
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13
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ehm.. volevo dire sfornato.. |
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12
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Nel non più vicino 91,quando mi trovai sugli scaffali questo disco(preso appena sfonato...),mi aspettavo di buttare giù i muri con un suono infame e voce modello maniaco sessuale in fase di masturbazione... i muri son venuti giù lo stesso assieme alle bestemmie dei miei,ma senza grugniti violentatori e suono impastato.Premetto che sono un grande fan della carcassa,ho ascoltato molto il secondo,e varie volte il primo.(un paio di volte le demo..inascoltabili...).Ma a sentire quella superba registrazione(ai tempi non tutti venivano prodotti così bene) e riuscire a distinguere gli strumenti e sentire il salto di qualità e tecnica,è stato come un fulmine a ciel sereno.L'impatto sempre devastante,il grind ancora presente nel predecessore,era svanito lasciando il posto ad un death tecnico con tanto di solos!! Incredibile.. Presi anche il cd se no avrei ridotto in putrefazione(per restare in tema..)il vinile... disco storico,che ha aperto la mente a tantissime band in quel periodo!! Voto 99!! |
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11
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Il mio preferito, riacquistato nella super mega ristampa dell'anno scorso. |
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10
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Pietra miliare del Death metal tecnico!....non smetterò di dirlo... questo è progressive! XD |
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Facendo un po' di amarcord personale, questo è il secondo CD (metal) che ho acquistato (dopo Fear of the dark). Che peccato abbiano smesso (concerti revival a parte). |
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è il manifesto di tutti i deathster di questo mondo! |
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Si anche perchè Amott è l'ultimo in ordine di importanza all'interno della band |
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In effetti originariamente sarebbe stato "La coppia Steer/Amott", poi mi sono lasciato traviare dalla mia profondissima stima per Amott (che reputo davvero stratosferico ) e ho impietosamente tralasciato Steer. Chiedo Venia! |
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non per essere pignolo ma la tua affermazione: "A guidare questa inarrestabile macchina da guerra è lo stratosferico Michael Amott" non mi sembra corretta anche perchè tutti sanno che la mente principale dietro ai Carcass è sempre stato il GENIALE Bill Steer.cmq sono d'accordo su tutto il resto. |
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fatelo vostro...x forza!!!! |
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Disco ENORME, pietra miliare del death metal. |
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