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29/03/24
ENUFF Z’NUFF
BORDERLINE CLUB, VIA GIUSEPPE VERNACCINI 7 - PISA
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( 2530 letture )
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Abbastanza conosciuti in Nord Europa dove operano con discreto successo, i Bullett tentano di imporsi anche qui da noi con un fresco hard ‘n’ heavy di chiara matrice ottantiana palese fin dalla improbabile cover in stile e dalla foto di backcover che li ritrae quasi fuori dal tempo in una posa che mi ricorda quella di un vecchio disco dei Thunderfire, sempre che qualcuno se li ricordi.
Chiariamo subito: quando parlo di fresco hard ‘n‘ heavy mi riferisco ad una genuina onestà esecutiva che quasi sempre sconfina nell’ingenuità, perché una volta estratto il CD dalla sua custodia non sentirete una sola nota, un solo “solo” –se così si può dire– un solo acuto, una sola armonizzazione che sia una che non avete già sentito proporre un’infinità di altre volte dai gruppi di riferimento della band.
Quali siamo questi gruppi di riferimento è fin troppo palese sia dal modo di comporre i pezzi che dal modo di cantare del corpulento singer Hell Hofer: AC/DC ed Accept innanzi tutto. L’opener Pay the Price è più di un omaggio ad Angus & C. ma non è la sola, lo stesso discorso potrebbe essere fatto per Roadking -potenziale hit mondiale (nel 1985)- Dusk Til Dawn e Wheels Keep On Turning, ma cantate con una voce meno isterica di quella del singer degli AC/DC, ossia come Udo nei suoi momenti meno arrabbiati e mixando il tutto con un pizzico di Marc Storace, e sempre di paragoni simil-AC/DC stiamo parlando.
Accept decisamente più presenti nel songwriting –e quindi in modo da far risaltare di più la voce di Hofer– in Bite the Bullett, anthemica Q.B., Waste My Time e nella closer The Rebels Return.
Ed il resto? Il resto è composto da palesi scopiazzature dei Judas d’antàn e soprattutto dei Saxon, e se il modo di mixare le chitarre è in generale Saxon-oriented, la cosa si fa imbarazzante in Rock Us Tonight, che sembra veramente essere un brano che non ha trovato posto su Denim and Leather ed è saltato fuori solo adesso.
Il resto della band fa onestamente il suo mestiere, mirando a divertirsi ed a divertire il pubblico, e devo dire che in questo senso i Bullett riescono a cogliere il risultato, anche in virtù di testi che più disimpegnati non si potrebbe e che non invitano di certo ad elucubrare su quanto si sta ascoltando.
A questo punto immagino che vi stiate aspettando una stroncatura senza appello, e invece ho deciso di concedere loro la sufficienza, sia perché in nessun caso i Bullett cercano di spacciarsi per quello che non sono, sia perché il loro omaggio continuo a certi maestri del genere è palese e tutto sommato piacevole, e sia perché tutti i pezzi sono costruiti per divertire in sede live e per quanto ne so ci riescono sempre.
Se cercate qualcosa di originale, di contemporaneo e/o all’avanguardia statene molto lontano perché è un disco che difficilmente valutereste oltre la mediocrità, ma se appartenete alla categoria dei reduci dagli anni 80 o se volete semplicemente divertirvi canticchiando una serie di piccoli anthems, magari mentre guidate o lavorate, può essere una buona scelta.
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VOTO LETTORI
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90.31 su 194 voti [
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2
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Un parere diverso. Avete presente la nuova Peugeot 308? É opinione diffusa nel mondo Automotive che se la medesima vettura fosse uscita da uno stabilimento con 5 anelli o una stella avrebbe venduto migliaia di veicoli. E invece flop totale. Detto ciò, se questo disco fosse stato realizzato dal una da cui loro traggono ispirazione sarabbe stato un successo planetario. Voglio essere piú diretto, gli AC DC, che amo e adoro, non fanno un album su questi livelli dal 1981!(dopo Back in Black) Non è propriamente legato a questa recensione, ma anche live sono fantastici!!! BITE THE BULLET é un grande album, solo il video della title track fa schizzare il voto al massimo e rende obbligatorio l'acquisto. In radio Virgin continua a passare l'onesta e nulla più Sweet Candy per ragioni meramente economiche, ignorando pezzi che meriterebbe molto di più. Onore quindi ai Bullet che insieme a Enforcer, Steelwing, Skull Fist, Striker continuano a darci nuovo HEAVY METAL vero, spontaneo, suonato a regola d'arte. Ps. Bellissimo dei Bullet anche SPEEDING IN THE NIGHT del 2003. |
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1
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Imbarazzanti, ma forse vado ad un loro concerto... bravo raven voto generoso... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01. Pay The Price 02. Roadking 03. Bite The Bullet 04. Dusk Till Dawn 05. Nailed To The Ground 06. City Of Sins 07. Waste My Time 08. Rock N Roll Remedy 09. Rock Us Tonight 10. Wheels Keep On Turning 11. The Rebels Return
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Line Up
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Hell Hofer - Voce Hampus Klang - Chitarra Erik Almstrom - Chitarra Gustav Hjortsjo - Batteria Adam Hector - Basso
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