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Falconer - Among Beggars and Thieves
( 4571 letture )
Non che i Falconer abbiano mai prodotto particolari capolavori destinati a rimanere nella storia della musica, ma si sono sempre distinti per la loro proposta assestata su un livello qualitativo medio-alto – e per livello qualitativo intendo tutto ciò che ruota attorno alla realizzazione di un album, produzione, mixaggio, etc. – e per i progressi piccoli, ma costanti, messi in mostra di lavoro in lavoro, tutto ciò anche se molti hanno avanzato ed avanzeranno ancora riserve sul modo di incidere chitarre e batteria, ma io credo che il sound quasi delicato dei Falconer sia frutto di una scelta precisa, che non si tratti quindi di imperizia, ma di precisa cifra stilistica .

Con il nuovo Among Beggars and Thieves i nostri non si smentiscono e mettono sul mercato quello che probabilmente è il loro miglior Cd di sempre, all’interno del quale le sfuriate prettamente Power sono ormai relegate in secondo piano rispetto alla componente Medioeval-Folk che, a questo punto, è decisamente e piacevolmente preponderante.

Un’altra caratteristica che, piaccia o meno ai più, ho sempre apprezzato, è la voce del singer Mathias Blad, decisamente lontano sia dagli stereotipi marcatamente Power sia da quelli Folk-Metal, il quale dispone di un timbro estremamente pulito, quasi poppeggiante, poco aggressivo, rotondo pur non essendo possente, ben controllato, e correttamente valorizzato da una persona che, con tutta evidenza, conosce bene il suo mestiere.

Il mix Folk/voce pulita, reso più “pepato” da spruzzate di Epic e Power, - Field of Sorrow e Man of the Hour più Power, Viddernas Men e Skula, Skorpa, Skalk Folk ed in lingua madre tanto per fare qualche esempio - conferisce alla musica dei Falconer un certo appeal a dispetto di linee melodiche che, anche negli episodi maggiormente riusciti, non danno mai l’idea di essere particolarmente originali, ma si salvano proprio in virtù di delle doti che ho enunciato in precedenza, ABAT è dunque un album perlomeno molto piacevole e, pur non essendo probabilmente in grado di aprire alla band orizzonti molto più ampi di quelli attuali, sarà perfettamente in grado di soddisfare i numerosi fans del combo nordico.

Da segnalare anche la conclusiva Dreams and Pyres, che non manca di mettere in mostra l’esperienza di Mathias nel campo del musical - componente anche questa ben presente almeno nelle cose più recenti dei Falconer - un’attitudine che si rende palese nei duetti tra voce maschile e femminile e nel ricorso a parti orchestrali e corali.
Forse troppo faciloni i chorus.

Ricapitolando: niente doppie casse, niente voci arrembanti, incisione poco aggressiva, ma una certa classe ed il coraggio di fare a meno di molti punti fermi per il settore.



VOTO RECENSORE
73
VOTO LETTORI
76.27 su 55 voti [ VOTA]
Maurizio
Martedì 23 Giugno 2020, 16.58.50
8
Per quel che mi riguarda aggiungerei 10 punti ameno...
Valerio
Mercoledì 17 Maggio 2017, 20.23.32
7
I Falconer non finiranno mai di stupirmi: dopo essere rimasto allibito dall’ascolto dell’album omonimo, di Armod e Northwind, mi accingevo all’ascolto di ABAT, pensando tuttavia di dover ascoltare un album mediocre e monotono. Nulla di più falso: è una catena di brani uno più sorprendente dell’altro, uno più affascinante dell’altro, uno più originale dell’altro. Non ho parole: voto 84, non un punto di meno, per questa band a torto sottovalutata…
Master
Giovedì 24 Settembre 2015, 22.58.35
6
Gran bell'album, veramente di classe. "Mountain men" è veramente una canzone stratosferica, da ascoltare! Non un punto di cedimento in tutto l'album, anche per me siamo attorno all'85!
fabriziomagno
Giovedì 9 Giugno 2011, 22.49.35
5
questo album mi piace tantissimo, veramente un gran bel disco! power con qualche timida spruzzatina di folk, tanta classe e un ottimo cantante! Voto: 85
fabriziomagno
Giovedì 9 Giugno 2011, 22.49.21
4
questo album mi piace tantissimo, veramente un gran bel disco! power con qualche timida spruzzatina di folk, tanta classe e un ottimo cantante! Voto: 85
Sandro70
Sabato 8 Maggio 2010, 21.38.50
3
I Falconer sono uno dei gruppi attuali più sottovalutati, difficile trovare di meglio in ambito epic folk metal. Hanno composto sempre album di ottima qualità (escluso Grime Vs.Grandeur ,dove mancava il grande Mathias Blad). Among Beggars and Thieves è, insieme a Northwind e all'esordio omonimo, il loro disco migliore. Ascoltateli ne vale veramente la pena.
Quorth_on
Giovedì 30 Ottobre 2008, 20.39.55
2
p.s. la mia critica va al voto, non ovviamente a Raven. Bella rece
Quorth_on
Giovedì 30 Ottobre 2008, 14.14.34
1
No, per me non ci siamo, troppo poco. Un album di classe, magico e fresco. In confronto ad altre uscite attuali i Falconer meritano molto di più, soprattutto questo Among Beggars and Thieves che è un gioiello di rara bellezza. Un power folk di razza. Per me vale almeno 80
INFORMAZIONI
2008
Metal Blade
Folk Metal
Tracklist
1. Field Of Sorrow
2. Man Of The Hour
3. A Beggar Hero
4. Vargaskall
5. Carnival Of Disgust
6. Mountain Men
7. Viddernas Man
8. Pale Light Of Silver Moon
9. Boiling Led
10. Skula Skorpa, Skalk
11. Dreams And Pyres
Line Up
Mathias Blad (Voce, Tastiera)
Stefan Weinerhall (Chitarra)
Jimmy Hedlund (Chitarra)
Magnus Linhardt (Basso)
Karsten Larsson (Batteria)
 
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