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Turisas - The Varangian Way
( 4893 letture )
Fondati nel 1997 da Mathias Nygård e Jussi Wickströ, i Turisas escono allo scoperto nel 2004 con Battle Metal, debutto fresco e trascinante che ricevette discreti consensi dal pubblico. Ma per la conferma bisogna attendere il 2007, anno in cui viene battezzato The Varangian Way, secondogenito dei finlandesi.

The Varangian Way, ovvero la Via dei Variaghi (o Varangiani), è un album di stampo power con profonde venature folk che hanno il pregio di rendere l’opera più variegata e appetibile. Bisogna, or dunque, buttare giù qualche nozione storica fondamentale affinché si possa percepire in pieno il significato del concept che sta alla base dell’album. Con il termine Variaghi si suole indicare la gente, di stirpe normanna, che per questioni commerciali, o di pirateria, viaggiava tracciando rotte dalla Scandinavia verso Oriente.
Secondo alcune tesi storiche, a dir la verità anche contrastanti, il primo approdo di questi Variaghi nel loro viaggio verso Oriente era Novgorod, antichissima città russa, chiamata dalle genti nordiche Holmgard. L’apripista To Holmgard and Beyond si palesa quindi come chiaro riferimento a tale città. Dal lato musicale il brano presenta un ritmo deciso e coinvolgente dal flavour dannatamente epico. I possenti cori maschili del chorus sono il biglietto da visita di questi finnici che ci regalano un brano quasi mitologico: senza dubbio l’opener è da inserire nei brani più succulenti del platter. La successiva A Portage to The Unknown è aperta da una dolce melodia di fisarmonica che subito lascia il passo al solito coro battagliero. Il frammento scorre piacevolmente e si rivela portatore di una forte scarica di pathos, figlia anche del tema trattato. Si parla del coraggio e dell’ostinazione di un popolo che deve abbandonare le proprie terre per abbordare in quelle russe. Le chitarre offrono un lavoro decisivo grazie ai riff aggressivi e diretti. La traccia che ci si presenta ora, Cursed be Iron, mette da parte le reminiscenze più powereggianti e strizza l’occhio a melodie più vicine al viking. Con Fields of Gold invece tornano i pomposi toni epici che contraddistinguono i Turisas. Un brano diretto dalle melodie accattivanti che impiegheranno ben poco a far breccia e dimostrare tutta l’armonia del suo lato folk. In The Court of Jarisleif è una strumentale dalle melodie mediorientali che precede la struggente Five Hundred and One. Secondo la leggenda erano cinquecentouno i prodi guerrieri che scendendo dalle fredde terre nordiche approdarono ad Holmgrad per sfidare il loro fato. Marziale nell’esecuzione e nell’andamento battagliero il brano raggiunge l’apice con un leggendario coro sul finale. Possiamo segnalare questo momento come il culmine emozionale dell’intero album. Da brividi. Parte del tragitto dei Variaghi si svolgeva lungo gli imponenti fiumi russi che trascinavano le loro imbarcazioni verso Oriente, nei pressi del Mar Caspio, e al cospetto dell’Imperatore: a Miklaagard. Gli ultimi due brani, The Dnieper Rapids e Miklagaard Overture, raccontano per quanto riguarda la prima, il superamento delle temute rapide del Dnieper, riguardo la seconda invece la desiderata Bisanzio, Miklagaard per l’appunto. Le tracce citate godono della stessa tempra di quelle descritte in precedenza, quindi epicità e melodie azzeccate, con un pizzico di riguardo per il pezzo conclusivo, enfatico e armonioso più che mai.
La rotta dei Variaghi quindi terminava a Costantinopoli dove, mercanteggiando i loro prodotti, accumulavano cataste d’oro. La maggior parte dei normanni migranti, dopo aver effettuato gli scambi, era propensa a tornare sui propri passi, in direzione delle terre settentrionali. Altri invece, sedotti dalla gloria e dall’oro dell’Imperatore, solevano rimanere a Bisanzio ed entrare come mercenari nella guardia imperiale, la celebre Guardia Variaga, famosa nei secoli per la sua abnegazione e fedeltà.

Chiudiamo qui il resoconto di un album dai toni epici e battaglieri che, visti i contenuti musicali e storici, merita certamente un occhio riguardo da parte del pubblico. C’è bisogno (e non sto qui a nascondere il mio forte apprezzamento verso questa band che, precisiamo, deve il proprio nome all’antico dio della guerra finlandese Iku-Tursu) di dire che tutti i riconoscimenti ricevuti dai finlandesi da parte della critica sono sinceramente sacrosanti ed onesti.
Dopo aver amato The Varangian Way e gustato il debutto Battle Metal, ho il diritto di aspettarmi grandi cose da questi finnici, che spero non si perdano con il terzo album.
Aspettando la prova del nove vi consiglio, e senza timore, di avvicinarvi a questi Turisas.
Ah, una postilla: dovrebbero migliorare in sede live.



VOTO RECENSORE
83
VOTO LETTORI
68.65 su 52 voti [ VOTA]
Charleston 11
Lunedì 5 Marzo 2018, 22.32.50
9
Album immenso, atmosfere epiche e cori giganteschi
AldoSteeL
Mercoledì 11 Dicembre 2013, 1.41.35
8
Rispolverato oggi....Grande album...pochi cali di tensione, magiche ed epiche atmosfere.
Theo
Domenica 2 Dicembre 2012, 19.35.52
7
Wow che album ragazzi!! Una bomba, nient'altro da dire, per me da 88 senza dubbio Grandi Turisas!
Master
Giovedì 25 Agosto 2011, 22.34.48
6
Al momento il mio album preferito assieme a Nightfall in Middle-Earth dei Blind Guardian!
Feanor
Martedì 17 Maggio 2011, 13.31.18
5
Allo stesso livello del precedente, quindi un capolavoro
Wind Rose
Martedì 1 Marzo 2011, 9.39.11
4
Il miglior disco della storia secondo me. C'è TUTTO in questo disco: canzoni come Miklagaard Overture non le fa più nessuno ragazzi.
fabriziomagno
Venerdì 9 Aprile 2010, 0.47.26
3
adoro questo album, sono più di due anni che lo ascolto e mi piace sempre di più...la versione digipack poi è davvero bella e curata (carino anche il bonus dvd). Semplicemente la colonna sonora di quando andrò via. Voto: 91
bruno
Venerdì 12 Dicembre 2008, 17.30.59
2
bello..ma preferimo molto di piu' il primo
Luke25
Sabato 15 Novembre 2008, 11.57.54
1
Bella recensione. Gran bell'album.
INFORMAZIONI
2007
Century Media
Folk Metal
Tracklist
1 - To Holmgard and beyond
2 - A portage to the unknow
3 - Cursed be Iron
4 - Fields of gold
5 - In The Curt of Jarisleif
6 - Five Hundred and One
7 - The Dnieper Rapids
8 - Miklagard Overture
Line Up
Mathias D.G. 'Warlord' Nygård (Voce, Tastiera, Orchestrazioni)
Jussi Wickström (Chitarra)
Olli Vänskä (Violino)
Lisko (Fisarmonica)
Hannu Horma (Basso, Cori)
Tude Lehtonen (Batteria)
 
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